Leggiamo integralmente un inquietante articolo apparso sulla cronaca romana di Repubblica del 19 agosto 2006:
"È ancora giallo sul furto avvenuto due notti fa negli uffici della Figc. Gli investigatori del commissariato stanno indagando a tutto campo, ma risalire al ladro della pen drive con dentro tutti gli atti delle sentenze dello scandalo calciopoli, sembra una vera impresa. Ieri sono stati ascoltati e presi a verbale sia la squadra che si occupa delle pulizie nella sede della Figc sia le guardie giurate. oggi sarà la volta di alcuni dipendenti che hanno accesso alle stanze della Figc. Il mistero, a detta degli agenti della giudiziaria, va chiarito in fretta. Perché con molta probabilità l'autore materiale del furto potrebbe essere qualcuno che lavora e che frequenta quegli uffici abitualmente. La scomparsa, denunciata alla polizia giovedì mattina da alcuni funzionari della federazione, è infatti apparsa fin da subito assai singolare. La pen drive dove erano memorizzati tutti gli atti giudiziari del processo su calciopoli, era custodita in un cassetto, lasciato aperto assieme ad altre 2 chiavi. La stanza del funzionario era chiusa a 4 mandate. Chi mercoledì notte è entrato lì dentro non ha usato grimaldelli o cacciavite ma si è servito della chiave originale o forse di un duplicato che normalmente viene lasciato alla reception. Una volta dentro si è comportato come se fosse di casa in quell'ufficio invece di portare via tutte e tre le penne ha scelto quella con le sentenze. E ha pure chiuso la porta e risistemato la chiave al suo posto. Tante le ipotesi prese in considerazione dagli investigatori, dal furto commissionato da qualcuno invischiato nell'inchiesta e interessato a spulciare gli atti, alla bravata. Resta da capire perché le sentenze tutte di dominio pubblico facessero ancora gola a qualcuno"
Quella riportata sopra è una notizia a dir poco sensazionale. Un ladro, in possesso delle chiavi degli uffici, ha rubato il supporto informatico ufficiale sul quale erano stati memorizzati i dispositivi di sentenza di Caf e Corte Federale. Perché far sparire un documento contenente delle sentenze già rese pubbliche?
Forse perché si voleva nascondere qualcosa? Forse che quella chiavetta provava che le sentenze erano state scritte in anticipo (sui file resta la data di creazione)? Perché entrare di notte in Figc e rubare solo ed esclusivamente quella chiavetta?
Una faccenda che è stata tenuta segreta dagli organi di informazione e che nessuno ha mai voluto approfondire. Una verità preoccupante che non sapremo mai.
Il Furto Della Chiavetta
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