Metodo AuricchioI supposti incentivi dei designatori e il presunto controllo della trasmissione "Il Processo di Biscardi" sono nel disegno degli inquirenti le armi in mano alla Cupola per assoggettare al proprio volere gli arbitri che, in caso si mostrassero indipendenti, verrebbero bastonati da Biscardi e bloccati dai designatori. Nei precedenti capitoli, abbiamo mostrato come questo non sia vero. Nel teorema, da queste due proposizioni ne deriva una terza, per la quale gli inquirenti nelle informative spendono aggettivi e sostantivi presi in prestito dall'Antimafia. Tinte foschissime per descrivere il clima di terrore che si suppone instaurato dalla Cupola nei confronti dell'intero sistema calcio, incapace di ribellarsi a una piovra che tutto avvolge: dalla serie A al campionato Allievi.

"Perché, invece, venissero arbitrariamente penalizzati gli arbitri che non avevano favorito la Juventus". Così scrivono i pm Narducci e Beatrice nella loro richiesta di rinvio a giudizio relativa al capo a) reato p. e p. dall'art. 416 co, I, II, III e V cod. pen., l'associazione a delinquere.
Interrogato dall'avvocato Gallinelli il 23 marzo, Auricchio ha risposto che i capi di imputazione non sono da riferirsi a lui, ma certo, come ha rilevato Gallinelli, "i capi di imputazione non nascono nelle Procure per caso… anche se non li scrivete voi… è stato contestato questo reato sulla base di una vostra informativa". E allora andiamo a vedere, ancora una volta, cosa ha evidenziato l'investigatore e cosa invece ha scartato, trascurato, mancato di accertare.

Il post-partita nello spogliatoio dopo quel famoso Reggina-Juventus, la partita del "presunto" sequestro di Paparesta già archiviato dalla Procura di Reggio Calabria, è un caso che, secondo Auricchio, dimostra con chiarezza il potere ritorsivo della Cupola verso gli arbitri "ostili" come scritto ed evidenziato nell'informativa del novembre 2005: "Nella circostanza MOGGI informa l’interlocutore sulle iniziative ritorsive nei confronti della indisciplinata terna arbitrale attraverso gli attacchi dai vari settori della stampa che è in grado di manovrare, ma soprattutto illustra le misure che saranno adottate sul piano prettamente tecnico-strategico, con la sospensione per il direttore di gara e dei suoi assistenti già nella prossima giornata di campionato, mettendo al corrente GIRAUDO di aver già predisposto a tal fine per quelle designazioni".

Su questo determinato episodio Auricchio riferisce in aula il 9 febbraio 2010:
Auricchio: La vicenda legata a Reggina-Juventus consente a noi, diciamo, in questi primissimi tempi di intercettazione di cogliere una serie di risultanze investigative ritenute di interesse. In particolare, la Juventus perde la partita e perde la partita anche, diciamo, malamente con, oggettivamente ritenuti dagli addetti ai lavori, una serie di errori da parte dell’arbitro Paparesta. Questo, diciamo, questo evento negativo fa, diciamo, origina una reazione da parte dei due dirigenti juventini presenti allo stadio, cioè Moggi e Giraudo, e in particolare questa, diciamo, reazione negativa si sostanzia con la discesa dei due nello spogliatoio dell’arbitro e nelle invettive nei confronti dello stesso arbitro. Invettive, diciamo, che dalla raccolta complessiva del materiale che intercettiamo in relazione a questo episodio, sono considerate piuttosto, diciamo, intense, come invettive.

