Al processo di Napoli è arrivato il momento dei testimoni della difesa. Oggi verranno sentiti quelli chiamati dalla difesa di Pairetto, l'ex co-designatore arbitrale. Sono attesi diversi arbitri (anche se Rosetti e Calcagno, in partenza per il Sudafrica, saranno assenti, così come Collina) e il notaio Ioli, chiamato per la questione sorteggi.
L'Avvocato Filippo Sgubbi, avvocato di parte civile del Bologna FC interroga il curatore fallimentare di Victoria 2000, fallita il 30 marzo 2006 e che fino al settembre 2005 aveva la totalità delle quote del Bologna FC. L'avvocato Sgubbi chiede notizie in relazione alla stagione 2004-05, visto che si tratta qua di partite falsate, illecito e frode sportiva. Cocchi osserva che il fallimento della Victoria 2000 è stata determinata dal fatto che la retrocessione del Bologna al termine del 2004/2005 aveva indotto gli azionistti a svalutare la partecipazione che la Victoria possedeva nel Bologna di oltre 36 milioni; il che aveva procurato un forte deficit di bilancio che aveva poi condotto la Victoria al fallimento. L'avv. Sgubbi chiede poi notizia di situazioni precedenti, che hanno portato Gazzoni Frascara e un altro amministratore ad essere accusati di falso in bilancio. L'avvocato Francesco Picca, difesa Dalle Valle, insiste su queste vicende precedenti, risalenti agli anni 2002 e 2003, in cui vennero fatte dai soci del Bologna una serie di operazioni (tipo cessione del marchio e altro a livello infragruppo) che determinarono una falsificazione di bilancio che permise ai soci di generare plusvalenze per evitare la ricapitalizzazione. Alla domanda se fosse a conoscenza se prima del 2004-2005 il Bologna avesse le condizione previste dai parametri della Figc per iscriversi al campionato Cocchi dice di non aver verificato, perché come curatore fallimentare non aveva titolo a farlo, l'ha fatto invece la Procura di Bologna.
L'avvocato Matteo Bonatti, difesa Pairetto, chiede se abbia preso in esame partite del Bologna del campionato 2004-05. Risposta negativa. Però Cocchi afferma che dai documenti e dalle parole di Gazzoni Frascara aveva evinto che era stata la retreocessione a causare il danno economico ma non era entrato nel merito delle partite.
L'avvocato Prioreschi chiede se quello che ha definito falso in bilancio venne poi a configurarsi come bancarotta fraudolenta. Risposta: Sì.
Avvocato Milella (Federcalcio) chiede qual è stato l'effetto ndi tutte queste operazioni sui bilanci, se in qualche modo si è poato un rimedio. Cocchi risponde che l'unico rimedio è stato accorpare due di querlle società che avevano consentito di creare queste plusvalenze in una sola e concorda con l'avvocato Milella che senza queste plusvalenze non si sarebbe potuta svolgere la normale attività senza ricapitalizzare.
L'avvocato di Pairetto consegna la notifica della richiesta di presenza di testimoni: mancheranno Collina, Balducci, Valentini, Stagnoli e De Marchi, invece Rosetti non sarà presente perché parte per i mondiali, così come i dirigenti Figc Balducci e Valentini.
Angelo Pesciaroli, ex giornalista del Corriere dello Sport (curava una rubrica nella quale indovinava molto spesso le griglie con dei giorni d'anticipo, ndr), ora in pensione, e consulente lega calcio della serie C, entra in aula.
Difesa Pairetto: Era presente ai sorteggi a Roma?
Pesciaroli: Ero spesso presente come giornalista del Corriere dello Sport, non ho mai visto un sorteggio truccato, anche perché nel 2005 era presente un notaio.
Difesa Pairetto: Ha mai estratto una pallina?
Pesciaroli: Sì, una volta dopo un accordo con l'aia per l'estrazione della pallina da parte di un rappresentante federale regionale.
Difesa Pairetto: Era l'arbitro?
Pesciaroli: Sì, era l'arbitro.
La difesa Pairetto gli chiede in che albergo si facesse l'estrazione.
