5) Inquirenti collegati a Farsopoli
Intervento di capitale importanza per capire tante cose riguardo a Calciopoli.
Attilio Auricchio (01-04-08): Maggiore dei Carabinieri ed estensore delle informative per la procura di Napoli che nell'estate 2006 vennero usate per imbastire Farsopoli. Riporta alcune cifre che smentiscono la leggenda del monopolio: nel 2004 la Gea "procurava" 154 calciatori, di cui 99 di serie A e B, e 5 allenatori. Dunque, considerato che tra A e B le squadre sono 42, con una rosa media di 20 calciatori, quelli disponibili "sulla piazza" sarebbero 840. Tradotto in percentuale, la GEA ne gestiva l'11,8%, una quota ben lontana dall'indicare un monopolio. E non è finita: tira in ballo il quadro normativo in vigore all'epoca, sostanzialmente ammettendo che la GEA operava in assoluta legittimità. Ma il bello viene durante il controesame degli avvocati difensori: si scopre che tra lui e Franco Baldini intercorrono da anni rapporti di amicizia. "Rapporti che datavano da una denuncia fatta dalla As Roma e da Baldini per un presunto ricatto dopo la vicenda delle false fidejussioni." Il 28 aprile successivo, si scopre anche che il procuratore Antonelli gli aveva consegnato la registrazione di una telefonata col padre di Blasi (vedi paragrafo 1 "Concorrenti Rancorosi").
Per maggiori dettagli sulle indagini, vedi anche: Novità dalla procura di... Roma; Chi ha ispirato le informative?; Intercettazioni: forti dubbi di irregolarità; La fuga di notizie.
6) Testimoni della difesa
Essendo della difesa, inutile dire che queste testimonianze scagionano pienamente gli imputati. Comunque, qua e là, possiamo leggere delle chicche molto interessanti: dal racconto di Cassetti che fa luce su metodi poco ortodossi dei dirigenti interisti nelle trattative, a quello di Lai che parla dell'ostruzionismo del Cagliari per la GEA, ai giocatori juventini che negano qualsiasi forma di pressione da parte di Moggi per passare alla società del figlio, tanto è vero che la gran parte di loro ha sempre avuto ben altri procuratori.
Marco Cassetti (15-07-08): Racconta di come la dirigenza interista si rifiutasse di trattare col figlio di Moggi, anche quando era interessata a giocatori da lui procurati. Ha detto: "Da nove anni sono assistito da Alessandro Moggi e da Franco Zavaglia. Non ho subito minacce e non ho mai saputo da qualcuno che abbia subito minacce da parte loro. Tre anni fa, nella stagione 2004/05, mi chiamò Beccalossi e mi convocò nella sede dell'Inter dicendomi di non dire nulla ad Alessandro Moggi. C'erano Mancini, Oriali e Branca. Io ero sotto contratto con il Lecce e loro volevano farmi firmare una sorta di pre-accordo con l'Inter, ma non volevano trattare con Alessandro Moggi. Io non firmai nulla, anche perché avevo un contratto in essere e avrei rischiato la squalifica. Subito dopo chiamai Alessandro per raccontargli la vicenda. Poi richiamai l'Inter e dissi loro che se volevano trattare con me dovevano parlare con il mio agente".
Nicola Lai (15-07-08): Ha dichiarato che nella stagione 2003-2004, quando militava nella primavera del Cagliari (ora è alla Torres), il direttore sportivo Gianfranco Matteoli gli disse che "chi andava alla Gea si sarebbe giocato il posto in squadra". Alla richiesta di spiegazioni il calciatore ha risposto che forse ciò era dovuto “a problemi tra il presidente Massimo Cellino e Zavaglia”. “Anche l'allenatore Giorgio Melis - ha aggiunto - suggerì di lasciar perdere gli agenti Gea”. Il giovane mediano, che ha militato anche nel Rieti, ha ribadito poi di non aver mai ricevuto alcuna minaccia per farsi seguire da Franco Zavaglia, che è ancora oggi il suo procuratore.
Dino Fava (15-07-08): Ex Bologna, ora Treviso, ha parlato di ottimi rapporti con Zavaglia dopo una esperienza insoddisfacente con un altro procuratore, Enrico Fedele, con il quale ha in corso una vertenza in sede civile per contrasti riguardanti alcune sponsorizzazioni e il suo presunto obbligo di versare a Fedele percentuali su qualsiasi guadagno futuro.
"Con un mio vecchio procuratore sono in causa. Zavaglia invece si è sempre comportato al meglio", ha detto.
