“Stando così le cose”, la terza trimestrale della Juventus, approvata il 13 maggio 2014, apre le porte ad alcuni spunti di riflessione sui possibili scenari futuri, che potrebbero condizionare le scelte della società bianconera anche dal punto di vista sportivo. In particolare, l’obiettivo di raggiungere l’equilibrio economico e la necessità di far fronte agli impegni finanziari derivanti dagli investimenti in infrastrutture, necessitano entrambi di un livello minimo di ricavi, che richiede anche grande attenzione all’andamento sportivo della squadra ,che alimenta, a sua volta, la provvista dei ricavi necessari al perseguimento degli obiettivi citati. Da una lettura superficiale dei risultati della trimestrale, sembrerebbe che eventuali investimenti nella rosa possano essere finanziati solo dallo sfoltimento della rosa stessa. La leva dell’indebitamento finanziario per effettuare acquisti di “Top Players” è da escludere. Lo scenario dello smantellamento della rosa, in particolare di tutti i pezzi pregiati, potrebbe compromettere l’andamento sportivo e di conseguenza il venir meno di ricavi importanti come quelli delle competizioni europee. Diventerà fondamentale l’abilità nel Player Trading da parte del management sportivo e quella nel far aumentare i ricavi commerciali da parte del management non sportivo. Si pensi al naming rights del Centro Sportivo, magari in abbinamento con lo stadio. Lo scenario dello “smobilizzo della rosa" è supportato da alcune frasi pronunciate dal tecnico, come “fine di un ciclo” o “la squadra è spremuta”. Ovviamente dire “spremuta” è molto diverso da dire “stanca”. Lo scenario “conservativo” potrebbe puntare su alcuni ritocchi attingendo dal mercato “low cost” o dei parametri zero, ma resta ugualmente necessario lo sfoltimento degli esuberi. Altra possibilità resta un’operazione alla “Zidane”. Questi ultimi scenari necessitano dell’abilità del management sportivo che deve operare anche in sintonia col progetto tecnico.
Nel Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2014 gli Amministratori, prevedono che l’esercizio 2013/2014 evidenzierà una perdita superiore a quella dell’esercizio 2012/2013. Poiché la perdita di esercizio 2012/2013 al netto delle imposte è stata di circa 16 milioni di Euro, la perdita 2013/2014, sarà di importo superiore a tale cifra, che comunque potrà essere coperta dalle riserve patrimoniali esistenti.
I dati di sintesi mostrano un utile netto, relativo ai primi 9 mesi dell’esercizio, di € 2,9 milioni (€ 13,8 milioni al 31/03/2013), un patrimonio netto positivo per (€ 78,4 milioni 31/03/2013) e un indebitamento finanziario netto in aumento, pari a € 198,9 milioni (€ 160,9 milioni 31/03/2013). E' bene ricordare che il quarto trimestre 2012/13, determinò la perdita finale dell’esercizio, anche a causa dell’impairment effettuato sul valore di Felipe Melo.
Per quanto riguarda la sostenibilità del debito, anche se il rapporto Net Debt/EBITDA potrebbe migliorare, se si aumentassero i ricavi operativi, bisogna evidenziare che la Juventus ha delle linee di credito per € 309,7 milioni, che sono utilizzate solo per il 58,43%.
Gli Amministratori, nonostante le previsioni di perdita, hanno ribadito che nell’ultimo trimestre dell’esercizio la gestione sarà focalizzata sull’obiettivo di ridurre l’entità della perdita prevista, in modo da proseguire nel trend di miglioramento dei risultati economici evidenziato negli ultimi due esercizi.
La Struttura dello Stato Patrimoniale.
Rispetto al 30 giugno 2013, il totale delle attività risulta in aumento del 10,4%, assestandosi a 489,5 milioni di Euro.
Il peso sul totale dell’attivo della voce “Terreni e fabbricati”, al netto degli ammortamenti, è del 25,7%.
L’attivo corrente comprensivo degli anticipi a fornitori correnti, risulta inferiore al passivo corrente, comprensivo degli anticipi da clienti correnti, di € 207,2 milioni, conseguenza, molto probabilmente, degli investimenti realizzati.
