“Fordstam Limited”, anagramma del nome dello stadio “Stamford”, è la denominazione della società controllante il gruppo nel cui perimetro di consolidamento rientra il club di calcio professionistico denominato: “Chelsea Football Club”. Prima dell’11 agosto 2009, la denominazione di tale società era: “Chelsea Limited”. In ultima istanza il controllore del gruppo risulta essere Roman Abramovich. In base all’articolo 46 del Regolamento Uefa sul Fair Play Finanziario è obbligatorio dare notizie sulla struttura globale del gruppo, di cui fa parte il richiedente la Licenza Uefa. Tali notizie sono necessarie per definire il perimetro di consolidamento onde fornire le informazioni finanziarie di cui allegato VII B del Regolamento stesso e, a giudizio di chi scrive, è proprio il bilancio consolidato di “Fordstam Limited”, che dovrà essere confrontato con i parametri stabiliti dal Fair Play Finanziario.
Le società commerciali operative del gruppo sono le seguenti: Chelsea Football Club Limited, club di calcio professionistico; Chelsea Car Parks Limited, che si occupa della gestione dei parcheggi; Chelsea Digital Media Limited, con oggetto sociale riguardante la gestione della TV e del sito Internet; Chelsea Leisure Services Limited, che si occupa del fitness club e delle attrazioni destinate ai visitatori; The Hotel at Chelsea Limited, che si occupa della gestione di alberghi e servizio catering; Chelsea FC Merchandising Limited, che si occupa del merchandising, della vendita per corrispondenza e delle pubblicazioni; Chelsea FC plc, che è una subholding; Stamford Bridge Securities Limited, che è una holding immobiliare; Stamford Bridge Projects Limited, che opera nel settore della ristorazione. Inoltre esistono una società non commerciale denominata Chelsea Training Ground Limited e quattro società inattive.
Fordstam Limited controlla il 100% dei diritti di voto di tutte le società del gruppo ad eccezione di Chelsea Digital Media Limited, di cui controlla il 65%. Il 7 ottobre 2005 la partecipazione del Gruppo nel capitale di Chelsea Digital Media è stata ridotta dall’80% al 65%, il restante 35% è di proprietà di Sky New Media Ventures Limited, una consociata interamente controllata da British Sky Broadcasting Group plc. Tale partecipazione è stata equiparata a quella di una “joint venture”.
Nella stagione 2009/2010, il Chelsea ha vinto la Premier League (3°posto nel 2008/09), ha vinto la FA Cup e ha raggiunto gli ottavi di finale in Champions League. La media spettatori nello stadio Stamford Bridge, che ha una capacità di 41.841 spettatori, è stata di 41.422 (41.496 nel 2008/09), pertanto il tasso medio di occupazione dello stadio è stato del 98,99%.
Di seguito, esporremo alcuni dati, relativi al bilancio consolidato del gruppo, al 30 giugno 2010, utilizzando il seguente cambio: 1 € = 0,8863 £. Trattasi di un bilancio consolidato caratterizzato dalla presenza di continue perdite “significative” e da un patrimonio netto negativo. Le continue perdite "significative" registrate nel corso degli ultimi anni e il patrimonio netto negativo fanno sorgere, in modo spontaneo, la domanda riguardante la continuità aziendale. A tal proposito gli amministratori hanno scritto che la Società ha ricevuto conferma dal controllore di ultima istanza (Roman Abramovich) che lo stesso garantirà il necessario supporto finanziario per finanziare il business anche nel futuro.
Il bilancio consolidato al 30 giugno 2010 mostra ancora una situazione fortemente indebitata, nei confronti del socio controllante, con un indebitamento finanziario netto ammontante a £ 733,9 milioni (€ 828,1 milioni), in leggerissima diminuzione (-0,24%) rispetto al 2008/09, in cui era stata raggiunta la cifra di £ 735,7 milioni di sterline (€ 830,1 milioni). L’indebitamento finanziario netto deriva dalla differenza tra debiti finanziari con scadenza oltre l’esercizio successivo, ammontanti a £ 754,5 milioni (€ 851,3 milioni), e disponibilità liquide per £ 20,6 milioni (€ 23,2 milioni). I debiti finanziari riguardano il debito infruttifero verso il socio controllante Roman Abramovich, per l’ammontare complessivo di £ 739,5 milioni (circa 834,3 milioni di euro), rimborsabile previo preavviso di almeno diciotto mesi, e il debito di Chelsea Football Club Limited di £ 15 milioni, sotto forma di azioni iscritte nel passivo non corrente, verso British Sky Broadcasting Group plc.
