Dimenticanze Spaziali.............
Non c’è bisogno di ricordare l’epopea dei viaggi spaziali russi e della cagnetta Laika che guaiva nello Sputnik mentre orbitava intorno alla terra.
Oppure il saluto di Gagarin, primo uomo nello spazio.
Non c’è bisogno di tutto ciò per parlare della censura mediatica che esisteva ai tempi del regime comunista sovietico e di come per una missione riuscita ce ne furono invece decine fallite, in cui perirono molti astronauti, che venivano colpevolmente sottratte dal Cremlino, con la complicità dei media politicamente asserviti, alla conoscenza della comunità internazionale. Non c’è bisogno di tutto ciò.
Per rendersi conto di cosa è l’informazione oggi in Italia basta cercare in giro la notizia della richiesta di rinvio a giudizio per Franzo Grande Stevens e Gianluigi Gabetti per aggiotaggio emessa dalla Procura di Torino.
I due signori, importanti manager del Gruppo IFIL-Agnelli, hanno ricevuto il provvedimento in relazione alla operazione di equity swap su azioni Fiat messa in atto nel 2005 tra Exor, società del Gruppo Agnelli, e la banca americana Merrill Lynch.
Lo scrivente sfida chiunque a trovare su internet o sui quotidiani generalisti la notizia. L’unico quotidiano che, in sordina, ha riportato quanto sopra e’ stato il Sole 24 Ore del giorno 31 luglio 2007 il quale, nella sezione Finanza e Mercati, ha dedicato un articoletto ai due indagati trattandoli ovviamente con il massimo garantismo ed evidenziando a piu’ riprese che trattasi di ipotesi di reato.
Il Sole 24 ore non poteva “bucare” la notizia in quanto trattasi di un giornale specializzato e soprattutto un quotidiano che gira soprattutto nelle mani degli addetti ai lavori. Ma tutto si è fermato li. Niente su Repubblica, Corriere e tutti i principali quotidiani. Niente sui principali siti Internet e neanche sui lanci dei più importanti provider informativi come Reuters e Bloomberg. Niente cercando su Google.
Eppure trattasi di una notizia “market sensitive”, cioè che riguarda direttamente una società quotata in Borsa.
Le dimenticanze dei pennivendoli italiani a volte sono provvidenziali.
Certo fa scalpore osservare queste “dimenticanze” quando i protagonisti sono persone che dal punto di vista strettamente giuridico si trovano nella stessa condizione dei signori Luciano Moggi ed Antonio Giraudo, manager dello stesso Gruppo, i quali per le accuse di Farsopoli non solo hanno dovuto subire mesi di gogna su tutti i mass media dell’Orbe terracqueo, ma, se qualcuno lo avesse dimenticato, tale gogna è stata somministrata senza neanche aspettare che le indagini fossero chiuse e le richieste di rinvio a giudizio formulate.
Allo stesso tempo ci si ricorda le parole del datore di lavoro John Elkann che defini “riprovevole” il comportamento dei Signori Moggi e Giraudo mentre oggi non disdegna di ringraziare i signori Gabetti e Grande Stevens per i servigi prestati alla causa della sua Azienda.
Ma allora mi chiedo dov’è l’errore??? Perchè in presenza di comportamenti ritenuti ipoteticamente illegali da parte dei dipendenti di uno stesso gruppo il datore di lavoro assume decisioni completamente opposte??? E soprattutto perchè i giornalisti trattano la notizia in maniera completamente differente???
Siamo nel 2007, ma a questa domanda potrebbe tranquillamente rispondere la cagnetta Laika se fosse ancora viva. Direbbe semplicemente “Io non ci volevo salire...... mi ci hanno costretto..............”
Non c’è bisogno di ricordare l’epopea dei viaggi spaziali russi e della cagnetta Laika che guaiva nello Sputnik mentre orbitava intorno alla terra.
Oppure il saluto di Gagarin, primo uomo nello spazio.
Non c’è bisogno di tutto ciò per parlare della censura mediatica che esisteva ai tempi del regime comunista sovietico e di come per una missione riuscita ce ne furono invece decine fallite, in cui perirono molti astronauti, che venivano colpevolmente sottratte dal Cremlino, con la complicità dei media politicamente asserviti, alla conoscenza della comunità internazionale. Non c’è bisogno di tutto ciò.
Per rendersi conto di cosa è l’informazione oggi in Italia basta cercare in giro la notizia della richiesta di rinvio a giudizio per Franzo Grande Stevens e Gianluigi Gabetti per aggiotaggio emessa dalla Procura di Torino.
I due signori, importanti manager del Gruppo IFIL-Agnelli, hanno ricevuto il provvedimento in relazione alla operazione di equity swap su azioni Fiat messa in atto nel 2005 tra Exor, società del Gruppo Agnelli, e la banca americana Merrill Lynch.
Lo scrivente sfida chiunque a trovare su internet o sui quotidiani generalisti la notizia. L’unico quotidiano che, in sordina, ha riportato quanto sopra e’ stato il Sole 24 Ore del giorno 31 luglio 2007 il quale, nella sezione Finanza e Mercati, ha dedicato un articoletto ai due indagati trattandoli ovviamente con il massimo garantismo ed evidenziando a piu’ riprese che trattasi di ipotesi di reato.
Il Sole 24 ore non poteva “bucare” la notizia in quanto trattasi di un giornale specializzato e soprattutto un quotidiano che gira soprattutto nelle mani degli addetti ai lavori. Ma tutto si è fermato li. Niente su Repubblica, Corriere e tutti i principali quotidiani. Niente sui principali siti Internet e neanche sui lanci dei più importanti provider informativi come Reuters e Bloomberg. Niente cercando su Google.
Eppure trattasi di una notizia “market sensitive”, cioè che riguarda direttamente una società quotata in Borsa.
Le dimenticanze dei pennivendoli italiani a volte sono provvidenziali.
Certo fa scalpore osservare queste “dimenticanze” quando i protagonisti sono persone che dal punto di vista strettamente giuridico si trovano nella stessa condizione dei signori Luciano Moggi ed Antonio Giraudo, manager dello stesso Gruppo, i quali per le accuse di Farsopoli non solo hanno dovuto subire mesi di gogna su tutti i mass media dell’Orbe terracqueo, ma, se qualcuno lo avesse dimenticato, tale gogna è stata somministrata senza neanche aspettare che le indagini fossero chiuse e le richieste di rinvio a giudizio formulate.
Allo stesso tempo ci si ricorda le parole del datore di lavoro John Elkann che defini “riprovevole” il comportamento dei Signori Moggi e Giraudo mentre oggi non disdegna di ringraziare i signori Gabetti e Grande Stevens per i servigi prestati alla causa della sua Azienda.
Ma allora mi chiedo dov’è l’errore??? Perchè in presenza di comportamenti ritenuti ipoteticamente illegali da parte dei dipendenti di uno stesso gruppo il datore di lavoro assume decisioni completamente opposte??? E soprattutto perchè i giornalisti trattano la notizia in maniera completamente differente???
Siamo nel 2007, ma a questa domanda potrebbe tranquillamente rispondere la cagnetta Laika se fosse ancora viva. Direbbe semplicemente “Io non ci volevo salire...... mi ci hanno costretto..............”