Gli Investimenti immobiliari.
Al 31 marzo 2014, il valore dei terreni dello “Juventus Training Center” è di € 5 milioni, quello dei fabbricati dello “Juventus Training Center” è di € 16,8 milioni, mentre il valore contabile netto dello Juventus Stadium e Museum è di € 104,3 milioni. Rispetto al 30 giugno 2013, risultano incrementi per € 3,2 milioni, di cui € 2,4 milioni riguardanti la nuova tribuna dello Juventus Stadium denominata “Legends Club”, che è entrata in funzione nel mese di agosto 2013, mentre € 461 mila per il refettorio dello Juventus Training Center, che è entrato in funzione con l’inizio del nuovo anno scolastico, infine, € 135 mila riguardano il nuovo magazzino situato sul lato sud est dello Juventus Stadium.
Nel mese di aprile 2014, la Juventus ha raggiunto un accordo preliminare con Campi di Vinovo S.p.A. per acquisire alcuni terreni adiacenti il Centro Sportivo. Il prezzo concordato di € 10,8 milioni coincide con il credito vantato nei confronti di Campi di Vinoso, anche nella tempistica. Infatti, al 31 dicembre 2013, la Juventus vantava un credito verso verso Finanziaria Gilardi S.p.A. per € 6,9 milioni, in relazione al progetto “Mondo Juve – Parco Commerciale”, e verso Campi di Vinovo S.p.A. per € 10,3 milioni.
Finanziaria Gilardi S.p.A. ha proposto alla Juventus di dilazionare ulteriormente il pagamento previsto. Il 31 dicembre 2013, è stato pagato l’importo di € 2 milioni. Per quanto riguarda la parte residua sarà compensata in parte con l’acquisto dei terreni per € 10,8 milioni, di cui si è detto.
Per quanto riguarda il Progetto Continassa, a inizio gennaio 2014 la società bianconera ha affidato in esclusiva a Beni Stabili Gestioni S.p.A. – Società di Gestione del Risparmio l’incarico per la costituzione di un Fondo comune di investimento immobiliare finalizzato allo sviluppo dello stesso Progetto. Come scritto nel Resoconto Intermedio di Gestione, Beni Stabili Gestioni S.p.A., con il supporto e la collaborazione della società vianconera, sta organizzando il reperimento delle risorse finanziarie necessarie al Fondo per il completamento del Progetto stesso, sia mediante ricorso ad equity proveniente da investitori terzi sia mediante ricorso ad indebitamento finanziario. Tale Progetto prevede di sviluppare il nuovo Centro di Allenamento e Media della Prima Squadra e la nuova sede sociale della Juventus, un hotel, servizi dedicati alle persone e alle imprese, nonché residenze private.
Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio netto al 31 marzo 2014 è positivo per € 51,6 milioni (€ 78,4 milioni al 31 marzo 2013) e finanzia il 10,5% dell’attivo.
La variazione rispetto al patrimonio netto del 30 giugno 2013 è dovuta principalmente all’utile dei primi 9 mesi. Il Patrimonio netto, essendo positivo, è conforme a quanto stabilito dal regolamento del Fair Play Finanziario.
La Posizione Finanziaria Netta.
Se considerassimo il Capitale Investito Netto, pari a € 250,5 milioni, risulterebbe che il Patrimonio netto ne finanzia il 20,6% e il restante 79,4% è finanziato dall’indebitamento finanziario netto.
Secondo il regolamento del Fair Play Finanziario, l’indebitamento di natura finanziaria al netto delle disponibilità liquide, cui va aggiunto il saldo tra crediti e debiti da calciomercato, non deve essere superiore al fatturato netto. Non si dovrebbero conteggiare i debiti contratti per investimenti “virtuosi” come lo stadio.
L’indebitamento finanziario netto, al 31 marzo 2014 è pari a € 198,9 milioni (€ 160,8 milioni al 31 marzo 2013) ed è in aumento rispetto al 30 giugno 2013 di € 38,7 milioni. L’indebitamento finanziario netto corrente ammonta a € 146,8 milioni.