Occorre evidenziare che fino al 2007/08 Roman Abramovich “prestava” i soldi alla capogruppo “Fordstam Limited” e a sua volta la capogruppo li prestava alle controllate. Durante l’esercizio 2008/09, “Fordstam Limited” ha rinunciato ai suoi crediti, nei confronti delle controllate, convertendoli in capitale. Tuttavia, almeno fino al 30 giugno 2010, Roman Abramovich non ha rinunciato al suo credito nei confronti di “Fordstam Limited” ma, a giudizio di chi scrive, dovrà farlo necessariamente attraverso la conversione in capitale, onde adeguarsi al Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.
La perdita d’esercizio consolidata al 30 giugno 2010 è stata di £ 77,8 milioni (€ 87,7 milioni), che peggiora il risultato dell’esercizio precedente, negativo per £ 47,4 milioni (€ 53,5 milioni). Anche nel 2008 la perdita aveva registrato una cifra importante pari a £ 83,8 milioni (€ 94,5 milioni).
Rispetto all’esercizio precedente è venuta a mancare l’eccedenza di plusvalenze realizzate con le cessioni dei giocatori, ammontante a 28,6 milioni di sterline.
Al 30 giugno 2010, il valore delle attività non correnti ammonta complessivamente a £ 265,7 milioni (€ 299,8 milioni), mentre al 30 giugno 2009 risultava pari a 290,3 milioni di sterline (€ 327,6 milioni), con un decremento dell’8,48%.
Le immobilizzazioni immateriali risultano diminuite a £ 64 milioni (€ 72,3 milioni) da £ 77,8 milioni dell’esercizio precedente (€ 87,8 milioni). La variazione delle attività immateriali è stata determinata da nuove acquisizioni di giocatori per £ 29,8 milioni, compensate dal valore contabile netto delle dismissioni per £ 6 milioni e ammortamenti per £ 37,6 milioni.
Le immobilizzazioni materiali ammontano a £ 201,7 milioni (€ 227,5 milioni); nel 2009 erano pari a £ 212,5 milioni (€ 239,8 milioni). La variazione negativa di £ 10,8 milioni è stata determinata dal calcolo di £ 9,3 milioni di ammortamenti e da una nuova valutazione del valore di carico degli immobili di proprietà, che ha comportato una riduzione del valore degli stessi per £ 4,4 milioni. Inoltre per tale voce di bilancio risultano effettuati investimenti per £ 2,9 milioni, destinati in parte al centro sportivo di Cobham ed in parte allo stadio “Stamford Bridge”.
Le attività correnti ammontano complessivamente a £ 58 milioni (€ 65,5 milioni) con un decremento del 34,83% rispetto all’esercizio precedente. I crediti con scadenza entro l’esercizio successivo registrano un decremento del 55,68%, infatti sono passati da £ 62,7 milioni a 27,8 milioni di sterline (31,4 milioni di euro). I crediti con scadenza oltre l’esercizio successivo ammontano a 8,9 milioni di sterline (10 milioni di euro) in diminuzione del 55,03%, rispetto al 30 giugno 2009. Essi comprendono nella voce “Other debtors” un prestito concesso, nel 1997 a Chelsea Pitch Owners plc (proprietari del campo del Chelsea), che al 30 giugno 2010 residuava per lo stesso importo dell’anno precedente, ossia 8.645.944 sterline (9,7 milioni di euro). Tale prestito infruttifero, originariamente ammontante a 11,1 milioni di sterline, con data di rimborso indeterminata, fu concesso affinché Chelsea Pitch Owners plc acquisisse azioni di Chelsea Stadium Limited, all’epoca proprietaria del campo di gioco, e soprattutto al fine di salvaguardare Stamford Bridge da operazioni di speculazione immobiliare. Contemporaneamente fu stipulato un contratto di concessione per 199 anni.
