F.C. Internazionale Milano S.p.A. ha chiuso il bilancio dell’esercizio 2011/12 con una perdita di € 77.147.926, che trova la sua giustificazione, come affermato dal presidente Moratti, nell’ammontare ancora troppo elevato dei costi di produzione, nonostante si sia verificata una riduzione degli stessi di € 34 milioni, rispetto al 2010/11.
La politica gestionale caratterizzata dall’attenzione e dalla riduzione dei costi di produzione continuerà anche per la stagione 2012/13, per la quale si prevede una riduzione dei salari per circa € 40 milioni, mentre sul fronte ammortamento diritti pluriennali delle prestazioni calciatori la quota rimarrà invariata a circa € 60 milioni, a causa degli acquisti importanti operati durante l’ultima campagna acquisti. L’aumento dei ricavi è ritenuto “indispensabile” dal presidente Moratti per il riequilibrio definitivo dei costi. Il livello dei costi di produzione delineato per il 2012/13 risulta incomprimibile per il mantenimento della prima squadra a livelli di assoluto valore internazionale; pertanto, come detto, diventa fondamentale l’aumento dei ricavi commerciali, dei ricavi da partecipazione alla Champions League, dei ricavi per i diritti televisivi, dei ricavi da sponsorizzazione e dei ricavi da biglietteria.
La continuità aziendale.
Per quanto riguarda la continuità aziendale, ossia la capacità di poter far fronte e quindi di onorare impegni finanziari nel futuro, che è uno dei punti cardine del Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario, la società di revisione, nella sua relazione, ha rilevato che esistono perdite significative per € 77 milioni, che il patrimonio netto è negativo per € 21,3 milioni, che sussiste la situazione prevista dall’articolo 2447 del Codice Civile. Tuttavia, nei mesi di luglio e agosto 2012, il socio di riferimento, tramite Internazionale Holding Srl, ha effettuato versamenti per copertura perdite per complessivi € 7,1 milioni e ha prestato in modo infruttifero € 9,5 milioni . Inoltre gli Amministratori hanno affermato che il socio di riferimento si è impegnato, come di fatto è avvenuto, a ripianare il deficit entro la data di approvazione del bilancio, confermando altresì che “il socio di riferimento ha espresso il consueto impegno a supportare anche per il futuro, in caso di necessità, economicamente e finanziariamente la Società e su tale presupposto è stato redatto il presente bilancio di esercizio nella prospettiva della continuità aziendale.”
Quanto rilevato dai revisori, ma anche dal collegio sindacale, conferma che non si è in presenza di una gestione economica che si autofinanzia, ma di una gestione che necessità dell’intervento del suo socio di riferimento per far fronte agli impegni finanziari.
Si deve tener anche presente che il capitale circolante netto, ossia la differenza tra attività e passività correnti è negativo per € 248 milioni, mentre nel 2010/11 era negativo per € 262,8 milioni.
La “ratio” del Regolamento del Fair Play Finanziario è quella di obbligare le società di calcio ad adottare sistemi gestionali che si autofinanzino, col principio del “non spendere più di quanto si guadagni”. Una gestione che si autofinanzi non ha bisogno dell’impegno del suo socio di riferimento, perché è in grado, da se stessa, di creare le risorse finanziarie per far fronte agli impegni.
Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio Netto è negativo per € 21,3 milioni, mentre nel 2010/11 era negativo per € 24,2 milioni. Essendo negativo non è conforme a quanto stabilito dal Regolamento sul Fair Play Finanziario. Il patrimonio netto al 30 giugno 2012 risulta composto da un capitale sociale pari ad € 40.820.763 (€ 42.439.114 nel 2010/11), da riserve per € 15.000.000 (30 milioni nel 2010/11), e dalla perdita dell’esercizio.
Nella parte straordinaria dell’assemblea è stato posto all’ordine del giorno un aumento di capitale sociale per 35 milioni di euro.
In relazione alla copertura della perdita di € 77.147.926 (€ 62.147.926 al netto della riserva esistente al 30 giugno 2012 di € 15 milioni destinata a copertura perdite in formazione), il socio Internazionale Holding s.r.l., dopo la chiusura dell'esercizio, dal 9 luglio al 22 ottobre 2012, ha eseguito versamenti in parte destinati a copertura delle perdite, in parte destinati in conto futuro aumento del capitale sociale, per un totale di € 28.136.868: essi hanno ridotto le perdite da coprire ad € 40.820.763 e riportato il patrimonio netto da negativo a zero.