Di fronte a tali cifre ci si potrebbe porre la domanda sulla sostenibilità del debito la risposta sta oltre che nel rapporto tra Net Debt /Ebitda anche nel fatto che al 31 marzo 2014 la Juventus dispone di linee di credito revocabili per € 309.750.000, utilizzate per complessivi € 181.000.000, di cui € 37,6 milioni per fideiussioni rilasciate a favore di terzi, € 95,5 milioni per scoperti di cassa e € 47,9 milioni per anticipazioni su contratti e crediti commerciali.
Il totale lordo dei debiti finanziari aumenta da € 166,1 milioni del 30/06/2013 a € 206,8 milioni del 31/03/2014. Il debito verso l’Istituto per il Credito Sportivo diminuisce da € 52 milioni a € 50,5 milioni. Trattasi di un debito “virtuoso”, perché destinato ad infrastrutture sportive, e la rata classificata tra i debiti a breve è di € 4,9 milioni. I debiti verso le banche aumentano da € 50,1 milioni a € 95,5 milioni. Trattasi di debiti a breve. I debiti verso società di Leasing, diminuiscono da € 14,1 milioni a € 12,4 milioni. Trattasi di debiti “virtuosi”, perché riguardano il Centro Sportivo di Vinovo, oggetto di un’operazione di leasing, con Unicredit Leasing S.p.A.. I debiti verso le società di factoring diminuiscono da € 49,3 milioni a € 47,9 milioni. Le altre passività finanziarie ammontano a circa 500 mila Euro.
Le Disponibilità liquide aumentano da € 1,8 milioni a € 3,75 milioni. Le attività finanziarie non correnti pari a € 4,1 milioni, rimangono invariate, poiché si riferiscono a liquidità depositata su conto corrente a garanzia del mutuo contratto con l’Istituto per il Credito Sportivo.
Il saldo tra debiti e crediti da calciomercato è negativo per € 19,2 milioni (€ 34,7 milioni al 30/06/2013).
I Crediti verso società del settore specifico per campagna trasferimenti sono pari a € 80,3 milioni (€ 63,8 milioni, al 30/06/2013).
I Debiti verso società del settore specifico per campagna trasferimenti risultano pari a € 99,5 milioni (€ 98,5 milioni, al 30/06/2013).
Presumibilmente alla chiusura dell’esercizio, l’indebitamento finanziario netto della Juventus, con l’aggiunta del saldo tra debiti e crediti da calciomercato, sarà inferiore al fatturato netto e risulterà conforme al Fair Play Finanziario, essendo anche comprensivo di debiti “virtuosi”.
Il Valore della Rosa.
Al 31 marzo 2014, il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta a € 128,8 milioni e rispetto al 30 giugno 2013 risulta in aumento di € 8,6 milioni.
L’incremento è dipeso dagli investimenti della Campagna Trasferimenti 2013/2014, per € 74,6 milioni, da cessioni per un valore contabile netto di € 27,9 milioni e ammortamenti per € 37,1 milioni.
Attualmente, secondo il sito “Transfermarkt” il valore della rosa dei calciatori della Juventus, compresi i prestiti, è stimabile in € 353,3 milioni.
Risultati della Gestione Economica.
I Ricavi dei primi 9 mesi del 2013/14 ammontano a € 229,2 milioni, mentre nei primi 9 mesi del 2012/13 ammontavano a € 223,5 milioni (€ 283,8 milioni al 30 giugno 2013). La variazioni in aumento è stata di € 5,7 milioni. Nel dettaglio, rispetto ai primi 9 mesi del 2012/13, i Ricavi da gare aumentano da € 30,6 milioni a € 31,5 milioni.
I Diritti radiotelevisivi e proventi media diminuiscono di circa 8 milioni da € 131,4 milioni a € 123,4 milioni. Tale voce è composta per € 44.391.000 (€ 51,9 milioni al 31/03/13) da diritti TV Champions ed Europa League, compreso il “market pool” maturato, e per € 79,1 milioni (€ 79,5 milioni al 31/03/13) diritti TV Campionato di Serie A.
