Ma a chi realmente giova, se giova, il nuovo scandalo del calcioscommesse? E chi ci andrà di mezzo questo giro?
Cinque anni fa, la F.I.G.C. ha iniziato una corsa contro il tempo che non è affatto terminata. Cominciata come una 100 metri da concludere in un batter d'occhio, si è trasformata dapprima in una 400 ad ostacoli, subito dopo in una 3000 siepi, per poi passare da maratona ad un'ultramaratona che Abete, Palazzi, e tutta la Federazione, ma anche Moggi, Mazzini e De Santis, oggi, stanno ancora correndo senza intravedere il traguardo. Ci siamo trasferiti tutti dalla virtuale riva del fiume ad un traguardo altrettanto inventato per vedere come va a finire, ed invano, nonostante tutto, stiamo ancora aspettando il primo reale risultato: la revoca di quello scudetto di merda e di cartone (Cit.). Un lustro, se poi paragonato all'immediatezza con cui hanno "sportivamente" condannato la Juventus, ci è sembrato davvero un'eternità, siamo invecchiati aspettando eppure non basta ancora, hanno usato tutte le tecniche più o meno consentite, inutile elencare le dichiarazioni di Abete, Palazzi o i numerosi tentativi di Narducci per ricusare il Giudice Casoria, richieste che, se accolte, avrebbero finito/finirebbero per procrastinare qualsiasi tipo di decisione sportiva e legale.
Ci eravamo quasi arrivati, Abete si era pronunciato, per la verità anche più volte: "Calciopoli? Aspettiamo la procura", "Calciopoli 2? Non c'è urgenza, agiremo con molta calma", "Calciopoli, entro Maggio (2011 n.d.r.) chiarezza sul ricorso della Juve", "Calciopoli, auspico Procura chiudo entro fine stagione". A parte che bisogna sempre vedere cosa intenda Abete per fine stagione, ad esempio, la finale della Supercoppa Italiana a Pechino è considerata parte della stagione? Ebbene, per quanto ci riguarda la stagione è finita, ma la Procura e la Federazione stanno ancora cincischiando, mentre sui TG sportivi e non, fino a ieri, davano le percentuali dei trasferimenti dei giocatori... Insomma, il mercatino.
Cosa ci sarebbe di meglio allora di un nuovo scandalo per distogliere l'attenzione da quanto dovrà necessariamente succedere nei prossimi mesi? Uno scandalo che attiri il giusto, che costringa al primo piano, che prenda possesso delle prime pagine e dell'apertura dei TG. Parole come: "Bufera sul calcio Italiano", "Trema la serie A", "Schifo", e perché non ci starebbe bene un "PROCESSATELI"? Nomi altisonanti ma datati, Signori, Doni, Bressan, addirittura spunta un De Rossi indignato e che nulla ha a che vedere, secondo il PM di Cremona, con quanto annunciato dai media. Qualche nome di qualche squadra come Atalanta, Brescia, Bologna, Lecce, Genoa e addirittura Inter e Roma che, scommettiamo un over, diventeranno parte lesa? Scommettiamo che il millantato credito in questa indagine diverrà il fulcro per discriminare le eventuali squadre di Serie A coinvolte (Erodiani ne tira in mezzo almeno 5, grandi e piccole n.d.r.)? Insomma come se non si sapesse della ciclicità del calcioscommesse, che ha preso le mosse in clandestinità nel 1980 per arrivare con vari episodi fino ai tempi nostri. Il problema non era semmai come e dove si sarebbe riproposto, ma quando e chi lo avrebbe fatto.
Riandando coi ricordi a quando pendevo dalla radiolina per sapere della Juve, mi tornano in mente, a mo' di sottofondo, i discorsi degli anziani che discutevano di una delle tante esplosioni della storia italiana, maliziosamente convinti che una bomba potesse distrarli dai risultati di un'elezione o dal salasso di una finanziaria. Leggende metropolitane, sicuramente, ma intanto la tempistica è sempre quella. Una nuova "bomba" esplode nel calcio italiano prima ancora che venga disinnescata quella precedente e in concomitanza con le sentenze della stessa. Un'esplosione intelligente, che lambisca i margini della serie A e che possa finalmente levare lo schifo e lo sporco di mezzo e riempire le pagine dei giornali. Ma lo sporco qual è? E soprattutto, dov'è? Io sinceramente sono oramai, come dire, confuso... Forse!
E la gente? La gente che dice? La gente applaude i giocatori della Nazionale che supera abbondantemente i ruvidi estoni nella qualificazione per il campionato Europeo, come se Signori non fosse italiano, come se non avesse giocato in Nazionale e come se non avessero, loro, quelli che applaudono oggi, applaudito anche lui. La gente è felice, l'Italia vince e sposta il proprio orologio al 2012, l'anno della fine di tutto, questo conta. E allora rimaniamo in attesa anche di scoprire se e quanto sono colpevoli Signori, Doni e tutti gli altri, che si affannano a smentire il loro coinvolgimento, che hanno fiducia nella magistratura etc etc, come e quanto hanno condizionato risultati, partite e classifiche con l'aiuto di qualche giocatore compiacente più di quanto possa aver fatto Moggi con il telefono, come se ci importasse veramente, come se fosse la soluzione definitiva. Perché, paradossalmente, proprio Luciano Moggi dichiara che ci penserà lui a tenere alta l'attenzione su Calciopoli e sulle sentenze, sportive e non con una recente dichiarazione: “La faccio restare in primo piano io, finché non è finita, tranquillo che resta in primo piano. Hanno voluto Calciopoli, e adesso devono sorbirsi Calciopoli. Si vedranno delle intercettazioni… che sono nuove per la gente comune, magari qualcuno potrà anche saperle se va a ricercare, ma le produrremo in tribunale….."
Ecco, noi come Moggi e anche chi ci legge, mi sento di giurarlo, terremo l'attenzione alta su Calciopoli e sulle sentenze del Processo di Napoli perché siamo invecchiati sì, ma invecchiando non ci si rincoglionisce subito, prima si diventa saggi. Fortunatamente qualche saggio e non necessariamente anziano nel Team c'era già nel 2006, non ci resta che rimanere sul pezzo e continuare a fare quello che abbiamo iniziato, con la speranza di godere almeno un po', almeno tanto quanto ha goduto Conte, qualche anno fa, gridandolo a tutti.
Vedremo, e vedremo anche se qualcuno in F.I.G.C., invece che dichiararsi parte civile, si assumerà qualche responsabilità per come il calcio italiano è stato gestito negli ultimi 5 anni. Sì perché, a parte il Mondiale del 2006, unico bagliore regalatoci da una squadra intrisa di bianconero dalla panchina in poi, la gestione di Abete è un fallimento pieno a partire da Calciopoli, non tanto per la gestione delle sentenze sportive, fossero solo quelle, ma anche dei compromessi, delle dimenticanze, quanto per il risultato scaturito. Invece di migliorare si è peggiorato, oggi, come ieri, una settimana sì e l'altra pure, i Presidenti si accusano tra loro dandosi dei ladri, il sospetto è una certezza, e la qualità del calcio italiano in Europa e nel mondo è crollata. A chi vogliamo dare la colpa questo giro? A Signori o ai lor signori?
Attenzione!! Distogliete l'attenzione!
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