Auricchio prosegue leggendo solo la frase "Sono entrato, sono entrato nello spogliatoio, li ho fatti neri tutti quanti, poi li ho chiusi a chiave e volevo portare via le chiavi, me le hanno levate se no le portavo via" detta da Moggi a Damascelli nel post-partita, quindi passa a leggere la telefonata tra Lanese ed Ingargiola, concludendo così:
"E, diciamo, ancora, dal punto di vista investigativo, il dato finale che emerge, che è d’interesse, è che poi Ingargiola, diciamo, alla fine di questo colloquio, chiaramente, dopo il consiglio con Lanese, riferiscono sostanzialmente… la frase testuale "Tu, non c’eri, ti fai i caxxi tuoi", "E giusto". Questo è il consiglio che Lanese dà ad Ingargiola, perché altrimenti chiaramente si sarebbe dovuto refertare il tutto con le conseguenze… come per esempio, altre situazioni, nel corso di questa investigazione, a carico di altri soggetti che hanno poi…"
Avv. De Vita: Presidente, posso intervenire, cortesemente? Sulle telefonate il Tribunale ha disposto le trascrizioni. Quindi la lettura delle telefonate acquisite nel corso delle indagini mi pare sia fatto non ortodosso. Eventualmente il teste riferirà sulle valutazioni investigative che hanno fatto. Se si limitasse alle valutazione, ripeto, che tra l’altro dovrebbe fare il Tribunale, o eventualmente la pubblica accusa, sul contenuto delle attività investigative, insomma, ai fatti sarebbe secondo me…
PM Narducci: Più fatti delle intercettazioni, insomma, non c’è, eh!
[...]
Auricchio: Ora le, diciamo, valutazioni investigative sono, appunto, individuabili al di là dell’evento in sé, e quindi la discesa negli spogliatoi etc. …cosa peraltro, diciamo, comunque dal punto di vista anche della disciplina sportiva comunque non consentito, non previsto…
(voci in aula): Non è vero.
Presidente Casoria: Vabbè, no, l’abbiamo detto, i commenti se li risparmi.
Auricchio: No, no, voglio dire, irregolare anche da quel punto di vista, ma lo dico non perché…
(voci in aula)
Avv. Prioreschi: Non è vero, ma non è vero, perché…
Auricchio: Posso spiegare perché… non perché voglia vantare conoscenza…
Avv. Trofino: Non è consentito, è una falsità.
Presidente Casoria: Silenzio. Vabbè, Lei dica soltanto che è entrato…
Auricchio: Volevo solo fare una valutazione di questo tipo, se mi è consentita. In sintesi estrema, le stesse attività di indagine in relazione ad un altro qualsiasi presidente, come per esempio Cellino, Presidente del Cagliari, in una partita che, diciamo, casualmente era arbitrata dall’arbitro De Santis, nello spogliatoio, anzi prima di entrare nello spogliatoio il Cellino si rivolge al De Santis. Il De Santis referta il tutto, quindi non c’è minaccia, non c’è aggressività dei comportamenti, c’è questo fatto di rivolgersi all’arbitro post-partita, il Cellino viene squalificato addirittura essendo… ricoprendo in quel momento una carica federale viene inibito per 2 mesi…
Presidente Casoria: Va bene, è un’altra cosa…
Avv. Trofino: Ma è suggestivo, è un altro caso. E’ un caso diverso, completamente.
Auricchio: Era semplicemente questa la valutazione, cioè se l’arbitro Paparesta avesse refertato per quello che era accaduto, sicuramente, evidentemente, diciamo, venivano squalificati. Altrimenti, per quale motivo… no, no, no, era solo… ripeto non voglio entrare, non volevo entrare in ambiti di disciplina sportiva…
Presidente Casoria: Vabbè, abbiamo capito, l’osservatore non referta. Poi vedremo queste cose… che importanza ha, sono tutti particolari insignificanti. Andiamo avanti. Avanti, andiamo avanti. Avanti.
C'è brusio nell'aula e si fa notare che l'osservatore non deve refertare nulla.
Auricchio: Sì, sì, no, l’osservatore referta… mi pareva di averlo detto prima, cioè il referto è dell’arbitro. Tant’è vero avevo fatto riferimento al parallelismo per questo, non perché l’osservatore deve refertare.

