Per il Parma, il passaggio dalla serie B alla serie A ha giovato ai risultati del bilancio con un aumento dei ricavi e la diminuzione delle perdite, grazie soprattutto ai diritti TV e alle plusvalenze.
Il valore della produzione del bilancio 2009/10 del Parma è più che raddoppiato, passando da euro 36.377.570 a euro 78.349.512 (+115,38%), mentre il costo della produzione è aumentato del 63,66%, passando da euro 44.333.330 a euro 72.554.927. Di conseguenza la differenza tra valore e costi della produzione, da negativa per 8 milioni, è diventata positiva per 5,8 milioni.
I ricavi da gare sono aumentati di 2,8 milioni, passando da 2,3 a 5,1 milioni. La loro incidenza sul valore della produzione è bassa, essendo pari al 6,47%. I diritti radiotelevisivi aumentano in modo notevole da 443 mila euro a 23,2 milioni, incidendo per il 29,63% sul valore della produzione. Le plusvalenze aumentano di 9 milioni, passando da 25,7 a 34,7 milioni. La loro incidenza sul valore della produzione è del 44,32%. I proventi da sponsorizzazioni risultano pari a 2,1 milioni e i proventi pubblicitari sono pari a 4,9 milioni.
Il costo del personale ammonta a 35,6 milioni (20,5 nel 2008/9) con un’incidenza sul valore della produzione del 45,40%, conforme al Fair Play Finanziario, anche se il valore della produzione registrato dipende in modo considerevole dalle plusvalenze.
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 15,2 milioni (11,5 nel 2008/9), di cui 13,6 per ammortamento diritti calciatori. L’ammortamento del marchio è stato calcolato per 611 mila euro.
Tra gli oneri diversi di gestione, pari a 6,7 milioni, figura la percentuale di mutualità per diritti TV concessa alle squadre ospiti, che è stata di 3,2 milioni.
La gestione finanziaria continua ad essere negativa per 6,4 milioni (- 1,3 milioni nel 2008/9). Tra gli oneri finanziari spiccano gli oneri da compartecipazione per 6,8 milioni, riguardanti giocatori come Dessena per 2,4 milioni, Biabany per 1,7 milioni, Mariga 800 mila euro e altri.
La gestione straordinaria è negativa per 211 mila euro.
Il risultato prima del calcolo delle imposte è negativo per 777 mila euro.
Le imposte sul reddito dell'esercizio sono pari a euro 1.651.004 (€ 524.264 nel 2008/9).
La perdita dell’esercizio risulta pari a euro 2.428.205, mentre nel 2008/9 era pari a 9.915.668.
Pur essendo diminuita come entità la perdita di esercizio, la società Parma Football Club Spa Società Unipersonale si è trovata nella situazione prevista dall’articolo 2446 del codice civile, ossia riduzione del capitale di oltre un terzo in conseguenza di perdite. Gli amministratori, come rilevato anche dalla società di revisione Price Waterhouse Coopers Spa, hanno richiesto al socio controllante di rinunciare in parte al suo credito, capitalizzandolo, per l’importo di 5 milioni. Il socio unico Eventi Sportivi Spa ha aderito alla richiesta, convertendo l’importo richiesto in “versamenti soci in conto capitale”, come risulta dal verbale del 23 dicembre 2010.
Il totale delle attività aumenta da 105,1 a 127,4 milioni (+21,25%). Le immobilizzazioni immateriali risultano pari a 74,4 milioni, con un incremento del 42,18% rispetto al 2008/9. Importante è il valore del marchio, che è esposto per un valore contabile netto di 10,1 milioni, con un costo storico di 12,2 milioni e un fondo ammortamento di 2,1 milioni. Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è pari a 54,4 milioni (34,4 nel 2008/09), con acquisizioni effettuate per 43,3 milioni, dismissioni per un valore contabile di 9,7 milioni (con un valore di cessioni per 12,3 milioni) e ammortamenti per 13,6 milioni. Tra gli acquisti più rilevanti segnaliamo: Andrea Rispoli per 7 milioni dal Brescia, Valiani per 5,1 milioni dal Bologna, Biabiany per 5 milioni dall’Inter, Antonio Mirante per 3,6 milioni dalla Sampdoria, Bojinov per 2 milioni dal Manchester City e Zaccardo per 2 milioni dal Wolfsburg. Tra le cessioni segnaliamo: Mariga per 10 milioni all’Inter, con una plusvalenza di 8,7 milioni; Biabiany per 8,4 milioni, con una plusvalenza di 3,9 milioni; Andrea Pisanu per 5 milioni al Bologna, con una plusvalenza di poco inferiore; Budel per 5 milioni al Brescia, con una plusvalenza di pari importo, Vantaggiato per 5 milioni al Padova con una plusvalenza di circa 2 milioni e Cordova per 2 milioni al Brescia, con una plusvalenza di poco inferiore. Le immobilizzazioni finanziarie aumentano da 11,5 a 14,5 milioni. Esistono partecipazioni, per importi trascurabili nelle seguenti società: S.D.S. Società Diritti Sportivi Srl in liquidazione; Cooperativa Farmaceutica Parmense scrl; Fondazione Sport Parma. Il valore delle compartecipazioni ex art. 102-bis NOIF ammonta a 14,4 milioni (11,5 nel 2008/09). Tra le più rilevanti annoveriamo Budel, Vantaggiato, Reginaldo e Pisanu, ciascuno per 2,5 milioni.
