Red Football Limited, una delle società controllanti il Manchester United, ha già depositato il bilancio consolidato relativo all’esercizio chiuso al 30 giugno 2010. La lettura dei dati di questo bilancio ci offre degli spunti per alcune considerazioni sul rapporto tra il Manchester United e il fair play finanziario. In particolare, cercheremo di rispondere alla domanda: sarà in grado il Manchester United di rispettare i parametri imposti dal regolamento del fair play finanziario? La risposta è immediata e duplice: sì, se dipendesse dalla squadra di calcio; no, se dipendesse dai proprietari. Emblematica è la vicenda dell’emissione del prestito obbligazionario del 2010, i cui fondi sono stati utilizzati per pagare i debiti sorti per l’acquisizione del club. Ma prima che fossero estinti i debiti, i fondi del prestito obbligazionario sono stati prestati alla società controllante, che li ha utilizzati per aumentare il patrimonio netto di Red Football Limited. Si aggiunga che la struttura del gruppo che controlla il Manchester United è molto complessa e termina nello Stato del Nevada (USA). La squadra di calcio, invece, ha un’ottima struttura gestionale, che produce utili e cash flow, che i proprietari sperano di utilizzare per pagare i loro debiti, ipotecando i beni del club stesso.
Red Football Limited è la società indebitata, utilizzata come veicolo nell’operazione di “leveraged buy out”, che permise ai Glazer, il 12 agosto 2005, di acquisire il Manchester United.
Nella struttura attuale del gruppo, Red Football Limited è una sub holding, controllata direttamente da Red Football Joint Venture Limited e indirettamente da Red Football Shareholder Limited, che è l’ultima holding della catena, con sede nel Regno Unito. A sua volta, Red Football Limited controlla direttamente due società: Red Football Junior Limited (Holding company) al 100% e Manchester United Limited (Holding company) al 72%, il restante 28% è comunque detenuto da Red Football Junior Limited. Le società controllate indirettamente tramite Manchester United Limited sono: Manchester United Football Club Limited (squadra di calcio professionistica), MU Finance plc (Holding Company utilizzata per acquisire finanziamenti a debito), Manchester United Interactive Limited (operante nel settore dei media), Manchester United Commercial Enterprises (Ireland) Ltd (operante nel settore immobiliare), Anderley Urban Investments Limited (settore immobiliare), MUTV Limited (abbonamenti canale TV).
Il fatturato consolidato al 30 giugno 2010 risulta pari a 286,4 milioni di sterline (€ 337 milioni considerando un cambio 1 € = 0,85 £) e risulta in aumento del 2,85% rispetto al fatturato del 30/06/2009, pari a £ 278,5 milioni (€ 327,6 milioni). Il fatturato risulta così composto: ricavi da gare per £ 100,2 milioni (€ 117,8 milioni); ricavi da media per 104,8 (€ 123,3 milioni); ricavi commerciali per £ 81,4 milioni(€ 95,8 milioni). I ricavi da gare risultano in diminuzione del 7,94% rispetto all’esercizio precedente ed incidono per il 35% sul fatturato. Durante la stagione 2009/10, lo stadio “Old Trafford” ha ospitato una partita di rugby e 29 partite del Manchester United. E’ senz’altro da invidiare l’equidistribuzione del fatturato, in quanto i ricavi da media incidono per il 36,6% e i ricavi commerciali incidono per il 28,4%.
Il totale delle spese operative ordinarie ammonta a £ 269,6 milioni (€ 317,2 milioni) e registra un lieve incremento dello 0,51%, comunque, nettamente inferiore all’aumento del fatturato.
Tra i costi operativi ordinari spicca, come ovvio che sia, il costo del personale pari a £ 131,7 milioni (€ 154,9 milioni), in aumento del 6,96% rispetto all’esercizio precedente. Come nota molto positiva, ai fini del regolamento del fair play finanziario, possiamo evidenziare il rapporto tra costo del personale e fatturato, che è pari, senza considerare le plusvalenze, al 45,98%. Anche nel 2009, tale rapporto si assestava su un livello ottimale, essendo pari al 44,21%. L’obiettivo gestionale, per il 2009/10, è stato raggiunto, in quanto prevedeva un rapporto tra costo del personale e fatturato inferiore al 50%.