In pochi minuti Auricchio ha riferito diverse inesattezze.
Quanto alla discesa negli spogliatoi non consentita viene smentito, dopo poche udienze, dall'arbitro De Santis, che produce la circolare della Lega che regolamentava le visite negli spogliatoi prima e dopo la gara.
Quando Auricchio dice "Le stesse attività di indagine in relazione ad un altro qualsiasi presidente, come per esempio Cellino" vuole probabilmente enfatizzare e tingere di unicità il fatto che Paparesta non referta il contenuto della visita di Moggi e Giraudo, ma non ha ripassato bene il suo lavoro investigativo prima dell'udienza e dimentica che proprio lui nell'informativa del novembre 2005, pagina 195, racconta un episodio analogo, riferito a Foti:
"Il 1° febbraio u.s. alle ore 19,08 (vds prog. 23518 – utenza 335/64…. in uso a Paolo BERGAMO) CARRARO chiama BERGAMO per segnalargli una particolare attenzione da rivolgere all’incontro infrasettimanale della 3a giornata di ritorno del campionato di serie A, Lazio-Brescia del 02 febbraio 2005 "…senta no, volevo dirle, questi arbitri, domani c’è questa… Lazio-Brescia che è una partita delicatissima…" e nonostante il designatore tenta di rassicurarlo avendo inserito la gara in argomento in prima griglia, CARRARO prosegue nelle sue premure pro-Lazio "…no, perché loro stanno nervosissimi, perché dice che domenica questo arbitro.. questo arbitro (n.d.r. riferendosi all’incontro della 2a giornata di ritorno Reggina-Lazio 2-1, arbitrata da Saccani)… FOTI (n.d.r. Lillo FOTI presidente della Reggina) è stato dieci minuti da lui nell’intervallo… a fare un casino su questa roba…". [...] CARRARO "…io l’ho visto benissimo, però dice che nell’intervallo l’arbitro …cioè FOTI è andato… lì gli arbitri non possono far entrare nessuno negli intervalli, devono rifiutare, perché un presidente di società non può andare nell’intervallo delle partite lì…". BERGAMO replica di non aver saputo tale circostanza e coglie l’occasione per informare il suo interlocutore che il DS biancoceleste è stato squalificato per essere andato in escandescenza nonostante il goal reggino fosse regolare. CARRARO ribadisce nuovamente che FOTI, contrariamente a quanto previsto dal regolamento, si sia recato tra il 1° e 2° tempo nello spogliatoio, ottenendo rassicurazioni dal suo interlocutore su un suo interessamento per verificare la veridicità di tale fatto. [...] "Quello lo verifichi con calma e mi fa sapere...".

In pratica Auricchio ha scritto nella sua informativa che Carraro afferma di aver saputo che il presidente Foti entra nello spogliatoio nell'intervallo e che Saccani non lo referta. Quindi Paparesta non è quel caso unico di "mancata refertazione" che Auricchio ha evidenziato in aula. Anche perché, al solito, l'eccezionalità dell'avvenimento non è inserita nell'ambito di un'inchiesta che abbia valutato con scrupolo e riscontri se effettivamente tale comportamento fosse diffuso, come ha gioco facile a dimostrare l'avvocato Sena:

16 marzo 2010.
Avv. Sena: Provo a spiegarla meglio. Poiché si è parlato molto, durante il processo, di decisioni strumentali dei designatori di sospendere questo o quell’arbitro, oppure piuttosto che di aiutarlo, di favorirlo, all’esito di errori commessi in campo, io Le domando: se avete verificato… visto che andavate a guardare il comportamento dei designatori… se le loro decisioni erano in qualche modo in contrasto o in conforto da quello che risultava dalle relazioni degli osservatori.
Auricchio: Mi richiama alla mente quello che dicevo prima… uno di questi casi di sospensione, come li chiama Lei, è sicuramente accaduto all’esito per esempio di Reggina-Juventus, dove, ripeto, è stata acquisita la relazione dell’osservatore sul punto.
Avv. Sena: Questo lo ha detto. Sono sicuro che chi è interessato La contrasterà su questo punto, ma a me interessa un altro discorso. Cioè, al di là di questo specifico episodio, avete verificato per ogni singola vicenda che avete attenzionato le relazioni degli osservatori arbitrali?
Auricchio: No, sicuramente non ho fatto l’accertamento con la modalità che dice Lei.
Avv. Sena: Grazie, non ho altre domande.

Pairetto chiede di poter fare una dichiarazione spontanea, per mettere un punto sull'inesistente punizione comminata a Paparesta, per gli episodi di Reggio:

Pairetto: Allora, dicevo, si è parlato appunto di una sospensione dell’arbitro Paparesta immediatamente dopo l’esito della gara Reggina-Juventus, in cui non fu accordato un rigore clamoroso alla Juventus e fu annullato un gol alla Juventus stessa al termine della gara. […] Debbo dire che l’arbitro Paparesta ha arbitrato esattamente la domenica successiva una gara di Serie B e che è stato inserito immediatamente in una griglia ancora successiva per dirigere gare nella prima griglia in Serie A. Questo è dimostrabile perché ci sono tutte le documentazioni, in assoluto.

