La società “U.S. Città di Palermo Spa” ha chiuso il bilancio d’esercizio del 30 giugno 2010 con una perdita di 17.225.898 euro. Un bilancio di esercizio che soffre della mancanza dell’enorme plusvalenza realizzata l’esercizio precedente, con la cessione di Amauri alla Juventus, e che dipende dai diritti TV, che rappresentano il 58,28% del valore della produzione. Per affrancarsi da questa dipendenza la società cede, di volta in volta, i suoi “campioni” e per finanziarsi, nel 2006, è ricorsa anche all’operazione di “lease back”, riguardante la cessione del marchio, ceduto ad una società di leasing per 30 milioni di euro, con l’impegno a riacquistarlo il 6/11/2015 ad un prezzo di riscatto di 300mila euro, pagando per 9 anni un canone di leasing, oltre al maxicanone iniziale. Una novità molto importante, che si legge nella Relazione sulla Gestione, è quella di cedere parte della plusvalenza realizzata dalla cessione di un calciatore, al precedente titolare del diritto alla prestazione. A giudizio di chi scrive, trattasi nella sostanza dell’attribuzione del diritto di partecipare ad un utile, in senso lato, che è una delle peculiarità attribuita ai soci. Infatti, procedendo con un sillogismo, potremmo affermare che, se il socio ha il diritto di partecipare agli utili e se la plusvalenza fosse equiparata ad un utile, nel caso in cui il precedente titolare conservasse il diritto a godere di parte della plusvalenza realizzata, come conseguenza logica, lo stesso risulta socio dell’affare. In sostanza, si verifica una “compartecipazione di fatto”, realizzata attraverso la cessione del diritto alla prestazione e mantenendo il diritto alla partecipazione della plusvalenza attraverso un accordo.
La Posizione finanziaria netta, al 30 giugno 2010, risulta negativa per 130.824 euro, comunque in linea col Regolamento del Fair Play Finanziario, essendo nettamente inferiore al valore della produzione.
Lo Stato patrimoniale espone un attivo di 108.111.700 euro (147 milioni nel 2009).
Le immobilizzazioni risultano pari a 56.086.933 euro con una variazione negativa del 16,39% rispetto al 30/06/2009. Le Immobilizzazioni immateriali pari a 55.638.210 euro, rappresentano il 99,20% del totale delle immobilizzazioni ed il 51,46% delle attività, inoltre, per tali immobilizzazioni risulta un decremento del 16,5% rispetto all’esercizio precedente. In particolare, i diritti alle prestazioni pluriennali dei calciatori risultano pari a 55,4 milioni e per tale voce risultano 16 milioni di nuovi investimenti, tra cui spiccano Rubinho per 5 milioni dal Genoa, Bertolo per 3,7 milioni dal Banfield e Pinilla per 3 milioni dal Grosseto. Le cessioni di calciatori, per 5,7 milioni, hanno comportato storni dei rispettivi valori contabili per 5,9 milioni: questo significa che sono prevalse, di poco, le minusvalenze. La cessione più importante ha riguardato Amelia al Genoa per 5 milioni. Tra le immobilizzazioni immateriali figura anche la voce “migliorie su beni di terzi”, per 168 mila euro, riguardante le spese sostenute e capitalizzate, ossia non portate direttamente a costo, ma ammortizzate, per lo stadio di proprietà del Comune “Renzo Barbera” e per lo stadio “Tenente Onorato” dove si allena la prima squadra.
Le Immobilizzazioni materiali ammontano a 361.638 euro (371.016 euro nel 2009); esse riguardano mobili e arredi, automezzi, macchine d’ufficio elettroniche e attrezzatura varia e sportiva (157 mila euro) e impianti (137 mila euro).
