C'è un grosso problema in questo campionato. Non sono gli arbitri e nemmeno i media che ne enfatizzano gli errori a proprio piacimento. Il problema è la Juventus: è troppo forte.
E' un peccato avere una squadra così forte, perché finisce che ti ritrovi ad aver vinto un sacco di partite nelle quali hai dovuto subire decisioni arbitrali sfavorevoli. Le hai vinte lo stesso e allora quei fischi passano in secondo piano. Non è colpa dei media, che sappiamo essere integerrimi e correttissimi e sicuramente avrebbero sottolineato l'accanimento della classe arbitrale ai danni della Juventus. Ci sarebbe stato sicuramente qualche avvocato juventino che su Twitter avrebbe gridato 'al ladro al ladro' e qualche deputato di qualche partito che avrebbe chiesto al Presidente del Consiglio di garantire la regolarità del campionato. Sicuramente i battaglieri tifosi juventini avrebbero organizzato una manifestazione davanti alla sede della FIGC per protestare contro il sistema marcio e corrotto al grido di "Basta là" (lo so, in piemontese non viene così bene).
 
Vado a memoria:
- a Genova con la Samp, sullo 0-0, Costa affossa Pogba ma Banti non dà rigore. Finirà 0-1;
- a Torino il laziale Cana  stende Tevez impedendogli di chiudere il triangolo con Vucinic, ma Tagliavento non dà rigore. Finirà 4-1;
- a Torino sull'1-1 prima Costant atterra Tevez in area, poi Mexès maltratta Chiellini, per Rocchi niente rigore e niente espulsione. Finirà 3-2;
- a Firenze Rizzoli (toh, Rizzoli) prima non espelle Aquilani e Savic per doppia ammonizione e poi concede un rigore molto molto generoso per presunto fallo di Asamoah, dando l'inizio alla rimonta viola. Finirà che stavolta si perde, finalmente, ma ovviamente è colpa della Juve che ha buttato via la partita suicidandosi;
- a Parma sullo 0-0 Giovinco viene buttato a terra da Lucarelli, ma Giovinco è piccolo e Lucarelli è grosso, quindi Celi non dà rigore. Finirà 0-1;
- a Livorno sullo 0-0 Ceccherini (il difensore, non l'attore) gioca a pallavolo in area. Rigore netto, ma il giovane Massa dice che è meglio di no se no gli dicono che vuole fare carriera dando i rigori alla Juve. Finirà 0-2;
- a Bologna sullo 0-1 Antonsson trattiene Ogbonna su azione di calcio d'angolo, ma la regola che "in Europa questi ve li fischiano" vale solo contro la Juve e il buon Mazzoleni si adegua. Finirà 0-2;
- a Torino sull'1-0 un cross di Lichtsteiner incontra il braccio un po' troppo allegro di Dodò. Nella settimana del sistema e degli aiutini, Rizzoli nemmeno si sogna di considerarlo volontario e dare rigore. Finirà 3-0;
- a Torino sullo 0-0 prima Rolando commette un fallo tanto stupido quanto evidente su Llorente in area (inciso, per Llorente vale la regola opposta di Giovinco: lui è troppo grosso e in area non può cadere), poi Kuzmanovic attenta alla vita di Vidal. Per il simpatico Rocchi prima niente rigore e poi niente rosso. Finirà 3-1;
- a Torino sullo 0-0 il clivense Frey rifila un calcione sulla coscia di Llorente (ah, ma allora è vizio: vedi sopra), sull'1-0 invece Radovanovic strattona platealmente in area Giovinco (che, occorre riconoscerlo, inscena però una specie di attacco di dissenteria. Ma il fallo è fallo ugualmente). Niente rigore per il bravo Valeri, ça va sans dire. Finirà 3-1;
-a Torino sull'1-0 Glik chiede a Llorente (e daje...) se la sua maglietta è una XL o XXL. Rizzoli ritiene la domanda lecita e per sinteticità si gira dall'altra parte. Poteva finire 2-0 e poi poteva anche premiare lo stile aereo di El Kaddouri, ma dalla sinteticità non si transige e quindi finirà 1-0 invece che 2-1.
 
Insomma, vi rendete conto di quanti bei pianti ci saremmo potuti fare se solo non avessimo una squadra così forte da passare come un carro armato sopra le sviste arbitrali? Saremmo secondi, forse terzi, ma gireremmo per l'Italia con la spocchia delle vittime e l'orgoglio dei tartassati. E invece ohibò, siamo sempre i soliti ladri: quelli del goal buono di Paloschi, del fuorigioco di Pogba (mica del rigore su Tevez nella stessa azione o dell'espulsione di Immobile), dei 21 cm di Llorente o di quelli di Tevez a Verona. E, ovviamente, del rigorissimo del marocchino granata. Spiace assai. Potevamo avere un brillante passato da idoli del Corriere dello Sport e invece ci tocca il solito, banale presente da gobbi impuniti.
Che goduria.