Auricchio, piuttosto che ammettere il mancato puntiglio nei riscontri, si trincera dietro una micidiale sfilza di "non ricordo", allorché interrogato sul punto dall'avvocato Prioreschi, il 23 marzo 2010:

Avv. Prioreschi: Allora, Lei in questa informativa del 19/04/2005 dedica un capitolo, 'Strumenti e metodi dell’associazione', e all’interno di questo capitolo inserisce alcuni temi proprio per dimostrare come l'associazione, presunta, no?, operava nell’ambito del sistema calcio. Il primo tema è la vicenda di Reggina-Juve, la vicenda negli spogliatoi. Allora, anzitutto, Lei rispondendo al Pubblico Ministero, facendo riferimento all’indagine tecnica, ha evidenziato le interlocuzioni di Moggi sul punto quando ad un certo punto lui dice: 'Gli faccio ritirare la patente'. Giusto? Se la ricorda questa…
Auricchio: Sì, sì.
Avv. Prioreschi: Lei ha accertato se a Paparesta… ammesso, e non concesso, che si possa ritirare la patente come quella di guida ad un arbitro, non so, Lei ha accertato poi se a Paparesta, tra virgolette, era stata ritirata la patente, o se quella di Moggi era solo una battuta che diceva al telefono?
Auricchio: Sì, hanno applicato… nella classifica che fa Baldas, diciamo, questa è la domanda… nella classifica che fa nel programma…
Avv. Prioreschi: In sostanza, se la FIGC gli ha applicato…
Auricchio: No, ma ritirare la patente era in relazione a Baldas.
Avv. Prioreschi: Ho capito. Io Le sto dicendo: poi, Paparesta ha subito una sospensione, una squalifica, un qualcosa da parte della Federazione? E non da Baldas…
Auricchio: Ha saltato un turno di campionato, che era un infrasettimanale, e credo che poi, di non ricordare male, sia andato ad arbitrare una partita di Serie B.
Avv. Prioreschi: No, ha arbitrato subito la domenica dopo in Serie B…
Auricchio: No, c’era un turno infrasettimanale, però…
Avv. Prioreschi: …ed ha continuato ad arbitrare, c’è pure la dichiarazione di Pairetto…
Auricchio: No, vabbè, io non la so la dichiarazione di Pairetto.
(voce in sottofondo): …anche quella di Paparesta.
Avv. Prioreschi: Ha accertato se la terna arbitrale è stata fermata per due mesi così come aveva dichiarato Moggi nella intercettazione?
Auricchio: Sicuramente, i due assistenti non hanno più arbitrato la Juventus, non sono più tornati alla…
Avv. Prioreschi: Colonnello, io Le ho fatto una domanda diversa.
Presidente Casoria: Se sono stati fermati…
Avv. Prioreschi: Io ho detto se sono stati fermati due mesi così come risulta… così come Moggi aveva detto nell’intercettazione. Non se hanno fatto, o non hanno fatto la Juventus…
Auricchio: Sì, hanno avuto un periodo di sospensione.
Avv. Prioreschi: Ma quando mai? Da dove…
Auricchio: Hanno avuto un periodo di sospensione in Serie A, sicuramente.
Avv. Prioreschi: Ah, sicuramente… se ce lo dice Lei…
Auricchio: Eh, lo vediamo…
(si sente sfogliare, e si sentono voci in sottofondo)
Avv. Prioreschi: Abbiamo gli atti ufficiali, ma non ci sta la sospensione. Non pen… Preside', se vogliamo guadagnare…
Auricchio: No, peraltro parliamo di una cosa che non è formalizzata, diciamo… come dato tecnico…
Avv. Prioreschi: No, però…allora, Lei non dica sì. Allora, verifica. O dice non lo so o mi dice prima non l’ho verificato…
Presidente Casoria: Ha detto sicuramente
Auricchio: No, ho detto che sicuramente non hanno arbitrato in Serie A.
Avv. Prioreschi: Adesso ha modificato. Prima ha detto che sono stati sospesi
Presidente Casoria: …sospensione… ha detto sospensione…
Avv. Prioreschi: …adesso non hanno arbitrato in Serie A. Mo' vediamo…
Presidente Casoria: Vabbè, però se lui non sa altro…
Auricchio: Vabbè, allora, non mi ricordo, non mi ricordo…
(in sottofondo): Oohh…
Avv. Prioreschi: Benissimo, benissimo, benissimo. E non solo non si ricorda, perché non l’ha verificato, cioè è rimasto il dato…
Auricchio: No, non mi ricordo è 'non mi ricordo'.
Avv. Prioreschi: Ha verificato questo dato…
Auricchio: Non lo ricordo, questo non lo…
Avv. Prioreschi: Non ricorda nemmeno se lo ha verificato…
Presidente Casoria: Non ricorda nemmeno della verifica. Andiamo avanti.
Avv. Prioreschi: Però, Presidente, io Le chiedo formalmente di ammonire il teste. Perché la reticenza è reato come la falsa testimonianza.
Presidente Casoria: Vabbè, ja… vabbè…
Avv. Prioreschi: E a me, il Colonnello dei Carabinieri non mi sembra…
Presidente Casoria: Vabbè, comunque è negativa la risposta, perché dice che non…

