On.le Assemblea,
On.le Consiglio d’amministrazione,
Preg.mo Presidente dott. Giovanni Cobolli Gigli.
Intervengo per la prima volta all’assemblea degli azionisti della squadra più prestigiosa d’Europa (la prima, in assoluto, ad aver vinto tutte le coppe europee) in qualità di piccolo azionista e tifoso. L’emozione mi assale perché vicino a me è seduto GIAMPIERO BONIPERTI. Custodisco gelosamente un’intervista di Vladimiro Caminiti al Presidentissimo nella quale lo stesso dichiarò: ”L’importante non è partecipare ma vincere!!!!”. GRAZIE PRESIDENTISSIMO. NOI SIAMO LA JUVENTUS.
La relazione dell’onorevole CDA sulle proposte concernenti le materie all’ordine del giorno pongono all’attenzione dei signori azionisti il problema dell’indebitamento sociale ed al contempo propongono come soluzione all’anzi detto problema un piano di sviluppo a medio termine da sostenere finanziariamente con l’aumento di capitale.
Reputo, pertanto, necessario sottolineare come l’attuale esercizio risulti fortemente condizionato dalla retrocessione in serie B, così come rilevato, d’altronde, nella relazione dallo stesso CDA.
Da giovane giurista, esperto di Diritto Costituzionale, esprimo sentite doglianze avverso la decisione di accettare passivamente le decisioni degli organi sportivi che hanno determinato la stessa retrocessione. Ritengo, infatti, che tale situazione si sarebbe potuta evitare adendo il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.
Appare, orbene, alquanto fantasiosa e priva di qualsivoglia fondamento la motivazione con la quale il CDA ha deliberato il ritiro del ricorso innanzi il TAR Lazio, il quale, al contrario, avrebbe accolto, senza dubbio alcuno, lo stesso ricorso.
I motivi di nullità del procedimento sportivo sono ben noti a tutti noi in quanto macroscopici.
La JUVENTUS, infatti, è stata retrocessa mediante un processo mediatico vergognoso che rappresenta l’espressione massima dell’antigiuridicità e conseguentemente nessun Tribunale Amministrativo poteva esimersi dal dichiarare l’anticostituzionalità dello stesso.
Mi chiedo e Vi chiedo: ”Quale Tribunale avrebbe mai avallato una decisione assunta da organi non previsti dal CGS ? Quale Tribunale avrebbe potuto mai sostenere che le intercettazioni telefoniche sono PROVE? Quale Tribunale non avrebbe rilevato la violazione dell’art. 25 della Carta Costituzionale ?”
Tutti noi sappiano che a giudicare la JUVENTUS sono stati organi costituiti "ad hoc" da un ex consigliere di amministrazione dell’Internazionale di Milano oltre che socio d’affari (in termine strettamente tecnico) dei signori Tronchetti Provera e Massimo Moratti e non quelli previsti dal CGS.
Nessun Commissario Straordinario della FIGC poteva eliminare e cassare interi gradi di giudizio e costituire commissioni ad hoc. Lo vieta la COSTITUZIONE ITALIANA nella sua parte (la prima) immodificabile anche ad opera dello stesso parlamento.
I dirigenti di una società quotata in Borsa e sostenuta da milioni di tifosi avevano il dovere di opporsi a tale scempio rivolgendosi ai tribunali della repubblica per ristabilire il rispetto delle regole basilari di uno Stato Democratico quale è l’ITALIA.
Purtroppo onorevoli Consiglieri, il 31-08-2006, avete deciso di ritirare il Ricorso creando un precedente giurisprudenziale pericolosissimo. E’ evidente, infatti, che, in futuro, nessuno potrà impedire al Guido Rossi di turno di imbastire un nuovo processo mediatico ed anti giuridico per condannarci di nuovo e magari privarci di qualche altro scudetto per poi assegnarlo, a tavolino, ad una delle squadre che, al momento, risulterà, a giudizio del Giornale Rosa, la più ONESTA.
Ovviamente tutto ciò avverrà nella illegalità ed in spregio dei principi Costituzionali così come è avvenuto questa estate.