Le Immobilizzazioni finanziarie espongono la cifra di 87.085 euro (75.985 nel 2009). Tale voce riguarda anche una partecipazione nella società “Mepal srl”, che ha un capitale sociale di 50 mila euro, di cui “U.S. Città di Palermo Spa” detiene il 98%. Tale società, che ha chiuso l’esercizio al 30/06/2010 con una perdita di 213.777 euro, era stata costituita per la commercializzazione dei prodotti a marchio “Palermo Calcio” ed era stata posta in liquidazione il 14/02/2008, ma tale procedura è stata revocata, al fine di utilizzare la stessa Mepal per il progetto del nuovo stadio.
L’attivo circolante è pari a 46.456.713 euro e risulta in diminuzione del 36,68% rispetto al 2009.
I crediti ammontano a 41.235.389 euro, mentre nel 2009 erano pari a 67.540.286 euro, con un decremento del 38,95%. La voce più importante riguarda i “Crediti verso Enti –Settore specifico” ammontante a 20,9 milioni di euro, seguita dai crediti verso clienti per 18,7 milioni. I crediti verso clienti riguardano i crediti sorti per attività commerciale (sponsorizzazioni e cessioni di spazi pubblicitari) e diritti Tv fatturati in anticipo. Per quanto riguarda i “Crediti verso Enti –Settore specifico”, l’importo maggiore riguarda la Juventus per 8.350.000 euro.
Le Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni registrano la cifra di 5.090.500 euro, mentre l’esercizio precedente erano pari a 5.741.500 euro. Tale voce riguarda le compartecipazioni, tra cui spicca quella di Jankovic col Genoa per 3,5 milioni.
Le Disponibilità liquide passano da 88.895 a 130.824 euro.
I ratei e i risconti attivi diminuiscono da 6.549.086 a 5.568.054 e riguardano principalmente due maxi canoni per due contratti di leasing. Il primo stipulato con Banca Italease S.p.a. per “impianti teli e led –light 12” per lo stadio, per un valore di 604.806 euro, con un maxicanone di 181.442 euro ed una durata di 5 anni (1/11/2006-1/11/2011). Sempre, nel mese di novembre del 2006, “U.S. Città di Palermo Spa” chiuse un contratto di “lease back” con la società Locat Spa, avente ad oggetto il marchio di impresa con esclusione del “titolo sportivo”. Questa operazione diede origine ad una plusvalenza di 30 milioni, rilevata a conto economico per competenza, mediante l’iscrizione tra i risconti passivi dell’importo di 24.444.444 e l’imputazione graduale tra i proventi in base alla durata del contratto prevista in 9 anni. L’importo del maxicanone pagato il 6/11/2006 era di 9 milioni di euro.
Il patrimonio netto è positivo ed è pari a 22.356.238 euro, ma risulta in diminuzione dell’importo relativo alla perdita di esercizio al 30 giugno 2010, che ha determinato un valore del patrimonio netto inferiore a quello del capitale sociale, ammontante a 25 milioni di euro.
I fondi per rischi e oneri risultano invariati e sono pari a 290.530 euro e riguardano accantonamenti per controversie legali in corso.
Il trattamento di fine rapporto passa da 319.098 a 317.346 euro.
I debiti risultano in diminuzione del 31,46% e sono pari a 58.726.717 euro. La voce più importante riguarda i “Debiti verso Enti –Settore specifico” per 27,7 milioni, seguita da debiti verso soci per finanziamenti per 7,7 milioni, debiti verso fornitori per 6,6 milioni, debiti tributari per 5,3 milioni, debiti verso banche per 4,2 milioni, debiti per compartecipazioni per 3,5 milioni.
Nel corso dell’esercizio la voce “debiti verso soci per finanziamenti” è diminuita di un milione di euro. I debiti tributari riguardano l’IVA di giugno versata a luglio per 2,8 milioni e le ritenute IRPEF riguardanti le mensilità di maggio e giugno per 2,4 milioni, versate a luglio e agosto.