IL SEQUESTRO DI REGGIO.
Intimidazione di tipo delinquenziale: è così che Auricchio riassume le vibrate proteste dei dirigenti juventini, al termine della partita di Reggio Calabria, persa malamente a causa di diversi errori arbitrali a sfavore della Juventus. L'avvocato Prioreschi chiede di rendere conto di tale spericolata affermazione, producendo anche l'archiviazione della procura calabrese sul presunto caso:

Avv. Prioreschi: Allora, Lei, con riferimento a questa vicenda, scrive nell’informativa richiamando le intercettazioni di Moggi, progressivo 137, il progressivo 140…
Auricchio: Vicenda… Reggina-Juventus?
Avv. Prioreschi: 'Le minacce che Moggi pone in essere in tale circostanza sono accompagnate da atti concreti di violenza fisica denotanti anche maggiormente la notevole capacità dello stesso di ricorrere disinvoltamente alle più caratteristiche condotte dell’intimidazione di tipo delinquenziale'. Ora, Colonnello l’intercettazione è: 'Ho chiuso l’arb…' ce ne sono… e poi sono due versioni, sostanzialmente… ‘Ho chiuso l’arbitro nello spogl…’ progressivo 137, 335XXX344, Moggi Luciano con… credo con Damascelli 'Ho chiuso l’arbitro nello spogliatoio, e mi sono portato le chiavi in aeroporto', poi dice 'So' entrato, so' entrato nello spogliatoio, l’ho fatti neri tutti quanti, poi li ho chiusi a chiave e volevo portà via le chiavi, me le hanno levate se no le portavo via'. Ora, innanzitutto mi pare che il dato tecnico che emerge è che… non è che ha chiuso… ha chiuso e ha riaperto, perché ha chiuso ed ha lasciato le chiavi all’addetto agli arbitri della Reggina che stava lì fuori, e quindi… ma Lei in questo comportamento ci vede le disinvolte condotte… le caratteristiche condotte dell’intimidazione di tipo delinquenziale?
Auricchio: No, nel complessivo comportamento, cioè in quel complessivo comportamento rientra anche l’attività, per esempio, successiva… che pure registriamo in quel frangente… per esempio, di non riportare nulla sul referto arbitrale… quindi, è l’attività complessiva, cioè la vicenda complessiva… per altro siamo in un momento…quando il 19 Aprile scriviamo…
Avv. Prioreschi: Ma lo so…Dico questo…
Presidente Casoria: Ha interpretato così le telefonate… in quei termini in cui si è espresso nella…
Avv. Prioreschi: …cioè, due dirigenti che vanno a protestare…
Presidente Casoria: E’ così? Lei interpretando le telefonate ha fatto questo commento…
Auricchio: Senza avere chiaramente il riscontro oggettivo. Poi dopo c’è stata tutta una attività… abbiamo sentito i testimoni, abbiamo verificato…
Presidente Casoria: Evidentemente… dato… sulle parole, insomma, ha fatto questo commento…
Auricchio: Sì.
Avv. Prioreschi: Lei ha verificato successivamente come si è conclusa questa vicenda alla Procura di Reggio Calabria?
Auricchio: …no, la vicenda l’abbiamo anche ricostruita noi, dal punto di vista… non so Reggio Calabria, ma già nella successiva attività, anche ricostruendo con i testimoni…
Avv. Prioreschi: Visto che questa vicenda…
Auricchio: …rimane il fatto oggettivo della discesa negli spogl… cioè, dalla complessiva ricostruzione anche con i testimoni…
Avv. Prioreschi: Eh, rimane il fatto di due dirigenti che vanno a protestare alla fine della partita in maniera veemente… insomma, come la vogliamo chiamare? …maleducata…
Auricchio: No, non so… in maniera… ora io non posso riferire le dichiarazioni, li sentite voi i testimoni, quindi voglio dire…Eh, e allora a posto. Non è una protesta, diciamo…
Presidente Casoria: Vabbè…
Auricchio: …non è una protesta. Se fosse stata una protesta…
Avv. Prioreschi: Voglio dire, grazie a questa informativa, credo grazie anche a questa informativa, a questi termini da Lei usati, è stata elevata un'imputazione di sequestro di persona a Moggi e a Giraudo trasmessa per competenza alla Procura di Reggio Calabria che ha archiviato il caso e… altro non poteva fare perché… voglio dire…
Auricchio: Sì.
Avv. Prioreschi: …in Calabria si occupano di sequestri un po' più seri di questo…
Auricchio: Vabbè, questa è una valutazione Sua… Lo so più io di che cosa si occupano in Calabria per averci fatto servizio, quindi…

