Giornata di revival ieri a Napoli, con la requisitoria dei pm per il rito abbreviato al processo Calciopoli.
I magistrati, per dimostrare il coinvolgimento di Antonio Giraudo (e di altri imputati dell'abbreviato, e cioè Tullio Lanese, Marco Gabriele, Stefano Cassarà, Duccio Baglioni, Domenico Messina, Gianluca Rocchi, Paolo Dondarini, Alessandro Griselli, Giuseppe Foschetti, e Tiziano Pieri), oltre a riproporre ipotesi accusatorie già ampiamente smontate da anni, a livello logico e finanche dalla giustizia sportiva, come quelle del sorteggio truccato o le ammonizioni a comando, hanno illustrato il famoso teorema delle Schede Svizzere, che per altro non comprende, tra gli ipotetici utenti, l'unico dirigente juventino imputato in questo procedimento, e cioè Antonio Giraudo stesso.
Ma sulla questione delle SIM svizzere, della quale abbiamo già messo in evidenza alcune incongruenze in occasione delle condanne sportive di Calciopoli 2, ci sarà tempo più avanti di entrare nel merito, ricordando che per il momento non solo nessun arbitro ha ammesso di averne fatto uso, ma addirittura in un caso, quello di Gianluca Paparesta, si è poi scoperto che la SIM a lui attribuita in fase investigativa, in realtà non l'usava lui.
Per celebrare degnamente il revival del teorema delle ammonizioni mirate, riproponiamo la seguente analisi del nostro Dr. Zoidberg, fatta a caldo nella primavera del 2007, alla chiusura delle indagini (avvenuta ben un anno dopo Farsopoli!) che sottopone l'accusa alla prova del riscontro della logica e dei fatti, analizzando le partite implicate (il testo completo è disponibile qui: se avete tempo, divertitevi a leggervelo tutto).
Esaminiamo le partite sopra le quali la longa manus moggiana è riuscita a posarsi:
UDINESE-BRESCIA 1-2
«atti fraudolenti consistiti, ad opera del Dattilo, nella dolosa ammonizione dei calciatori Pinzi, Muntari e Di Michele e nella dolosa espulsione del calciatore Jankulovski, tutti in forza alla squadra dell’Udinese – successivo avversario della Juventus […] la gara dell’Udinese risultava condizionata dalle tre ammonizioni e dalla espulsione inflitte dal direttore di gara».
Ci si chiede se chi ha vergato la frase sopra riportata abbia avuto la decenza di vedere la partita in questione o, almeno di informarsi. L’incontro è infatti passato alla storia per un gol (quello decisivo) segnato dal bresciano Mannini con il portiere udinese De Sanctis a terra infortunato. In seguito a questo episodio è scoppiata una maxi-rissa che ha visto coinvolti praticamente tutti i 22 calciatori in campo. Quindi è già andata bene ai friulani (inviperiti per il torto subito) di ritrovarsi con solo 1 giocatore sanzionato, Jankulovski che viene tra l’altro espulso giustamente. Questo il comunicato ufficiale della Lega Calcio in merito alle decisioni della Disciplinare:
SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA:
JANKULOVSKI MAREK (Udinese): perché, al 31° del secondo tempo, colpiva a mano aperta sul volto un avversario senza conseguenze lesive di sorta; infrazione rilevata da un Assistente.
Incredibile, l’infrazione era sfuggita all’arbitro Dattilo ed è stata segnalata (opportunamente) da un guardalinee. Come faceva allora l’arbitro ad espellere volontariamente (e fraudolentemente) il calciatore ceco?
Ma le stranezze non finiscono qui: i tre calciatori friulani ammoniti (Pinzi, Muntari e Di Michele) non figuravano nella lista dei diffidati (infatti scenderanno regolarmente in campo contro la Juventus)… Per quale curiosissimo motivo Moggi ne avrebbe richiesto l’ammonizione? Per sfizio personale?
MESSINA-REGGINA 2-1
«il Moggi in qualità di istigatore, il Racalbuto quale direttore di gara dell’incontro compivano atti fraudolenti consistiti nella dolosa ammonizione del calciatore Mesto della Reggina»
Moggi è astuto, talmente astuto da fare di tutto per ottenere l’ammonizione di Mesto, elemento fondamentale in mancanza del quale la Juve non potrà battere la Reggina. Infatti, la domenica successiva a Reggio, la Juve perde… e con lo scandaloso arbitraggio di Paparesta… Tra l’altro la squadra calabrese rientra nell’esclusiva lista delle “elette” che godono dei favori dell’associazione. Perché mai la si è voluta penalizzare? E, per la cronaca, l’intervento di Mesto, qualificato in televisione come «entrataccia assassina», era da rosso…
FIORENTINA-BOLOGNA 1-0
«dolosa ammonizione dei calciatori Petruzzi, Nastase e Gamberini difensori del Bologna F.C, successivo avversario della Juventus».