In particolare per quanto riguarda i ricavi per Diritti radiotelevisivi e proventi media specifici del terzo trimestre, dal 01/01/14 al 31/03/14 si potrebbe effettuare la ricostruzione risultante dalla seguente tabella:
In effetti i ricavi per Diritti radiotelevisivi e proventi media del terzo trimestre ammontano a € 36,7 milioni (€ 40,8 milioni nello stesso periodo 2012/13). La variazione negativa di € 4,1 milioni trae origine dai mancati proventi della UEFA Champions League al netto dei proventi per la partecipazione alla UEFA Europa League, che genera una differenza negativa di € 7,1 milioni. Tale variazione è parzialmente compensata da maggiori proventi da cessioni diritti media nazionali per € 2.989.000.
I Ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità dei primi 9 mesi aumentano di poco da € 37,2 milioni a € 38,6 milioni.
I proventi da gestione diritti calciatori aumentano da € 10,7 milioni a € 20,7 milioni. Tale voce comprende plusvalenze per € 20,1 milioni (€ 8,2 milioni al 31/03/13).
Gli altri ricavi aumentano da € 13,6 milioni a € 15 milioni. Tali ricavi comprendono i proventi dello Juventus Museum e delle iniziative commerciali “Membership” e “Stadium Tour”, nonché ai proventi degli eventi extra sportivi che si svolgono allo Juventus Stadium.
I Costi operativi, esclusi gli ammortamenti, sono pari a € 171,7 milioni (€ 156,7 milioni, al 31/03/13). La variazione in aumento, rispetto ai primi 9 mesi del 2012/13, è stata di € 15 milioni, ossia è stata del 9,5%, superiore all’incremento dei ricavi operativi che è stato solo del 2,5%.
I costi per servizi esterni dei primi 9 mesi ammontano a € 33,6 milioni, nello stesso periodo del 2012/13 risultavano pari a € 32,6 milioni. Tale voce di costo è la terza per importanza dopo il costo del personale tesserato e gli ammortamenti dei calciatori.
I costi relativi al personale tesserato aumentano di € 16,4 milioni (+16,2%) da € 101,1 milioni a € 117,5 milioni.
Anche il costo del personale non tesserato aumenta da € 8,6 milioni a € 9,5 milioni.
Nel complesso il Costo del Personale ammonta a € 127 milioni e l’incidenza sul fatturato netto è del 60,9%, quella del personale è del 56,4%, abbondantemente in linea col Fair Play Finanziario.
Gli Oneri da gestione diritti calciatori diminuiscono da € 4,7 milioni a € 3,4 milioni.
Gli ammortamenti e svalutazioni dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori aumentano di poco da € 36,1 milioni a € 37,1 milioni.
Il risultato operativo è positivo per € 13,8 milioni e segna un peggioramento rispetto al risultato operativo dell’analogo periodo precedente che era positivo per € 23,1 milioni.
La gestione finanziaria è negativa per € 6,4 milioni, mentre al 31/03/133 era negativa per € 5,2 milioni. Su di essa pesano oneri finanziari per € 8,8 milioni (€ 6,9 milioni nel 2012/13).
Il risultato prima delle imposte è positivo per € 7,4 milioni, mentre nell’analogo periodo 2012/13 era positivo per € 17,9 milioni.
Il risultato netto dei primi 9 mesi dell’esercizio 2013/14 evidenzia un utile di € 2.876.510 in peggioramento rispetto all’analogo periodo del 2012/13 che mostrava un utile di € 13.839.192.
Il Punto di Pareggio.
Il confronto con il 2012/13 risente del fatto che il risultato prima delle imposte dei primi nove mesi del 2012/13 si giovava dei ricavi da UEFA Champions League, per € 51,9 milioni, anche a causa della circostanza che le squadre italiane partecipanti alla manifestazione erano due, mentre nel 2013/1 sono state tre. I ricavi dell’ultimo trimestre ammontano a € 74 milioni (€ 74,1 milioni nel terzo trimestre 2012/13), mentre i costi operativi, senza ammortamenti, sono stati pari a € 57,5 milioni (€ 54,8 milioni nel terzo trimestre 2012/13) e gli ammortamenti calciatori hanno evidenziato la cifra di € 12,3 milioni (€ 11,9 milioni nel terzo trimestre 2012/13). Il risultato operativo del terzo trimestre è stato negativo per € 1,9 milioni, mentre nel terzo trimestre 2012/13 i era positivo per €5,8 milioni. Per quanto riguarda i ricavi da gare per competizioni Europee, nei mesi da aprile a giugno 2014 sarà registrato solo l’incasso delle partite con l’Olympique Lyonnais e col Benifica, mentre nei costi operativi sarà evidenziato il costo dei premi per obiettivi da riconoscere al personale. Per quanto riguarda i ricavi da media per competizioni Europee, nei mesi da aprile a giugno 2014 sarà registrato i ricavi sia da performance che da Market Pool per le restanti partite di Europa League.