Questo è quanto accaduto durante il dibattimento sul caso Paparesta. Il controesame delle difese è stato però condotto sulla base degli atti disponibili fino a quel momento, mentre la squadra di Auricchio aveva potuto ascoltare tutte le intercettazioni, anche quelle poi scartate come "non rilevanti". Ci riferiamo ad alcune delle telefonate ritrovate solo successivamente alla data dell'interrogatorio con Auricchio dai consulenti della difesa di Luciano Moggi. In una rilevantissima telefonata tra Paparesta e Pairetto, fatta alle 23,45 poco dopo la partita, Paparesta conferma al designatore che Moggi e Giraudo "si son messi a gridare nello spogliatoio un po'...", ma dice che ad Ingargiola, che lo lo invitava a riportare l'accaduto nel rapporto, ha risposto: "Ma vabbè, ma non è che è nulla di... Ma guarda che succede... la tensione". Paparesta quindi sostiene: "Diceva 'Ma come, scrivete!', gli ho detto 'Ma non c'è nulla di offensivo, più che altro uno sfogo'...". Per Paparesta insomma non era accaduto niente di sconvolgente, niente che non accada molto spesso e che altrettanto spesso non viene refertato. Questa telefonata è venuta alla luce solo il 10 ottobre 2010.
Gli investigatori avevano ascoltato e scartato anche quest'altra telefonata Paparesta- Pairetto del 10 no­vembre 2004, riportata da Tuttosport:
Pairetto: Magari domenica ti met­tiamo in B, giusto per... ma vieni in A in fretta senza fare tanta...
Paparesta: Le responsabilità si sanno, l’errore c’è stato, però.
Pairetto: Uno va in B, magari quel­la dopo già torna. Capito...
Paparesta: Sì, sì, giusto, se è una gara importante non vorrei che appa­risse... O fai la B o seconda fascia in A magari, ancora meglio. So che sarà fatto il meglio, ti ringrazio di tutto veramente per questi giorni.
Scartata anche una telefonata del 10 novembre 2004 nella quale Paparesta giustifica i suoi errori parlando con Pairetto, ed un'altra del 25 novembre dove si ascolta Pairetto preannunciare a Paparesta l'inserimento nella griglia A. Di conseguenza, è semplice desumere che anche gli investigatori poterono ascoltare in viva voce che Paparesta dopo un solo turno in B, dopo un turno infrasettimanale nel quale non venne impiegato nessun arbitro che aveva diretto la domenica; dopo la sosta per le Nazionali dal 15 novembre, tornò ad arbitrare in A la partita Messina-Fiorentina.


NON LASCIANDO ADITO A DUBBI…
Uno degli episodi chiave, secondo le informative, per comprendere l'onnipotenza di Luciano Moggi e la pervasività all'interno del sistema calcio del suo potere, è l'episodio di un giovane arbitro che avrebbe sfavorito una squadra giovanile della Juventus. Il "ci penso io" che Moggi rivolge al suo interlocutore, dirigente accompagnatore degli Allievi, viene ritenuto segno inequivocabile che per Moggi "volere è potere". Gli inquirenti si dimenticano però di controllare quale seguito abbia la vicenda. Ossia nessuno.
L'avvocato Prioreschi incalza Auricchio anche su un ulteriore "ci penso io": quello che Facchetti indirizza a un arbitro di serie A:

Avv. Prioreschi: Seconda vicenda che Lei, come dire, sottolinea per dimostrare… come abbiamo detto il capitolo è "Strumenti e metodi dell’associazione"… è la storia dell’arbitro di Nichelino. Si ricorda? C’è un’intercettazione con De Nicola…Allora, la vicenda […] sarebbe questa: c’è una partita categoria allievi in un torneo… allievi, stiamo parlando di 12 anni, 13 anni, giù di lì… arbitra questo tale Buonocore, mi pare che si chiami, che alla fine… la Juve vinceva 1-0, la Juve allievi vinceva 1-0… e all’89’ questo arbitro da un rigore che a giudizio di Nello De Nicola… che era il dirigente accompagnatore della squadra giovanile della Juventus… non era, era un rigore inesistente. Da questa interlocuzione Lei costruisce tutta una questione, e puntualizza come il comportamento di Moggi… poi andremo a leggere un brevissimo passo dell'intercettazione… dicevo, Lei lo sottolinea, lo stigmatizza, e Lei dice: "La forma prevaricatrice dei comportamenti emerge altresì dalla tracotanza che dimostra Luciano Moggi…". Ma tracotanza è un termine che nelle informative…
Presidente Casoria: Vabbè, avvocato, tracotanza sta nel vocabolario. Andiamo avanti.
Auricchio: No, è che…E’ italiano, tracotanza.
Avv. Prioreschi: Lo so che è italiano…Allora, ricomincio: "La forma prevaricatrice dei comportamenti emerge altresì dalla tracotanza che dimostra Luciano Moggi nelle conversazioni di seguito riportate le quali hanno per oggetto azioni nei confronti di arbitri e assistenti a dimostrazione del grado di controllo raggiunto nell’ambito del sistema calcio. La spregiudicatezza dei suoi atteggiamenti manifesta l’assoluta sicurezza di Moggi per le sue azioni derivanti dalla particolare forza della compagine che ha creato che con la presenza di membri che contano appartenenti alle diverse componenti che costituiscono il sistema calcio fornisce la consapevole garanzia allo stesso di poter godere di impunità come in effetti accade e si è riscontrato attraverso le indagini". E di seguito poi arriviamo alla vicenda dell’arbitro di Nichelino con quel progressivo che Le ho detto…e i termini sono in… la questione è in questi termini: …credo che sia… sì, De Nicola chiama Moggi… "La squadra ha giocato benino e male gli ultimi tre minuti. Vincevamo 1-0 all’89’. All’89’ Buonocore di Nichelino, l’arbitro della sezione di Nichelino, si è inventato un rigore… cioè, quando ha fischiato io mi credevo che c’avesse dato la punizione a favore, perché era punizione a favore nostro, e gli ha dato il rigore a favore, e 1-1". Lei chiosa: "A tale ultima affermazione del suo interlocutore, Moggi, con l’assoluto piglio di chi è assolutamente convinto del proprio potere, chiede: "Ma questa partita qui l’ha arbitrata uno di Nichelino?". Lei chiosa ancora: "E avuta non solo risposta positiva dal De Nicola, ma anche ulteriori particolari sul comportamento del direttore di gara, replica: 'Ora a questo qui ci parlo. Lo metto a posto io.’, non lasciando adito a dubbi che interverrà personalmente sull’arbitro, e per altro considerando che la sezione arbitrale in questione è la stessa del sodale Pairetto". Ora, cominciamo col dire: Lei ha fatto accertamenti per vedere se la carriera di questo povero disgraziato di arbitro di Nichelino è stata stroncata da Moggi?
Auricchio: No. E’ una delle conversazioni, cioè non è solo questa…
Avv. Prioreschi: Io voglio sape' su questa conversazione…
Auricchio: No.
Avv. Prioreschi: …non ha… quindi non sappiamo se… benissimo. Ha verificato, visto che Moggi era sotto intercettazioni, se ha telefonato a Pairetto per dirgli c’è uno della sezione tua che ha arbitrato… ha fatto pareggiare…
Auricchio: No, non ci sono conversazioni di questo tipo.
Avv. Prioreschi: …non ci sono conversazioni… e allora, Colonnello, come fa… cioè, ad usare…
