gallinelli

L'avvocato Paolo Gallinelli è il difensore dell'ex arbitro Massimo De Santis, imputato al processo Calciopoli in corso a Napoli. Dopo gli ultimi notori sviluppi, gli abbiamo chiesto di darci il suo parere sui possibili futuri scenari.

Buongiorno avv. Gallinelli. La prima domanda è sull’argomento del giorno, vorremmo sapere il Suo parere sull'istanza di ricusazione nei confronti del Presidente del Collegio giudicante, dott.ssa Casoria.
In generale l’istanza di ricusazione mi lascia molto perplesso, per vari motivi. Innanzitutto perché è la seconda ricusazione e poi anche per i tempi e le modalità, oltre che per i contenuti, e poi perché si inserisce in un momento in cui tra l’altro il Tribunale aveva dato l’ultima possibilità ai pubblici ministeri per sostenere il loro impianto accusatorio, ammettendo loro nove nuovi testimoni che sono stati sentiti in una nuova attività integrativa di indagine, svolta in parallelo rispetto all’istruttoria dibattimentale. Quindi mi sembra un atteggiamento quasi provocatorio nei confronti del Tribunale e in particolare della dott.ssa Casoria. In relazione ai tempi, poi, mi lascia perplesso il fatto che all’udienza del 1° marzo non si siano presentati Gianfelice Facchetti e Nucini, che sarebbero stati il punto di forza dei pubblici ministeri, e il giorno dopo, il 2 marzo, i PM abbiano depositato l’istanza di ricusazione. E’ evidente che non si prepara in cinque minuti un'istanza come quella ed inoltre i PM erano sicuramente informati del fatto del procedimento disciplinare davanti al CSM che riguardava la dott.ssa Casoria: e lo erano almeno dal 28 febbraio.

Proviamo a ipotizzare uno scenario. Se dovesse essere accolta l’istanza e dovessero rimanere le due giudici a latere con un nuovo Presidente, voi l’accettereste?
Se accettano la richiesta dei PM così come è stata formulata darebbero peso a questo piccolo diverbio che ci sarebbe stato, a quanto riportato nel documento di istanza, tra la Pandolfi e la Casoria in merito all’ammissione delle parti civili. Questo è l’unico elemento che collega il procedimento disciplinare della Casoria a Calciopoli, mentre le circostanze che vengono richiamate riguardano altre situazioni e problematiche di carattere più generale e interne al Tribunale stesso. Se passa quella linea vuol dire che c’è stato qualche problema più serio tra la Presidente e almeno una delle due giudici a latere e quindi a quel punto crediamo che dovrebbe essere ricostituito tutto il collegio. Ma credo che ciò non sarà possibile anche in considerazione dei tempi. Inoltre credo che la Corte dei Conti sarebbe interessata a vederci chiaro in questa situazione perché c’è pendente nei confronti degli imputati un procedimento alla Corte dei Conti stessa, senza considerare che anche gli imputati hanno sostenuto delle spese notevoli per difendersi, ma soprattutto lo Stato e quindi i cittadini.

In teoria uno dei vostri alleati a questo punto potrebbero essere proprio le parti civili.
Senza dubbio, anzi questa iniziativa crea una scollatura tra le parti civili e i PM.

Quanto tempo ci vorrà, a Suo parere, per avere una decisione definitiva su questa vicenda, visto che la scorsa volta mi pare ci siano voluti un paio di mesi?
Difficile dirlo. Ricordiamoci che erano state già calendarizzate le discussioni degli avvocati oltre che le requisitorie dei PM e, alla luce di questo, l’atteggiamento dei PM sembra un po’ provocatorio e anche poco trasparente, perché loro avevano quasi annunciato la data in cui avrebbero iniziato la requisitoria, con le probabili richieste di condanna….

In ultima analisi, qualora l’istanza di ricusazione fosse accolta, avete considerato l’idea di chiedere lo spostamento del processo in altra sede?
Questo non possiamo escluderlo. Se dovesse emergere una situazione ambientale ulteriore ….. noi lo avevamo già chiesto all’inizio e qui casca l’asino perché fu proprio la Casoria ad accogliere la tesi dei PM e a mantenere la competenza a Napoli, decisione che andava quindi proprio a sostegno dei PM. Qui Narducci e Capuano, invece di chiedere la ricusazione del Presidente, avrebbero dovuto chiederla per alcuni dei loro testimoni perché, se un teste d’accusa non corrisponde alle loro aspettative, non è per colpa del Tribunale. Evidentemente hanno scelto male i testi d'accusa. L'unico profilo di incompatibilità che riesco ad intravedere è quello dei PM nei confronti del Tribunale, considerato che sono testimoni nel procedimento disciplinare pendente nei confronti del Presidente Casoria. Se verrà, invece, accertata una situazione di conflitto tra giudici con specifico riferimento al processo Calciopoli, è ovvio che saremmo noi difensori a non sentirci più sicuri della serenità accusatoria dei Pubblici Ministeri e di quella valutativa del Tribunale.

