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Alcune intercettazioni sono state oggetto di particolare attenzione da parte dei media, al punto da essere riprodotte in televisione con l’ausilio di solerti imitatori. È il caso delle famose telefonate intercorse tra il designatore Pierluigi Pairetto e l’arbitro Paolo Dondarini prima e dopo Sampdoria-Juventus del 22 settembre 2004 (terza giornata di campionato). La loro pubblicazione non integrale e fuori dal contesto originario rappresenta un perfetto esempio di informazione lacunosa e (volontariamente?) manipolata.(21 settembre 2004)
Pairetto: pronto
Dondarini: Gigi? sono Donda
P: ciao Donda, come stai?
D: ti disturbo?
P: no
D: tutto bene ecco
P: bene sì, tu?
D: bene molto, mi ha telefonato Manfredi adesso
P: uhm
D: e mi ha chiesto un po’ di dati, eh
P: eh, mi raccomando
D: eh, sì lo so
P: mi raccomando domenica, che non ci salti tutto
D: mercoledì, domani
P: sì, mercoledì ecco fai una bella partita tutta sai che lì, e sai son sempre
D: eh, son particolari
P: eh, infatti infatti
D: sì, sì, sì, no, bisogna fare
P: quindi
D: con cinquanta occhi ben aperti
P: come
D: con cinquanta occhi aperti
P: eh, bravo, per vedere anche quello che non c’è, a volte
D: sì
P: quindi veramente ti dico, eh
D: bon
P: non ho bisogno di dirti niente, ecco
D: no, no
P: so che arbitrerai benissimo
[…]
P: siccome io sono uno che ha insistito molto su…
D: sì, lo so
P: su questa cosa con tutti
D: ci mancherebbe
P: e allora ecco, non facciamo subito che si dica, ah bene complimenti per te
D: bella roba
P: per le scelte, eh
D: eh, infatti
P: pronti via, complimenti per le scelte
D: vero, vedrai che non vi deludo
P: no, no, son sicuro, no, no
D: non ci son problemi
P: so di aver puntato bene
D: niente, non so cosa dire, sono senza parole, quindi ti ringrazio
P: niente, fai bene bene bene tanto mercoledì, questo è il miglior ringraziamento
D: perfetto
P: che si possa avere
D: perfetto, va buò
P: eh
D: apposta prima Manfredi mi ha detto di non dire niente a nessuno
P: no, no, assolutamente proprio assolutamente
D: bon, a posto neanche con Ale? O posso dir qualcosa a Ale?
P: ma con Ale non c’è problema
D: perfetto
P: raccomandandoti che non…
D: ci mancherebbe
P: lui non è uno che non dice un cazzo, quindi
D: con lui si può dire, va bene
P: eh
D: perfetto, va bene eh, niente poi magari domani ti do un colpo di telefono nel pomeriggio così…
P: sì, sì, sì
D: prima di quella gara, dai
P: dai
D: visto che è andata bene domenica scorsa ti chiamo anche domani, ok?