La vostra scelta, politicamente corretta, di rispettare le decisioni di un tribunale giacobino trova, a vostro dire, la sua ragion d’essere nella necessità di instaurare rapporti con gli organi federali rispettosi della sovranità dell’Ordinamento Sportivo. Ma io vi chiedo: ”Quali sono i benefici di tale scelta? Quali vantaggi concreti avete ottenuto? Di quale ordinamento sportivo parlate? Quello dei codici sportivi vigenti o quello di Guido Rossi?”
La risposta a tali interrogativi non può che essere negativa. La riduzione dei punti di penalizzazione è risultata inutile perché saremmo primi anche se fossimo partiti da meno 17 punti.
I nostri giocatori hanno subito squalifiche bibliche (Nedved 5 giornate, Trezeguet 3 giornate) assolutamente sproporzionate e voi, nonostante i rapporti politicamente corretti, non avete ottenuto nessuna riduzione delle squalifiche stesse.
Le partite, inoltre, vengono disputate nei giorni più disparati ad orari improponibili con notevoli danni per i tifosi abbonati e voi , nonostante i rapporti politicamente corretti, non avete agito per ottenere orari diversi e giorni diversi al fine di tutelare la tifoseria e gli abbonati.
Anche perché nel caso in cui lo aveste fatto non avreste ottenuto nulla. Per non parlare poi del rapporto con la STAMPA, la quale, inizialmente, ha salutato con entusiasmo il nuovo corso SIMPATIA per poi scagliarsi contro al primo episodio dubbio (vedasi Bologna-JUVE).
Sulla stampa, inoltre, bisognerebbe aprire un capitolo a parte o forse sarebbe meglio stendere un pietosissimo velo. Basti ricordare l’Ultimo articolo del noto articolista TRAVAGLIO, il quale ha inventato un nuovo tipo di sentenza del tutto sconosciuta all’ordinamento giuridico italiano: la sentenza interpretabile dai giornalisti!!!
Oppure basti ricordare i titoli dei giornali il giorno dopo la chiusura delle indagini di Napoli: ho scoperto, con somma meraviglia, che in Italia una normale chiusura delle indagini rappresenta una condanna definitiva!!!
Ovviamente nessuno si permette il lusso di rilevare il contrario……anzi, al contrario, i rappresentanti del nostro CDA si sono affrettati, per l’ennesima volta, a prendere le distanze dal passato ed il signor Tardelli alla Domenica Sportiva del 15-04-2007 ha dichiarato che è giusto condannare qualcuno per aver regalato schede straniere: a me risulta, sulla base dei miei studi, che tale atto non è previsto e punito dal Codice Penale come reato e come illecito dal CGS. Il Signor Tardelli su quale codice ha letto quanto da lui dichiarato??
La vostra scelta, quindi , non ha prodotto risultati positivi sia nei rapporti con gli organi federali (nella sostanza non contiamo nulla) e sia nei confronti della stampa giustizialista, la quale non perde occasione per gettare fango sui nostri colori.
Non vi possono, quindi, essere dubbi che il danno economico e di immagine determinatosi dopo “calciopoli” poteva e doveva essere evitato solo con il ricorso al TAR.
Siamo in serie B, con due scudetti in meno, per non aver commesso nessun illecito ed a seguito di un processo farsa alimentato da beghe personali e giudizi morali che nulla hanno a che fare con il DIRITTO.
I mancati ricavi ed introiti sono stati, orbene, determinati dalla scelta del 31-08-2006.
E’ assolutamente privo di giuridico fondamento sostenere che siamo stati retrocessi per colpe dei vecchi dirigenti.
Nessuna colpa può essere loro addebitata in quanto nessuna PROVA si è formata durante il processo estivo a meno che qualcuno non voglia sostenere che per l’ordinamento giuridico italiano le intercettazioni telefoniche sono PROVE.
All’uopo vorrei rilevare che UNO DEI GRANDI DOGMI ESTIVI è stato rappresentato dalla circostanza secondo la quale la Giustizia Sportiva può assumere decisioni senza che si abbia la formazione della PROVA durante il dibattimento (per motivi di celerità).