Un’altra voce consistente è l’ammortamento dell’avviamento pari a £ 35,4 milioni (€ 41,6 milioni). Gli altri costi operativi sono pari a £ 51,8 milioni (€ 70 milioni) e risultano in diminuzione del 16,18% rispetto all’esercizio precedente. La svalutazione delle immobilizzazioni materiali è stata calcolata per £ 8,5 milioni (€ 10 milioni), mentre nell’esercizio precedente era pari a 8,9 milioni di sterline (€ 10,4 milioni).
L’ammortamento della rosa giocatori ammonta a £ 40,1 milioni (€ 47,2 milioni) e risulta in aumento del 6,5% rispetto all’esercizio precedente.
Il costo del personale e gli ammortamenti, in base ai dati sopra esposti, incidono per il 60% sul fatturato, il che costituisce un risultato gestionale “ottimale”.
A causa della registrazione di spese operative straordinarie per 2,2 milioni di sterline (€ 2,5 milioni), dovute ad un contratto di leasing, il totale delle spese operative passa da £ 269,1 milioni (€ 316,6 milioni) del 30/06/2009 a £ 271,8 milioni del 30/06/2010 (€ 319,8 milioni).
L’Ebitda, ossia il risultato prima del calcolo degli ammortamenti, delle tasse e degli interessi, con esclusione delle plusvalenze dei calciatori è positivo per 98,6 milioni di sterline (€ 116 milioni) e risulta in aumento dell’8,09% rispetto all’esercizio precedente. Il target di gestione per questo valore è stato centrato, poiché era stato fissato, per il 2009/10, prevedendo un’incidenza superiore al 30% del fatturato consolidato e si è ottenuto il 34,44%.
L’eccedenza di plusvalenze riguardante la cessione calciatori ammonta a 12,7 milioni (€ 14,9 milioni) e risulta in calo rispetto all’esercizio precedente di £ 68 milioni (€ 80 milioni), un risultato influenzato dalla cessione ad un prezzo record di Cristiano Ronaldo, imputata nel bilancio chiuso al 30/06/2009.
L’Ebit, ossia il risultato prima del calcolo delle tasse e degli interessi, è positivo per £ 27,3 milioni (€ 32,1 milioni), mentre nell’esercizio precedente era positivo per 90,1 milioni di sterline (€ 106 milioni).
Gli oneri finanziari sono stati esposti per la cifra record di 106,9 milioni di sterline (€ 125,8 milioni), mentre nell’esercizio precedente erano pari a £ 41,9 milioni (€ 49,3 milioni). Bisogna specificare che tra gli oneri finanziari sono allocate delle poste di carattere “straordinario”, per l’importo di £ 64,7 milioni (€ 76,1 milioni), che nell’esercizio precedente non comparivano. In particolare, sono state registrate le seguenti componenti negative di reddito: una perdita di 40,7 milioni di sterline (€ 47,9 milioni), per la risoluzione di contratti di “interest rate swap”; una perdita per £ 19,3 milioni (€ 22,7 milioni), però non realizzata, riguardante delle differenze di cambio, a causa del rafforzamento del dollaro; ed una perdita di £ 4,7 milioni (€ 5,5 milioni), per il ricalcolo del piano di ammortamento di un prestito.
La perdita prima del calcolo delle imposte risulta pari a £ 79,6 milioni (€ 93,7 milioni), mentre nell’esercizio precedente era esposto un risultato positivo per 48,2 milioni (€ 56,7 milioni).
Dopo il calcolo delle imposte e delle interessenze dei terzi, risulta una perdita di 83,6 milioni di sterline (€ 98,4 milioni), mentre al 30/06/2009 era esposto un utile di £ 25,6 milioni (€ 30,1 milioni).
Il totale delle attività risulta pari a £ 1.548 milioni (€ 1,8 miliardi), mentre al 30/06/2009 era pari a £ 1.194,2 milioni (€ 1,4 miliardi), con un incremento di £ 353,7 milioni (+29,62%).