Questo è un dato in conformità con il Regolamento UEFA del Fair Play Finanziario. Nei debiti per compartecipazione spicca l’importo dovuto alla Juventus per Lanzafame, pari a 2,5 milioni. Tra i “Debiti verso Enti –Settore specifico” emergono il Genoa per 4,1 milioni, la Juventus per 4 milioni, il Grosseto per 3 milioni e l’Empoli per 2,7 milioni. Da notare, per quanto riguarda le squadre estere, al 30 giugno 2010, residua un debito di 2.350.000 euro verso “Simonian”, indicata tra le “Società calcistiche straniere”, per Javier Pastore, il cui contratto di acquisto è stato imputato nel bilancio 2008/09 per la cifra di 4,7 milioni. Inotre, nella relazione sulla gestione è riportata come società cedente di Javier Pastore:“Sportime/Simonian”. Dobbiamo evidenziare che “Simonian” non è un club di calcio, ma sembrerebbe essere il cognome di un procuratore di moltissimi calciatori sudamericani.
I ratei e i risconti passivi aumentano di 5,3 milioni assestandosi a 26,4 milioni di euro. Di questa cifra, 8,5 milioni riguardano risconti passivi per diritti televisivi e 17,8 milioni (21,1 milioni nel 2009) riguardano risconti passivi per la plusvalenza realizzata sulla cessione del marchio, realizzata con un contratto di “lease back”.
I conti d’ordine ammontanti a 24.323.494, riguardano fideiussioni a favore di terzi per 8,6 milioni e canoni di leasing a scadere per 15,7 milioni.
Il valore della produzione ammonta a 68.483.430 euro, mentre nell’esercizio precedente ammontava a 113.225.649. La diminuzione è stata del 40%. I ricavi da gare risultano in aumento del 5,26% passando da 7,8 a 8,2 milioni di euro. La loro incidenza sul valore della produzione si limita all’11,95%. I proventi da diritti TV sono pari a 39,9 milioni e registrano un incremento dello 0,42%; la cifra di 6.765.413 euro riguarda la percentuale dei proventi TV ricevuti dalle altre squadre. Per il Palermo i diritti Tv sono importantissimi, in quanto rappresentano il 58,28% del valore della produzione. I contributi in conto esercizio risultano pari a 3 milioni, di questi 2,9 milioni provengono dalla Lega Calcio e la restante parte dalla Regione Siciliana. Le plusvalenze registrate sono pari a 1,2 milioni con una forte variazione negativa rispetto all’esercizio precedente, in cui si era realizzata la cifra di 49,6 milioni di euro. Da evidenziare che nell’esercizio 2008/09 la cessione di Amauri alla Juventus, comportò una plusvalenza di 18.950.000 euro (ceduto a 22,8 milioni) e quella di Barzagli al Wolfsburg permise di realizzare una plusvalenza di 9,3 milioni. I ricavi da attività commerciali e diverse ammontano a 16,2 milioni con una variazione in aumento del 20,56% rispetto al 2009. All’interno di questa voce sono compresi i proventi da sponsorizzazione per 5 milioni, i proventi pubblicitari per 5,8 milioni e la plusvalenza per la cessione del marchio ammontante a 3,3 milioni. Nella Relazione sulla gestione si dà conto di un contenzioso con l’ex sponsor, la società Leisure & Gaming, titolare del marchio “Betshop”, che per il Palermo risulta inadempiente agli obblighi contrattuali. Per questo motivo è stato sottoscritto un nuovo accordo di sponsorizzazione con la società Eurobet Italia Srl.
I costi della produzione risultano pari a 83.556.440 euro, mentre nel 2009 erano pari a 90.756.061 euro. La diminuzione è stata del 7,93%.
I costi per godimento dei beni di terzi ammontano a 4.300.205 euro e riguardano principalmente i canoni di leasing per il marchio e gli impianti per 3,6 milioni di euro e l’affitto dei campi sportivi per 478 mila euro.
Il costo del personale ammonta a 38,2 milioni e risulta in aumento del 4,79% rispetto al 2009. Esso rappresenta il 55,86% del valore della produzione, in linea con quanto imposto dal Fair Play Finanziario. Occorre evidenziare che “U.S. Città di Palermo Spa” ha “esternalizzato” alcune voci che sarebbero potute rientrare nel costo del personale, come i compensi sanitari, massaggiatori, altri collaboratori tecnici e i compensi relativi alle manutenzioni del campo, che sono stati allocati tra i “costi per servizi” per l’importo di 1,9 milioni.
