I vertici dirigenziali juventini sono stati sospettati di aver ammorbidito alcuni importanti personaggi del mondo del calcio attraverso l’omaggio di auto della casa madre Fiat. I Carabinieri introducono così la questione: «Il legame storico che unisce la dirigenza calcistica juventina alla Fiat permette – in particolare al Moggi – di gestire un ampio parco macchine che vengono vendute con un consistente sconto o regalate a favore di soggetti individuati da Moggi secondo i suoi interessi. Tale strumento, evidentemente considerato dal dirigente juventino un formidabile mezzo di persuasione ed affiliazione, effettivamente consente di ottenere la disponibilità di persone in grado di ricambiare il favore».
Innanzitutto va precisato che le auto non vengono mai regalate ma vengono vendute con lo sconto massimo concesso dall’azienda, pari al 23%. Quindi, è necessario sottolineare che tutte le transazioni sono state regolarmente fatturate. Ma si rimane sconcertati quando si leggono i nomi dei destinatari di queste presunte regalie: Ermanno Pieroni (ex ds dell’Ancona), Ignazio Scardina (giornalista), Paolo Trofino (avvocato personale di Moggi), Giovanni Sartori (ds del Chievo) e Gino Picarazzi (maggiore Gdf). Ad interessarsi alle auto scontate sono anche la figlia di Marcello Lippi e Fabio Baldas al quale viene risposto di riformulare la richiesta a settembre, quando la Fiat ricomincerà a praticare sconti. Nei fascicoli di Torino c’è invece un accenno ad un’automobile Maserati che i media hanno immediatamente spacciato come regalo personale di Moggi a Pairetto. In realtà accade che, nel settembre 2004, Pairetto fa da tramite per conto di un suo amico, l’imprenditore Enzo Musetto, intenzionato ad acquistare una Maserati. Moggi chiama tale Nalla allo stabilimento Fiat di Torino non per ottenere uno sconto ma semplicemente per far arrivare l’auto in tempi più rapidi. Analoga spiegazione viene fornita anche dallo stesso procuratore Maddalena: «Moggi si adopera, su richiesta di Pairetto, per procurare un bene materiale di rilevante valore economico, ossia un’automobile Maserati, ma le numerose intercettazioni che riguardano tale episodio consentono di ricostruirlo in modo del tutto chiaro, ed al contempo di escludere che tale automobile sia stata direttamente consegnata al Pairetto e più in generale che il Moggi abbia consentito al Pairetto o a terzi di conseguire un beneficio economico».
Accuse Juve: le auto in regalo
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