L’attivo circolante diminuisce del 7,37% assestandosi a 37,4 milioni.
I crediti verso clienti ammontano a 16,3 milioni (1,5 nel 2008/9), di cui 11,1 per crediti diritti radio-TV. I crediti verso enti settore specifico ammontano a 18,8 milioni (37 nel 2008/9). Il credito maggiore è quello verso l’Inter per € 10.650.000. Tra le curiosità, il Parma vanta un credito verso un dipendete per 895 mila euro, accordato al tasso euribor 3 mesi + 1%.
Le disponibilità liquide risultano pari a 90 mila euro.
Il patrimonio netto è positivo per € 12.788.668, in diminuzione rispetto al 2008/09 a causa della perdita d’esercizio.
Il fondo per rischi e oneri ammonta a € 765.537 e comprende il fondo imposte differite per 70 mila euro e accantonamenti per contenziosi riguardanti tra gli altri l’ex calciatore del Parma Djetou, l’avvocato Roberto Quber, l’allenatore Cagni, l’Helsingborgs If per l’acquisto di Mariga e altri contenziosi.
I debiti risultano in aumento del 26,47%, passando da 86,2 milioni a 109 milioni. I debiti verso le banche ammontano a 12,5 milioni (9,1 nel 2008/9). I debiti verso altri finanziatori ammontano a 14,6 milioni e riguardano debiti di factoring verso Monte Paschi Leasing e Factoring Spa per cessione crediti diritti TV 2010/11 e Ifitalia Spa per cessione crediti Lega Nazionale Professionisti.
I debiti verso le società controllanti ammontano a 18,1 milioni, di cui 1,6 milioni verso Fondazione Eventi Sportivi Spa e 16,5 milioni verso Eventi Sportivi Spa. I debiti verso fornitori aumentano da 10,9 a 19,6 milioni. I debiti tributari ammontano a 6,8 milioni, di cui 3,5 per ritenute Irpef su redditi da lavoro dipendente. I debiti per compartecipazioni aumentano da 10,9 a 18,9 milioni. Tra gli importi più rilevanti ci sono Daniele Galloppa per 5 milioni, Andrea Rispoli per 3,5 milioni, Valiani per 2,5 milioni e Alberto Paloschi per € 2.250.000. I debiti verso Enti settore specifico risultano pari a 10,1 milioni (36,2 nel 2008/9). Il debito maggiore è quello verso il Milan, che ammonta a € 2.670.000. I debiti verso il personale ammonta a 4,9 milioni (2,5 nel 2008/9).
L’indebitamento finanziario netto è aumentato del 56,66%, passando da euro 7.903.834 a euro 12.382.345. Tale valore è inferiore al valore della produzione, ma bisogna evidenziare che nel calcolarlo gli amministratori hanno considerato solo i debiti verso le banche al netto delle disponibilità liquide, senza considerare i debiti verso le società di factoring.
Concludendo, possiamo affermare che il bilancio 2009/10 del Parma è caratterizzato dalla dipendenza dalle plusvalenze e dai diritti Tv per il 74% del valore della produzione e ha risentito degli investimenti necessari per il passaggio di categoria; tuttavia l’importo considerevole delle plusvalenze, circa 60 milioni in 2 anni, testimonia anche delle buone capacità calcistiche del management del Parma.
Bilancio Parma 2009/10: dalla B alla A, più ricavi e minori perdite
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