Le attività non correnti ammontano a £ 693,5 milioni (€ 815,9 milioni) e registrano un calo del 7,86% rispetto al 2009. Tra le immobilizzazioni immateriali emerge un notevole valore di avviamento pari a £ 350,7 milioni (€ 412,6 milioni), il 30/06/2009 ammontava a £ 386,1 milioni (€ 454,2 milioni). L’avviamento esposto è dovuto alla differenza tra valutazione al “Fair Value” e il valore di acquisto delle società controllate. Tale differenza viene ammortizzata in 15 anni.
Il valore della rosa calciatori esposto in bilancio è pari a £ 94,3 milioni (€ 110,9 milioni) e risulta in diminuzione del 16,87% rispetto all’esercizio precedente. Durante la stagione 2009/10 sono stati effettuati investimenti per £ 25,7 milioni (€ 30,2 milioni). Le immobilizzazioni materiali sono notevoli, in quanto incidono per il 16,06% sul totale delle attività, e ammontano a £ 248,5 milioni (€ 292,4 milioni). Il 30/06/2009, le immobilizzazioni materiali erano pari a £ 253,2 milioni (€ 297,9 milioni).
Le attività correnti sono esposte per la cifra di 854,5 milioni di sterline (€ 1 miliardo), con un forte incremento del 93,50% rispetto all’esercizio precedente. I crediti esigibili entro l’esercizio successivo ammontano a £ 675,1 milioni (€ 794,2 milioni) e risultano in aumento di £ 397 milioni (€ 467 milioni). L’importo maggiore riguarda i crediti verso la società controllante per £ 630,7 milioni (€ 742 milioni), crediti che sono aumentati di £ 394,1 milioni. Inoltre, questa voce comprende crediti verso gli amministratori per £ 10.000.000: questa voce ha suscitato notevoli polemiche tra i tifosi. I crediti verso imprese controllanti e controllate non sono garantiti, sono infruttiferi, rimborsabili a richiesta e non hanno date di scadenza per il rimborso.
I crediti esigibili oltre l’esercizio successivo sono pari a £ 15,5 milioni (£ 12,6 milioni nel 2009). Le disponibilità liquide espongono la cifra di 163,8 milioni di sterline (€ 192,7 milioni) e risultano in aumento dell’8,84% rispetto al 30/06/2009.
I crediti commerciali includono i crediti verso altre squadre per £ 13.358.000 (nel 2009 £ 10.293.000), di cui l’importo di £ 2.957.000 (nel 2009 £ 150.000) risulta da riscuotere dopo più di un anno.
Il totale delle passività ammonta a £ 770,7 milioni (£ 738,8 milioni nel 2009), pari a circa 906,7 milioni di euro. I debiti entro l’esercizio successivo sono pari a £ 85,7 milioni (€ 100,9 milioni), mentre nel 2009 ammontavano a £ 98,2 milioni (€ 115,6 milioni). Questi debiti comprendono: debiti verso squadre di calcio per £ 11,3 milioni, debiti verso società controllante per £ 21,2 milioni, debiti previdenziali e fiscali per £ 11,9 milioni.
I debiti con scadenza oltre l’esercizio successivo registrano la cifra di 551,2 milioni di sterline (€ 648,5 milioni) e risultano in aumento dell’8,14% rispetto al 2009. I debiti più rilevanti sono quelli obbligazionari e bancari, che ammontano a 519,8 milioni di sterline (€ 611,5 milioni) e registrano un incremento di £ 20,4 milioni. La voce 'altri prestiti finanziari' ammonta a £ 5 milioni (€ 5,9 milioni) e risulta invariata rispetto all’esercizio precedente. I debiti a lungo termine verso le squadre di calcio ammontano a £ 2,9 milioni (€ 3,4 milioni), mentre la voce 'altri debiti' è esposta per £ 23,4 milioni (€ 27,5 milioni).
Nel complesso, i debiti finanziari ammontano a £ 521,7 milioni (€ 613,7 milioni) e risultano in aumento dell’1,4% rispetto all’esercizio precedente.