Altri due fenomeni vengono “fatti fuori” dai killer infallibili al soldo di Moggi: i temibilissimi Nastase e Petruzzi (le ammonizioni sono state definite “dovute e necessarie dalla sentenza san dulliana). C’è poi da chiedersi cosa c’entri Gamberini, il quale non era nemmeno diffidato. Non è che dietro ogni ammonizione c’è Moggi e non ce l’hanno mai detto?
ROMA-PARMA 5-1
In questo caso i candidati palloni d’oro che la “cupola” fa provvidenzialmente eliminare sono Pisanu e Contini. E questo in vista di Parma-Juventus, partita in cui De Santis (l’arbitro per eccellenza del sodalizio) non concede alla Juventus un rigore per un fallo di mani di un difensore emiliano…
SAMPDORIA-SIENA 1-1
Qua si raggiunge il vertice dell’assurdità. L’impallinato in questione è Simone Inzaghi, centravanti della Sampdoria… che entra in campo a venti minuti dalla fine... Che precisione questa “cupola”! Far ammonire un diffidato che avrebbe anche potuto non scendere in campo e che, in quella stagione, ha fatto indigestione di chewing-gum seduto in panchina… Tutto questo per prepararsi la strada per la successiva Juventus-Sampdoria, che i bianconeri perdono 0-1, ma che Beatrice e Narducci trascrivono come “1-0” in favore della Juve. Avevano smarrito l’almanacco o hanno volutamente alterato quel risultato (sai, se la Juve vince allora vuol dire che la squalifica di Inzaghi è servita…)?
INTER-FIORENTINA 3-2
Moggi è molto preoccupato dei cecchini viola Obodo e Viali e provvede così ad escluderli per la prossima partita che vede la Juventus impegnata con i toscani. Il buon Bertini, esegue, anche se si sta ancora domandando perché mai non avrebbe dovuto far perdere direttamente l’Inter, rivale della Juventus, al posto che sbattersi per “far fuori” due giocatori viola. Beh, ma in vista c’è Fiorentina-Juventus! Che finisce 3-3 con Collina che non vede un gol fantasma di Cannavaro…
Va anche detto che Moggi è uno attento ai bisogni degli amici, infatti provvede a fare un favore al sodale Fabiani (dirigente messinese) provvedendo alla squalifica “preventiva” di Guana e Mannini in Brescia-Bologna (1-1 e arbitrava Paparesta!) per favorire il Messina per la successiva gara contro i lombardi. È un generoso Moggi, almeno questo bisogna riconoscerglielo!
Ma ci sono delle domande che restano aperte: visto che la Juventus comandava 8 arbitri, perché non chiedeva loro direttamente di far vincere le partite alla Juventus anziché produrre sforzi per far ammonire poco temibili avversari?. Ha dato delle schede svizzere d’altra parte! Che spreco di sim! E poi, quel De Santis che birbone! In Fiorentina-Milan (1-2), che anticipa lo scontro diretto a San Siro tra Juve e Milan, non espelle Stam per fallo da ultimo uomo e si dimentica di “impallinare” i tre importantissimi (questa volta sì) diffidati rossoneri: Nesta, Rui Costa e Seedorf!!! Evidentemente aveva il telefonino scarico…
Ricordiamo che ieri, come riporta il Mattino di Napoli, "La accusa ha sottolineato come la forza di quella Juve non era tanto come sostiene Moggi la caratura tecnica della squadra ma l'indebolimento sistematico delle avversarie attraverso le ammonizioni ed espulsioni mirate".
Se avete ancora dei dubbi che l'accusa possa avere ragione, qui trovate un'analisi delle intercettazioni che costituiscono la fonte del teorema. In questo video, l'arbitro De Santis, tra le altre cose, fa anche lui a pezzettini il teorema.
Sempre secondo il Mattino, "nel corso della requisitoria Beatrice ha ricostruito la questione dei presunti sorteggi truccatì relativi alle designazioni arbitrali". Ed eccovi dunque serviti con un altro revival sulla questione. Inoltre i magistrati hanno parlato de "La copertura mediatica che Moggi offriva agli arbitri", di cui a suo tempo abbiamo parlato qui. Più in generale, non dimenticherei nemmeno questo vecchio articolo, che confuta un po' tutta la tesi del condizionamento arbitrale.
E ora, godiamoci i ritorni di coppa e anche qualche partita di campionato, perché il processo proseguirà solo il 3 aprile prossimo, quando i pm avanzeranno le richieste al gup riguardanti le posizioni degli undici imputati del rito abbreviato (ripetiamo: Marco Gabriele, Tullio Lanese, Stefano Cassarà, Duccio Baglioni, Domenico Messina, Gianluca Rocchi, Paolo Dondarini, Alessandro Griselli, Giuseppe Foschetti, Antonio Giraudo e Tiziano Pieri). La parola passerà poi alle parti civili e a metà maggio, finalmente, inizieranno le arringhe dei difensori.
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Abbreviati: il revival delle ammonizioni mirate
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