Griglia, fortissimamente griglia. Chi non se ne è occupato. Non solo Moggi, come sembrava dalle informative, dai titoli dei giornali nel 2006, dalla docufiction di La 7. Poi abbiamo scoperto che grigliava anche Facchetti, come molti altri presidenti e dirigenti. Di griglie, nei loro articoli, si occupavano anche i giornalisti. Pesciaroli, del Corriere dello Sport, era il più preparato, quello che al 90% riusciva a prevederle con giorni d'anticipo.
In questi ultimi giorni si è tornati a parlare di griglie a proposito di due specifiche giornate di campionato: quella della partita Roma-Juventus del 5 marzo 2005 e quella della precedente giornata di campionato, del 27 febbraio 2005, come diretta conseguenza.
Recentemente, in una intercettazione di Bergamo, abbiamo colto la buona fede dell'ex designatore nella composizione delle griglie, condizionate da vincoli e regole del sorteggio. Ora sappiamo che il sorteggio era regolare, secondo quanto hanno testimoniato nel processo il notaio che li certificava ed il giornalista Pesciaroli, presente tra quanti estraevano le famose palline. Prima di queste testimonianze avevamo letto sui giornali che i sorteggi erano taroccati.
Quelle due griglie furono oggetto di molte polemiche a seguito dell'arbitraggio di Racalbuto in Roma-Juventus. Per esempio, la giornalista Scarnati concluse un servizio del TG1 sulla partita dicendo "Tra i bocciati ci sono anche i designatori arbitrali. A loro vanno i complimenti per aver permesso a Racalbuto di dirigere una delle sfide più delicate della stagione". Ancora adesso, in un articolo del 4 luglio, Ruggiero Palombo scrive che quel Roma-Juve "Avrebbe richiesto un Collina, in quegli anni e per sei stagioni consecutive nominato miglior arbitro del mondo. Solo che Collina, causa griglie improvvide, la settimana precedente ha diretto nientemeno che Juventus-Siena e perciò non può essere riproposto".
Ed allora torniamo a parlare di quelle due griglie, per verificare se si poteva davvero fare diversamente, per rivivere le cose attraverso le parole degli ex designatori e dei giornalisti.
Sulla Gazzetta, che prendiamo come giornale di riferimento, Galdi scrisse due articoli (articolo 1 - articolo 2):
7 marzo. "Sono settimane che viene criticata la decisione di inserire il numero uno degli arbitri italiani nell'urna del sorteggio della scorsa settimana (gli toccò Juventus-Siena)"
8 marzo. "Collina aveva diretto Juventus-Siena la settimana precedente e dunque non poteva arbitrare la Juve (questa bislacca regola effettivamente esiste) due volte di seguito. «In quella griglia doveva starci e fu sorteggiato perché era la stessa griglia del derby Inter-Milan» confessa candidamente Pairetto. Senza aggiungere, ma lo facciamo noi al suo posto, che si trattò, quella sì, di una vera sciocchezza".
Palombo, sempre l'8 marzo, scriveva: "Parole certo meno infelici di quelle pronunciate domenica da Pairetto, che non ne ha indovinata una, dalla scusa Champions in giù (lui che è vicepresidente della commissione arbitrale Uefa), nel giustificare il mancato tentativo di utilizzare Collina per Roma-Juventus. L'unico arbitro che avrebbe potuto domare il match che da mesi, per i noti motivi, si sapeva essere il più a rischio dell'intero campionato". L'unico arbitro.
Cosa aveva detto Pairetto all'ANSA? Questo: "Ho sentito dire un cumulo di sciocchezze sulle designazioni. Sento dire "Collina o non Collina", semplicemente, non poteva essere a Roma-Juve, perché ha la Champions martedì e la Uefa impedisce che arbitri nel turno di campionato. Dunque: è semplicemente idiota dire, "perché non Collina?". Collina non poteva esserci a Roma-Juve: a parte il fatto che la domenica precedente aveva già diretto la Juve, e in quella griglia doveva esserci perché era quella del derby di Milano, comunque non avrebbe potuto essere inserito nelle fasce di questa domenica. Doveva infatti essere impegnato in Champions. Altri tre internazionali sono romani (De Santis, Rodomonti e Farina) e uno è di Torino, ovvero Rosetti. Messina aveva arbitrato a Roma la domenica precedente, con non particolare soddisfazione generale; Dondarini è un giovane internazionale, e criticato recentemente; Trefoloni era malato. Per Roma-Juve la scelta era ristretta a Racalbuto, Bertini e Paparesta, oppure bisognava puntare su un arbitro giovane. Gli arbitri sono questi, e poi c'è il sorteggio: non può andare bene solo quando si vuole, una domenica sì e l'altra no. È necessario ogni domenica".
Allora adesso grigliamo noi, rivediamole quelle due giornate di campionato e le relative griglie con gli arbitri poi estratti.
27 febbraio 2005
Griglia A:
Lazio-Parma - Messina (preclusi De Santis e Collina)
Palermo-Roma - Rosetti (precluso De Santis)
Inter-Milan - De Santis
Fiorentina-Udinese - Trefoloni
Juventus-Siena - Collina (preclusi Rosetti e Trefoloni)
Griglia B:
Bologna-Livorno: Rodomonti
Brescia-Samp: Nucini
Cagliari-Atalanta: Ayroldi
Lecce-Messina: Rizzoli
Reggina-Chievo: Pieri
Si poteva non mettere Collina, l'arbitro che tutti volevano per ogni partita, nella griglia di Inter-Milan?