Pesciaroli: Era in un albergo centrale di Roma: il notaio era al centro del tavolo con i designatori, veniva chiamato il giornalista di turno e veniva completata l'estrazione con la supervisione del notai, in mezzo ad una folla incredibile. Nell'estrazione di Firenze stesso sistema, ma l'aula era più grande.
Difesa Pairetto: Ha mai notato situazioni sospette o truccate?
Pesciaroli: No, non ho mai notato, per gli anni di esperienza non ho notato nulla. Magari avessi fatto questo scoop almeno avrei avuto la possibilità di allungarmi la carriera. Se avessi visto qualcosa di irregolare certo non me ne sarei stato zitto.
Dalla diretta di Tuttosport a cura di Alvaro Moretti:
IOLI: «ESTRAZIONI REGOLARE» - E' stato poi interrogato il notaio delle estrazioni Ioli: «Tutto quello che concerneva questi sorteggi è comunque nei verbali che sono agli atti di questo processo. Le palline le aprivano e io facevo provvedere a richiuderle e a rimescolarle nelle urne che erano trasparenti. Non si potevano leggere i contenuti nelle palline perchè i fogli erano piegati. Non ho mai avuto sosperti di irregolarità».
Alle domande del pm Capuano su quante volte si fossero aperte queste palline Ioli dice: «Potrà essere successo una decina di volte in tutti gli anni nei quali ho svolto questo servizio. Nei verbali non ritenevo di scrivere dell'apertura delle palline perchè avevo il controllo della situazione e potevo rendermi conto se queste erano chiuse o visibilmente diverse le une dalle altre e quindi riconoscibili. Comunque quando io verbalizzo un'estrazione, verbalizzo l'estrazione. Io non consideravo anomalo che una volta ogni tanto le palline potevano aprirsi al momento dell'inserimento nell'urna perchè poi facevo provvedere al rimescolamento. E poi comunque il foglietto all'interno era piegato. Non ho mai segnalato anomalie al riguardo».
Entra il teste Trentalange.
Difesa Pairetto: Con i designatori si parlava delle griglie?
Trentalange: Sì, si parlava di questo era l'argomento prinicipale.
Difesa Pairetto: Durante i raduni si facevano la valutazione delle partite?
Trentalange: Sì, era importante perché era facile imparare dagli errori altrui.
Difesa Pairetto: Si valutavano gli errori verso alcune squadre?
Trentalange: No, si valutavono gli errori degli arbitri ma non verso la squadra ma solo dell'arbitro.
Difesa Pairetto: Quindi lei non notò vicende di privilegio verso alcune squadre?
Trentalange: No.
Difesa Pairetto: Il dottor Pairetto Le ha mia chiesto di avere favori verso alcune squadre?
Trentalange: No, nonostante avessi con lui particolare confidenza, vista l'amicizia con il padre.
Difesa Pairetto: In ambito internazionale ha mai arbitrato? Le comunicazioni da chi arrivavano?
Trentalange: Sempre da Pairetto, come succedeva prima con Casarin.
Difesa Pairetto: Pairetto le ha mai chiesto, quando era osservatore, di favorire un arbitro o chiudere un occhio?
Trentalange: No, mai.
Difesa Pairetto: Sì ricorda la partita Chievo-Lazio?
Trentalange: Sì, ci sono state tante ammonizioni ed ho dato un voto buono a Rocchi, l'unica espulsione era quella di Couto, un po' forte, ma ci stava, a differenza di quello che dicevano i giornali.
Difesa Pairetto: La sua opinione in quanto esperto la valutazioni di Pairetto erano tese a favorire un arbitro anziché un altro solo per simpatia senza una natura tecnica?
Trentalange: No, mai.
Difesa Pairetto: Lei ricorda a quale minuto Couto fu espulso?
Trentalange: Verso la fine, ma non ricordo il minuto preciso.
Difesa Pairetto: Si ricorda il raporto con Bergamo
Trentalange: Non era tenero, ma era seria come persona lo stesso di Pairetto.
Difesa Pairetto: Che ruolo aveva l'organo tecnico? Quindi era giusto avere telefonate dei designatori?
Trentalange: Era comunque un ruolo di supporto ed era importante la loro telefonata.
PM Narducci: Lei ha mai arbitrato la Juventus?
