Il ritratto che Inunmondoche ha fatto di Paolo Montero si arrichisce oggi di un nuovo capitolo. L'amico Stefano Discreti, conosciuto sul web come Montero77, ha realizzato questa bella intervista al vero Paolo Montero:
Paolo seconda sconfitta consecutiva per la Juventus. Dopo la brutta battuta d’arresto di Udine, il tonfo casalingo contro il Cagliari. Pensi che a questo punto le ambizioni di scudetto bianconere siano definitivamente ridimensionate?
Per fortuna anche l’Inter domenica ha avuto un mezzo passo falso in casa lasciando il campionato ancora aperto. Certo il margine di errore però si assottiglia terribilmente. La Juve non può più sbagliare.
Ma questa Inter è in testa perché nettamente la più forte?
Per il rispetto che nutro verso i tifosi bianconeri e la Juventus, di cui continuo ad esser un tifoso, non dirò mai che l’Inter le è nettamente superiore. Certo però l’esito finale di questo campionato dipende soprattutto dalla formazione nerazzurra.
Ancora una volta l’imputato numero uno della crisi bianconera sembra esser l’allenatore Claudio Ranieri, che il pubblico bianconero stenta ad amare. In passato come possibili successori del tecnico romano si sono fatti i nomi di Antonio Conte e Claudio Prandelli, personaggi che tu conosci bene. Dei due, tu chi ti senti più di “raccomandare”?
Prandelli è una persona squisita. Per lui nutro un affetto grandissimo e poi il Mister ha già dimostrato il suo valore assoluto però con Antonio ho passato 9 anni fantastici, che non potrò mai dimenticare.
Quindi? Pensi che Antonio Conte sia già pronto per fare il grande salto per allenare la Juventus, visto anche quanto di grande sta facendo a Bari?
Guarda proprio l’altro ieri ho mandato un sms al Professore (Ventrone) e gli ho scritto: “Sono sempre più convinto che Antonio ce la farà a raggiungere il suo sogno. La panchina della Juventus presto sarà la sua”
Vedo che sei ancora legato al professore Ventrone e allora non posso che chiederti:ma quanto ti hanno dato fastidio le accuse di Doping contro la Juventus?
Tantissimo. Soprattutto all’inizio. Perché la gente che parla non si rende conto di quanto sudore e fatica ci sono voluti per conquistare quei successi. Quello che prendevamo era nella lista Fifa, tutto lecito. Mille controlli, valori fuori norma: ZERO. Ma quando sei al Top cercano di darti fastidio in tutti i modi possibili.
Sei spaventato dalla diffusione della SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) nel mondo del calcio?
Guarda, ad esser sincero in Uruguay di questa storia non è arrivato niente.Solo tornando qui in Italia sono venuto a conoscenza di questa tristissima vicenda. Spero che il mondo del calcio non c’entri niente con questa malattia e sia solo una spiacevole coincidenza.Mi dispiace tantissimo per quei ragazzi che ne sono stati colpiti.
Prima hai detto “quando sei al Top cercano di fermarti in tutti i modi”. Allora ti chiedo: che idea ti sei fatto di Calciopoli?
Quando vinci troppo agli altri non resta dire che rubi. E’ successo negli anni in cui dominava il Milan di Sacchi e Capello, poi è successo a noi ed adesso sta succedendo all’Inter. Di certo io dal campo non mi sono mai reso conto di niente di strano. Per me la Juve ha sempre vinto sul campo per meriti sportivi. D’altronde se le prime persone che chiamo quando torno a Torino sono Moggi e Giraudo ci sarà un motivo?
Quanto sei legato alla Triade?
Alla Triade e anche a Marcello Lippi devo tutto. Se mi sono affermato nel mondo del calcio è stato soprattutto merito loro.Non mi stancherò mai di ringraziarli.
Marcello Lippi in una precedente intervista che mi ha rilasciato due anni fa, parlando di te, mi disse testuali parole:“Guardi nella mia carriera calcistica ho conosciuto tantissime persone.Ma uomini con la capacità di aggregazione come Paolo Montero, ha avuto e avrà sicuramente anche in futuro in qualsiasi altra attività farà, non ne ho mai conosciuti.Una persona capace di avvicinare, di unire, di aggregare il proprio gruppo in maniera fantastica. Un leader assoluto. Oltre che un grandissimo difensore.”
Queste parole del Mister mi rendono davvero orgoglioso. E ti ringrazio per avermele riferite e generate.
Ma è vero che hai tagliato completamente i ponti con il rettangolo da gioco?
Si, quello che dovevo dare l’ho dato. In campo non ho mai lesinato sforzi in tutta la mia carriera.Poi una volta smesso, Stop.Adesso mi sono lanciato completamente in questa nuova avventura.
Ti piace il tuo nuovo ruolo da “mediatore”?
