Nel 2006, nel calcio "intercettato" e filtrato dal pool di Auricchio, non sapemmo nulla su Inter-Juventus del 28 novembre 2004, perché, come risposero all'assistente Coppola, l'Inter non interessava.
Nella Calciopoli ritrovata dal collegio difensivo di Moggi, invece, sono emerse diverse telefonate "rilevanti" su quella partita, telefonate che ci mostrano quanto "sgarrupata" fosse la presunta cupola comandata da Moggi.
Sinora abbiamo potuto sentire che il 25 novembre, parlando con Mazzei, designatore degli assistenti, Facchetti viene messo al corrente con largo anticipo sui nomi degli assistenti e chiede che ad arbitrare sia "il numero uno degli arbitri". Evidentemente convinto di magheggi sui sorteggi, il presidente interista chiese a Mazzei di non fare il sorteggio, per poi suggerire un metodo per ottenere Collina: includere nella griglia due arbitri preclusi, Rosetti e De Santis (aveva arbitrato la Juve la giornata precedente, ndr). Se vogliamo una "madre di tutte le intercettazioni", questa lo è.
Segnaliamo che quelle poche trasmissioni televisive che hanno fatto ascoltare questa telefonata hanno sempre tagliato proprio la parte nella quale Facchetti suggerisce l'escamotage dei "preclusi", nascondendo al pubblico la gravità di quella parte di intercettazione. Anche sulle trascrizioni riportate da Repubblica (in basso nella pagina, Facchetti-Mazzei) la parte sull'escamotage è tagliata. Chissà perché lo fanno.
Abbiamo anche sentito Facchetti che, il giorno dopo, parla con Bergamo della griglia per Inter-Juve, suggerisce un "Ma metti dentro qualche...", contesta gli arbitraggi precedenti di Bertini, che è in griglia, e viene rassicurato da Bergamo che se dovesse uscire proprio Bertini "Se mai ci parlo, è meglio".
La partita la arbitrerà Rodomonti, uno degli imputati a Napoli, che secondo le tesi dell'accusa sarebbe stato vicino alla Juve. Tesi che Luciano Moggi contesta in aula durante una deposizione spontanea del 9 febbraio 2010: "Dite che Rodomonti era un arbitro vicino alla Juve, e dite che la vostra indagine aveva due obiettivi, la Gea e la Juve. Ebbene, è falso: Rodomonti semmai era vicino a tutti: perché non citate l'intercettazione di Rodomonti con il dirigente milanista Meani, che dopo una vittoria 1-0 del Milan su rigore assegnato proprio dallo stesso arbitro, dice: 'Il rigore era giusto, vedrai che il presidente ti fa fare i capelli (il trapianto, ndr) da trentamila in Svizzera'. Questo è l'arbitro vicino alla Juve, visto che Milan e Juve duellavano per lo scudetto".
Quella designazione, sgradita all'Inter, che voleva quel Collina che nella sfida di due anni prima convalidò all'ultimo minuto il gol irregolare (plateale fallo su Buffon) del pareggio nerazzurro, provocò la contrarietà del presidente federale Carraro, che telefonò a Bergamo chiedendogli di istruire Rodomonti a non prendere, nel dubbio, decisioni favorevoli alla Juve.
E infatti, Rodomonti in quell'Inter-Juventus del 28 novembre 2004 non favorì in nessun modo la Juventus, anzi la danneggiò, perché concesse solo il rigore del 2-0 per l'atterramento di Zalayeta da parte di Toldo, quando c'era anche l'espulsione del portiere. L'Inter avrebbe dovuto continuare la partita in 10 e chissà se avrebbe raggiunto il pareggio. Inoltre, l'arbitro risparmiò almeno un altro possibile cartellino rosso a Stankovic, autore di un durissimo fallo di frustrazione su un irresistibile Ibrahimovic.
Che almeno Toldo meritasse il rosso e che l'Inter fu favorita dall'errore di Rodomonti non lo diciamo noi juventini, lo possiamo ascoltare nei pareri di Pairetto e Rosetti in una nuova intercettazione ritrovata dalla difesa di Moggi, e alla quale gli uomini di Auricchio non hanno dato importanza. Eppure è una telefonata a discolpa di Rodomonti che, se avesse fatto parte della cupola, non avrebbe dovuto neppure inventarsi nulla per espellere Toldo, perché era un rosso sacrosanto. Rodomonti, invece, danneggia la squadra del capocupola. Che cupola "sgarrupata", signor tenente!
Anche in questa telefonata emerge il "vittimismo" cronico degli interisti, perché Moratti trova il modo di lamentarsi (per un presunto rigore non dato, ndr) dopo un errore arbitrale determinante a suo favore.
Rosetti-Pairetto, 30 novembre 2004
Rosetti: Buongiorno Gigi, sei al lavoro vero?
Pairetto: Sì, sì, sono in ufficio, com'è?
Rosetti: Bene, benissimo, ti disturbo?
Pairetto: No, dimmi pure.
Rosetti: Tutto bene? Hai visto la partita domenica sera?
Pairetto: Sì, sì.
Rosetti: Cos'è rosso quello?
Pairetto: Rosso eh.
Rosetti: E' rosso, rosso netto.
Pairetto: Eh, rosso netto, non si discute nemmeno. Io e Paolo abbiamo fatto una bella discussione su questo... Perché era giallo.
Rosetti: Su questo? Ma cosa c’è da discutere?
Pairetto: Mah... io gli dicevo, “Paolo, è rosso...”. Poi dopo mi ha chiamato ieri mattina per dirmi “Mah, l’ho rivista, hai ragione tu”, e lui mi fa "Ma vediamo cosa dicono gli altri", ed io gli ho detto "Ma a prescindere da cosa dicono gli altri, è rosso non è che..."
Rosetti: No, perché se no fai...
Pairetto: E il bello è che Moratti si è anche lamentato, hai capito?
Rosetti: Ma si è anche lamentato, guarda che...
Pairetto: E’ un rigore ridicolo, ridicolo, dai, ridicolo.
Rosetti: Sì appunto, ma ridicolo sul serio.
Pairetto: No, ma non sto scherzando.
Rosetti: La cosa incredibile è che tutti i commenti dicevano che era giallo, che aveva fatto bene.
Pairetto: Sì, è questo che è pazzesco, come non capiscono un cazzo di regolamento...
Rosetti: Oh, ma tutti. Soltanto il giorno dopo sulla Gazzetta c'era quel pezzetto...
Pairetto: Sì, anche sul Corriere dello Sport dice che poteva essere rosso. L'ha detto Pesciaroli, devo dire la verità, anche se mi sta sul cazzo però..
Rosetti: Però in televisione... ma Agnolin, Agnolin...
Pairetto: Sì, incredibile, guarda... però ha arbitrato bene, devo dirti la verità...
Rosetti: Molto, molto...
Pairetto: A prescindere adesso dall’episodio che può, a volte, può non essere facile dal campo, io mi rendo conto, l’emotività, dai già un rigore, anche se questo, cazzo, va via da solo... quando uno va via da solo così puoi solo dire rosso, non puoi mai sbagliarti, mai, mai... mai, mai nella vita. Però ha fatto una delle migliori partite della sua vita secondo me.
Rosetti: Sì, sì, sì, è vero, son d’accordo.
Su quell'Inter-Juventus abbiamo riassunto le telefonate precedenti all'incontro in un nostro video riepilogativo.
Clicca per ascoltare Rosetti e Pairetto su Inter-Juve del 2004.