Un'altra incognita è costituita dai termini di prescrizione….
Sicuramente c’è il rischio che per i reati di frode sportiva si arrivi alla prescrizione, che dovrebbe intervenire tra il 2011 e il 2012, ma il problema di fondo, ai fini della scrittura della verità processuale, è che qui non c’è stata solo l’istanza di ricusazione come la precedente ai sensi dell’art. 37 CPP, ma viene richiamato anche l’art. 41 CPP, e cioè chiedono la sospensione immediata di ogni attività istruttoria. Per questo dicevo che sono perplesso, in quanto trattasi di un'attività istruttoria che hanno chiesto loro al Tribunale e adesso ne chiedono la sospensione. Ma non è che l’hanno chiesta un anno fa, ma il 22 febbraio! Voglio dire, Facchetti Jr è stato sentito il 26 aprile 2010 e ne hanno chiesto l’audizione al Tribunale il 22 febbraio 2011; e la dott.ssa Casoria e gli altri giudici le hanno ammesse, queste richieste, per cui l’atteggiamento del Tribunale non sembra, e non è mai sembrato, di ostilità nei confronti dei PM, anzi è apparso sempre di assoluta terzietà da quello che ho visto io e come hanno visto tutti; e la dott.ssa Casoria ha diretto il dibattimento in modo equanime, disattendendo le richieste dei PM solo quando queste richieste non erano fondate, e accogliendole invece quando lo erano.
L’unico momento in cui ha disatteso una richiesta del PM è stato quando c’è stata l’acquisizione, da me richiesta, dell'ordinanza Telecom della Panasiti. In quel caso i PM si opposero, ma io feci rilevare che in tale ordinanza si parlava di Nucini, che era appunto uno dei testimoni di cui avevano chiesto l’audizione, e quindi credo che per queste ragioni di carattere logico-giuridico il Tribunale abbia disatteso le richieste dei PM in opposizione. Non vi erano assolutamente preconcetti o altro.

In merito alla vostra richiesta di visionare le carte del procedimento relativo alla visita di Nucini alla Boccassini?
Ecco questo è un altro nostro cruccio. Al momento non abbiamo ricevuto ancora nessuna risposta. Sono circa 18 mesi che ho chiesto questo fascicolo e recentemente abbiamo reiterato la richiesta. Ma non abbiamo mai ricevuto nessuna risposta nemmeno per la nostra prima richiesta.

Ma sono obbligati a darvi una risposta o possono anche non farlo?
Obbligati no, perché è proprio l’iscrizione a modello 45 e l’archiviazione fatta in quel modo, che si chiama tecnicamente "autoarchiviazione" in quanto non passa per il Gip, che non è sottoposta all’art. 116 CPP che dà diritto ad avere copia. In questo caso il procedimento assume una natura "amministrativa", perché non ha mai avuto rilevanza penale; questo il motivo per cui ne ho chiesto l’acquisizione, perché Nucini non ha dato nessuna rilevanza penale a quei fatti che erano stati denunciati dall’Inter ed è curioso quindi ritrovare Nucini come testimone dell’accusa in un procedimento penale come quello di Napoli. Quindi non c’è un obbligo specifico, però credo, insomma, che un magistrato della Repubblica debba darci in caso di rifiuto una risposta ben argomentata.

Ma se invece a richiedere il documento fosse direttamente il Tribunale nella figura del suo Presidente?
Se ci sarà ancora la dott.ssa Casoria il 15 marzo, io chiederò proprio questo, anche in considerazione del fatto che ci sono dei tempi di attesa. Il Tribunale può chiederne l’acquisizione ai sensi dell’art. 507 CPP. A quel punto dovrebbero concederne l’acquisizione, a meno di un "incidente diplomatico", in quanto evidentemente in questo fascicolo è contenuto sicuramente materiale che scotta anche perché in vent'anni, per la prima volta da quando faccio l’avvocato, chiedo un fascicolo archiviato "modello 45" e non mi viene data la possibilità di vederlo. Quindi qualcosa di strano deve esserci.