Tale assunto è l’emblema assoluto dell’infondatezza della farsa estiva. L’art. 37 del CGS, infatti, impone l’acquisizione di PROVE durante il dibattimento.
L’aver rinunciato a qualsiasi forma di difesa, l’aver fatto dimettere i vecchi dirigenti dichiarandoVi, di fatto, colpevoli, getta molte ombre sul vostro operato ed ingenera sfiducia per il futuro. A tal proposito, sempre nella relazione, leggo che ill CDA rinforzerà la squadra a partire dalla riapertura del mercato.
Dovete comprendere la mia totale sfiducia nei confronti di questa cosiddetta promessa in quanto gli acquisti fin qui fatti non depongono a vostro favore trattandosi di giocatori ultra trentenni dal nome impronunciabile o di giocatori a parametro zero la cui mediocrità è evidente. Per non parlare poi dell’ormai certa e scontata partenza del portiere più forte del Mondo.
Onorevole CDA alla barzelletta del giocatore che non vuole restare ormai credono in pochi .
Se è vostra intenzione, orbene, continuare su questa strada e rendere la JUVENTUS una squadra di media bassa classifica sappiate che non avrete mai il mio appoggio così come quello di altri milioni di tifosi.
Chiedendo scusa per il tempo rubato, chiudo ricordando all’assemblea ed a tutti i presenti che la JUVENTUS ha vinto 29 scudetti e che nessun processo giacobino potrà mai cancellare o modificare la STORIA. Al massimo tale processo è riuscito ad ottenere una correzione sul sito ufficiale della società ma, nel mio CUORE e nel cuore di milioni di Italiani, gli scudetti sono e restano 29.
Antonio Molentino, tifoso ed azionista juventino che si rifà solo ed esclusivamente ai valori di uomini come Gaetano Scirea e Vladimiro Caminiti e mai si rifarà, Dott. Giovani Cobolli Gigli, ai valori dei dirigenti Interisti o dei giornalisti del giornale ROSA.
Avv. Antonio Molentino
On.le Consiglio d’amministrazione,
Preg.mo Presidente dott. Giovanni Cobolli Gigli.
Intervengo per la prima volta all’assemblea degli azionisti della squadra più prestigiosa d’Europa (la prima, in assoluto, ad aver vinto tutte le coppe europee) in qualità di piccolo azionista e tifoso. L’emozione mi assale perché vicino a me è seduto GIAMPIERO BONIPERTI. Custodisco gelosamente un’intervista di Vladimiro Caminiti al Presidentissimo nella quale lo stesso dichiarò: ”L’importante non è partecipare ma vincere!!!!”. GRAZIE PRESIDENTISSIMO. NOI SIAMO LA JUVENTUS.
La relazione dell’onorevole CDA sulle proposte concernenti le materie all’ordine del giorno pongono all’attenzione dei signori azionisti il problema dell’indebitamento sociale ed al contempo propongono come soluzione all’anzi detto problema un piano di sviluppo a medio termine da sostenere finanziariamente con l’aumento di capitale.
Reputo, pertanto, necessario sottolineare come l’attuale esercizio risulti fortemente condizionato dalla retrocessione in serie B, così come rilevato, d’altronde, nella relazione dallo stesso CDA.
Da giovane giurista, esperto di Diritto Costituzionale, esprimo sentite doglianze avverso la decisione di accettare passivamente le decisioni degli organi sportivi che hanno determinato la stessa retrocessione. Ritengo, infatti, che tale situazione si sarebbe potuta evitare adendo il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.
Appare, orbene, alquanto fantasiosa e priva di qualsivoglia fondamento la motivazione con la quale il CDA ha deliberato il ritiro del ricorso innanzi il TAR Lazio, il quale, al contrario, avrebbe accolto, senza dubbio alcuno, lo stesso ricorso.
I motivi di nullità del procedimento sportivo sono ben noti a tutti noi in quanto macroscopici.
