La motivazione utilizzata dalla procura federale per archiviare le spiate dell'Inter nei confronti di Vieri, De Santis ed altri è stata da un comunicato della FIGC riportata alla stampa in questi termini: «non essendo emerse fattispecie di rilievo disciplinare procedibili ovvero non prescritte…..».
Una formulazione in termini comprensibili avrebbe potuto essere questa: “le violazioni disciplinari rilevate sono in parte prescritte, in parte non procedibili perché……“.
Giuridicamente sarebbe stata più corretta, perchè una qualsiasi decisione di tipo giurisdizionale deve evidenziare le sue motivazioni in termini positivi e non nasconderle ad una lettura immediata. Per quanto riguarda le violazioni disciplinari non procedibili poi, non è chiaro neppure quale sia il motivo della non procedibilità. Per quale esigenza un organo giurisdizionale, o anche paragiurisdizionale come nel nostro caso, debba esprimere la motivazione dei suoi atti in quel modo non si capisce. Questo alimenta interpretazioni che potrebbero anche risultare errate. Si è letta, per esempio, questa interpretazione: alcune violazioni disciplinari sarebbero prescritte (non sappiamo se a carico di dirigenti dell'Inter e/o della stessa società), altre non sarebbero procedibili perché l'unico responsabile è morto (in questo caso, pur non essendo prescritte, le violazioni non sarebbero imputabili a dirigenti in vita e neppure alla società). Onesti fino alla morte, si direbbe. Sarà corrispondente al vero? Chi lo sa? Di sicuro all'Inter e ai suoi dirigenti non succederà nulla. Ma questa non è una novità.
Sul piano lessicale e quindi giornalistico la formula usata in negativo mette in evidenza la prima parte della motivazione (non essendo emerse fattispecie di rilievo disciplinare ...), che ad una prima lettura autorizza a pensare ad una assoluzione. Tanto che alcuni giornali mi pare così si esprimano. L'opinione pubblica quindi può tranquillizzarsi: all'Inter e ai suoi dirigenti non succederà nulla perché non hanno fatto nulla. Sono stati assolti. Non è vero, ma così suona.
Se l'Inter avesse dovuto diramare un comunicato stampa per minimizzare, non avrebbe potuto fare meglio. Ci ha pensato la FIGC per lei. Per i potenti, si sa, vige l’aureo principio: salvare sempre, oltre alla pelle, anche la faccia.
Una formulazione in termini comprensibili avrebbe potuto essere questa: “le violazioni disciplinari rilevate sono in parte prescritte, in parte non procedibili perché……“.
Giuridicamente sarebbe stata più corretta, perchè una qualsiasi decisione di tipo giurisdizionale deve evidenziare le sue motivazioni in termini positivi e non nasconderle ad una lettura immediata. Per quanto riguarda le violazioni disciplinari non procedibili poi, non è chiaro neppure quale sia il motivo della non procedibilità. Per quale esigenza un organo giurisdizionale, o anche paragiurisdizionale come nel nostro caso, debba esprimere la motivazione dei suoi atti in quel modo non si capisce. Questo alimenta interpretazioni che potrebbero anche risultare errate. Si è letta, per esempio, questa interpretazione: alcune violazioni disciplinari sarebbero prescritte (non sappiamo se a carico di dirigenti dell'Inter e/o della stessa società), altre non sarebbero procedibili perché l'unico responsabile è morto (in questo caso, pur non essendo prescritte, le violazioni non sarebbero imputabili a dirigenti in vita e neppure alla società). Onesti fino alla morte, si direbbe. Sarà corrispondente al vero? Chi lo sa? Di sicuro all'Inter e ai suoi dirigenti non succederà nulla. Ma questa non è una novità.
Sul piano lessicale e quindi giornalistico la formula usata in negativo mette in evidenza la prima parte della motivazione (non essendo emerse fattispecie di rilievo disciplinare ...), che ad una prima lettura autorizza a pensare ad una assoluzione. Tanto che alcuni giornali mi pare così si esprimano. L'opinione pubblica quindi può tranquillizzarsi: all'Inter e ai suoi dirigenti non succederà nulla perché non hanno fatto nulla. Sono stati assolti. Non è vero, ma così suona.
Se l'Inter avesse dovuto diramare un comunicato stampa per minimizzare, non avrebbe potuto fare meglio. Ci ha pensato la FIGC per lei. Per i potenti, si sa, vige l’aureo principio: salvare sempre, oltre alla pelle, anche la faccia.