Se i designatori lo avessero fatto, sostituendolo con uno degli arbitri della fascia B, e questo fosse stato estratto per il derby arbitrandolo male, chissà che polemiche. Sempre sulla Gazzetta vi invitiamo a leggere il commento di Gianni Bondini che parla di "accortezza" di Bergamo e Pairetto nel mettere "Proprio nella composizione della griglia di Inter-Milan (per parare le polemiche della vigilia di una giornata di campionato delicatissima per la lotta al vertice?) tutti arbitri internazionali fra i più quotati. Dal top del top Pierluigi Collina....".
I cinque arbitri internazionali inseriti in quella griglia erano tutti estraibili per il derby Inter-Milan. Venne estratto De Santis.
Appurato che Collina in quella griglia doveva esserci, forse si può rimproverare ai designatori che nella griglia non doveva essere inserita la partita della Juventus? Era un momento delicato del campionato, con Juve e Milan impegnate in un testa a testa, ed entrambe dovevano essere arbitrate dagli arbitri migliori per evitare polemiche e recriminazioni. Juventus-Siena doveva essere in quella griglia. Ma se anche non ci fosse stata, vedremo tra poco, non avrebbe garantito Collina per Roma-Juve.
Per la domenica successiva, 6 marzo 2005, ci sono i due anticipi al sabato del Milan e della Juve con la Roma. La griglia per i designatori è obbligata perché "Tra preclusioni, attacchi d'influenza e valutazioni negative: non c'è altro in circolazione" scrive Bondini, che aggiunge "Questi sono i regali del sorteggio, che dal 1999 non ha rasserenato il calcio e ha avvelenato i commenti nei confronti dei designatori Bergamo e Pairetto. [...] Una settimana fa era uscito di scena il top del top Pierluigi Collina, «precluso» dopo aver arbitrato Juve-Siena (3-0) e inserito nella «griglia A» di domenica scorsa con la speranza che dirigesse Inter-Milan (0-1)". Bondini, che ricostruisce perché erano disponibili solo quei tre arbitri, concorda con quanto dirà successivamente Pairetto sul momento poco felice di Dondarini. Al sorteggio non partecipa Pairetto colpito dalla morte del padre.
6 marzo 2005
Griglia A:
Atalanta-Milan (sabato 5, ore 18): Bertini
Roma-Juventus (sabato 5, ore 20,30): Racalbuto
Messina-Lazio: Paparesta
Ricordiamo che la griglia doveva essere composta da un minimo di tre partite. Facciamo ora delle ipotesi per vedere se davvero era motivata la critica di chi rimproverava il mancato tentativo di utilizzare Collina, reputandolo l'unico arbitro che poteva dirigere Roma-Juve. Per inserire Collina, però, dobbiamo escluderlo dalla griglia con il derby della settimana precedente. Inoltre, siccome deve arbitrare martedì in Champions, bisogna includere una preclusione che gli vieti Messina-Lazio di domenica. Prima domanda: è lecita una preclusione di questo tipo? Facciamo finta che lo sia.
Inseriamo Collina nella griglia al posto di Racalbuto. Arbitri: Collina (preclusa Messina-Lazio), Bertini e Paparesta.
Le possibilità che Collina arbitri Roma-Juve sono del 50%. Effettuiamo il sorteggio e Collina viene estratto per Atalanta-Milan. Non va bene, perché noi vogliamo che Collina arbitri Roma-Juve. Perché questo sia possibile allora dobbiamo inserire la preclusione che arbitri la domenica Messina-Lazio più la preclusione ad arbitrare Atalanta-Milan. Ed in base a cosa possiamo inserire questa seconda preclusione? E non sarebbe un sorteggio irregolare, perché di fatto diventa una designazione diretta per Roma-Juve e non un sorteggio?
Riascoltate l'intercettazione Facchetti-Mazzei, dove Facchetti suggerisce di inserire proprio due arbitri preclusi per avere il "numero 1 degli arbitri" e Mazzei gli fa presente che bisogna lasciare almeno un 50% di possibilità. Ma è anche logico se c'è un sorteggio, no?
Se proviamo a superare anche la polemica di quei giorni su "in realtà l'Uefa consiglia di non utilizzare un direttore di gara impegnato in Champions, ma non lo vieta", e inseriamo comunque Collina nella griglia, perché arbitri Roma-Juve dobbiamo sempre dargli due preclusioni per le altre due partite. Con quali motivazioni? Ed il sorteggio?
Parlando della griglia per la domenica del derby milanese, Bondini aveva scritto che quei cinque internazionali servivano anche "a respingere, volendo vedere le cose con un po' di malizia, le insinuazioni sul fatto che il gioco delle preclusioni (metti questo e leva quello) possa far rientrare dalla finestra la designazione arbitrale, scalzata dal 1999 dal sorteggio".
Abbiamo visto che Collina aveva arbitrato Juventus-Siena perché era stato inserito nella fascia nella quale c'era il derby di Milano, e che solo il sorteggio decise che dovesse arbitrare la Juve e non il derby. Abbiamo dimostrato che, anche senza rispettare la raccomandazione dell'Uefa, e anche se non avesse arbitrato la Juve nella giornata precedente, non era possibile avere la certezza matematica, rispettando le regole in vigore per il sorteggio, che arbitrasse Roma-Juve.
A noi le giustificazioni date a quel tempo da Bergamo e Pairetto sembrano fondate.
Facciamo una griglia arbitrale anche noi
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