I versamenti eseguiti dal socio Internazionale Holding S.r.l., dopo il 30 giugno 2012, sono stati i seguenti: € 5.000.000 in data 9 luglio 2012; € 2.136.868 in data 2 agosto 2012; € 9.500.000 in data 2 ottobre 2012; € 4.000.000 in data 10 ottobre 2012; € 7.500.000 in data 22 ottobre 2012.
L’Indebitamento Finanziario Netto.
Per il regolamento del Fair Play Finanziario l’indebitamento di natura finanziaria al netto delle disponibilità, unitamente al saldo tra crediti e debiti per la compravendita calciatori, non deve essere superiore ai ricavi. Nel caso dell’ultimo bilancio d’esercizio di F.C. Internazionale questo dato risulta essere conforme a quanto stabilito dal Fair Play Finanziario.
I debiti verso le banche ammontano a € 87.650.213 (€ 68.889.091 nel 2010/11) e risultano in aumento del 27,23%. I debiti verso altri finanziatori ammontano a € 24.929.310 (€ 8.830.539 nel 2010/11), di cui 24,8 milioni riguardano un mutuo concesso dall’Istituto del Credito Sportivo a garanzia del quale c’è stata la cessione pro solvendo del credito vantato verso lo sponsor Pirelli S.p.A. (2012/13 e 2013/14) e una lettera di patronage da parte della controllante Internazionale Holding Srl.
Le disponibilità liquide sono pari a € 213.499, mentre nell’esercizio precedente erano pari a € 126.098.
I crediti verso società calcistiche ammontano a 98,7 milioni. Gli importi maggiori riguardano: il Genoa per 42,6 milioni; il Parma per 7,8 milioni; il Napoli per 7,5 milioni; il Cesena per 7,5 milioni; il Paris Saint Germain per 6,5 milioni ; il Palermo per € 6,3 milioni e FC Anji per 6 milioni.
I crediti per compartecipazioni ex art. 102 NOIF ammontano a 16 milioni. Gli importi maggiori riguardano: Viviano (Palermo) per € 5 milioni; Caldirola (Cesena) per € 2,5 milioni; Alen Stevanovic (Torino) per € 2 milioni e René Khrin (Bologna) per 2 milioni.
I debiti verso società calcistiche ammontano a 124,3 milioni. Gli importi maggiori riguardano il Genoa per 61,8 milioni, il Cesena per 12,7 milioni, il Parma per 11,7 milioni e il Porto per 11 milioni.
I debiti da compartecipazione ex art. 102 NOIF ammontano a € 10,8 milioni. L’importo maggiore riguarda Obi Joel in compartecipazione col Parma per 3,2 milioni, seguito da Livaja Marko in compartecipazione col Cesena per € 2.250.000.
Gli altri debiti.
I debiti verso il personale, diminuiscono da 24,9 a 13,1 milioni di euro. Un dato da considerare “fisiologico” e rientrante nei canoni del Fair Play Finanziario.
I debiti per cessione dei crediti pro soluto diminuiscono da 66,7 a 35,3 milioni di euro. Questi debiti riguardano la cessione ad un primario Istituto di Credito dei diritti TV 2012-13. Quanto sopra significa che, dal punto di vista gestionale, si è fatto leva su parte dei ricavi della stagione 2012-13, per creare liquidità nel 2011-12.
I debiti verso fornitori diminuiscono a € 63,8 milioni da € 90,2 milioni del 2010/11. Tali debiti comprendono il debito verso la RAI per € 9,4 milioni e il debito verso gli Agenti FIFA pari a € 27,1 milioni (€ 37,5 milioni nel 2010/11). Nell’esercizio 2011/12 sono stati effettuati pagamenti agli agenti per € 12,6 milioni.
I debiti verso le controllate diminuiscono di 16 milioni circa da 89 a 73 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono ai canoni di licenza d’uso dei marchi da pagare alla controllata Inter Brand S.r.l.. Nell’attivo tale voce è bilanciata da “Risconti attivi pluriennali per licenza d’uso marchi” pari a 56 milioni di euro.
