Inizio col dirvi che il Team era rappresentato da tre persone: io, Dominiobianconero ed Il Mago di Ios. Altra persona vicina al team presente era Giuseppe Belviso (Presidente di GiùlemanidallaJuve).
Alle ore 10.30 inizia l'assemblea e Bergero inizia ad illustrare il bilancio. Successivamente iniziano gli interventi. Due azionisti lodano l'operato della dirigenza.
Dopo di loro prende la parola Dominio Bianconero. Interviene, successivamente, Il Mago di Ios.
Dopo il Mago ho preso la parola io che mi concentro, esclusivamente, contro Nerozzi de LA STAMPA e contro la partnership con la Gazzetta. Segue l'intervento dell'azionista Bava che dura mezz'ora. Subito dopo parla Belviso di GiùlemanidallaJuve.
Alla fine degli interventi il presidente Cobolli risponde ammettendo che è stato un errore concedere l'intervista a Verdelli su Hurrà Juventus e che tale errore non verrà ripetuto in futuro.
Sottolinea che il contratto commerciale con la Gazzetta è, sostanzialemente, uno scambio merce: pubblicità in cambio di diffusione nello stadio del foglio rosa.
Ribadisce che gli scudetti sono 29 e li sente suoi. Raccoglie applausi quando dice che la Juventus non venderà il suo marchio in famiglia come fatto da altri (INTER BRAND!!!).
Cobolli si augura di poterci regalare altri scudetti e coppe e, rispondendo a Bava ribadisce che l'obiettivo è il quarto posto.
Sul quesito dell'eventuale vendita della società Cobolli ha ribadito, scolasticamente, che tale domanda non andava posta al CDA ma alla proprietà, sottolineando che il rapporto con la stessa si può definire proficuo.
Terminato l'intervento di Cobolli prende la parola l'A.D. Blanc che, al contrario di Cobolli, è apparso poco lucido ed ha ribadito che non è vero quanto riportato dai giornali sulla sua volontà di preferire il progetto stadio rispetto il rafforzamento della prima squadra. Per lo stadio si aspettano le mosse e le decisioni del Governo.
Blanc si dimostra in grande difficoltà soprattutto sulle contestazioni tecniche, precise e di grande qualità, fatte da Dominio e dal Mago di Ios. Mentre parla delle "cessioni obbligate" dei vari Mutu e Ibra viene interrotto da un "azionista pesante", con tante azioni, che gli contesta come, tecnicamente, era possibile anticipare l'aumento del capitale oppure adottare altre soluzioni e che, quindi, la svendita dei big è stata una scelta non obbligata ma solo una scelta.
Blanc va in difficoltà anche per quanto riguarda la definizione di nuovi giocatori dimenticandosi che Criscito, Nocerino ed altri non li ha comprati lui ma li ha ereditati dalla precedente gestione.
Interessantissimo, inoltre, è stato il passaggio dove Blanc e Bergero hanno riconosciuto l'esistenza di 40 milioni di euro di liquidità, problema che era stato sollevato efficacemente da Dominio e dal Mago di Ios. Tale liquidità, a detta di Blanc, va amministrata con parsimonia nell'intero arco del programma quinquennale.
Riprende la parola Cobolli che, rispondendo a Belviso, dichiara che per quanto riguarda i processi sportivi 2006 loro hanno deciso di mettere la parola fine sul tutto.
Sui processi penali contro Milan, Inter (non nominata per farci un favore) e Juventus dichiara che prenderanno le decisioni dopo l'eventuale rinvio a Giudizio.
Riprende la parola Bergero per risponde ad alcune osservazioni fatte da Dominio Bianconero.
Approvato il Bilancio, dunque, si è passati al problema del numero dei componenti il CDA.
Dominio ha sottolineato che il conferimento della carica ad un rappresentante dei piccoli azionisti era una grande occasione. Cobolli ha ribattuto che ciò potrà avvenire solo quando verrà rinnovato l'intero CDA. L'azionista Bava ha sottolineato l'importanza di allargare il CDA per far entrare un uomo competente in materia calcistica.
Tali proposte non sono state accolte dall'assemblea, che confermava la proposta di riduzione degli amministratori fatta dal CDA.
Ovviamente il giorno dopo, sulla stampa, registriamo il silenzio assoluto sulle contestazioni all'accordo commerciale con la Gazzetta, se si esclude un rigo riportato da Tuttosport.
Sugli altri quotidiani il silenzio assoluto, nonostante la contestazione sia arrivata fino a chiedere l'allontanamento dei giornalisti della Gazzetta (giunto purtroppo in ritardo, a lavori iniziati) e la diffusa contestazione dell'accordo commerciale con la Juventus.
Spiace rilevare che anche Tuttosport abbia seguito tale linea dedicando solo un misero rigo alla vicenda.
La sgradevole sensazione è che siano tutti, e ripeto tutti, allineati alla linea della "normalizzazione".
Un'ultima annotazione voglio farla sulla risposta di Cobolli circa l'accordo commerciale con la Gazzetta. Il presidente ha risposto presentandolo come uno "scambio merce". Cosa intendono loro per scambio merce? Scambio merce è dare pubblicità a bordo campo e possibilità di "distribuire" copie omaggio della rosea, sui seggiolini dello stadio, in cambio di un "servizio", di pari importo, offerto dalla Gazzetta. Cosa offre la Gazzetta in cambio di quello che la Juventus assicura alla Gazzetta?