Il 29 gennaio 2010, la società MU Finance plc, società controllata direttamente da Manchester United Limited, ha provveduto all’emissione di un prestito di 502,5 milioni di sterline (€ 591,2 milioni), con scadenza 2017 e pagamento semestrale degli interessi. Il prestito è garantito da tutti i beni e le attività delle seguenti società: Red Football Limited, Red Football Junior Limited, Manchester United Limited e Manchester United Football Club Limited. Traducendo: anche lo stadio “Old Trafford” garantisce il prestito. Le obbligazioni relative a questo prestito sono quotate alla Borsa del Lussemburgo e sono scambiate sul mercato Euro MTF. Nelle note del bilancio consolidato, chiuso al 30/06/20010, si afferma che i fondi raccolti dall'emissione di obbligazioni, unitamente alle disponibilità di cassa esistenti, sono stati utilizzati per rimborsare i prestiti in scadenza. Ma il rimborso è avvenuto dopo aver prestato questi fondi alla controllante Red Football Joint Venture Limited, che con gli stessi ha provveduto a ricapitalizzare Red Football Limited, sotto forma di versamento in conto capitale per l’importo di £ 405,8 milioni (€ 477,4 milioni).
I risconti passivi per ricavi anticipati sono pari a 117,8 milioni di sterline (€ 138,6 milioni), mentre nel 2009 erano pari a £ 111,7 milioni (€ 131,5 milioni).
Il patrimonio netto risulta positivo per £ 777,2 milioni (€ 914,4 milioni) ed in aumento £ 321,7 milioni rispetto al 30/06/2009. Il 27 gennaio 2010, Red Football Limited ha azzerato la voce del patrimonio netto denominata “Share premium account”, ammontante a £ 547,1 milioni (€ 643,6 milioni), “girando” l’importo a “utili e perdite portate a nuovo”. Di conseguenza, al 30 giugno 2010, risultano coperte le perdite pregresse di 89,7 milioni di sterline e la perdita di esercizio di £ 83,6 milioni, con un saldo positivo di £ 373,8 milioni (€ 439,8 milioni). Sempre il 27 gennaio 2010, Red Football Joint Venture Limited ha effettuato un versamento a titolo di contributo in conto capitale permanente di £ 405.799.000, con i fondi del prestito obbligazionario (ricevuti da Manchester United Limited).
In sintesi, ciò che caratterizza tale bilancio è l’enorme indebitamento, che determina un’incidenza di oneri finanziari determinanti la rilevante situazione di perdita.
Al 30 giugno 2010, l’indebitamento finanziario netto è risultato pari a 357,8 milioni di sterline (€ 420,9 milioni), in leggero calo rispetto ai 364 milioni (€ 428,2 milioni)del 30/06/2009 ed in forte calo rispetto al valore del 30/06/2008 pari a £ 473,9 milioni (€ 557,5 milioni).
Anche considerando le plusvalenze, l’indebitamento finanziario risulta superiore ai ricavi, sia nel 2010 che nel 2009, e questa è una tipica situazione da “warning” ai fini del fair play finanziario. Precisamente, al 30/06/2010, l’indebitamento finanziario risulta superiore ai ricavi (fatturato + plusvalenze) di 58,7 milioni di sterline (€ 69 milioni), mentre al 30/06/2009 il margine era di £ 4,8 milioni (€ 5,6 milioni).
Molto probabilmente, questo parametro del regolamento del fair play finanziario, costringerà i Glazer a “cacciare fuori i soldi”, non ricorrendo più alla prassi di ricorrere al capitale di prestito.
Dal punto di vista sportivo, durante la stagione 2009/10, il Manchester United ha centrato gli obiettivi minimi prefissi ad esclusione della “FA Cup”, in cui è stato eliminato al terzo turno. Infatti, per la Premier League l’obiettivo era il terzo posto ed il risultato è stato il secondo posto; per la Champions League l’obiettivo era quello di rientrare tra i primi 16 club ed il risultato è stata l’eliminazione ai quarti e la Carling Cup è stata vinta.
Consolidato del Manchester United: in balìa dei derivati e dei proprietari
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