I debiti tributari ammontano a € 22,6 milioni (€ 18,8 milioni nel 2010/11). L’aumento è dovuto a cartelle esattoriali connesse all’adesione ad avvisi di accertamento per rilievi ai fini IRAP, IVA e ritenute alla fonte per il periodo dal 2005 al 2007. Il debito complessivo di 7,7 milioni trovava parziale copertura nei fondi rischi per € 3,2 milioni, per il resto ha causato la rilevazione di oneri straordinari.
In passato si sono verificati con l’Agenzia delle Entrate numerosi contenziosi, riguardanti gli anni dal 2001-02 al 2006-07, in tema di IRAP, cui si sono aggiunti contenziosi riguardanti i rapporti tra la società, i propri tesserati e gli agenti sportivi. Alcuni ricorsi pendono in Cassazione altri sono stati definiti in modo transattivo. E’ bene precisare che per il Fair Play Finanziario ciò che è oggetto di contenzioso tributario non può essere classificato come “debito scaduto”.
Il Valore della Rosa.
Il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta a € 148.587.795 e risulta aumentato del 3,92%. La variazione è dovuta ad investimenti per € 102 milioni, cessioni con un valore contabile netto di € 43,8 milioni ed ammortamenti per € 52,6 milioni.
Come già detto i crediti per i giocatori dati in comproprietà ammontano a € 16 milioni e i relativi debiti per i calciatori ricevuti in comproprietà sono pari a € 10,8 milioni. Pertanto potremmo stimare il valore della rosa al 30 giugno 2012 per € 153,8 milioni. Tra i calciatori con valore contabile residuo più elevato spiccano: Pazzini per € 13.062.500 (costo storico: € 19 milioni); Milito per € 12.240.000 (costo storico: € 30,6 milioni); Fredy Guarin per € 11.750.000 (acquistato il 27/06/12 e non ammortizzato); Rodrigo Palacio per € 10.825.000 (acquistato il 06/06/12 e non ammortizzato); Ricardo Alvarez per € 9.212.000 (costo storico: € 11,5 milioni); Wesley Sneijder per € 8.452.174 (costo storico: € 18 milioni); Nagatomo per € 8.212.500 (costo storico: € 10,8 milioni).
I calciatori acquisiti prima del 1° giugno 2010 che potrebbero rientrare nella clausola di esclusione dal costo del personale per il bilancio 2011/12 sono: Sneijder; Cambiasso; Chivu, Samuel, Julio Cesar; Lucio; Maicon; Milito; Stankovic; Zanetti; Cordoba, Orlandoni; Thiago Motta (in quota parte, ceduto il 31/01/12); Eto’o (in quota parte, ceduto il 23/08/2011).
I Ricavi.
Il valore della produzione risulta pari a € 235.686.916 (€ 268,8 milioni nel 2010/11) e registra un decremento del 12,33%.
La voce più importante riguarda i proventi televisivi pari a € 80,9 milioni (86,4 milioni nel 2010/11) e ha un’incidenza del 34,3% (32,1% nel 2010/11). La riduzione, rispetto all’esercizio precedente è di circa 5,5 milioni.
La seconda voce per importanza è rappresentata dalle plusvalenze pari a € 44,4 milioni (51,4 milioni nel 2010/11) e ha un’incidenza del 18,8%. Il calciatore che ha determinato la maggiore plusvalenza pari a € 9,3 milioni è stato Samuel Eto’o, ceduto per 25,4 milioni all’Anji F.C.. Le altre plusvalenze di rilievo riguardano; Viviano, ceduto al Genoa per € 10 milioni, con una plusvalenza di € 6.977.000; Pandev, ceduto al Napoli per € 7,5 milioni, con una plusvalenza di € 6,6 milioni; Caldirola, ceduto al Cesena per 5 milioni, con una plusvalenza di pari importo; Santon, ceduto al Newcastle per € 4 milioni, con una plusvalenza di € 3.997.000; Thiago Motta, ceduto al Paris St Germain per € 7.179.000, con una plusvalenza di € 3.213.000.
Al terzo posto per rilevanza si colloca la voce relativa ai proventi televisivi da competizioni UEFA, pari a € 31,6 milioni (€ 38 milioni nel 2010/11), con un’incidenza del 13,4% ed una riduzione di 6,4 milioni. Tale voce è molto importante perché nel 2012/13 verrà meno, in quanto sarà sostituita dai proventi da Europa League, che notoriamente sono di molto inferiori.
