La Roma dei record prolunga la sua striscia di imbattibilità ed ormai punta decisa a pareggiare il record della Juve di Conte del suo primo scudetto. Al Meazza è un pareggio spettacolare, 2-2, che ci riconcilia col gioco del calcio e che porta i giallorossi a quota -5, rilanciandoli come favoriti per lo scudetto. Essendoci infatti due scontri diretti in calendario, sono virtualmente a +1 sulla Juve, oltre ad avere altre 20 partite da qui alla fine per allungare il distacco. Lo scudetto possono solo perderlo loro. Speriamo lo facciano.
Ma c'è anche il Napoli, che batte quattro a due l'Inter di Thohir e si candida come l'Antiroma, attestandosi a soli tre punti di distacco dalla Magica Tottide.
Come dice Mazzarri, è l'Inter a dominare la partita e a perderla per colpa di Tagliavento, o meglio del designatore, perché Tagliavento porta male ai nerazzurri. Nell'occasione si lamenta anche di un rigore inesistente fischiato contro la sua squadra nella partita contro la Roma: ci ha pensato su qualche settimana, ma alla fine non si è tenuto e l'ha detto, senza neppure consultarsi col Corriere dello Sport, competente in materia di torti arbitrali.
A Torino assistiamo invece ad un'incredibile partita della Juve, favorita dal terreno di gioco in perfette condizioni, contro lo spauracchio Sassuolo. Quattro gol a zero, tre dei quali del bidone argentino. Cosa è successo alla tenace squadra provinciale che bloccò le due grandi favorite del campionato sul loro campo?
Ce lo spiega Sconcerti, conduttore di Terzo Tempo con l'entusiasta Pasquino: Di Francesco ha snaturato il Sassuolo e ne ha presi quattro.
Sembra pensare che se non l'avesse fatto - i numeri non mentono mai - sarebbe finita 1-1, se non addirittura meglio, anche coi bianconeri. Non c'è altra spiegazione.
Bicarbonato di calcio/16
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- By Diego De La Vega