Le disponibilità liquide sono in forte aumento e risultano essere pari a £ 20,6 milioni (€ 23,2 milioni): infatti, il 30 giugno 2009 erano pari a 5,7 milioni di sterline (6,4 milioni di euro).
I debiti con durata inferiore all’esercizio ammontano a £ 99,9 milioni (€ 112,7 milioni), mentre nel 2009 erano pari a 94,7 milioni di sterline (106,9 milioni di euro), con un incremento quindi del 5,42%. Questi debiti comprendono i ricavi anticipati per abbonamenti relativi alla stagione 2010/11 per l’importo di 31,5 milioni di sterline (£ 35,9 milioni nel 2008/09).
I debiti con durata superiore all’esercizio espongono la cifra di £ 761,4 milioni (€ 859,1 milioni), mentre nel 2009 risultavano pari a 743,4 milioni di sterline (838,8 milioni di euro), con un incremento del 2,41%. Essi comprendono i debiti verso i soci, che si trovano nella voce “Other loan”, con un importo di 739,5 milioni di sterline (726,4 nel 2008/09 e 700,9 nel 2007/2008).
La voce relativa ai fondi rischi per joint venture è esposta per complessive £ 2,6 milioni (€ 2,9 milioni), mentre nel 2009 era esposta per 3,5 milioni di sterline (circa 4 milioni di euro).
Potremmo affermare che l’esposizione di un patrimonio netto negativo in aumento è ormai una caratteristica del bilancio consolidato del gruppo che controlla il Chelsea Football Club. Infatti il patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2010 è “spaventosamente” negativo per la cifra di £ 540,1 milioni (€ 609,4 milioni). Nell’esercizio 2008/09 era esposto un patrimonio negativo per £ 462,3 milioni (circa 521,7 milioni di euro); nell’esercizio 2007/08 risultava un patrimonio netto negativo per £ 414,9 milioni, nell’esercizio 2006/07, il patrimonio netto era ugualmente negativo per £ 331,1 milioni (€ 373,6 milioni); d’altronde anche per l’esercizio 2005/06 il segno meno era esposto per £ 255,3 milioni (€ 288 milioni). Ovviamente, la causa è da ricercare nel continuo riporto a nuovo delle perdite degli esercizi precedenti.
Il fatturato consolidato netto del gruppo, con esclusione della joint venture, per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2010, ammonta a £ 208,8 milioni (€ 235,6 milioni), registrando un incremento dell’1,51% rispetto ai 205,7 milioni di sterline (232,1 milioni di euro) del 2008/09. Il fatturato consolidato del 2007/08, pari a 210,7 milioni di sterline (237,8 milioni di euro), continua a rimanere il più elevato degli ultimi 5 anni, considerato che nel 2006/07 era pari a £ 187,5 milioni (211,6 milioni di euro), e nel 2005/06 era stato pari a £ 150 milioni (€ 169,3 milioni).
Il fatturato legato all’attività calcistica risulta pari a £ 185,46 milioni (€ 209,3 milioni), in linea con quello registrato l’esercizio precedente, pari a £ 185,2 milioni (209 milioni di euro). Il fatturato legato all’attività calcistica comprende i ricavi derivanti dal settore dei media e dalle sponsorizzazioni oltre che dalla vendita dei biglietti.
L’attività alberghiera e il servizio catering registrano ricavi per £ 9,6 milioni in aumento del 7,85% rispetto al 2008/09 e con un’incidenza del 4,55% sul fatturato totale.
L’attività di merchandising risulta conseguire ricavi per £ 11,2 milioni (€ 12,7 milioni), con un incremento del 15,47% rispetto al 2008/09 e con un’incidenza del 5,33%.
I ricavi derivanti dalle prestazioni di servizi per il tempo libero ammontano a 1,6 milioni di sterline, segnando un aumento del 41,14% rispetto all’esercizio precedente.
I ricavi da attività immobiliare ammontano a 126 mila sterline, in linea con il valore del 2008/09, mentre le altre attività (parcheggio, eventi e altro) producono ricavi per 709 mila sterline (518 mila sterline nel 2007/2008).