Ad occhio non si vede e non si capisce, nè Cobolli ha dato una risposta capace di fare chiarezza.
Alle ore 10.30 inizia l'assemblea e Bergero inizia ad illustrare il bilancio. Successivamente iniziano gli interventi. Due azionisti lodano l'operato della dirigenza.
Dopo di loro prende la parola Dominio Bianconero. Interviene, successivamente, Il Mago di Ios.
Dopo il Mago ho preso la parola io che mi concentro, esclusivamente, contro Nerozzi de LA STAMPA e contro la partnership con la Gazzetta. Segue l'intervento dell'azionista Bava che dura mezz'ora. Subito dopo parla Belviso di GiùlemanidallaJuve.
Alla fine degli interventi il presidente Cobolli risponde ammettendo che è stato un errore concedere l'intervista a Verdelli su Hurrà Juventus e che tale errore non verrà ripetuto in futuro.
Sottolinea che il contratto commerciale con la Gazzetta è, sostanzialemente, uno scambio merce: pubblicità in cambio di diffusione nello stadio del foglio rosa.
Ribadisce che gli scudetti sono 29 e li sente suoi. Raccoglie applausi quando dice che la Juventus non venderà il suo marchio in famiglia come fatto da altri (INTER BRAND!!!).
Cobolli si augura di poterci regalare altri scudetti e coppe e, rispondendo a Bava ribadisce che l'obiettivo è il quarto posto.
Sul quesito dell'eventuale vendita della società Cobolli ha ribadito, scolasticamente, che tale domanda non andava posta al CDA ma alla proprietà, sottolineando che il rapporto con la stessa si può definire proficuo.
Terminato l'intervento di Cobolli prende la parola l'A.D. Blanc che, al contrario di Cobolli, è apparso poco lucido ed ha ribadito che non è vero quanto riportato dai giornali sulla sua volontà di preferire il progetto stadio rispetto il rafforzamento della prima squadra. Per lo stadio si aspettano le mosse e le decisioni del Governo.
Blanc si dimostra in grande difficoltà soprattutto sulle contestazioni tecniche, precise e di grande qualità, fatte da Dominio e dal Mago di Ios. Mentre parla delle "cessioni obbligate" dei vari Mutu e Ibra viene interrotto da un "azionista pesante", con tante azioni, che gli contesta come, tecnicamente, era possibile anticipare l'aumento del capitale oppure adottare altre soluzioni e che, quindi, la svendita dei big è stata una scelta non obbligata ma solo una scelta.
Blanc va in difficoltà anche per quanto riguarda la definizione di nuovi giocatori dimenticandosi che Criscito, Nocerino ed altri non li ha comprati lui ma li ha ereditati dalla precedente gestione.
Interessantissimo, inoltre, è stato il passaggio dove Blanc e Bergero hanno riconosciuto l'esistenza di 40 milioni di euro di liquidità, problema che era stato sollevato efficacemente da Dominio e dal Mago di Ios. Tale liquidità, a detta di Blanc, va amministrata con parsimonia nell'intero arco del programma quinquennale.
Riprende la parola Cobolli che, rispondendo a Belviso, dichiara che per quanto riguarda i processi sportivi 2006 loro hanno deciso di mettere la parola fine sul tutto.
Sui processi penali contro Milan, Inter (non nominata per farci un favore) e Juventus dichiara che prenderanno le decisioni dopo l'eventuale rinvio a Giudizio.
Riprende la parola Bergero per risponde ad alcune osservazioni fatte da Dominio Bianconero.
Approvato il Bilancio, dunque, si è passati al problema del numero dei componenti il CDA.
Dominio ha sottolineato che il conferimento della carica ad un rappresentante dei piccoli azionisti era una grande occasione. Cobolli ha ribattuto che ciò potrà avvenire solo quando verrà rinnovato l'intero CDA. L'azionista Bava ha sottolineato l'importanza di allargare il CDA per far entrare un uomo competente in materia calcistica.
Tali proposte non sono state accolte dall'assemblea, che confermava la proposta di riduzione degli amministratori fatta dal CDA.
Ovviamente il giorno dopo, sulla stampa, registriamo il silenzio assoluto sulle contestazioni all'accordo commerciale con la Gazzetta, se si esclude un rigo riportato da Tuttosport.
Sugli altri quotidiani il silenzio assoluto, nonostante la contestazione sia arrivata fino a chiedere l'allontanamento dei giornalisti della Gazzetta (giunto purtroppo in ritardo, a lavori iniziati) e la diffusa contestazione dell'accordo commerciale con la Juventus.
Spiace rilevare che anche Tuttosport abbia seguito tale linea dedicando solo un misero rigo alla vicenda.
La sgradevole sensazione è che siano tutti, e ripeto tutti, allineati alla linea della "normalizzazione".
Un'ultima annotazione voglio farla sulla risposta di Cobolli circa l'accordo commerciale con la Gazzetta. Il presidente ha risposto presentandolo come uno "scambio merce". Cosa intendono loro per scambio merce? Scambio merce è dare pubblicità a bordo campo e possibilità di "distribuire" copie omaggio della rosea, sui seggiolini dello stadio, in cambio di un "servizio", di pari importo, offerto dalla Gazzetta. Cosa offre la Gazzetta in cambio di quello che la Juventus assicura alla Gazzetta?
Ad occhio non si vede e non si capisce, nè Cobolli ha dato una risposta capace di fare chiarezza.