Aula 216 processo calciopoliALLEGATO PDF della RICHIESTA di BORRELLI SU TAVAROLI. Oggi nuova udienza del processo Calciopoli che abbiamo seguito, in collaborazione con gli amici del forum J1897network.com, grazie al contributo dall'aula di Francesco (Frales di J1897).
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j1897network.com - Udienza del 9 novembre 2010

Abituale sinergia con gli amici della "Combriccola romana" che monitoreranno i Vostri commenti sul nostro blog alla ricerca di spunti per la trasmissione "Signora mia" in onda stasera. Per commenti alla cronaca in diretta cliccate su questo link:
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Ore 9.50 - Sono già presenti i aula i pm Narducci e Capuano, De Santis, e gli avvocati Morescanti e Gallinelli.

Ore 10.10 - Iniziato l'appello degli imputati. Al momento mancano sia Moggi che tutto il suo collegio difensivo. Assente anche Paolo Bergamo. Per i mezzi di informazione siamo ai minimi storici. Assente anche Tuttosport, forse per la contemporaneità dell'appello del processo GEA.

Ore 10.20 - La difesa di Innocenzo Mazzini rinuncia ad Ulivieri, l’unico teste che aveva convocato. È arrivato l’avv. Trofino, mentre Prioreschi è impegnato a Roma con l'appello GEA. Il Presidente Teresa Casoria ribadisce che entro il 23 deve terminare l'esame di tutti i testimoni. Viene introdotto il teste Dino Zoff.

DEPOSIZIONE DINO ZOFF.
Avv. Picca (difesa Della Valle): Se può riassumere le sue esperienze nel calcio, sia come calciatore che come allenatore.
Zoff: È una storia abbastanza lunga. Non credo che al tribunale interessi. Sono stato calciatore per 25 anni, passando in diverse squadre Udinese, Mantova, Napoli e Juventus, poi dirigente e presidente della Lazio. Poi prima nell’ambito della Nazionale, poi allenatore della Juventus, Lazio e della Fiorentina.
Avv. Picca: L'ultima stagione da allentaore è stata nel 2004-2005?
Zoff: Sì ma subentrai a febbraio 2005.
Avv. Picca: Quindi a stagione già iniziata?
Zoff: Sì quasi nell’ultima metà.
Avv. Picca: A chi subentrò?
Zoff: Mondonico, credo.
Avv. Picca: E rimase allenatore fino alla fine?
Zoff: Sì fino a giungo 2005.
Avv. Picca: Lei è citato per una specifica partita Lazio-Fiorentina del maggio 2005.
Zoff: Sì.
Avv. Picca: Ricorda il risultato?
Zoff: Credo 0 a 0.
Avv. Picca: Ricorda l’arbitro?
Zoff: Sì, Rosetti.
Avv. Picca: Ricorda se si verificò un episodio legato ad un’azione?
Zoff: Sì un fatto successe, un giocatore della Lazio respinse la palla con la mano sulla linea di porta e molti giocatori si lamentarono per questo, perché l’arbitro non lo sanzionò. Credo che non l’abbia visto.
Avv. Picca: Le fu riferito dai suoi giocatori del fallo evidente?
Zoff: No, era abbastanza evidente.
Avv. Picca: Questa gara era importante?
Zoff: Eh sì, poteva essere determinanate, una vittoria ci portava fuori, non del tutto, dalla zona retrocessione.
Avv. Picca: Ricorda se la squadra era fortemente coinvolta nella lotta per non retrocedere?
Zoff: Certo, eravamo alle ultime partite in una posizione più che precaria.
Avv. Picca: Per effetto di questo risultato l’ultima giornata diventò determinante?
Zoff: Indubbiamente, dovevamo vincerla, l’abbiamo vinta. Sarebbe stato diverso vincendo con la Lazio.
Avv. Picca: La difficoltà di salvarvi era anche legato al risultato di partite concomitanti?
Zoff: Beh sì, indubbiamente.
Avv. Picca: Ricorda quando assunse l’incarico di guida della Fiorentina quale era la condizione della squadra?
Zoff: Era in crisi, del resto quando si cambiano tre allenatori vuol dire che la situazione è difficile.
Avv. Picca: Lazio-Fiorentina: prima della gara ha ricevuto indicazione dalla dirigenza della squadra di un intervento da parte loro finalizzato a garantire un risultato positivo per la Fiorentina?
Zoff: Assolutamente no.
Avv. Picca: Di fatto le ebbe a ricevere dai Della Valle?
Zoff: Da nessuno.
Avv. Picca: Ricevette notizia da Andrea Della Valle che c’era stata un’azione della dirigenza?
Zoff: No, assolutamente no, mai ricevuto notizia.
Avv. Picca: E da Mencucci?
Zoff: No.
Avv. Picca: Nella gare successive, e anche in quelle precedenti, ha mai ricevuto dalla dirigenza indicazioni che ci fossero state delle iniziative assunte per garantire il risultato positivo degli incontri?
Zoff: Confermo, mai.
Avv. Picca: Le preoccupazioni della dirigenza erano legate ad una tenuta della squadra per una permanenza in A?
Zoff: Le preoccupazioni erano per la posizione in classifica, niente altro.
Avv. Picca: Di queste preoccupazioni la dirigenza ne facevano oggetto di discussioni con Lei?
Zoff: Beh si poteva discutere dei risultati, della possibilità di venirne fuori niente altro.
Avv. Picca: Erano dei discorsi che si possono riassumenre come discorsi normali di preoccupazione sportiva?
Zoff: Ma certamente.
Avv. Picca: Lei ha parlato dell’errore di Rosetti. Ha registrato nella partite precedenti situazioni nelle quali gli arbitri avevano assunto decisioni particolari?
Zoff: Beh succede che uno veda le cose in un modo di parte, ma non ho trovato niente di particolarmente negativo.
Avv. Picca: Nessuna altra domanda.