La JUVENTUS, infatti, è stata retrocessa mediante un processo mediatico vergognoso che rappresenta l’espressione massima dell’antigiuridicità e conseguentemente nessun Tribunale Amministrativo poteva esimersi dal dichiarare l’anticostituzionalità dello stesso.
Mi chiedo e Vi chiedo: ”Quale Tribunale avrebbe mai avallato una decisione assunta da organi non previsti dal CGS ? Quale Tribunale avrebbe potuto mai sostenere che le intercettazioni telefoniche sono PROVE? Quale Tribunale non avrebbe rilevato la violazione dell’art. 25 della Carta Costituzionale ?”
Tutti noi sappiano che a giudicare la JUVENTUS sono stati organi costituiti "ad hoc" da un ex consigliere di amministrazione dell’Internazionale di Milano oltre che socio d’affari (in termine strettamente tecnico) dei signori Tronchetti Provera e Massimo Moratti e non quelli previsti dal CGS.
Nessun Commissario Straordinario della FIGC poteva eliminare e cassare interi gradi di giudizio e costituire commissioni ad hoc. Lo vieta la COSTITUZIONE ITALIANA nella sua parte (la prima) immodificabile anche ad opera dello stesso parlamento.
I dirigenti di una società quotata in Borsa e sostenuta da milioni di tifosi avevano il dovere di opporsi a tale scempio rivolgendosi ai tribunali della repubblica per ristabilire il rispetto delle regole basilari di uno Stato Democratico quale è l’ITALIA.
Purtroppo onorevoli Consiglieri, il 31-08-2006, avete deciso di ritirare il Ricorso creando un precedente giurisprudenziale pericolosissimo. E’ evidente, infatti, che, in futuro, nessuno potrà impedire al Guido Rossi di turno di imbastire un nuovo processo mediatico ed anti giuridico per condannarci di nuovo e magari privarci di qualche altro scudetto per poi assegnarlo, a tavolino, ad una delle squadre che, al momento, risulterà, a giudizio del Giornale Rosa, la più ONESTA.
Ovviamente tutto ciò avverrà nella illegalità ed in spregio dei principi Costituzionali così come è avvenuto questa estate.
La vostra scelta, politicamente corretta, di rispettare le decisioni di un tribunale giacobino trova, a vostro dire, la sua ragion d’essere nella necessità di instaurare rapporti con gli organi federali rispettosi della sovranità dell’Ordinamento Sportivo. Ma io vi chiedo: ”Quali sono i benefici di tale scelta? Quali vantaggi concreti avete ottenuto? Di quale ordinamento sportivo parlate? Quello dei codici sportivi vigenti o quello di Guido Rossi?”
La risposta a tali interrogativi non può che essere negativa. La riduzione dei punti di penalizzazione è risultata inutile perché saremmo primi anche se fossimo partiti da meno 17 punti.
I nostri giocatori hanno subito squalifiche bibliche (Nedved 5 giornate, Trezeguet 3 giornate) assolutamente sproporzionate e voi, nonostante i rapporti politicamente corretti, non avete ottenuto nessuna riduzione delle squalifiche stesse.
Le partite, inoltre, vengono disputate nei giorni più disparati ad orari improponibili con notevoli danni per i tifosi abbonati e voi , nonostante i rapporti politicamente corretti, non avete agito per ottenere orari diversi e giorni diversi al fine di tutelare la tifoseria e gli abbonati.
Anche perché nel caso in cui lo aveste fatto non avreste ottenuto nulla. Per non parlare poi del rapporto con la STAMPA, la quale, inizialmente, ha salutato con entusiasmo il nuovo corso SIMPATIA per poi scagliarsi contro al primo episodio dubbio (vedasi Bologna-JUVE).
Sulla stampa, inoltre, bisognerebbe aprire un capitolo a parte o forse sarebbe meglio stendere un pietosissimo velo. Basti ricordare l’Ultimo articolo del noto articolista TRAVAGLIO, il quale ha inventato un nuovo tipo di sentenza del tutto sconosciuta all’ordinamento giuridico italiano: la sentenza interpretabile dai giornalisti!!!
