La Commissione Disciplinare di Sergio Artico si dovrebbe riunire domani per valutare il fascicolo del superprocuratore federale Palazzi che ha deferito, per l'ipotizzato uso delle schede telefoniche straniere, Moggi, Fabiani, i dirigenti del Messina (Franza e Bonsignore), Paparesta senior e junior e gli altri arbitri Bertini, Pieri, Ambrosino, gli ex Racalbuto, Gabriele, Cassarà e Dattilo. Sotto processo per responsabilità diretta anche Juventus e Messina. Tuttosport del 13 maggio scriveva che "la questione al centro del processo sportivo che Palazzi intenterà a Moggi è quella della "novità", secondo l’accusa, del contatto per il tramite delle schede svizzere di Moggi e Fabiani con gli arbitri. Nel processo del 2006, però, la Juve venne sanzionata perché i suoi dirigenti avevano condizionato la classe arbitrale, determinando un vero e proprio attentato all’intero campionato 2004-2005."
Sul Quotidiano Nazionale del 16 giugno abbiamo potuto leggere la linea difensiva che sarà adottata dall'avvocato D'onofrio, che difenderà Moggi. Riportiamo l'interessante articolo:
Processo per le tessere svizzere degli arbitri
Avvocato D'Onofrio, mercoledì lei difenderà Moggi dalla Disciplinare per la vicenda delle sim che servivano come "sistema di comunicazione"con gli arbitri
"Si ma il procedimento è infondato"
Perchè?
"Moggi dal 16 maggio 2006 non è più un tesserato. Lo scorso anno una sentenza della Corte Federale aveva dichiarato il non luogo a procedere per questo motivo"
E allora perchè la Procura Federale lo deferisce?
"Riteniamo vi sia un intento persecutorio. Le racconto un episodio: nel maggio 2007, Borrelli, allora capo dell'ufficio Indagini, invia una minacciosa lettera di convocazione a Moggi. In sintesi: se non viene incorre in sanzione. Io la impugno al Tar, poichè Moggi non è un tesserato, a quel punto Borrelli fa marcia indietro con una seconda lettera"
Però si va in giudizio.
"Il punto cruciale è scritto nel deferimento: è necessario procedere nei confronti di Moggi, perchè se non lo facessimo sarebbe inutile l'intero procedimento nei confronti degli arbitri"
Dunque quello di Moggi è un deferimento "funzionale".
"Si, nonostante Procura e Corte Federale abbiamo riconosciuto la carenza di giurisdizione"
Sfugge però il motivo di questa presunta persecuzione.
"L'unica categoria che non si è riusciti a censurare debitamente è quella degli arbitri, i quali sono sottoposti a sospensione cautelare, che dura da un anno. C'è il rischio che possano chiedere al giudice del lavoro una reintegrazione, quindi la Procura deve per forza procedere, anche perchè da Napoli giunge poco o nulla".
E qui entrano in scena le sim estere.
"Si, ma le sim non le ha distribuite Moggi"
Romeo Papresta ha raccontato che le sim le ricevette da Lucianone.
"Quello che dice Paparesta non è stato provato, nutro dei dubbi che possa confermare la circostanza in dibattimento"
E' un fatto che vi sia chi le utilizzava, le schede: gli arbitri, Moggi...
"Si ma si sa soltanto che le schede a un certo punto vengono attivate, non ci sono intercettazioni. Le cito un caso del 2000, Atalanta-Pistoiese. La Procura sospettò la combine, ma l'unico elemento certo emerso fu che le schede telefoniche si fossero attivate con telefonate e sms tra tesserati, non c'era però il contenuto delle telefonate. La Corte Federale non potè sanzionare e andarono tutti assolti".
Un precedente che può salvare gli arbitri?
"Certo, perchè il semplice contatto è vietato dal nuovo codice, non dal vecchio, vigente all'epoca dei fatti"
La Juve è deferita per responsabilità diretta. Cosa rischia?
"Credo rischi davvero poco oramai, al massimo un'ammenda".
Palazzi scrive che Moggi è un dirigente "ombra" del Messina.
"L'atteggiamento della Procura Federale qui è ancora più imbarazzante, perchè non riferisce alcun elemento di prova e il presidente Franza a Napoli smentisce questa tesi. Si dice "la Juve faceva le amichevoli con il Messina". Si, ma le faceva anche con il Catania, e allora?."
E il rapporto con Fabiani, ritenuto il braccio destro di Moggi?
"Sono amici, ma da qui a dire che c'è un rapporto a scapito della società ce ne corre. Noi presentiamo un dossier sulle attività di mercato del Messina"
Torniamo agli arbitri.
"Noi abbiamo presentato un dossier sulle presunte agevolazioni alla Juve nel 2004-2005. Sui cartellini gialli mirati, quelli che avrebbero provocato squalifiche per il match successivo, abbiamo una classifica. L'Atalanta è prima (22 squalifiche a favore), poi Brescia (19), Reggina (18), Juve, Lecce, Livorno e Inter a 17. I rossi comminati nel turno precedente, eventualmente a favore, dicono: Reggina a 12, Bologna, Siena, Samp 9, Atalanta e Juve a 8. I rossi diretti in partita, con l'avversaria ridotta in 10, dicono che alla Juve è capitato due volte. Pensi che l'Inter ne ha avuti 5 a favore".