Altra voce importante è rappresentata dall’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali che sono pari a 21,1 milioni e risultano in diminuzione del 4,58% rispetto all’esercizio precedente. L’incidenza sul valore della produzione è del 30,79%.
Negli oneri diversi di gestione ammontanti a 11,5 milioni, l’importo maggiore è costituito dalla percentuale dei diritti televisivi spettanti alle squadre ospitate pari a 6,1 milioni (+3% rispetto al 2009). Inoltre, sono evidenziate minusvalenze per 1,4 milioni di euro (1,3 nel 2009).
La differenza tra proventi e oneri finanziari è negativa per 1.233.182 euro, mentre nel 2009 era negativa per 1.470.904 euro. Tale risultato è determinato dalla voce “oneri da compartecipazione” per 1.030.500 euro (2 milioni nel 2009); inoltre risultano interessi passivi per 186.660 euro.
La differenza tra proventi e oneri straordinari risulta positiva per 76.520 euro, mentre nel 2009 era negativa per 279.077 euro.
Le Imposte sul reddito dell'esercizio sono pari a 996.226 euro, mentre nel 2009 erano pari a 2.744.033 euro.
Il risultato d’esercizio è negativo per 17.225.898 euro, mentre nel 2009 era positivo per 17.975.574.
In ogni caso, tale perdita non dovrebbe preoccupare, perché il bilancio al 30 giugno 2010 considera, tra le immobilizzazioni immateriali, giocatori con plusvalenze importanti come Kjaer, Cavani e Javier Pastore. Anche se rimane il fatto che trattasi di un bilancio di una società che dipende dai diritti TV ed è costretta a vendere di volta in volta i suoi pezzi pregiati per far quadrare i conti.
Dopo la chiusura dell’esercizio il Palermo ha provveduto alla cessione “temporanea” del calciatore Cavani al Napoli per l’importo di 5 milioni di euro; inoltre ha provveduto a cedere contestualmente anche il diritto di opzione per l’acquisizione definitiva ad un valore predeterminato di 12 milioni di euro. Mentre, per quanto riguarda il giocatore danese Kjaer, è stato ceduto definitivamente al Wolfsburg per 12,5 milioni di euro, con una plusvalenza di 9.475.000 euro; tuttavia, parte di questa plusvalenza spetterà, in base ad un accordo, al club di origine del giocatore. Infatti, in una nota della Relazione sulla Gestione è scritto: “Come da accordi contrattuali parte della plusvalenza dovrà essere riconosciuta alla società calcistica da cui la Società ha acquisito il diritto alle prestazioni sportive”. A questo punto, sarà molto interessante verificare, se l’enorme plusvalenza che il Palermo realizzerà, certamente, con Javier Pastore, sarà di esclusiva pertinenza della società U.S. Città di Palermo Spa, oppure spetterà una percentuale anche a “Sportime Int/ Simonian”.
Nella Relazione sulla Gestione si dà notizia del fatto che dal 16 dicembre 2009 al 7 luglio 2010 si è svolta una verifica fiscale della Guardia di Finanza – Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo, che ha dato luogo ad un Processo Verbale di Constatazione, con cui si contestavano “pretese violazioni, per importi rilevanti, delle norme fiscali”, riguardanti i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, i compensi corrisposti a prestatori di servizi, nonché ad altre fattispecie minori. Il Palermo, invece, sostiene di aver agito correttamente.
Concludendo possiamo affermare che il bilancio del Palermo, pur rientrando, sostanzialmente, nei limiti del Regolamento del Fair Play Finanziario, riflette una gestione molto lontana dal “modello inglese”, con stadio di proprietà, centro sportivo di allenamento e incidenza rilevante degli incassi da botteghino.
Bilancio U.S. Città di Palermo Spa: perdita da “teledipendenza”
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