Le spese operative ammontano complessivamente a £ 285,8 milioni (€ 322,5 milioni), con un incremento dell’1,45% rispetto ai 281,7 milioni di sterline (317,9 milioni di euro) del 2008/09.
Il costo del personale ammonta a £ 174,1 milioni (€ 196,4 milioni) e registra un incremento del 4,15% rispetto ai 167,2 milioni di sterline (188,6 milioni di euro) del 2008/09, che erano comprensive dei 12,6 milioni riguardanti l’indennità di licenziamento concessa a Felipe Scolari, altrimenti si sarebbe registrato un incremento del 12,65%. L’incidenza del costo del personale sul fatturato è pari all’84,65%, molto al di sopra del limite del 70%, stabilito dal Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario. Il costo del personale riguarda 592 unità (624 nel 2008/09), di cui 75 appartenenti alla gestione sportiva (giocatori e staff compreso). Tra gli altri costi operativi si segnala l’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali ammontante a £ 37,6 milioni (€ 42,5 milioni), in diminuzione del 23,11% rispetto ai 48,9 milioni di sterline (55,2 milioni di euro) del 2008/09 e con un’incidenza del 18,03% sul fatturato.
L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali è stato di 9,4 milioni di sterline (10,6 milioni di euro), in linea con l’esercizio precedente, cui si debbono tuttavia aggiungere £ 4,4 milioni di svalutazioni operate per adeguare il valore degli immobili.
La differenza tra plusvalenze e minusvalenze realizzate con le cessioni dei diritti alle prestazioni sportive pluriennali dei giocatori è negativa per £ 982 mila (€ 1,1 milioni), mentre nel 2008/09 si era registrata un’eccedenza di plusvalenze per 28,6 milioni di sterline (32,2 milioni di euro). Questo risultato negativo è dovuto principalmente alla vendita di Claudio Pizarro al Werder Brema e Andriy Shevchenko alla Dinamo Kiev e spiega l’aumento della perdita d’esercizio rispetto al 2008/09.
L’EBIT, il risultato prima degli interessi e delle tasse, è negativo per £ 76,5 milioni (€ 86,3 milioni), mentre nel 2008/09 era negativo per £ 46,8 milioni (€52,8 milioni).
La perdita di gruppo, come già scritto, al 30 giugno 2010, è di £ 77,8 milioni (€ 87,7 milioni), in aumento di £ 30,3 milioni (34,2 milioni di euro).
La variazione di disponibilità liquide è stata positiva per £ 14,8 milioni (€ 16,8 milioni). Questa variazione positiva è stata causata dall’apporto di risorse finanziarie generate dall’attività di finanziamento (vedasi finanziamento soci), che ha registrato dei flussi positivi per £ 13,1 milioni, e dall’attività di investimento positiva per £ 15,3 milioni. Anche i flussi netti dei rendimenti degli investimenti finanziari sono stati positivi per 37 mila sterline. L’attività operativa ha assorbito risorse finanziarie per £ 13,5 milioni (€ 15,3 milioni) e quando l’attività operativa genera deflussi di cassa vuol dire che c’è qualcosa che non va nella struttura dei costi: l’enorme incidenza del costo del personale sul fatturato ne è la riprova.
In un comunicato stampa del 13 febbraio 2009, i dirigenti del club londinese avevano ribadito che l’obiettivo fissato, per l’esercizio 2009/2010, era quello di raggiungere una situazione in cui il gruppo si autofinanziasse senza ricorso ai prestiti degli azionisti e che la campagna acquisti 2009/2010 sarebbe stata finanziata prevalentemente dalle vendite. In presenza di una perdita d’esercizio “significativa”, con un aumento dell’esposizione debitoria nei confronti di Abramovich, possiamo affermare che l’obiettivo dell’autofinanziamento, oltre a non esser stato raggiunto per il 2009/10, potrebbe continuare a restare un miraggio in presenza di una struttura dei costi che espone un’incidenza del costo del personale, unitamente agli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali, superiore al 100% del fatturato.
Consolidato del Chelsea: il miraggio dell'autofinanziamento
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