P: bene
D: grazie Gigi
P: ou
D: grazie mille
P: davvero, sai che son lì con te
D: sì, lo so
P: ci sentiamo
D: lo so, guarda, veramente non ho parole
P: ok
D: grazie mille
P: a presto, ciao, ciao
La spiegazione della telefonata è contenuta all’interno della richiesta di archiviazione della Procura di Torino:
Poiché alcune delle frasi comparenti in tale conversazione sono apparse allo scrivente mal aderenti alla partita Sampdoria-Juventus, come quelle relative agli spropositati ringraziamenti per tale designazione, questo ufficio rammentando a memoria che in quel lasso di tempo il Dondarini aveva ricevuto o ottenuto “qualcosa”, interpellava in proposito la Federazione Italiana Giuoco Calcio per sapere “se in periodo immediatamente (o di poco) precedente la data del 21 settembre 2004 l’arbitro Dondarini Paolo, inserito nel gruppo degli arbitri delle gare professionistiche di serie A e B, abbia ricevuto un qualche premio o una qualche promozione (o sia stato proposto in tal senso). Il presidente della Federazione così testualmente rispondeva in data 27 maggio 2005: “Ogni anno nel mese di settembre-ottobre, l’Associazione Italiana Arbitri della Figc invia alla Fifa i nominativi degli arbitri internazionali per l’anno solare successivo. […] Per quanto riguarda gli arbitri del 2005 la lista è stata inviata alla Segreteria federale da parte del Presidente dell’Aia il giorno 20 settembre 2004 (il giorno prima dell’intercettazione, nda). In tale lista, per la prima volta, veniva incluso l’arbitro Dondarini per rimpiazzare l’arbitro Bolognino che terminava l’attività internazionale per limiti di età. Alla luce di questa precisazione, il contenuto della conversazione appare di solare luminosità. Dondarini, che ha saputo da Martino Manfredi dell’inserimento del suo nome nella lista degli arbitri internazionali da proporre alla Fifa, riferisce a Pairetto che Manfredi gli ha richiesto “un po’ di dati” (evidentemente da trasmettere agli organi competenti per la nomina) e Pairetto gli raccomanda di arbitrare bene la partita successiva (che, tra l’altro – prima di essere in ciò corretto dallo stesso Dondarini – colloca alla domenica successiva anziché al mercoledì infrasettimanale: segnale inequivoco che a tutto pensava Pairetto fuor che alla partita Sampdoria-Juventus e che non era quello l’oggetto della conversazione) perché “non ci salti tutto” e cioè la designazione ad arbitro internazionale. Come accennato è Dondarini che corregge Pairetto sulla data del prossimo incontro spiegandogli che la partita successiva non è domenica, ma mercoledì ma senza neppure un cenno a quale sia la partita. Ed è allora che il Pairetto si dilunga a raccomandargli di arbitrare bene (proprio perché è in vista la nomina ad arbitro internazionale) […] “per vedere quello che non c’è” viene ad esprimere il seguente concetto: occorre porre la massima attenzione e concentrazione nell’arbitraggio anche se poi a volte, così facendo si finisce per vedere, a volte anche quello che non c’è. E tuttavia, anche con questo rischio, bisogna tenere aperti cinquanta occhi perché sono poi i particolari quelli che ti fregano. La conferma di questa interpretazione viene da tutto quello che segue. E cioè, prima di tutto, dal Pairetto che si raccomanda che Dondarini gli faccia far bella figura (presso la Fifa) dato che lui (Pairetto) “ha insistito molto” (per la designazione di Dondarini) e non vorrebbe poi che si facesse del sarcasmo sul suo conto dicendogli (evidentemente in caso di cattivo arbitraggio): “ah bene, complimenti per te… per le scelte… Pronti via, complimenti per le scelte” (frase, quest’ultima, riproducente gli ipotetici sarcasmi cui – in caso di cattivo arbitraggio di Dondarini – sarebbe andato incontro il Pairetto perché la sua indicazione per gli arbitri internazionali si sarebbe dimostrata sbagliata fin dalla partenza). E poi dal Dondarini che si profonde in promesse e ringraziamenti: “vedrai che non vi deludo, non so cosa dire, sinceramente sono senza parole, quindi ti ringrazio”. […] La dimostrazione che l’oggetto della conversazione è esclusivamente l’inserimento del Dondarini nell’elenco degli arbitri internazionali per il successivo anno solare la si ottiene dalle ulteriori raccomandazioni di “non dire niente a nessuno”: raccomandazioni che hanno un senso se rapportate ad una designazione (ad arbitro internazionale) che era stata richiesta ma non ancora effettuata. E quindi si tratta di conversazione assolutamente innocua (anche nell’ottica della peggior cultura del sospetto) perché di Sampdoria-Juventus non si parla proprio e, men che meno, si parla o si accenna ad un arbitraggio di favore per la Juventus.