I commenti alle recenti decisioni della Disciplinare sul calcioscommesse hanno avuto come comune denominatore la certificazione dell'attendibilità dei pentiti: su oltre 100 deferimenti solo in quattro casi le richieste di Palazzi sono state rigettate con il proscioglimento, per il resto solo patteggiamenti o pene severe, il che vuol dire, hanno scritto un po' tutti, che i pentiti sono credibili. Il pentitismo blindato che sta caratterizzando il processo ha dato anche fiato alle trombe di quanti da tempo sembrano 'pregustare' guai grossi per Conte e Bonucci. Chiamati in causa dai pentiti e vista l'attendibilità di questi ultimi - questa la solfa che ci propinano- Conte e Bonucci o patteggiano una pena ridotta oppure vanno incontro ad una condanna sicura e molto pesante.
A leggere il dispositivo della Disciplinare si ha, intanto, come la sensazione che si sia esagerato con la blindatura. Le richieste di confronto con i pentiti sono state rigettate (pag. 40) perché "tendono ad accertare l'inattendibilità delle dichiarazioni accusatorie, valutazione che deve essere riservata alla Commissione in sede di decisione sulla base degli elementi acquisiti". Replicando alla difesa di Nicco (ex Pescara) che aveva presentato dichiarazioni giurate dei compagni di squadra contrarie alle accuse dei pentiti, la Disciplinare (pag. 68) ha replicato "sono irrilevanti e prive di attendibilità in questo procedimento".
Tanto esagerato, verrebbe da aggiungere, da far sorgere qualche dubbio in vista dei prossimi deferimenti.
Se, per esempio, nel caso di Nicco e del Pescara si andasse avanti con i ricorsi fino a Coni e Tar, con l'intenzione di arrivare fino alla giustizia ordinaria, si potrebbe continuare nel frattempo a incardinare le prossime sentenze sugli assunti "esagerati" della Disciplinare cui accennavamo prima? Quando la Disciplinare parla di "elementi acquisiti" fa spesso riferimento al materiale trasmesso dalle tre Procure che hanno indagato o stanno ancora indagando sul calcioscommesse e allora può succedere quanto è successo per la partita Bari-Livorno (Coppa Italia) che, a detta dei pentiti, "i livornesi persero per rientrare della mancata combine di Atalanta-Livorno" .
Come scrive Tuttosport del 22 giugno, però, per quella gara la Procura di Bari (che nel frattempo ha chiuso l'indagine sulla frode sportiva e lavora adesso su quella per riciclaggio) non ha acquisito altri dati sugli attori in campo (ma semmai sull'ipotesi investigativa del riciclaggio) e gli ispettori di Palazzi che in questi giorni stanno istruendo la pratica per il deferimento si son dovuti riguardare gli highlights della partita ed è toccato addirittura loro chieder conto al portiere del Livorno del posizionamento della barriera su un calcio di punizione. Situazione del tutto nuova e assai singolare per un processo nel quale, secondo i più, o si patteggia o si viene duramente condannati (significativa anche la risposta del portiere "Signor Procuratore, se non facessi certi errori, ora giocherei contro Messi, non in serie B").
Si diceva di tre Procure (Bari, Cremona e Napoli) che hanno indagato sul calcioscommesse e al riguardo vale la pena sottolineare che Ruggiero Palombo sulla Gazzetta ha criticato l'operato di quella di Cremona, accusandola di disinvoltura. Con riferimento alle conseguenze devastanti annunciate da quella Procura sulla scorta delle intercettazioni sul derby Genoa-Sampdoria e presto evaporate, Palombo scrive: "C'è già tanto casino che non si avverte la necessità di una gratuita e talvolta eccessiva disinvoltura. Un po' di maggiore prudenza, tipo quella che sembra guidare le inchieste di Antonio Laudati a Bari, sarebbe gradita da parte di tutti".
I casi di Conte e Bonucci sono da ricondurre proprio alle indagini di Cremona; non sappiamo se anche nei loro casi (come per il derby di Genova) ci sia stata da parte degli inquirenti gratuita o eccessiva disinvoltura, fatto sta che entrambi sono stati iscritti nel registro degli indagati addirittura come "delinquenti" per frode sportiva e che il caso Bonucci è stato poi trasmesso a Bari dove la Procura (più prudente, a detta di Palombo) già indagava su Masiello e altri associati.
I fatti esposti e la lettura di quanto reso pubblico dovrebbero a questo punto comunque indurre ad una certa prudenza prima di sentenziare che "o patteggiano o saranno duramente puniti".
Bonucci, ricordiamolo, è stato già indagato e interrogato dalla Procura di Bari prima di risultare indagato anche a Cremona; visto che l'indagine di Bari è formalmente chiusa ed è già stato fissato l'inizio del processo, è del tutto verosimile che all'invio del materiale di Cremona non ci sia stato alcun seguito in merito alla sua posizione. Posizione che gli inquirenti di Bari, interpellati dalla Federcalcio, hanno ritenuto non ostativa per la sua partecipazione agli Europei.
Quanto a Conte, oltre al fatto che tanti ritengono inverosimile l'accusa che abbia parlato di combine in sede di riunione tecnica, c'è da chiedersi quali altri elementi, oltre alle dichiarazioni di Carobbio, la Procura Federale abbia a questo punto acquisito su quella partita e sull'ipotizzata delinquenza del tecnico salentino. C'è stata, è vero, la perquisizione disposta dalla Procura di Cremona, è possibile anche che Conte sia stato intercettato, ma notizie 'scandalose' in giro non si sono lette, nonostante i tanti atti di indagine finiti sui giornali negli ultimi tempi. Col dubbio che magari anche per Novara-Siena, come successo per Bari-Livorno, gli ispettori di Palazzi debbano in sede istruttoria riguardarsi la partita e controllare barriere e punizioni.
Dubbi e prudenza, fatti e lettura di carte. E prima che qualcuno ci accusi di fomentare i ladri non solo di stelle ma anche di sentenze chiariamo che, a nostro avviso, la Procura Federale potrebbe ancora aver bisogno di tempo e di acquisire eventuale altro materiale, se ve ne sarà, prima di chiamare a processo Conte e Bonucci. Non a caso la Gazzetta del 22 giugno ipotizza non solo il procedimento di luglio, da poco avviato con gli interrogatori, ma anche uno ad agosto e ancora un altro a campionato iniziato. Un casino, direbbe Palombo, ma forse una necessità perché, come scrive Galdi sulla Gazzetta, "la Procura deve ancora avere a disposizione molta documentazione (manca buona parte delle ultime indagini di Cremona)".
A meno di forzature della Procura Federale (che ci ha abituato a tutto e di più) o di colpi di scena (sempre possibili sia in un senso che nell'altro), quindi, i solfisti del patteggiamento di Conte e Bonucci potrebbero dover pazientare ancora un po'. Su eventuali colpi di scena faremo giornalismo come abbiamo sempre fatto; in caso di forzature della Figc, infine, sarà importante verificare la reazione della Juve davanti ad un possibile forte danno per la società.
Conte, Bonucci e il pentitismo blindato
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