I ricavi da gare, comprese le quote degli Inter club, diminuiscono da 33,9 a 23,2 milioni di euro. Tali ricavi incidono per il 9,9%. Gli abbonamenti sono diminuiti da 14,6 a 12,3 milioni di euro, i ricavi da Coppe Internazionali sono diminuiti da 6,8 a 2,6 milioni di euro e anche gli incassi da gare campionato diminuiscono da 8,3 a 6,5 milioni.
Le sponsorizzazioni sono pari a € 27,7 milioni (28,6 milioni nel 2010/11), con un’incidenza dell’11,8%. Pirelli ha contribuito con € 12.950.000 (11,9 milioni nel 2010/11), lo sponsor tecnico con € 11.442.000 (12,1 milioni nel 2010/11). Come già scritto, i ricavi 2012/13 e 2013/14 del contratto Pirelli sono stati dati a garanzia di un mutuo. I ricavi da pubblicità registrano la cifra di € 1,7 milioni (3,3 milioni nel 2010/11) ed un’incidenza dello 0,7%. Tuttavia ricordiamo che le gestione del marchio, con il relativo merchandising, è stata ceduta alla controllata Inter Brand S.r.l..
Le cause della riduzione dei ricavi, che è stata di 33,1 milioni, sono da ricercare nei minori ricavi da gare per € 10,7 milioni, nelle minori plusvalenze per € 7,1 milioni, nei minori introiti per diritti TV da campionato per € 5,6 milioni e nella riduzione dei ricavi da Champions League per € 6,4 milioni. Tali voci di ricavo sono strettamente connesse all’andamento sportivo della squadra che, non avendo conseguito l’accesso alla UEFA Champions League 2012/13, ha costretto a un ridimensionamento del budget. La società continua ad investire nel vivaio: infatti i costi del vivaio capitalizzati aumentano da 3,7 a 4,7 milioni di euro (+26,98%).
Gli altri ricavi, pari a € 17.653.109, si riferiscono per € 5.154.000 ai servizi resi alle controllate e per € 4.498.000 a sopravvenienze per maggiori ricavi definiti successivamente alla chiusura dell’esercizio di competenza.
I Costi della Produzione.
I costi delle produzione ammontano a € 320.234.451 e risultano in diminuzione del 9,68%, quindi in misura inferiore al decremento dei ricavi. Il 51,6% di tali costi è rappresentato dal costo del personale e il 19% dagli ammortamenti.
Il costo dei dipendenti, al 30 giugno 2012, in rapporto al valore della produzione incide per il 70,1%, quasi entro il limite massimo stabilito dal Regolamento UEFA sul Fair Play finanziario. Il costo del personale risultante dal bilancio di esercizio è pari a € 165,3 milioni (€ 190,2 milioni nel 2010/11) e risulta in diminuzione del 13,1%. Come dichiarato in Assemblea, per il 2012/13 si prevede un’ulteriore riduzione di circa 40 milioni. Tale riduzione dovrebbe far fronte al venir meno dei ricavi da Champions League. Forse potrebbe essere una chiave di lettura della “querelle” Sneijder.
L'ammortamento delle immobilizzazioni immateriali incide per il 18,20% sui costi della produzione, essendo pari a € 58,3 milioni (€ 56,7 milioni nel 2010/11) e risulta in aumento del 2,78% rispetto all’esercizio precedente. Questa voce, composta per la quasi totalità dall’ammortamento dei diritti alle prestazioni pluriennali dei calciatori, rappresenta il 98% degli ammortamenti. Gli ammortamenti dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive ammontano a € 52.571.000. Per il 2012/13, stante quanto dichiarato in Assemblea, si prevede di effettuare ammortamenti per € 60 milioni, a causa degli investimenti effettuati.
Il costo di gestione del personale, dato dalla somma dei salari e degli ammortamenti, incide sul valore della produzione per il 92%. Nella sostanza, su ogni 100 euro di ricavi, 92 sono assorbiti dalla gestione del personale (stipendi e cartellini).
