Manchester United plc è la “nuova” società, quotata a Wall Street, che controlla il gruppo cui fa capo il Manchester United. La società è stata costituita secondo il diritto societario delle Isole Cayman ed è a sua volta controllata da Red Football LLC, registrata nel Delaware (USA), che appartiene alla famiglia Glazer. La catena di controllo del gruppo si è allungata di molto. La squadra di calcio professionistico Manchester United Football Club Limited è controllata da Manchester United Limited, che a sua volta è controllata da altre quattro società, in ordine piramidale, prima di arrivare a Manchester United plc con sede nelle Cayman.
Prima della riorganizzazione, Red Football Shareholder Limited era l’ultima società capogruppo, con sede nel Regno Unito, ed era controllata direttamente da Red Football LLC. Il 30 aprile 2012, Red Football LLC ha costituito una società interamente controllata, conformemente al diritto societario delle Isole Cayman, inizialmente denominata “Manchester United Ltd”. L’8 Agosto 2012, Manchester United Ltd ha cambiato denominazione in “Manchester United plc”. Il 9 Agosto 2012, Red Football LLC ha conferito le quote di Red Football Shareholder Limited, in Manchester United plc. Come risultato di queste operazioni di riorganizzazione, Red Football Shareholder Limited è diventata una società controllata da Manchester United plc.
Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio Netto, con esclusione delle interessenze dei terzi, è positivo ed è pari a £ 235 milioni (€ 291,7 milioni, considerando un cambio 1 € = 0,8061 £). Rispetto al 2010/11 si è registrato un aumento di £ 14,7 milioni. I mezzi propri finanziano solo il 25% dell’attivo.
Il capitale sociale riportato nello stato patrimoniale al 30 giugno 2012 è quello della ex controllante, Red Football Shareholder Limited. Gli impatti derivanti dalle operazioni di riorganizzazione, comprese le variazioni del capitale sociale e l'impatto sul regime fiscale, saranno contabilizzate dal bilancio 2012/13.
L’indebitamento finanziario netto.
Il totale dei debiti finanziari lordi, al 30 giugno 2012, ammonta a £ 436.875.000 (€ 542 milioni), mentre al 30 giugno 2011 erano pari a £ 458.903.000 (€ 569 milioni), con un decremento del 4,8%. Solo £ 15,6 milioni sono allocati tra le passività correnti. L’indebitamento finanziario lordo finanzia il 46% dell’attivo (45% nel 2010/11).
Le Disponibilità liquide e mezzi equivalenti risultano pari a £ 70,6 milioni (€ 87,6 milioni) e registrano un decremento del 53,1%.
L’indebitamento finanziario netto risulta pari a £ 366,3 milioni (€ 454,4 milioni) e registra un aumento del 18,8%, a causa della riduzione delle disponibilità liquide, pertanto l’indebitamento finanziario netto supera il fatturato senza plusvalenze.
Il rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA è molto elevato essendo pari a 4.
Questo dato spiega le ragioni dell’IPO, completata nel mese di agosto, con una raccolta netta di proventi per $ 110,3 milioni (circa £ 68 milioni), utilizzati per ridurre parte del debito finanziario.
La struttura dell’attivo.
La struttura dell’attivo è “immobilizzata”. Infatti, le attività non correnti costituiscono l’84% dell’attivo. Ciò che caratterizza il consolidato è l’enorme peso dell’avviamento, che è pari £ 421,4 milioni (€ 522,8 milioni) e che da solo rappresenta il 44% dell’attivo. Da notare che i princìpi contabili internazionali IAS-IFRS non assoggettano l'avviamento ad ammortamento, ma lo sottopongono, annualmente, ad un test denominato “impairment” per la verifica del suo valore, che nel bilancio in questione risulta invariato rispetto al 2010/11.
Il valore contabile netto della rosa ammonta a £ 112,4 milioni (€ 139,4 milioni) ed evidenzia un decremento del 13,3%. Il valore della rosa rappresenta solo il 12% dell’attivo ed è coperto interamente dai mezzi propri. Gli incrementi derivano dalle acquisizioni di giocatori, come Phil Jones, David de Gea e Ashley Young. I decrementi sono dovuti agli ammortamenti e a cessioni come Owen Hargreaves.
Le immobilizzazioni materiali sono aumentate a £ 247,9 milioni, con un incremento del 3% e gli investimenti immobiliari risultano pari a £ 14,2 milioni, con un aumento di £ 7,3 milioni. Si è continuato a investire nel settore immobiliare vicino allo stadio Old Trafford, nelle sue strutture di ospitalità aziendale e negli ammodernamenti dello stesso, inoltre è iniziata la riqualificazione del centro sportivo della prima squadra a Carrington.
La differenza tra attivo corrente e passivo corrente è negativa per £ 81,1 milioni (€ 100,7 milioni) e peggiora il saldo negativo dell’esercizio precedente. Altro dato che spiega l’IPO.
I Ricavi.
Il fatturato registra una diminuzione del 3,4%, assestandosi a £ 320,3 milioni. Il fatturato è sostanzialmente equidistribuito, con una leggera prevalenza dei ricavi commerciali che pesano per il 37%.
