L'avvocato Paolo Gallinelli è il difensore dell'ex arbitro Massimo De Santis, spiato e dossierato nell'ambito dell'opera di intelligence ad ampio raggio disposta dall'Inter. Dopo gli ultimi sviluppi legati alla condanna in primo grado di Inter e Telecom per analogo spionaggio nei confronti dell'ex tesserato nerazzurro Christian Vieri, gli abbiamo chiesto il suo parere sugli scenari aperti da tale decisione del giudice Damiano Spera.
La sentenza Vieri può definirsi una sentenza "pilota". Quali sono i possibili effetti sugli altri procedimenti in corso, a partire da quello di De Santis?
Quella emessa dal Tribunale di Milano è una sentenza molto importante, perché sembrerebbe presupporre l'esistenza di un rapporto diretto tra l'Inter FC di Massimo Moratti e la Polis D'Istinto di Emanuele Cipriani già negli anni 2000-2004. Di conseguenza appare altamente probabile che tale rapporto costituisca la genesi dell'attività di illecita acquisizione/manipolazione dei tabulati di traffico telefonico relativi ad utenze intestate a De Santis, Moggi, Giraudo (...?), Juventus F.C., Gea World, Football Management (Alessandro Moggi...?), F.I.G.C. Sotto tale profilo, deve evidenziarsi il fatto che i computers di Giuliano Tavaroli siano stati sequestrati dai Carabinieri di Milano, ma ispezionati a Roma (in data 15 maggio 2005) presso il Reparto Operativo dei Carabinieri di Via In Selci diretto dal Colonnello (all'epoca Maggiore, ndr) Attilio Auricchio.
De Santis chiede che i danni da lui richiesti siano parametrati su quelli della sentenza Vieri. Se Vieri ha ottenuto un milione, quanto è il risarcimento congruo che si attende?
Questo è un aspetto che dovrà valutare il Giudice chiamato a decidere la causa promossa da De Santis contro l'Inter F.C., ovviamente previo accertamento della riferibilità alla predetta Società dell'attività spionistica svolta non nei confronti di un suo calciatore, bensì di un arbitro internazionale. Tale circostanza renderebbe, a mio avviso, ancor più grave la condotta illecita in questione, nonché le finalità della stessa.
Se anche De Santis ottenesse dal tribunale il riconoscimento dei danni per lo spionaggio Telecom, quali sono eventualmente le azioni che intendete avviare a livello sportivo ai danni dell'Inter?
Tale aspetto dovrà, inevitabilmente, essere valutato dopo la decisione del Giudice di Milano. Allo stato, non posso che ricordare con evidente disappunto il fatto che la cosiddetta "giustizia sportiva" fosse in possesso dei verbali di interrogatorio di Giuliano Tavaroli, sin dai primi mesi dell'anno 2007, in quanto tali "atti istruttori" vennero richiesti dal Dott. Borrelli alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano nel mese di ottobre del 2006. Inoltre era in possesso anche del verbale di sommarie informazioni rese da Caterina Plateo, all'epoca segretaria di Adamo Bove (morto suicida in circostanze misteriose, ndr), dal quale emergeva l'attività di monitoraggio dei telefoni intestati all'arbitro De Santis, alla Juventus F.C, alla Gea World, alla Football Management, oltre che alla stessa F.I.G.C.
Un'eventuale sentenza favorevole in questo processo può in qualche modo favorire positivamente la richiesta fatta al PM Boccassini per quel modello 45 di Nucini?
Abbiamo doverosamente richiesto l'acquisizione di tale fascicolo anche al Giudice di Milano. Sarebbe certamente interessante conoscerne il contenuto, anche in vista dell'Appello del processo Calciopoli a Napoli.
Nella sua deposizione davanti al GUP Panasiti, Tronchetti Provera dice che Moratti si recò personalmente dalla Boccassini. Forse è per questo che il famoso modello 45 non Le viene concesso?
Non solo. Disse anche che Moratti chiese "aiuto" alla Boccassini.... è a Lei che dovreste rivolgere questa domanda.
Se si scoprisse che fu Moratti in persona a recarsi dal PM di Milano, quali sarebbero le conseguenze in campo sportivo?
Se ciò venisse effettivamente accertato, verrebbe da chiedersi se Moratti non abbia trasformato in domestica anche la giustizia ordinaria. In ogni caso sarebbe evidente, come minimo, la violazione della clausola compromissoria, quella stessa clausola che usarono per fare pressione sulla Juventus nel 2006, dapprima per impedirle di rivolgersi al TAR e poi per costringerla a ritirare il ricorso che avevano presentato.
Ha avuto modo di valutare la sentenza della giustizia sportiva che ha riguardato lo spionaggio contro De Santis e la relativa archiviazione per improcedibilità? Alla luce di quanto sta emergendo adesso, a Suo avviso, quella sentenza potrebbe essere oggetto di revisione?
Per il momento la prima sentenza che impone una profonda revisione è quella emessa nel processo Calciopoli, che sembra essere sempre più figlia delle precedenti decisioni sportive. In ogni caso nel merito dell'archiviazione di Palazzi mi pare che l'avvocato di Vieri chiese di visionare le motivazioni, ottenendone un diniego. Per cui senza leggere quei documenti è difficile esprimere un giudizio in merito.
Cipriani aveva tra i suoi clienti anche il Milan, come risulta dal verbale della sua deposizione del 18 luglio scorso; si sa che lavori eseguì Cipriani per il Milan?
No, nell'ambito del processo Telecom non sono emerse attività di spionaggio di arbitri, dirigenti e calciatori poste in essere dal Milan.
Esistono agli atti delle connessioni tra il caso Telecom e il processo Calciopoli? Se sì, quali?
Alla luce di quanto è emerso e sta emergendo negli ultimi mesi, questa domanda spero un giorno di poterla rivolgere al Maggiore Auricchio ed al Maresciallo Di Laroni.
Il collaboratore di Tavaroli, Fabio Ghioni, interrogato dal GUP Panasiti, dice che nell'ufficio di Bove venne sequestrato un apparecchio atto alla registrazione delle telefonate. E' verosimile che siano state realizzate intercettazioni audio dei dossierati e non solo estrapolazioni di tabulati telefonici?
Dopo tutto quello che è già emerso non posso escludere che ciò sia avvenuto, anche perché è emerso che era tecnicamente possibile. In tal senso non appare una circostanza di poco conto il fatto che nell'anno 2004 Giuliano Tavaroli sia stato nominato responsabile del C.N.A.G. della Telecom Italia, cioè dell'Ufficio che si occupava di smistare le richieste di monitoraggio audio da parte della Magistratura ordinaria.
Sempre Ghioni afferma che il sistema di archiviazione dei tabulati telefonici era accessibile e modificabile senza lasciare traccia e che quindi i tabulati non possono essere considerati attendibili al 100%. Lui stesso riporta, ad esempio, l'indagine contro le moderne Brigate Rosse in cui scoprirono, solo grazie a numerosi incroci, che uno dei tabulati telefonici era stato manomesso. Passando al caso Calciopoli, le condanne sono arrivate anche grazie ad elaborazioni manuali di Di Laroni. Alla luce di quanto dice Ghioni quale attendibilità possono avere simili elaborati?
Sì, è stato accertato che si poteva "costruire" un contatto telefonico tra due soggetti, in realtà mai avvenuto.
Quello che posso, per il momento, affermare, è che la deposizione del Maresciallo Di Laroni continua a destare sempre più numerose perplessità.
Gallinelli: "Sentenza Vieri importantissima"
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