Gianluca Grassadonia (15-07-08): Già calciatore e ora allenatore, ha parlato di ottimi rapporti, che durano ormai da 10 anni, con gli imputati Pasquale Gallo, Franco Zavaglia e Alessandro Moggi, ricordando che in occasione di ogni contratto da lui sottoscritto erano sempre loro tre ad assisterlo.
"Pasquale Gallo è sempre stato il mio agente, Alessandro Moggi e Franco Zavaglia mi sono stati vicini, da amici, quando sono andato al Cagliari ed al Chievo", ha detto.
Al presidente Fiasconaro che lo invitava a rispondere serenamente alle domande, ha risposto: “Io sono tranquillo, casomai è lei a non essere sereno”.
Aldo Spinelli (17-07-08): Il presidente del Livorno ha parlato della vicenda della comproprietà di Chiellini tra Roma e Livorno: "Sono stato convocato da Baldini e da Sensi e sono andato a Villa Pacelli. Sensi mi fece una proposta per riscattare la mia metà, ma io rifiutai. Così andammo alle buste, ma venni a sapere che la Roma non poteva acquistare il giocatore per problemi economici e così diedi alla Roma tre milioni di euro per la sua metà e misi il giocatore immediatamente sul mercato. La Juve mi offrì 6,5 milioni di euro da pagare in tre anni: io accettai subito, prendendo subito i primi tre milioni che mi servivano per pagare la Roma, che era all'epoca era una società 'piccola e radiata'. Con la Juve ho fatto anche altri affari, come la comproprietà di Palladino, e inoltre feci un favore alla Juve tesserando Mutu al posto loro, visto che avevo il posto libero per un extracomunitario, e poi lo girai a loro".
Walter Sabatini (17-08-08): E’ stato chiamato per parlare di Fabio Gatti e alla decisione del calciatore di cambiare procuratore passando a un uomo Gea. Ha spiegato che Gaucci gli chiese di convocare il calciatore, con il padre, in sede: il ds venne poi a sapere che a Gatti era stato chiesto da Gaucci di lasciare Orlandini per passare alla Gea. “Orlandini mi chiamò – ha continuato - per dire che era stata una scelta del presidente, avallata dal padre di Gatti: il ds inoltre promise a Orlandini un risarcimento.”
Il giudice Fiasconaro gli ha chiesto se era stato lui, come aveva detto Orlandini, a chiedere questo cambio di procuratore per facilitare il passaggio di Liverani dal Perugia alla Lazio: Sabatini ha negato decisamente.
Alessio Secco (17-07-08): E' stato chiamato per chiarire la questione del rinnovo del contratto di Trezeguet nel 2004 e sul ruolo di Capello nella vicenda: il ds della Juventus ha risposto di essere stato lui a redigere il contratto, di quattro anni a 4,5-5 milioni di euro all'anno di ingaggio. "Tenemmo segreta la trattativa per il rinnovo. lo sapevamo solo Moggi, Giraudo e io". Capello chiamò Trezeguet solo per dirgli che gli avrebbe fatto piacere averlo in squadra.
Nicola Legrottaglie (17-07-08): Ha detto: "Per prendere Alessandro Moggi non ho subito pressioni o minacce. E’ il mio procuratore da cinque anni e non ne ho ricavato alcun beneficio, anzi: da quando sono arrivato alla Juve per le mie cattive prestazioni ho perso tutto, compreso il posto in Nazionale". Ha aggiunto: "E le cose non sono certo andate bene perché ero alla Gea, perché se non dai tutto in campo, se non ti impegni, si può perdere tutto in un attimo. Io ero arrivato in nazionale quand'ero al Chievo e poi però ho giocato male e sono stato mandato in prestito".
Pavel Nedved (17-07-08): Alla domanda se avesse ricevuto minacce ha risposto con un secco 'no' ribadendo che il suo procuratore da sempre è Carmine 'Mino' Raiola. "In otto anni di Juventus ho fatto due rinnovi contrattuali e sono sempre stati trattati da lui".
Alessandro del Piero (17-07-08): Ha ricordato che è alla Juve dal 1993, e come procuratore ha avuto prima Rizzato, poi Pasqualin, con il quale ha avuto due rinnovi contrattuali, e ora lo assiste il fratello. Le provvigioni le ha sempre pagate lui. Tutti gli altri juventini, invece, hanno spiegato che è la società a fornire la quota percentuale per gli agenti. Ha aggiunto: "Il mio contratto era da 70-120 milioni di lire con Rizzato; con Pasqualin ho avuto un rinnovo di contratto da 1-2 miliardi, il terzo rinnovo e' stato da 10 miliardi di lire. Il quarto e quinto rinnovo li ho firmati a 4 milioni di euro a stagione. Non ho mai subito pressioni da parte di Luciano Moggi per cambiare procuratore".