I costi per godimento beni di terzi registrano un incremento del 28,26%, esponendo la cifra di € 28.762.869 (€ 22,4 milioni nel 2010/11). La causa dell’incremento è da ricercare nel maggior ricorso a calciatori in prestito che hanno comportato costi per € 6.390.000 (€ 700 mila nel 2010/11). Il prestito di Zarate dalla Lazio è costato € 2.700.000, quello di Guarin dal Porto € 1.500.000. La Sampdoria ha incassato un milione per il prestito di Andrea Poli e un milione per quello di Palombo. L’importo maggiore dei costi per godimento dei beni di terzi riguarda il canone di licenza d’uso dei marchi per 16 milioni. Trattandosi di operazione con società controllata, questo importo non ha effetti nel bilancio consolidato, che è il bilancio da considerare ai fini del Fair Play Finanziario.
Tra gli oneri diversi di gestione, pari a € 29.939.000, spiccano le spese per l’organizzazione delle gare per € 6,3 milioni e le minusvalenze per € 5,9 milioni. Le minusvalenze da cessioni diritti pluriennali riguardano principalmente la risoluzione contrattuale di Lucio per € 2,6 milioni e quella di Rivas per € 833 mila. La cessione di Kucka al Genoa per € 13 milioni ha comportato una minusvalenza di € 241 mila.
La gestione finanziaria.
Va premesso che nella gestione finanziaria del conto economico di una squadra di calcio trovano allocazione anche i proventi e gli oneri da compartecipazione.
La gestione finanziaria 2011/12 risulta positiva per 11,2 milioni. Il risultato positivo è stato determinato principalmente dalla distribuzione di dividendi da riserve straordinarie da parte della controllata Inter Brand S.r.l..
I proventi finanziari ammontano a circa € 23,9 milioni. Oltre al dividendo di € 12,5 milioni distribuito dalla controllata, si sono registrati proventi da compartecipazione per € 11,4 milioni.
Gli oneri finanziari pari a € 12,7 milioni si riferiscono per € 3,7 milioni a oneri da compartecipazione e per € 9 milioni al costo dei debiti finanziari.
Il Punto di Pareggio del Fair Play Finanziario.
Il risultato prima delle imposte è negativo per € 76,9 milioni, mentre nell’esercizio precedente era negativo per 84,6 milioni. Ai fini del Fair Play Finanziario la perdita cumulata 2011/12 e 2012/13 non deve superare € 45 milioni.
E’ bene specificare che il bilancio da considerare ai fini della valutazione del Fair Play Finanziario non sarà il bilancio di esercizio di F.C. Internazionale Milano S.p.A., ma quello consolidato. FC Internazionale Milano S.p.A., in base a quanto stabilito dall’articolo 27 del Decreto Legislativo 127/1991, non è obbligata ai fini civilistici a redigere il bilancio consolidato, perché è controllata da Internazionale Holding S.r.l., che è la capogruppo che redige il bilancio consolidato. Il bilancio consolidato di FC Internazionale Milano S.p.A. viene comunque redatto per adempiere solo agli obblighi regolamentari richiesti dal “Manuale delle licenze UEFA” e dalle N.O.I.F..
Tuttavia sembra inevitabile il ricorso alla clausola che prevede l’esclusione, per il solo bilancio 2011/12, degli stipendi dei calciatori sotto contratto al 01/06/2010 che, secondo stime molto approssimative, potrebbe valere circa 80 milioni di euro; ma sarà fondamentale chiudere il bilancio 2012/13 con un perdita che mantenga il risultato cumulato entro i limiti.
Le Operazioni con parti correlate.
La capogruppo Internazionale Holding srl sul bilancio di F.C. Internazionale Milano S.p.A. ha determinato ricavi per adesione al consolidato fiscale per € 3,5 milioni e costi per € 8.881.
Il rapporto con la controllata al 100% Inter Brand s.r.l. ha comportato componenti positivi di reddito per € 4,5 milioni e costi per € 16.430.522, oltre alla distribuzione di dividendi per € 12,5 milioni; tali componenti hanno costituito proventi finanziari.
Il rapporto con la controllata al 100% Inter Futura S.r.l. ha comportato solo costi per € 900 mila.
Il rapporto con M-I Stadio Srl (controllata al 50%) ha determinato ricavi per € 736.804 e costi per € 2.966.696.
Nel bilancio consolidato non vengono considerate le operazioni infragruppo.
Da notare che la sponsorizzazione Pirelli per € 12.950.000 è citata tra le operazioni con parti correlate. Ai fini del Fair Play Finanziario bisognerà dimostrare la sua congruità rispetto al criterio del “fair value”.
Bilancio Inter 2011/12: l’indispensabile aumento dei ricavi
- Dettagli
- By Luca Marotta