O Pipita ... usa la manita! Non è ancora quella de Dios, ma promette bene. Marechiaro e compagni fanno abbuffata di pandoro in casa del Chievo e prendono la testa solitaria della classifica per un paio d'ore, grande esaltazione tra i cronisti. Comprensibile.
Dura però poco, perché la Juve, in quattro e quattr'otto, lancia la Lazio nello showbusiness pallonaro internazionale. La prossima estate Lotito non dovrebbe faticare granché ad accaparrarsi remunerative tournées in Tibet e Nepal. Stia pronta la Lega a non farsi cogliere impreparata anche questa volta.
Gli juventini hanno però poco da festeggiare, perché non avranno di fronte tutte le settimane la Lazio e pure con i biancazzurri, dopo il gol di Buffose, "la partita è girata, la Juve non è più riuscita a fare il suo gioco, affidandosi a sterili lanci lunghi, come questo di Bonucci per Vu ..." (sintesi di una felice telecronaca di un noto commentatore sul gol del 3 a 1).
La Roma sembra una squadra divertente, alla faccia di Baldini e Zéma. Gervinho avrebbe bisogno di un manuale "come calciare in porta" e di un buon parrucchiere rastamanno.
Il club più nostalgico del Mondo tratta il ritorno di Kakà a reti unificate. E ributta nella mischia Matri, applaudito al suo ingresso con il benestare del telecronista: "Silenzio, sentiamo il boato...".
Solo una settimana fa era Matri no grazie!. Intanto Allegri fa capire che El Shaarawy, Mr. 40 milioni dell'estate scorsa, è gradito come un gatto attaccato agli zebedei.
Bicarbonato di calcio/2
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- By Diego De La Vega