Gianluigi Buffon (17-07-08): Ha detto: "Il mio procuratore e' sempre stato Martina e non ho mai subito pressioni da Luciano Moggi per cambiarlo. Ho già rinnovato quattro-cinque volte il contratto con la Juve".
Alessandro Birindelli (17 luglio 2008): Mai procurato dalla GEA. Mai ricevuto minacce dagli agenti della Gea.
Daniele Gastaldello (17 luglio 2008): Mai procurato dalla GEA. Mai ricevuto minacce dagli agenti della Gea.
Antonio Mirante (17 luglio 2008): Mai procurato dalla GEA. Mai ricevuto minacce dagli agenti della Gea.
Ciro Ferrara (17 luglio 2008): Mai procurato dalla GEA. Mai ricevuto minacce dagli agenti della Gea.
Gianluca Pessotto (17 luglio 2008): Mai procurato dalla GEA. Mai ricevuto minacce dagli agenti della Gea.
Carlo Ancelotti (9 ottobre 2008): Smentisce la versione di Amoruso riguardo al suo trasferimento al Perugia nell'estate del 1999, ha detto: "Era un giocatore di buon livello che nel primo anno ha sicuramente giocato qualche partita perchè avevamo infortunati alcuni giocatori. Poi venne ceduto al Perugia per una scelta tecnica visto che avevamo come attaccanti Del Piero, Inzaghi e avevamo preso Kovacevic. Avrebbe avuto poco spazio. Così decidemmo di mandarlo via in prestito. Ma non conosco le modalità".
Antonio Conte (9 ottobre 2008): Smentisce clamorosamente la versione di Miccoli riguardo alle presunte pressioni per farlo procurare dalla GEA. L'ex capitano bianconero ha spiegato che era stato semmai Miccoli a chiedergli di metterlo in contatto con Alessandro Moggi (che già era procuratore di Conte), ma di non essersi mai interessato alle scelte del giocatore su chi affidarsi per la procura: «Io con Miccoli sono stato a cena una sera a casa. C'erano lui, la moglie e il suo procuratore Caleandro, mi chiesero un'opinione sul problema del rinnovo e sulla possibilità di poter gestire il giocatore insieme ad Alessandro Moggi. Io dissi la mia ma non mi interessai più di tanto. Mi chiesero di intercedere con la Juve. Era successo anche con Trezeguet, in quel periodo aveva litigato con il suo procuratore e voleva rinnovare il contratto. Ma fu una semplice conversazione in palestra».
Oltre a negare decisamente la versione dei fatti di Miccoli, gli ha lanciato più di una frecciatina: «So che Miccoli ha fornito un'altra ricostruzione, e gli ho risposto attraverso i giornali, dicendo anche che se lui avesse avuto la testa sarebbe stato un campione... È uno da prendere con le molle, è un po' estroso, non è quel che si dice un uomo di spogliatoio, era una persona appariscente. Alla Juve c'era un certo tipo di stile e ci tenevano. Sicuramente non era un Conte o un Pessotto, una persona quadrata. Nessuno mi ha mai chiesto di avvicinare giocatori della Juve per passare alla Gea. Quel che è certo è che non mi interessavano i suoi rapporti con la società».
Sebastian Giovinco (16 ottobre 2008): Ha detto: "Alla Juventus non ha mai subìto né pressioni né consigli per scegliere un procuratore od un altro".
vGiuseppe Ursino e Giovanni Vrenna (16 ottobre 2008): Rispettivamente DS e Presidente del Crotone, hanno spiegato il rapporto con Ceravolo e il legame con la Juventus. Che, cioè, c'era una intesa di massima per ricevere il prestito di giovani giocatori. L'accordo c'era anche con il Napoli e la Reggina. "C'era una reciproca convenienza. I ragazzi erano bravi e il Crotone andava bene", è stato detto. Ursino era amico del calabrese Ceravolo, che a detta di Vrenna non si è mai occupato dei rinnovi contrattuali dei giocatori. Tutto nella norma, tanto più che il Crotone ha lo stesso tipo di rapporti con Torino, Empoli e Reggina.