Trentalange: No, c'è un regolamento che vieta ad un arbitro di arbitrare la squadra della città di residenza.
PM Narducci: Lei ha dato un buon voto a Rocchi su Chievo-Lazio. Lei ha fatto notare però che l'espulsione di Couto era un po' severa. Non ha notato un atteggiamento particolare del giocatore Baronio?
Trentalange: Ricordo che il voto era 8.45, era una partita non perfetta.
Il Presidente Casoria chiede quale fosse il massimo voto.
Trentalange: Era 9.
PM Narducci: Come funzionava il voto?
Trentalange: Secondo parametri relativi a parametri tecnici.
PM Narducci: Quindi 8,45 era buono?
Trentalange: Si, l'espulsione di Couto era severa. Ma così lo era stato anche con il Chievo.
PM Narducci: L'analoga situazione di severità a cosa si riferisce?
Trentalange: Agli espulsi in generale di quella partita. Il metro di giudizio era l'equità di scelte, quindi questa severità è nel caso, ma equa rispetto alle altre.
PM Narducci: La partita Juve-Lazio di Dondarini, non ricorda il chiaro falllo di Ibra su Siviglia?
Trentalange: No, non ricordo.
Opposizione dell'avvocato di Pairetto: Il chiaro fallo è solo una supposizione di Narducci.
PM Capuano: Lei ha parlato di partecipazioni ai raduni era riferita al periodo di arbitro o di osservatore?
Trentalange: Come arbitro, era precedente al 2003, come osservatore era meno frequente.
PM Capuano: Quindi quando parla di filmati delle partite si riferisce al periodo precedente al 2003?
Trentalange: Sì, dopo era meno frequente.
PM Capuano: Lei faceva valutazione degli arbitri. Ina non concessione di un rigore quanto incide?
Trentalange: Relativamente, perché era da valutare il referto.
PM Capuano: Quanto incide?
Trentalange: Massimo di uno 0,20, se fosse decisivo il rigore.
Avv. Prioreschi: La partita Chievo-Lazio, è considerata positiva la direzione di Rocchi?
Trentalange: Sì.
Avv. Prioreschi: I voti erano decimali?
Trentalange: Sì.
Trentalenge viene congedato, entra il teste Guidi, osservatore ed ex arbitro.
Difesa Pairetto, chiede di Chievo-Fiorentina di Dondarini
Guidi: Non era un arbitraggio esaltante a fine stagione ma positivo e nella media.
Difesa Pairetto, chiede dell'annullamento del gol.
Guidi: Non era annullamento ma un fischio simultaneo per un fallo dell'attaccante.
Difesa Pairetto: Lei sa se gli arbitri erano sotto attacco di media o pressati da società?
Guidi: Il calcio stressa molto ed è normale anche la pressione, ma non ho notato nessuna pressione particolare
Difesa Pairetto: Quindi non c'erano pressioni dall'esterno Le esclude?
Guidi: Sì le escludo, ma è normale che società come Inter Milan Juve Bologna fossero più presenti o seguite con attenzione ma è una questione di prestigio.
Difesa Pairetto, Chiede se il gol della Fiorentina fosse in fuorigioco.
Guidi: Non mi risulta.
Difesa Pairetto: Negli ultimi 5 minuti ci furono due episodi che i giocaotri del Chievo contestarono come falli da rigore.
Guidi: Era una partita facile a fine campionato. Non ho percepito le proteste, le mie impressioni sono di una partia di fine campionato non successe nulla di particolare
Difesa Pairetto: C'è una fallo grave ritenuto tale da diversi giornalisti
Domanda non ammessa dal Presidente Casoria
Guidi: Comunque non ho percepito nulla, il voto fu 8,45
Esame di Pisacreta ex assistente edattuale vice presidente dell'Aia.
Difesa Pairetto: Commentavate le partite nei raduni nel 2004-05?
Pisacreta: Sì, commentavamo le partite, ma noi assistenti era meno frequente.
Difesa Pairetto: Roma - Juve 1 – 2, 2004 – 2005, arbitro Racalbuto e Ivaldi assistente. Lei ricorda se ci fosse un fuorigioco segnalato o meno a sfavore della Roma?
Pisacreta: La prima rete è in fuorigioco ma forse di 20 cm.
