(La Direzione si scusa con i viaggiatori per la cancellazione di tutte le corse, causa l'impraticabilità delle linee)
Una giornata di squalifica per Cambiasso. Decisione saggia del giudice sportivo, che tiene conto della carriera immacolata dell'argentino, mai espulso in precedenza, e dell'appassionante lotta per la Champions e l'Europa League.
Se si considera che nelle giornate precedenti non erano stati espulsi né Totti per il fallaccio su Pirlo, né Cavani per la gomitata su Chiellini, con conseguente mancata squalifica di entrambi, Roma e Napoli hanno potuto beneficiare delle prestazioni esaltanti dei due giocatori nelle giornate seguenti, che hanno consentito alle due squadre di incamerare punti importanti per la classifica in danno dell'Inter.
Senza voler ritornare sul filotto di errori arbitrali favorevoli per l'altra contendente, il Milan, da circa una quindicina di partite in qua, a partire dal rigore ascellato.
E poi l'andamento della partita Inter-Juventus aveva regalato tutte decisioni arbitrali favorevoli ai bianconeri.
Si era cominciato con la convalida del gol di Quagliarella con un paio di juventini forse oltre la linea difensiva dei nerazzurri: vero che erano defilati rispetto alla traiettoria del tiro da lontano del bianconero, ma il portiere Handanovic era stato distratto lo stesso, pensando che Quagliarella avrebbe servito uno dei due, e già si era impostato per alzare il braccio per segnalare il fuorigioco, rimanendo sorpreso dal tiro in porta. Tutto si può dire tranne che le sospette posizioni di fuorigioco non siano state influenti ed attive. Gol da annullare.
E che dire del secondo gol di Matri? Come avrà fatto la sestina arbitrale a vedere in gioco l'assist di Quagliarella, quando tutti i difensori dell'Inter, meglio piazzati, hanno avuto l'illusione ottica che la palla fosse uscita sul fondo? Vero che la palla non oltrepassò la linea, ma gli arbitri se ne saranno accorti?
Lo stesso dicasi per il reclamato rigore su Cassano, non concesso dall'arbitro: vero che il difensore juventino interviene sulla palla, ma non se n'è accorto nessuno, neppure Bergomi e Caressa, e perfino il presidente Moratti ha detto che il rigore era netto. Forte il sospetto che neppure gli arbitri abbiano visto l'intervento pulito del difensore, ma che si siano adagiati sulla consuetudine secondo cui all'Inter i rigori non si danno.
Gli juventini hanno, come al solito, reclamato la mancata concessione di un rigore per fallo di Handanovic su Vidal, ma è apparso chiaro che dopo la lunga sgroppata del cileno con caduta finale ad un passo da un possibile gol si è manifestato di nuovo il vecchio problema della preparazione intensiva per affrontare i troppi impegni stagionali: il calo degli zuccheri.
Nè vale speculare sul fallo di mani in area di Zanetti, braccio alto e teso, su deviazione lenta di testa di Marchisio da circa 3-4 metri: volete mettere i riflessi di un quarantenne con quelli di un ventenne? Fosse stato fallo volontario, Zanetti sarebbe stato il primo a dirlo all'arbitro.
Partita falsata, dunque, come tutto il campionato. Su questo almeno gli interisti sono d'accordo con Galliani e De Laurentiis.
Viaggio nella psiche nerazzurra
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- By Massimo Della Pena