PM Narducci: C’è opposizione, Presidente.
Avv. Prioreschi: Presidente, stiamo parlando di associazione a delinquere, cioè non è che…
PM Narducci: L’esame va condotto… Presidente, mi scusi. Perché, voglio dire, il Pubblico Ministero per tre udienze si sente… deve sorbire di tutto. Chiediamo i fatti. Che poi l’esame diventi l’analisi…l’analisi lessicale, semantica delle… chiediamo conto dei fatti, delle circostanze in un senso o in un altro, insomma…
Auricchio: Perché non è solo questa telefonata…ci sono altre conversazioni che sono riportate sulla base di quel cappellozzo… ce n’è una subito dopo…
Avv. Prioreschi: No, no, no, Colonnello, lasci perdere il cappellozzo. Questa qua… Lei, guardi, gliela faccio vedere…Queste affermazioni… "A tale ultima affermazione del suo interlocutore, Moggi con l’assoluto piglio di chi è assolutamente convinto del proprio potere…". Eh, eh… "Ma questa partita l’ha arbitrata uno di Nichelino?" sarebbe l’assoluto piglio di uno che c’ha il potere? Uno che chiede…
Presidente Casoria: Vabbè questo… così lui… così l’ha interpretata… E’ un fatto soggettivo… poi è da vedere…
Auricchio: E’ parziale a questo punto…
Avv. Prioreschi: …fatti soggettivi… a me m’hanno insegnato una cosa diversa
Auricchio: Perché la tracotanza di cui Lei parla è messa in riferimento alla telefonata successiva Moggi-Baldas, che parlano di Copelli.
Avv. Prioreschi: Poi c’arriviamo a Copelli… pure là arriviamo… nun se preoccupi…
Presidente Casoria: L’avvocato dice… Lei ha messo… subito dopo questo fatto ha messo questo commento, che gli sembra all’avvocato non… un po’ esagerato rispetto al tono della telefonata.
Auricchio: Questo l'ho capito, ma il concetto base da cui è partito… dei rapporti, della tracotanza, etc…è legato non a quell’unica telefonata, voglio dire… ecco, questo è il dato che voglio sottolineare.
Presidente Casoria: No, dice il piglio, il piglio rispetto a quella telefonata… Lei c’ha visto il piglio autoritario… vabbè, il Colonnello ha visto il piglio autoritario, poi vedremo. Andiamo.
Auricchio: …il cipiglio.
Avv. Prioreschi: Anche qui, c’è una vicenda parallela che potremmo dire speculare a questa, e che non ha avuto alcuna rilevanza, no?, sotto l’aspetto del piglio delinquenziale e di quant’altro… io con grande rispetto di tutti… allora, Colonnello, io Le chiedo se Lei è a conoscenza che il giudizio sportivo con questa motivazione ha applicato una sanzione ad un dirigente dell’Inter, va bene?, che si è recato negli spogliatoi… allora, Facchetti Giacinto, Internazionale…
Dopo la contestazione del pm perché l'atto è "scienza privata" dell'avvocato, il giudice autorizza procedere.
Avv. Prioreschi:"Facchetti Giacinto, perché quale dirigente non inserito in distinta e non autorizzato ad accedere allo spogliatoio arbitrale, vi entrava durante l’intervallo rivolgendosi ad un assistente gli chiedeva conto in modi non rispettosi del ruolo di quest’ultimo, di una sua segnalazione. Poi, uscendo dallo spogliatoio, pronunciava in tono polemico le parole: 'Adesso capisco tutto, ci penso io' così realizzando una condotta oggetto di disturbo nei confronti degli ufficiali di gara prima della conclusione della medesima".
Presidente Casoria: Questa che data ha… questa cosa del giudice sportivo?
Avv. Prioreschi: 18 Febbraio 2003.
Auricchio: No, non la conosco, ma è proprio quello che… è stato sanzionato Facchetti… Ha refertato subito l’arbitro…
[…]
Avv. Prioreschi: Allora, io voglio sapere… voglio chiedere due cose. Il ‘Ci penso io’ di Facchetti, e il ‘Ci penso io’ di Moggi…
PM Narducci: Presidente…
Avv. Prioreschi: No, no… ma come… si è preso l’imputazione di associazione a delinquere per il ‘Ci penso io’…
Presidente Casoria: Va bene, nell’atto c’è riportato ‘Ci penso io’? Lo depositi. Dopo lo…
Avv. Prioreschi: Eh, certo che lo deposito.