Era il 6 novembre 2004 il giorno in cui Silvana Garufi, ex presidente dell’Associazione Onlus Crescere Insieme al Sant’Anna, in un colloquio telefonico con l’ex Direttore Generale della Juventus, Luciano Moggi, si sentì riferire da quest’ultimo che al termine della partita della squadra bianconera con la Reggina, infuriato per la direzione arbitrale di Paparesta, aveva chiuso il direttore di gara a chiave all’interno dello spogliatoio e si stava portando le chiavi all’aereoporto. Chiunque abbia avuto occasione di ascoltare la conversazione, dai toni spavaldi usati da Moggi, definito da Carlo Mazzone “Il più simpatico millantatore presente nel modo del calcio”, si sarà reso conto che si trattava solo di una vanteria.
Silvana Garufi mai avrebbe immaginato il rilievo mediatico che quella telefonata avrebbe avuto; né che, esattamente cinque anni dopo, sarebbe stata citata a deporre nelle aule di un Tribunale in riferimento a quel colloquio telefonico. Il P.M. Narducci, nonostante la smentita dell’episodio fornita nella stessa aula dal diretto interessato, auspicava che la teste facesse nuove rivelazioni. Purtroppo, per problemi tecnici, il pubblico ministero non ha potuto deliziare la Presidente Teresa Casoria con l'ascolto della chiamata. La testimonianza della Garufi è proseguita col racconto di un episodio avvenuto all’aereoporto di Catania in relazione alla sua domestica, che aveva avuto problemi ai controlli di identità in quanto, anche se, a suo dire, "cittadina italiana" (pur se di origine extracomunitaria), non aveva con sé "il permesso di soggiorno, ma solo la carta d’identità italiana". La teste ha dichiarato che aveva informato Moggi, il quale asserì che avrebbe interessato della questione un poliziotto in servizio alla Questura di Torino (che aveva conoscenza personale della domestica).
Povera Garufi, citata come teste a Napoli a causa di una telefonata dai contenuti quasi goliardici, con una domestica fermata negli aereoporti italiani, e nemmeno degnata di una domanda di controesame ricevuta dai difensori degli imputati. Anzi l’unica domanda seria durante l’interrogatorio l’ha posta l’avvocato di Pairetto al Giudice: “Qual è il rilievo ai fini delle contestazioni di queste domande?".
Penso che la Casoria abbia già dato la sua risposta già qualche mese fa, quando disse che vi erano processi più seri da fare…
Confidente di millanterie
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