Il bilancio di ACF Fiorentina Spa, riguardante l’esercizio chiuso al 31/12/2010, espone una perdita di 9,6 milioni, mentre nel 2009 era stato registrato un utile di 4,4 milioni, anche grazie alla plusvalenza di Felipe Melo.
Il risultato negativo del 2010 è stato determinato in gran parte dalla poco brillante gestione sportiva, con il conseguimento dell’11° posto nel campionato 2009/2010, che non ha consentito di partecipare a competizioni UEFA, con conseguenti minori ricavi. Il valore della produzione, ammontante a 79.854.927 euro, è crollato di ben 60,2 milioni di euro (- 43%) rispetto al 2009, di contro si è registrata una riduzione dei costi della produzione di circa 16,4 milioni (-12,5%), che passano da 131,2 a 114,8 milioni.
La voce più importante del valore della produzione è rappresentata dai ricavi da cessione diritti televisivi per 42,3 milioni (45,4 nel 2009). Le plusvalenze si riducono drasticamente da 33,6 a 3,9 milioni.
La partecipazione alla Champions League 2009/10, che ha visto l’eliminazione da parte del Bayern Monaco agli ottavi, compresi gli incassi della biglietteria, ha generato ricavi per 28,6 milioni di Euro. Tuttavia, in considerazione della diversa durata dell’esercizio contabile, che nel caso della Fiorentina è riferita all’anno solare, nell’esercizio 2010 la quota imputata per competenza è stata pari a 3,6 milioni di euro.
Il costo del personale ammontante a 55.079.239 euro registra una flessione di circa 10,4 milioni, con un’incidenza sul valore della produzione del 69% (47% nel 2009). Gli ammortamenti e le svalutazioni sono pari a circa 31,7 milioni ed incidono per il 40% sul valore della produzione.
La differenza tra valore e costi della produzione è negativa per 34,9 milioni, mentre nel 2009 era positiva per 8,8 milioni. Questo dato viene “mitigato” dalla plusvalenza derivante dalla cessione del ramo d’azienda per circa 14 milioni e dai vantaggi del consolidato fiscale, che determinano un segno positivo nel calcolo delle imposte sul reddito per circa 7,8 milioni.
Il patrimonio netto risulta positivo per 83,1 milioni e rappresenta il 46,6% delle attività. Il parametro Co.Vi.So.C riguardante il rapporto tra il valore della produzione e i debiti finanziari; non è calcolabile in quanto l’unico debito di natura finanziaria è rappresentato da un finanziamento fruttifero da parte dei Soci di € 5 milioni, che risulta essere abbondantemente coperto dalle disponibilità liquide pari a 7 milioni di euro. Il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta a 79,6 milioni (72,6 nel 2009). Tra i giocatori col valore contabile netto più elevato figura D’Agostino con 9,6 milioni (valore lordo 11,5 milioni), seguito da Gilardino con 7,9 milioni (valore lordo 15,75 milioni), Felipe con 5,6 milioni (valore lordo 6,4 milioni), Ljajic con 5,6 milioni (valore lordo 7,1 milioni) e Jovetic con 5,5 milioni (valore lordo € 10.855.000).
Le immobilizzazioni finanziarie hanno registrato un incremento di 15.544.000 euro, passando da € 7.074.000 a € 22.618.007. Esse riguardano, per l’importo di 22 milioni, le partecipazioni totalitarie in Firenze Viola srl, Campus Viola srl e Promesse Viola Srl. L’incremento è dovuto al conferimento di ramo d’azienda in Firenze Viola Srl, che ha determinato una plusvalenza da conferimento di € 14,74 milioni, portata ad incremento del valore della partecipazione. Per l’inciso, Firenze Viola srl al 31/12/2010 registrava un utile di € 112.111. Dalla lettura del bilancio, apprendiamo che il 17 dicembre 2010, con delibera del Consiglio di Amministrazione, è stato definito il conferimento del “ramo commerciale” di ACF Fiorentina nella società Firenze Viola Srl per dare “nuovo impulso” a tutta l’attività commerciale e “sviluppare in maniera più decisa l’attività di raccolta di risorse finanziarie”, ricercando anche nuove opportunità di business. Bisogna precisare che la società controllata Firenze Viola Srl era già detentrice del marchio Fiorentina e dei Trofei acquisiti dal fallimento della precedente società A.C. Fiorentina S.p.A.. Il conferimento ha coinvolto gran parte della struttura commerciale e le risorse destinate alla manutenzione e ai servizi, nonché tutti i contratti in essere legati al’utilizzo del marchio (licenziatari, partner ufficiali, etc.); continuano invece a rimanere in capo ad ACF Fiorentina Spa: il Main Sponsor, lo Sponsor Tecnico, gli Sponsor Istituzionali, tutti i rapporti contrattuali riguardanti la cessione dei diritti di trasmissione, nonché tutti i proventi dalla biglietteria. Il ramo d’azienda è stato valutato in 15 milioni di euro, in base a perizia. Si aggiunga che la controllata Firenze Viola Srl possiede il 2% delle azioni di ACF Fiorentina Spa, mentre Andrea Della Valle l’1% e Diego Della Valle & C. Sapa il 97%. Inoltre, si segnala che Firenze Viola srl ha concesso ad uso esclusivo di ACF Fiorentina Spa l’utilizzo del marchio “Fiorentina”, a fronte di un canone annuo, per il 2010, di € 600.000.
Gli amministratori della Fiorentina, nel descrivere lo scenario futuro, hanno scritto che la prevedibile evoluzione della gestione non permetterà di sostenere il monte ingaggi degli ultimi bilanci. Inoltre, sempre secondo gli amministratori, nell’esercizio 2011 continuerà il processo di adeguamento dei valori economico-finanziari di bilancio alle indicazioni previste dalle regole del Financial Fair Play, da cui la necessità di una decisa strategia aziendale, che “abbia come obiettivo principale quello di ricondurre la struttura ad una situazione di equilibrio”.
Bilancio Fiorentina 2010: in perdita, nonostante la cessione del ramo commerciale
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