Oppure basti ricordare i titoli dei giornali il giorno dopo la chiusura delle indagini di Napoli: ho scoperto, con somma meraviglia, che in Italia una normale chiusura delle indagini rappresenta una condanna definitiva!!!
Ovviamente nessuno si permette il lusso di rilevare il contrario……anzi, al contrario, i rappresentanti del nostro CDA si sono affrettati, per l’ennesima volta, a prendere le distanze dal passato ed il signor Tardelli alla Domenica Sportiva del 15-04-2007 ha dichiarato che è giusto condannare qualcuno per aver regalato schede straniere: a me risulta, sulla base dei miei studi, che tale atto non è previsto e punito dal Codice Penale come reato e come illecito dal CGS. Il Signor Tardelli su quale codice ha letto quanto da lui dichiarato??
La vostra scelta, quindi , non ha prodotto risultati positivi sia nei rapporti con gli organi federali (nella sostanza non contiamo nulla) e sia nei confronti della stampa giustizialista, la quale non perde occasione per gettare fango sui nostri colori.
Non vi possono, quindi, essere dubbi che il danno economico e di immagine determinatosi dopo “calciopoli” poteva e doveva essere evitato solo con il ricorso al TAR.
Siamo in serie B, con due scudetti in meno, per non aver commesso nessun illecito ed a seguito di un processo farsa alimentato da beghe personali e giudizi morali che nulla hanno a che fare con il DIRITTO.
I mancati ricavi ed introiti sono stati, orbene, determinati dalla scelta del 31-08-2006.
E’ assolutamente privo di giuridico fondamento sostenere che siamo stati retrocessi per colpe dei vecchi dirigenti.
Nessuna colpa può essere loro addebitata in quanto nessuna PROVA si è formata durante il processo estivo a meno che qualcuno non voglia sostenere che per l’ordinamento giuridico italiano le intercettazioni telefoniche sono PROVE.
All’uopo vorrei rilevare che UNO DEI GRANDI DOGMI ESTIVI è stato rappresentato dalla circostanza secondo la quale la Giustizia Sportiva può assumere decisioni senza che si abbia la formazione della PROVA durante il dibattimento (per motivi di celerità).
Tale assunto è l’emblema assoluto dell’infondatezza della farsa estiva. L’art. 37 del CGS, infatti, impone l’acquisizione di PROVE durante il dibattimento.
L’aver rinunciato a qualsiasi forma di difesa, l’aver fatto dimettere i vecchi dirigenti dichiarandoVi, di fatto, colpevoli, getta molte ombre sul vostro operato ed ingenera sfiducia per il futuro. A tal proposito, sempre nella relazione, leggo che ill CDA rinforzerà la squadra a partire dalla riapertura del mercato.
Dovete comprendere la mia totale sfiducia nei confronti di questa cosiddetta promessa in quanto gli acquisti fin qui fatti non depongono a vostro favore trattandosi di giocatori ultra trentenni dal nome impronunciabile o di giocatori a parametro zero la cui mediocrità è evidente. Per non parlare poi dell’ormai certa e scontata partenza del portiere più forte del Mondo.
Onorevole CDA alla barzelletta del giocatore che non vuole restare ormai credono in pochi .
Se è vostra intenzione, orbene, continuare su questa strada e rendere la JUVENTUS una squadra di media bassa classifica sappiate che non avrete mai il mio appoggio così come quello di altri milioni di tifosi.
Chiedendo scusa per il tempo rubato, chiudo ricordando all’assemblea ed a tutti i presenti che la JUVENTUS ha vinto 29 scudetti e che nessun processo giacobino potrà mai cancellare o modificare la STORIA. Al massimo tale processo è riuscito ad ottenere una correzione sul sito ufficiale della società ma, nel mio CUORE e nel cuore di milioni di Italiani, gli scudetti sono e restano 29.
Antonio Molentino, tifoso ed azionista juventino che si rifà solo ed esclusivamente ai valori di uomini come Gaetano Scirea e Vladimiro Caminiti e mai si rifarà, Dott. Giovani Cobolli Gigli, ai valori dei dirigenti Interisti o dei giornalisti del giornale ROSA.
Avv. Antonio Molentino