Gli Omissis nelle informative di Auricchio hanno attirato la nostra attenzione sin dalla prima lettura di quelle relazioni sul lavoro investigativo. L'Omissis più clamoroso è quello in coda alla telefonata tra Paolo Bergamo e la Fazi, progressivo 15237 del 05.01.2005. La trascrizione, preceduta da un bel "Testo integrale della telefonata", inizia a pagina 407 dell'informativa dell'aprile 2005 e termina a pagina 410 ma, pur essendo lunga ben tre pagine, non è per nulla "integrale", è solo la trascrizione dei primi 13 minuti dei 22 che dura la telefonata. Subito dopo la parte trascritta i due interlocutori parlano lungamente della cena con Facchetti, parte ridotta nell'omissis a "Poi parlano della cena di stasera con FACCHETTI. In merito Grazia gli raccomanda di parlare poco e lasciare che il discorso lo guidi FACCHETTI. Grazia lo invita a ponderare bene le parole".
Questa parte sfugge a tutti i giornalisti escluso uno. Se Auricchio avesse trascritto anche le frasi successive, forse, molti se ne sarebbero accorti e non avrebbero immolato la mano sul fuoco, da novelli Muzio Scevola.
Altro particolare, che certamente non sarà sfuggito a chi ha letto quelle informative, è che molte telefonate sono ripetute più volte. Quando Auricchio tratta il condizionamento mediatico attraverso il Processo di Biscardi vengono ripetute ben dodici telefonate usate nei capitoli dedicati al caso Paparesta e al condizionamento degli arbitri. Addirittura la stessa telefonata è ripetuta e trascritta due volte nello stesso capitolo, come nel caso della telefonata con progressivo 11236 che troviamo sia a pagina 98 che a pagina 113 del capitolo "2.2 L’asservimento della macchina amministrativa: Francesco Ghirelli".
A volte hanno trascritto tanto, a volte poco, come evidenziato nell'articolo "Omissis", a volte hanno trascritto la parte che ritenevano utile per supportare la loro ipotesi e riassunto il resto della telefonata che non interessava in un Omissis.
Omissis che i giornalisti sembra abbiano saltato a piè pari, e che, invece, a volte sono molto interessanti. Vediamone uno.
Informativa aprile 2005, pagina 222 del capitolo "2.5 L’influenza sulla gestione della Nazionale Italiana":
Testo Integrale della telefonata prog. 36785 del 18.03 .05 utenza 335/54.... Moggi Luciano
…OMISSIS… i due parlano della Juventus messa in cattiva luce nella trasmissione "Striscia La Notizia" in onda sul canale della Mediaset, commentando questo un fatto negativo, iniziato da quando il Milan ha raggiunto in classifica la Juventus e dopo che Adriano GALLIANI è andato alla trasmissione sportiva "Controcampo", sempre della Mediaset, per dire di andare contro la Juventus come riferito a Luciano dal giornalista LIGUORI. Durante la conversazione incentrata sulla squadra bianconera, i due affrontano l’argomento DEL PIERO in merito alla sua convocazione in Nazionale, come di seguito riportato:
da 05.24…
LIPPI Marcello: …che mi dicevi ieri Luciano?...cosa mi dicevi di Del Piero?
E segue la trascrizione del dialogo dal minuto 05.24 in poi.
Anche in questo caso Auricchio scrive "Testo integrale", ma integrale non è, perché integrale vuol dire "intero, completo", e non una parte che inizia dopo 5 minuti.
I primi cinque minuti di conversazione vengono ridotti in quell'OMISSIS iniziale, che pure avrebbe dovuto suggerire qualcosa a proposito del potere mediatico del Milan, avrebbe dovuto incuriosire la notizia di pressioni su una trasmissione sportiva seguitissima, più del "Processo di Biscardi".
Invece, pur avendo ascoltato questa telefonata, riportata per metà in quell'Omissis, Auricchio rispose all'avvocato Prioreschi che non gli risultavano parentele tra Mediaset ed il Milan: "Non mi risulta che Mediaset sia controllata dal Milan".
La rendiamo noi un po' più integrale quella trascrizione e vediamo cosa dicono Moggi e Lippi in quei cinque minuti iniziali della telefonata:
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Lippi: Hai letto anche...
Moggi: Adesso Marcello è un casino... io la fatica che faccio per reggere la Juve quest'anno non l'ho mai fatta in vita mia.
Lippi: Eh lo so, lo so,
Moggi: Mai successa una cosa del genere... sarà che c'è il duello col Milan, che ora ci sono le...
Lippi: Eh sì, sì. Ieri sera ho visto una cosa antipatica alla televisione a "Striscia la notizia", Ezio Greggio che ha fatto... te l'hanno detto no?
Moggi: Sì, ma tu pensa, persino Ezio Greggio...
Lippi: Ezio Greggio che è juventino, si vede che gli hanno detto di rompere i co...., evidentemente...
Moggi: (incomprensibile) hanno fatto un discorso del genere, no? Qui non lo so che è successo, non te lo so dire... ma è un po' una cosa generale eh, attenzione, non è che sia una... adesso, da quando siamo testa a testa col Milan, è successo di tutto, è successo di tutto... è successo persino, è successo persino, dopo la partita di Bologna, Adriano Galliani sia andato a Mediaset, a Controcampo, a dire: "Andate addosso alla Juventus", poi chiaramente a noi non ce lo dice perché è amico... però Paolo Liguori poi ha parlato e l'ha detto.