Nucini il 15 marzo verrà a deporre?
A mio parere questa istanza di ricusazione cela anche la mancata presentazione di Nucini il primo marzo. Intendo dire che è strano che il Pm Capuano dia la disponibilità per la presenza di Nucini il giorno 8 marzo, che poi è stato rimandato al 15 per gli impegni di alcuni avvocati, e il giorno dopo si depositino le istanze di ricusazione chiedendo la sospensione del processo. A questo punto mi viene il sospetto in quanto Capuano, come abbiamo visto in precedenza, difficilmente poteva ignorare che il giorno dopo sarebbe stata presentata l'istanza di ricusazione del Presidente Casoria.

Ma se il Pm dovesse rinunciare ad ascoltare Nucini voi lo chiamerete lo stesso a deporre?
Questo dipende dal Tribunale il quale, avendolo ammesso come testimone, potrebbe anche disporne l’accompagnamento coatto. Ma ripeto forse l’istanza di ricusazione è stata fatta anche per questo, anche perché gli altri testimoni si sono rivelati abbastanza fumosi. Quindi è evidente che non vorrei essere nei panni di Nucini in questo momento, sono forti i rischi di essere incriminato per falsa testimonianza mentre depone. Forse anche per questo i PM confidano in questo blocco. Ma in ogni caso noi insisteremo affinché lui venga sentito, anche perché il tempo c’è, e quindi se la Corte d’Appello non sospende l’attività istruttoria, come hanno chiesto i PM nell’istanza, noi ci impegneremo al massimo affinché Nucini venga in aula a deporre e a riferire davanti a tutti quello che ha detto nelle stanzette dei pubblici ministeri.

E invece per quanto riguarda Gianfelice Facchetti?
Anche lui riteniamo che possa essere un testimone la cui audizione potrebbe rivelarsi di estremo interesse.

Ma dopo l’episodio delle scuse a seguito della querela al suo Suo assistito De Santis e il ritrovamento delle intercettazioni oggetto proprio di quelle scuse, lo avete più sentito?
No, lui le "controscuse" non le ha mai fatte. Piuttosto abbiamo letto recentemente una sua intervista su Vanity Fair in cui, a margine della pubblicità al suo spettacolo teatrale, faceva riferimento a Calciopoli e chiedeva scusa al padre per aver sospettato di lui, come per dire che fino a quando non aveva ritrovato quegli appunti anche lui poteva aver avuto qualche dubbio, ma non credo che quegli appunti possano dimostrare né la colpevolezza degli imputati né la buonafede di Facchetti, in quanto chiunque può vergare degli appunti, anche lo stesso Moggi sicuramente ne avrà scritti a decine, eppure oggi si trova imputato in questo processo.

Oltre all’istanza di ricusazione, in questi giorni si è fatto un gran parlare del nuovo procedimento che la FIGC si è inventata per sollevare Abete dalla responsabilità di radiare Moggi. Qual è la Sua opinione in merito?
Quella è la ciliegina sulla torta. A mio parere non dovrebbero pensare a come rendere esecutiva quella proposta di radiazione. Viceversa dovrebbero tutti fare un esame di coscienza, un processo di revisione critica rispetto al 2006, tutti, a cominciare da Palazzi, e quindi riesaminare tutti i fatti che sono stati giudicati nel 2006 in modo assolutamente superficiale.

Non Le sembra che questo nuovo procedimento sia una specie di revisione implicita, una specie di art. 39 anticipato?
Dovrebbero abituarsi a dare alla gente risposte chiare. Evidentemente vogliono nascondere dietro questo procedimento una riapertura dei giochi, ma c’è l’art. 39 e dovrebbero applicare quello. In ogni caso che si dessero una mossa, perché sentire Mazzei, Bergamo e Pairetto finora non mi sembra sintomatico di una volontà di rivedere quello che hanno detto alla gente in tutti questi anni. Perché alla gente hanno detto cose molto brutte e le hanno dette in 15 giorni nel 2006, ora invece ne hanno avuto di mesi a disposizione, e questo tempo lo avrebbero potuto utilizzare per fare qualcosa di più, tipo sentire Moratti, che nel frattempo se ne sta bello al calduccio in tribuna a vedere le partite dell’Inter e non si è mai scomodato, ad esempio, per andare da Palazzi a raccontare come mai quello che ha riferito lui nel 2006 a Borrelli è stato smentito poi in modo netto da quello che è emerso successivamente.