23 luglio 2006.
Ore 9.15 - La seconda giornata del procedimento di appello inizia con Sandulli che prima chiede ai legali una maggiore "sintesi", poi legge un'ordinanza ad "integrazione" con la quale annuncia di aver rigettato la richiesta dell'arbitro Paolo Dondarini, che aveva chiesto di ascoltare Lanese come teste.
Ore 9.20 - CONTINUANO LE DIFESE. Il primo legale a prendere la parola è Gianluigi Pellegrino, difensore di Paparesta, che esclude, come già avvenuto davanti alla CAF, la vicenda del "sequestro di persona" dell'arbitro che, quindi, sarebbe responsabile solo della mancata refertazione delle "proteste" di Moggi ed Giraudo dopo Reggina-Juventus. Pellegrino evidenzia che Paparesta è stato deferito anche dalla disciplinare dell'Aia "per le stesse vicende indagate da Borrelli, poi valutate da Palazzi e poste a base del complessivo maxi processo", avendosi così un "doppio processo". Pellegrino osserva: "In questo modo si innesca un meccanismo di doppio processo per tutti gli arbitri che delegittima l'intero sistema di giustizia sportiva, e contraddice la decisione della Caf di assegnare alla giustizia federale l'accertamento di tutte le condotte relative alla stagione calcistica 2004-2005 nella logica tipica di un maxiprocesso che sia fondativo della rinascita del sistema".
Quando viene il suo turno, l'avvocato Cesare Zaccone, per alleggerire la posizione della Juventus, scarica Moggi definendolo "mercante in proprio, commerciante di calciatori", e poi dichiara: "Ci sono sei sanzioni che la società deve scontare, in realtà la retrocessione, la penalizzazione, l'ammenda, la revoca del titolo 2004-2005, la non assegnazione del titolo 2005-2006 sono sotto gli occhi di tutti, ma c'è anche il fatto di non partecipare alle Coppe Europee e da considerare l'esodo di tutti i calciatori più bravi. Qualora venisse confermata la sentenza, ci sarebbero conseguenze devastanti sul piano patrimoniale. La legge dice che l'ordinamento sportivo deve cedere a quello generale quando si tratta di situazioni giuridiche soggettive rilevanti per l'ordinamento della Repubblica. Rammenterò solo che l'80 per cento degli introiti della società vengono dai diritti televisivi. Si tratta di situazione giuridiche che riguardano l'ordinamento nazionale. Penso poi agli azionisti e ai risparmiatori da tutelare. Penso a un azionista straniero che abbia comprato queste azioni. Questo non vuol dire che io non mi sottoponga al giudizio di questa Corte. Chiedo che la sanzione sia giusta e coerente con i fatti che abbiamo esposto. Noi abbiamo una devastante conseguenza sul patrimonio, penso ai creditori, agli azionisti. La moltiplicazione delle sanzioni non è corretta".
Luigi Chiappero, legale di Antonio Giraudo: "Nessuna di queste squadre può essere penalizzata con la retrocessione o con l'assegnazione ad altro campionato perché il campionato di competenza non è quello del 2005-2006 ma quello nel quale si è verificato l'illecito, se illecito c'è stato. Ovvero il campionato del 2004-2005. Se vi chiediamo in concreto di stabilire cosa ha fatto Giraudo ci sono solamente le cene, non c'è altro. I contatti con telefonini riservati sono una violazione dell'articolo 1, mentre diventano una violazione dell'articolo 6 se si utilizza quel contatto riservato per compiere illeciti".
Nella sua arringa Gianaria, legale di Moggi, definisce il suo assistito come "il capro espiatorio" ed evidenzia che "non ci sono prove di un rapporto diretto con gli arbitri".
Dopo la pausa si riprende con una dichiarazione di Diego Della Valle: "La cosa che dico e che penso, assolutamente non in polemica con la Procura, è che c'è un filone d'indagine che viene da chi ha fatto le indagini, le ha mandate alla Procura e così via. C'è un teorema, lo chiamo così per comodità, dove si pensa: questi hanno dato fastidio, li hanno vessati, si sono organizzati e tutto è andato posto. Si pensa che noi eravamo sotto schiaffo e che poi, dopo le elezioni di FIGC e Lega, abbiamo avuto la nostra contropartita. Noi però non abbiamo cambiato linea rispetto a quando eravamo scomodi: siamo andati all'Antitrust, non abbiamo accettato scambi di giocatori con la Juve di Moggi, anche perché pensavamo di averli pagati già abbastanza, qualche mese fa siamo stati gli unici a non essere d'accordo su come andava la Lega. Ho visto le foto del mio incontro con Bergamo, ed erano state fatte in modo da farlo sembrare un incontro sull'Aspromonte, mentre era il più bell'albergo di Firenze, e c'era tantissima gente. Sono due o tre mesi che siamo in questo tunnel e non riusciamo a uscirne. Chiedo che, quando io o mio fratello siamo offesi, quando prevale questo atteggiamento un po' da mitomani che ci tira dentro a tutto, Lei (rivolto a Sandulli, ndr) intervenga".
L'avvocato Giuseppe Morbidelli, uno dei quattro legali della Fiorentina: "Moggi è una specie di re Mida al contrario, che trasforma in piombo, e quindi impiomba, i soggetti con i quali viene a contatto".
Gianmichele Gentile, legale del presidente della Lazio, Claudio Lotito: "Sono contento che siamo di fronte a una corte di avvocati, in modo tale che l'accertamento dei fatti prevalga sulle teorie. Sappiamo che certe volte il libero convincimento può prevalere sull'accertamento delle prove. Se da parte degli arbitri si chiede la terzietà, mi sembra che altrettanto fosse da richiedere dalla Caf, per la quale non c'era bisogno che fossero nominati altri giudici, per giunta alla vigilia del processo. L'intervento di Lotito su Carraro? Nelle sue dichiarazioni Carraro conferma che effettivamente c'erano stati degli arbitraggi a danno della Lazio. Lotito non ha mai chiesto degli arbitri favorevoli. Su Lazio-Brescia devo dire che Tombolini era stato talmente onesto da ammettere di non aver fischiato il rigore per la Lazio, che c'era, non per non averlo visto, ma per averlo scambiato per simulazione".
Corte Federale, seconda giornata. Zaccone scarica Moggi
- Dettagli