Difesa Pairetto: Qualcuno ha protestato?
Pisacreta: Sì, un dirigente all'intervallo ma nessuno se ne accorse. Al rientro negli spogliatoi ci fu detto.
Difesa Pairetto: Lei parlo di 10 cm.
Pisacreta: Sì, perché era uno spazio breve e dalla mia posizione non era visibile, poi c'era una regola della Fifa che diceva che nel dubbio la bandierina deve restare giù.
Difesa Pairetto: Quindi lei non alzò perché valutò così?
Pisacreta: No, non lo vidi proprio.
Difesa Pairetto: Ci fu un rigore a favore della Juve fischiato da Racalbuto?
Pisacreta: L'arbitro decise così perché era in posizione migliore. Mi fu chiesto anche se avevo certezza ma non ne avevo, quindi l’arbitro continuò con la sua decisione.
Difesa Pairetto: Ci furono proteste?
Pisacreta: Sì come in tutte la azioni da rigore.
Difesa Pairetto: Ci fu un gol annullato alla Juve?
Pisacreta: Sì ma era regolare il gol, ed è stata annullata da Ivaldi che commise l'errore di valutare male.
Difesa Pairetto: Questa era una partita intensa e fallosa e quindi difficile?
Pisacreta: Sì, difficilissima.
Difesa Pairetto: Lei continuò ad arbitrare?
Pisacreta: No, fui sospeso e sostituii un arbitro infortunato un mese dopo, se uno sbaglia e la commissione decide di non usarti, non lo fa.
Difesa Pairetto: Negli ultimi 2 campionati quante volte ha arbitrato la Juventus?
Pisacreta: Se ricordo bene 11 volte.
Difesa Pairetto: Quante volte perse la Juve?
Pisacreta: Ogni volta che perse ero in campo, 6 volte
Difesa Pairetto: Le venne chiesto da Pairetto di riservare particolari trattamenti verso alcune squadre?
Pisacreta: No
Avv. Morescanti: Lei ha mai ricevuto da Bergamo pressioni per favorire una squadra?
Pisacreta: No, mai.
Avv. Morescanti: Qual è il ruolo dell'assistente arbitrale?
Pisacreta: Di aiutare l'arbitro, quando l'arbitro non vede, ha la responsabilità del fuorigioco e quando la palla finisce fuori dalle linee perimetrali
Difesa Fiorentina: Lei ricorda in Lazio - Fiorentina situazioni che generarono proteste?
Pisacreta: Un tiro in porta, ma colpì anziché di testa con la mano ed era rigore e espulsione del giocatore della Lazio secondo regolamento.
Difesa Fiorentina: E l'arbitro cosa decise?
Pisacreta: Calcio d'angolo.
Difesa Fiorentina: Era la fascia di sua competenza?
Pisacreta: Sì.
P.M. Narducci: Roma-Juve, un chiarimento, parliamo del gol di Cannavaro. Lei in quel momento ha avuto il dubbio circa il possibile fuorigioco e poi non ha deciso di alzare la bandierina?
Pisacreta: Ci fu un colpo di testa di uno della Juve e Cannavaro sulla respinta segnò. Dobbiamo valutare se la posizione era in partenza di fuorigioco, ma siccome era dietro la linea del pallone non era fuorigioco. Nessuno notò questa posizione.
P.M.Narducci: Il fallo di Zebina su Zalayeta (non era Zebina era Dellas, n.d.r.) per il rigore?
Pisacreta: Io non ho certezza sulla posizione ma non sul fallo.
P.M.Narducci: Lei aveva un dubbio sul fallo ha detto.
Pisacreta: Non ho certezza sull'inizio del fallo, non sul fallo.
P.M.Narducci: Quindi dove succede?
Pisacreta: Il dubbio era il fallo ma era sulla linea quindi era rigore.
Dopo la pausa per il pranzo, riprende l'udienza ed entra il teste Stefano Farina, ex arbitro e attualmente commissario Can D.
Difesa Pairetto, chiede se ha mai subito pressioni da Pairetto per favorire squadre
Farina: No
Difesa Pairetto: Le griglie evevano dei fattori preclusivi?
Farina: Provincia e partite.