Lippi: Ah... è guerra completa, è guerra completa dicevo...
Moggi: Apparentemente no, ma poi dopo ce ne fanno di tutti i colori... noi poi siamo, perché dobbiamo essere anche onesti, i più deboli al 100%, perché noi siamo orfani di padre e di madre, viviamo perché la teniamo in piedi noi la situazione...
Lippi: Eh lo so, lo so, lo so.
Moggi: Mah... tanto noi andiamo avanti per la nostra strada.
Lippi: Vabbè, quello non c'è problema... anche quell'uscita che ha fatto Petrucci l'altro giorno che senso ha? Guarda...
Moggi: Ma no, ma ti rendi conto? Ma ti rendi conto?
Lippi: Ma che senso ha... ora io mi aspetto poi... piano piano, piano piano arriverà anche a me vedrai...
Moggi: Ma Marcello... l'altro giorno, l'altro giorno col Chievo, il segnalinee bisognava che andasse alla velocità del pallone, a 100 all'ora per arrivar su...
Lippi: No ma, Luciano, quello del Chievo è una sensazione che hanno tutti che è impo... è chiaramente una impossibilità del guardalinee di riuscire a vedere, perché era impossibile, no, però, è venuto, il problema è che è venuto dopo Roma, capito?
Moggi: Eh ma dopo Roma, ma a Roma ce ne hanno combinato di cotte e di crude in positivo ed in negativo.
Lippi: Eh lo so, lo so, ma vedi... tutto strumentalizzato, Roma lo sai com'è, è tutto strumentalizzato in funzione di quello no? E allora.. (incomprensibile) che c'è stato degli errori dei guardalinee a Roma, però è altrettanto evidente che c'era stata una preparazione di una partita in maniera da cannibali, no?
Moggi: A Roma non si può mica gioca'... poi le radio...
Lippi: Infatti, infatti, infatti... poi tutto il resto, loro per giustificare il loro lavoro fatto male... però è strumentalizzato tutto, no? Ed ora, piano piano, arrivano anche a me vedrai... m'hanno già detto che la prossima settimana a Milano ci saranno degli striscioni messi da tifosi dell'Inter nei miei confronti, eccetera, eccetera, eccetera.
Moggi: Marcello, te non rispondere mai a nessuno eh, tanto poi...
Lippi: Mai, mai , mai, io non te ne ho più parlato, hai visto...
Moggi: Perché, perché il problema... io non lo so che ca.. c'è nel calcio, chi sbaglia tutto si vuol giustifica'... (incomprensibile) ed offende gli altri.
Lippi: Lo so, è tutto strumentalizzato... per giustificare il lavoro sbagliato che fanno nei confronti della propria tifoseria, accusano gli altri... è così, no? Che mi dicevi ieri, Luciano, di Del Piero?
Sull'informativa la trascrizione definita "integrale" da Auricchio inizia dall'ultima parte della risposta di Lippi. Perché questa parte non è stata trascritta? Costava tanto farlo?
Per fortuna il collegio giudicante formerà il suo giudizio sulle trascrizioni davvero "integrali" effettuate dai periti del tribunale.
Questa telefonata è riportata solo nel capitolo sulla Nazionale, perché Belzebù Moggi aveva allungato i suoi tentacoli anche su quella Nazionale che sarebbe diventata Campione del Mondo. Questa telefonata, secondo noi, non ci sarebbe stata male nel capitolo sul "Controllo mediatico", perché avrebbe aiutato a rappresentare meglio la realtà sulla vera situazione mediatica e su uno dei tanti conflitti di interesse noti nel mondo del calcio, del quale parlano i tifosi e che gli organi di stampa affrontano poco. Sul potere mediatico registriamo che proprio a Napoli, dopo la prova tv applicata per Lavezzi, si stanno facendo un'idea più aderente alla realtà.
Biscardi in un'intervista concessa a Panorama il 29 maggio 2006 ha dichiarato: "Sa qual è il problema? Che hanno intercettato il cellulare di Moggi. Se avessero intercettato il mio avrebbero scoperto che parlo così con tutti, che tutti mi chiamano per chiedere cose, «e fammi 'sto piacere», «e aiutami qui», «e m'hanno negato un rigore, dagli addosso con la moviola». E io a tutti dico: «Sì vabbè, poi vedo che posso fare» eccetera".
Eh già, per vedere se davvero Moggi fosse l'unico a chiamare e istruire Biscardi sarebbe stato utile ascoltare tutte le telefonate che riceveva il comandante del "Processo". Ma davvero c'è qualcuno che crede alla storia che Moggi fosse l'unico dirigente, nel mare mediatico, a cercare di orientare il peschereccio di Biscardi e che le corazzate mediatiche navigassero senza rotta?
Ora andate a pagina 112 dell'informativa dell'aprile 2005 e leggete la trascrizione della telefonata con cui Moggi invita a pranzo da "Tullio" l'amico giornalista Italo Cucci (che non ha mai diretto Tuttosport, ndr): cosa c'è di penalmente rilevante che la fa inserire nell'informativa? E' "rilevante" il fatto che Moggi ha "un pensiero" di Natale per l'amico?
Ed allora perché viene valutata diversamente la telefonata nella quale il designatore degli arbitri viene invitato ad andare a ritirare un "regalino" nell'ufficio di Moratti?
Quell'omissis su Galliani e Controcampo
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