Com'era prevedibile sia Agnelli che Conte sono intervenuti commentando la notizia del presunto sms inviato a Conte da Raimondo.
Il Presidente, da Vinovo, a margine della presentazione del nuovo main sponsor Jeep, ha dichiarato:
"Non siamo insensibili alle dinamiche che avvengono nell'attività delle procure e quindi il fatto che vengano fatti esposti anonimi che vanno a toccare alcuni nostri tesserati non ci lascia indifferenti, ci lascia assolutamente vigili su quelle che sono le attività. Una cosa ci tenevo a sottolineare: che io conosco il nostro allenatore Antonio Conte da una ventina d'anni circa, e se è vero come è vero che ha alcuni difetti, ci tengo a confermare che due sono i valori che ha: è una persona integra ed è una persona assolutamente leale, quindi quelle che sono le sensazioni, sono sensazioni sgradevoli, ma che affronteremo se e quando sarà il caso".
Conte nella conferenza stampa che precede la sfida col Palermo ha detto::
"Agnelli mi difende? Non c'è niente da difendere. Non sono rimasto deluso e non sono arrabbiato e non sono nemmeno sorpreso perché tutto questo fa parte di un gioco che non condivido ma che esiste. Alleno una grande squadra come la Juve che ha fatto la storia del calcio assieme ad altre squadre ed è tornata grazie ad un grandissimo lavoro ad essere competitiva e quindi fa parte del gioco. Leggere una non notizia su diversi quotidiani nazionali mi ha fatto sorridere. Non esiste nessuna telefonata, non esiste nessun messaggio. E' una bufala e basta. Questo mi ha fatto capire tante cose. Io visto che faccio parte di questo gioco devo accettarne le cose belle e le cose brutte. Purtroppo si è dato risalto ad una non notizia. Questo ovviamente non distoglierà il mio pensiero e quello della squadra dal provare a prenderci questo scudetto. Siamo lì in classifica inaspettatamente, a giocarci lo scudetto contro una superpotenza come il Milan. Siamo carichi e pronti ad arrivare fino alla fine per provare a coronare il sogno. Se pensate che, con questa bufala, io e la mia squadra regaleremo lo scudetto al Milan vi sbagliate. Niente ci destabilizzerà. Mi chiedete spiegazioni sul nulla e mi fate sentire un deficiente. Parliamo di cose reali, per favore".
Ma Conte ha voluto precisare:
"Il quotidiano 'La Repubblica' pubblicò otto mesi fa un'intercettazione su una telefonata bufala che mi riguardava. Io chiedo rispetto per la Procura e per le persone che stanno indagando su cose serie. Non è una cosa seria riprendere una notizia che andò sui giornali otto mesi fa. Questa non è una cosa seria per me. Ripeto, è un gioco che non condivido e, ripeto, non sono sorpreso. Voi avete scritto il niente, una non notizia, una bufala in piena regola."
Si tratta infatti di una notizia pubblicata l'11 giugno 2011 in un articolo di Bonini, Foschini e Mensurati dal titolo "Scommesse, spunta il nome di Totti - "Sarà goleada, l'ha detto il capitano"(non ci sono solo i tituli della 'Gazzetta'!): vi si faceva il punto sulle indagini di Cremona, si tirava in ballo, oltre a Totti, anche Vieri e si indicavano, tra le partite sospette, Milan-Bari e Inter-Lecce: infine vi si riportava la storia del tentativo di contatto a Conte tramite sms. E la cosa strana è proprio questa: una storia vecchia e venuta fuori nelle carte di Cremona in modo anonimo viene segnalata a Bari ben nove mesi dopo. E viene prontamente ripresa in primis dai due quotidiani milanesi di RCS: Corriere e Gazzetta.
Ma il diavolo fa le pentole e dimentica i coperchi, e proprio giovedì Raimondo, interrogato a Bari, smentisce di aver mai provato a contattare Conte, sia telefonicamente che tramite sms. Qualcuno ha dubbi che siamo di fronte ad una manovra per tentare di destabilizzare l'ambiente juventino in un momento decisivo per il campionato? Sarebbe bello se la Procura di Bari riuscisse a risalire all'anonimo segnalatore. Perché, se è vero che nel mondo del calcio ci sono molti corrotti e corruttori, è altrettanto vero che ci sono molti che artatamente spargono merda per trarne vantaggio sia personale che per le loro squadre.
SMS: Solite Manovre Squallide
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