Secondo gli Amministratori la vittoria del campionato di Serie A 2013/2014 comporterà un incremento dei costi relativi alla gestione sportiva, si pensi ai premi di rendimento. e tale aumento, non sarà compensato da incrementi di ricavi, nonostante gli effetti positivi dei ricavi da UEFA Europa League e dalle azioni di ottimizzazione poste in essere, allo stato si prevede che l’esercizio in corso evidenzierà una perdita superiore a quella dell’esercizio 2012/2013.
Nell’ultimo trimestre dell’esercizio la gestione continua ad essere focalizzata sull’obiettivo di ridurre l’entità della perdita per proseguire nel trend di miglioramento dei risultati economici evidenziato nel corso degli ultimi due esercizi.
Nel 2011/12, il risultato prima delle imposte era negativo per 45,9 milioni, anche nel 2012/13 il risultato prima delle imposte era negativo per 10,9 milioni e si potrebbe prevedere per la chiusura dell’esercizio 2013/14 un risultato negativo prima delle imposte di circa € 22 milioni, che al netto delle imposte potrebbe determinare una perdita netta di € 29 milioni circa, al di sotto delle riserve disponibili per la sua copertura.
In base a tale previsione, si può affermare che la Juventus supererà anche il secondo esame del Fair Play Finanziario, perché non bisognerebbe considerare gli ammortamenti dello stadio e Centro Sportivo, le spese per il settore giovanile e pur eliminando il ripristino del valore della Library Juventus di € 14,5 milioni, effettuato nel 2011/12, si potrebbe ricorrere, per il 2011/12, alla clausola che è possibile escludere il costo del personale relativo ai calciatori con contratti in essere al 1° giugno 2010. Anche gli oneri finanziari legati alla costruzione delle infrastrutture sportive potrebbero non considerarsi.
Conclusioni.
Per la Juventus è stato raggiunto, dal punto di vista economico, l’obiettivo minimo che era quello di mettersi in linea con i criteri del Fair Play Finanziario. Considerati gli investimenti immobiliari, sembrerebbe che la Società stia puntando molto su tale aspetto, che determina come conseguenza un rafforzamento dal punto di vista patrimoniale riguardante gli “assets” tangibili, a scapito di quelli intangibili. Negli anni '80 e '90, si evidenziava il fatto che i club italiani, a differenza di altri club europei, non investivano nelle infrastrutture, ma solo nella rosa dei calciatori, acquisendo così un vantaggio competitivo. Resta il problema della crescita sia a livello sportivo, che a livello di fatturato, soprattutto per competere con maggiori ambizioni in Europa. Considerando le attuali fonti di ricavo, che vedono vicino ai livelli massimi raggiungibili, ovviamente per la Juventus, i ricavi da stadio e i ricavi Media, la crescita a livello economico deve passare anche da un aumento dei ricavi commerciali e dal miglioramento dell’attività di Player Trading. Ovviamente, i successi sportivi costituiscono la linfa vitale del “brand”, che acquisendo valore, deve fare aumentare la forza contrattuale in sede di negoziazione dei contratti di sponsorizzazione. Come ulteriore conseguenza i successi sportivi dovrebbero far aumentare anche il valore della rosa.
In estrema sintesi, il giudizio sulla terza trimestrale della Juve è che le previsioni per la chiusura dell'esercizio sono "meno peggio del previsto", soprattutto se si considera quanto fu scritto all’indomani dell'eliminazione col Galatasaray in Champions League.