Le clamorose anticipazioni che sono giunte ieri dal Tribunale di Napoli circa il ritrovamento di decine di telefonate che altri dirigenti di squadre di calcio di serie A avrebbero fatto ai designatori durante il campionato 2004-2005 sono un'importante novità per un Processo che nelle ultime udienze aveva già riservato alcuni colpi di scena.
Il controesame del tenente colonnello Auricchio infatti sta riservando molti spunti di discussione e gli avvocati delle difese, capeggiati da Maurilio Prioreschi e Paolo Trofino, stanno mettendo a dura prova la resistenza fisica e mentale dell'investigatore che ha condotto le indagini su Calciopoli.
Il lavoro certosino degli avvocati, finalizzato a smontare punto per punto le tesi dell'accusa, è però possibile anche grazie alla collaborazione di alcuni esperti consulenti che hanno avuto il compito, nella fase pre-processuale e nel corso del dibattimento, di analizzare la documentazione e fornire supporto tecnico ai legali.
Particolarmente agguerrita è la coppia di consulenti a disposizione degli avvocati di Luciano Moggi, e non poteva essere altrimenti, visto che l'ex DG della Juventus è il principale accusato, anche da punto di vista mediatico, nonché il fulcro su cui poggia l'architrave dell'accusa, condotta dal PM Giuseppe Narducci.
In aula si nota, ad esempio, l'ingegner Roberto Porta, uno dei migliori professionisti sulla piazza, salito recentemente alla ribalta per essere stato nominato perito "super partes" dal Gup Stefano Vitelli del Tribunale di Vigevano nel processo Stasi-Poggi. La sua perizia ha, di fatto, scagionato Alberto Stasi dall'accusa di omicidio. Porta è un esperto informatico e di telecomunicazioni e, per quanto attiene Calciopoli, si sta occupando di analizzare i dati sulle schede svizzere, sulle celle, sui tabulati e sul traffico telefonico.
Al suo fianco agisce Nicola Penta, azionista della Juventus FC e vicinissimo al ramo Umbertiano della famiglia Agnelli. Penta è consulente per la parte sportiva, e si sta occupando da mesi dell'analisi di tipo statistico sulle partite oggetto dei capi di imputazione e sugli arbitri, nonché di verificare, passo dopo passo, la congruità tra le informazioni contenute nelle informative dei carabinieri e quanto accaduto effettivamente sui campi di calcio. A lui si deve anche la titanica opera di ascolto sulle intercettazioni: Penta, coadiuvato anche da appassionati collaboratori, ha sbobinato e ascoltato oltre 30.000 intercettazioni sulle quasi 200.000 effettuate dagli inquirenti.
Questo lavoro, come si intuisce dai numeri, è tuttora in fase di svolgimento, e potrebbe riservare ancora qualche sorpresa.
I consulenti: valore aggiunto
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