Avv. Gallinelli (difesa De Santis): Vorrei che indicasse quanti anni ha svolto l’attività agonistica nella Juve.
Zoff: Da calciatore 11 anni.
Avv. Gallinelli: Poi è stato allenatore.
Zoff: Sì, un anno nello staff tecnico, poi sono rientrato diversi anni dopo come allenatore della prima squadra.
Avv. Gallinelli: In quel periodo quanti titoli ha vinto la Juve?
Zoff: Io ne ho vinti sei.
Avv. Gallinelli: Si ricorda di gare della Juve arbitrate da De Santis?
Zoff: Non vorrei fare un torto a De Santis, ma l’arbitro non è una cosa che ricordo.
Avv. Gallinelli: Nessuna domanda.
Presidente Casoria: Zoff, può andare.

L’avv. Gallinelli, difesa De Santis, deposita un documento del 18 ottobre2006, firmato da Borrelli, in cui si chiedeva al procuratore della Repubblica di Milano di conoscere quante volte Tavaroli era stato incaricato di prendere informazioni su De Santis ed altri soggetti. Secondo l'avvocato Gallinelli a questa richiesta non è mai stato dato alcun riscontro dalla Procura della Repubblica di Milano.
Il Presidente Casoria lo acquisisce agli atti del processo.
Cipriani non ci sarà, ha dichiarato che si avvale della facoltà di non rispondere perché imputato nel processo Telecom. L'avv. Morescanti, difesa Fabiani, rinuncia a Cipriani e chiede di citare Tavaroli.

L'avvocato Morescanti chiede anche di poter depositare il verbale di interrogatorio di Tavaroli al momento dell’arresto, invece di chiamarlo come teste. La procura si oppone.
Allora l'avvocato Morescanti chiede di chiamarlo come teste.
Avv. Morescanti: Perché Tavaroli dichiara che Nucini aveva raccontato alcune cose dalle quali erano scaturiti pedinamenti per alcuni soggetti, tra cui Fabiani. Io voglio chiedere la circostanza di quando è venuto a conoscenza che Nucini era stato chiamato per le stesse dichiarazioni dalla Boccassini, e che lui non confermò. Insomma è una questione un po' particolare. Tavaroli dichiara che Nucini si era dichiarato disposto a dire tutti questi fatti in cambio di un posto di lavoro nella società Inter. Questo voglio chiedergli.
L'avvocato Gallinelli si associa e si riporta al documento che ha consegnato.
Presidente Casoria: Per oggi ha già citato Tavaroli?
Avv. Gallinelli: No.
Il tribunale si ritira in camera di consiglio.
PM: Non c’è opposizione sul capitolo di prova, se non nel punto che Tavaroli fornisca informazioni sui comportamenti di Nucini.
Avv. Trofino: La difesa Moggi ha rinunciato a Tavaroli perché era citato già da altre difese, quindi l’interesse nostro c’è. I pedinamenti furono fatti per una ragione per la quale Tavaroli fu informato, e questo vogliamo sapere da lui, quindi anche gli atteggiamenti di Nucini ne fanno parte. Insistiamo perché il teste venga sentito.
Il tribunale autorizza la citazione di Tavaroli, che sarà obbligato a comparire altrimenti sarà condotto coattivamente.

Non ci sarà nemmeno Ciro Venerato, in qualità di testimone (è anche imputato, ndr), perché è impegnato in Pescara-Piacenza come giornalista, e verrà sentito nella prossima udienza.

L'udienza è gia conclusa.

Documento: Richiesta di Borrelli alla Procura di Milano sulle dichiarazioni rese da Tavaroli.