I ricavi commerciali sono cresciuti del 13,7%, raggiungendo il record di £ 117,6 milioni. Tali ricavi comprendono: i ricavi da sponsor per £ 63,1 milioni, che sono aumentati del 14,9%; i ricavi dalle vendite al dettaglio, dal Merchandising e Licensing per £ 33,8 milioni, che sono aumentati dell’ 8%; i ricavi da “New Media & Mobile” per £ 20,7 milioni, che sono aumentati del 20,3%. Le sponsorizzazioni Nike e AON pesano per il 44% sui ricavi commerciali.
I ricavi TV ammontano a £ 104,0 milioni e risultano diminuiti dell’11,3%. La causa è da ricercare principalmente nell’eliminazione nella fase a gironi della Champions League e nell’eliminazione al quarto turno della FA Cup, rispetto al raggiungimento della semifinale dell'anno precedente.
I ricavi da gare sono pari a £ 98,7 milioni (€ 122,5 milioni) e risultano diminuiti del 10,9%, perché sono state disputate quattro partite casalinghe in meno rispetto alla stagione precedente; inoltre nel 2010/11 era stata conseguita una quota dell’incasso della finale di Champions League e della semifinale di FA Cup, entrambe svolte nel Wembley Stadium.
I Costi operativi.
I costi operativi totali sono cresciuti del 4,6% e ammontano £ 285,1 milioni (€ 353,7 milioni). L’aumento è dovuto principalmente al costo del personale, sia per l’aumento del numero dei calciatori che per l’aumento degli ingaggi, parzialmente compensato dai minori premi elargiti. Il costo del personale è aumentato da 152,9 a 161,8 milioni di sterline (€ 200,7 milioni). L’incidenza del costo del personale sul fatturato, escluse le plusvalenze, è del 50,5%, mentre nell’esercizio precedente era del 46,1%. Sono percentuali “virtuose” che rientrano nei limiti stabili dal Fair Play Finanziario.
Le svalutazioni aumentano del 7%, a £ 7,5 milioni, e l'ammortamento delle registrazioni dei giocatori ammonta a £ 38,3 milioni (€ 47,5 milioni), con un decremento del 2,5%.
Per quanto riguarda il risultato da cessione di calciatori, si è verificata un’eccedenza di plusvalenze per £ 9,7 milioni (€ 12 milioni), in aumento rispetto ai £ 4,5 milioni dell'anno precedente.
I costi straordinari sono stati pari a £ 10,7 milioni, mentre l'anno precedente erano pari a £ 4,7 milioni.
La gestione finanziaria.
Gli oneri finanziari netti risultano diminuiti del 3,3%, assestandosi a € 49,5 milioni (€ 61,4 milioni). Gli oneri finanziari lordi sono diminuiti da 53 a 50,3 milioni di sterline (€ 62,4 milioni).
Le imposte sul reddito.
Per quanto riguarda le imposte sul reddito è esposto un saldo positivo di £ 28 milioni (€ 34,7 milioni), per il meccanismo del “rilascio” delle imposte differite, infatti nel passivo non corrente le imposte differite diminuiscono da 54, 4 a 26,7 milioni di sterline e nel passivo corrente si sono ridotte a £ 1,1 milioni, con una variazione negativa di £ 3,2 milioni.
Il Risultato.
L’utile netto dell'esercizio è aumentato del 79,2% assestandosi a £ 23,3 milioni, principalmente per effetto del saldo positivo derivante dal calcolo delle imposte sul reddito. In effetti il risultato prima delle imposte risulta negativo per £ 4,7 milioni (£ 12 milioni nel 2010/11).
Le prospettive.
Per l'esercizio 2012/2013, gli amministratori del gruppo Manchester United plc prevedono ricavi intorno a £ 350/360 milioni e un EBITDA positivo tra 107 e 110 milioni di sterline. La previsione è basata sul presupposto che la squadra raggiunga i quarti di finale della UEFA Champions League e delle coppe nazionali.
In effetti per quanto riguarda i ricavi le prospettive sono rosee: si pensi alla sponsorizzazione da record mondiale di $ 559 milioni di General Motors col marchio “Chevrolet”, che sarà sponsor di maglia per sette anni a partire dal 2014/15, con un incremento di circa il 120% dei ricavi annuali in confronto all’attuale sponsor Aon. L'accordo comprende anche $ 37 milioni da ricevere per la pre-sponsorizzazione nel 2013 e nel 2014.
Dal 1° luglio 2012 sono entrati in vigore nuovi accordi di sponsorizzazione che riguardano: Bwin, Toshiba Medical Systems, Yanmar, Fuji TV, Santander, Shinsei Bank e MBNA.
Lo scenario dei ricavi da diritti TV è altrettanto favorevole, perché nel mese di giugno 2012 la Premier League ha assegnato i diritti per il Regno Unito a BSkyB e BT Vision (nuovo concorrente) per un miliardo di sterline l'anno (con un aumento del 70%) per le stagioni 2013/14 e 2015/16. Anche l’UEFA ha annunciato che la distribuzione dei proventi della UEFA Champions League aumenterà, dal 2012/13, del 20,7%.
Per esprimere un giudizio in chiave Fair Play Finanziario, bisogna verificare l’impatto sul debito finanziario che eserciterà la recente IPO, perché, avendo una gestione economica equilibrata, l’unico problema era rappresentato dal debito finanziario, tra l’altro causato dalla famiglia Glazer che voleva pagare con gli utili del Manchester United il debito contratto per il suo acquisto.
Bilancio Consolidato Manchester United 2011/12: utile da tasse
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- By Luca Marotta