Difesa Pairetto: Durante i raduni c'erano commenti penalizzanti su squadre?
Farina: No, i commenti erano relativi agli arbitraggi.
Difesa Pairetto: Lei è mai stati criticato per favori ad alcune squadre per falli particolari, e quindi mai penalizzato?
Farina: La carriera dipende dalle scelte dei designatori, io ero un top class ed ho seguito sempre le partite in modo professionale.
Difesa Pairetto: Come conosceva le designazioni?
Farina: Tramite e-mail ma qualche volta in partite importanti capitava la telefonata.
Avv. Morescanti: Ha mai subito da Bergamo delle pressioni per arbitrare a favore di una squadra?
Farina: No
Ora tocca al teste Mitro.
Difesa Pairetto: Ha mai subito pressioni?
Mitro: No
Difesa Pairetto: Bologna-Juventus arbitro Pieri. Venne concessa una punizione a favore della Juve con gol di Nedved
Mitro: Sì da una trentina di metri
Difesa Pairetto: Distanza importante?
Mitro: Sì
Difesa Pairetto: A Coverciano facevate raduni, commentavate le partite e vedevate i filmati, ha mai notato un commento più o meno sagace per sottolineare errori a vantaggio o svantaggio di alcune squadre?
Mitro: No erano commenti di natura tecnica.
Il PM Narducci chiede di una fallo di Zebina su Cipriani, di un fallo di Thuram a Cipriani e di un fallo di Ibrahimovic su Capuano
Difesa Pairetto: Pieri dopo questa partita ebbe sanzioni?
Mitro: No, non ricordo.
Ora tocca al teste Ivaldi.
Ivaldi: Ero assistente fino al 2006 e per limiti di età lasciai.
Difesa Pairetto: Nel campionato 2004/5 aveva Pairetto e Bergamo.
Ivaldi: Sì.
Difesa Pairetto: Il dottor Pairetto Le ha mai chiesto di avere atteggiamenti di favore o sfavore verso alcune compagini?
Ivaldi: No
Difesa Pairetto: Roma-Juve: vi fu un episodio saliente, se lo ricorda?
Ivaldi: La partita fu molto particolare per un gol in fuorigioco della Roma e uno annullato per la Juve; il secondo regolare.
Difesa Pairetto: Commenti la partita.
Ivaldi: Era una gara particolarmente difficile e molto fallosa.
(Penta fa notare trattarsi della partita più fallosa del campionato: 72 falli, ndr).
Difesa Pairetto: Si ricorda perché era particolarmente difficile?
Ivaldi: Perché l'allenatore era l'ex della Roma, Emerson e Zebina pure.
Difesa Pairetto: Sul goal di Zebina?
Ivaldi: Era regolare e fu annullato.
Difesa Pairetto: Sul goal di Cassano?
Ivaldi: Era regolare.
Il giudice ha ordinato che Collina, se non si presenterà per la prossima udienza, verrà accompagnato dai carabinieri.
Finale con una dichiarazione spontanea di Massimo De Santis, che ha prodotto la spesso citata circolare della Lega Calcio, del 5 agosto 2004, nella quale erano contenute le norme di comportamento per i dirigenti negli spogliatoi, secondo la quale le visite erano consentite prima e dopo la gara. La stessa circolare stabiliva il divieto di regali che non fossero di piccola entità e l'obbligo di tesseramento del dirigente accompagnatore degli arbitri. De Santis ha dichiarato: "Se il colonnello Auricchio avesse chiesto copia di questo atto, che voglio leggere, e letto le disposizioni, certe cose che sembriamo scoprire ora si sarebbero sapute anche durante l’indagine. Si sente parlare a sproposito delle visite di Moggi, ma tutti sapevano cosa si poteva e cosa non si poteva fare. Nessun mistero, nessuna congettura. Ora questa carta è agli atti, poteva essere lì da quattro anni".
Il pm Capuano ha tentato di opporsi alla lettura della circolare ma il Presidente Casoria lo ha stoppato e ha consentito a De Santis la lettura.
Circolare n° 7 della Lega Calcio del 5 agosto 2004: pagina 1 - pagina 2
Clicca per ascoltare la deposizione spontanea di De Santis.