Si, tantissimo. L’idea di poter aiutare dei ragazzi a sfondare in un mondo difficile come quello del calcio mi piace assai.
Potresti mai rientrare alla Juventus con un ruolo dirigenziale?
No, perché nonostante il bene che voglio ai tifosi della Juventus e all’ambiente tutto, amo troppo la mia patria e voglio continuare a vivere in Uruguay vicino alla mia splendida famiglia.
A proposito di dirigenza. Riesci ad immaginare la Juventus con un proprietario diverso dalla famiglia Agnelli?
Claro che no. L’avvocato era una persona unica, educato e gentilissimo con tutti. Spero che i suoi eredi siano all’altezza dell’eredità che gli è stata lasciata.
Che idea ti sei fatto della nuova dirigenza bianconera?
Della nuova Juve conosco solamente Alessio Secco, di cui ho grande stima. Non me la sento di dar un giudizio sulle altre persone che non conosco.
Quando la Juventus nel 1996 vinse la Champions all’ombra del Colosseo tu non facevi parte di quella squadra (giocavi ancora nell’Atalanta) ma quest’anno come allora la finale si ridisputerà a Roma. Pensi che la squadra bianconera possa ripetere quell’impresa?
In tutta sincerità mi sembra davvero difficile. Quella era una grandissima Juve, questa una buona squadra. Comunque auguro con il cuore alla Juventus e ai suoi tifosi di riuscirci.
Se lo meriterebbero davvero per quanto sofferto durante e dopo Calciopoli, ma sarà difficile anche superare il Chelsea.
Ma cosa manca all’attuale Juventus per tornare ad esser “la migliore”? E cosa aveva di speciale quella squadra?
Ci vuole tempo e….campioni. Tanti. Ma forse quella Juve è inarrivabile lo stesso. Era un gruppo fantastico, unico.
Ma cosa vuol dire giocare nella Juventus?
E’ il massimo. Ti senti uno di famiglia da subito. E poi quella maglia è una corazza.
Hai qualche giocatore da consigliare alla Juventus?
Claro. Ho già suggerito personalmente il nome di Aguirregaray, un terzino di spinta già Nazionale Under 20. E’ un talento esplosivo dal grande futuro. Vedrai, la fascia bianconera sarà la sua.
C’è un giocatore in cui Paolo Montero si rivede attualmente?
Assolutamente no e poi non amo i paragoni. Ogni giocatore fa storia a se.
Ti sei mai fatto un’idea sulle tante finali di Champions perse con la maglia della Juve?
E che ti devo dire? Sarà stato il destino. Anche perché soprattutto in quella contro il Borussia Dortmund dominammo quasi per tutta la gara. Guarda però anche la sconfitta con il Real avvenne solo per una serie di eventi sfortunati. Di certo nessuno ci ha mai messo sotto davvero. La finale contro il Milan invece merita un capitolo a parte. Come diciamo noi in Uruguay, la lotteria dei calci di rigori è una Roulette Russa.
A proposito della finale di Manchester, ti faccio una bella “gamba tesa”. Hai sempre detto che odiavi giocare terzino sinistro e quando eri all’Atalanta litigasti proprio per questo con Lippi: perché quella sera invece non hai rifiutato di giocare in quel ruolo?
Mi chiedi pure il perché? Non mi sarei mai potuto tirare indietro in una gara di simile importanza. Giocare terzino sinistro non mi è mai piaciuto e quella sera finchè non si fece male Tudor giocai un vero schifo sulla sinistra ma dovevo dare tutto per provare a vincere quella coppa. Non me lo sarei mai perdonato altrimenti. Pensa, per farti capire meglio, da bambino preferivo giocare in porta piuttosto che terzino sinistro.
E il rigore di Manchester? A quel rigore calciato così malamente contro Dida ci pensi mai?
Certo che ci penso. In gare ufficiali non ne avevo mai tirati prima in vita mia. Ma a fine gara Mister Lippi viene da me e mi dice ”Paolo te la senti?” Cosa avrei potuto rispondergli? Avrei fatto di tutto pur di vincere quella sera. Di tutto.
Che ricordo hai del 5 Maggio 2002? Sai che Moratti spesso ritorna su quel successo bianconero (è evidente che ancora gli fa male) attribuendolo solo ad una “banda di ladroni”?
Per fortuna di queste cattiverie in Uruguay arriva ben poco. Quel pomeriggio fu fantastico. Da impazzire. Una gioia immensa. Non ci credevamo quasi più. Ma l’Inter di cosa si lamenta poi? Se era davvero la più forte andava a Roma e rifilava 4 pigne alla Lazio. Altro che scuse. E allora noi di Perugia cosa avremmo dovuto dire? 74 minuti dentro lo spogliatoio ad aspettare di rientrare in campo. 74….Li ho cronometrati Una roba pazzesca.
Però io ho il mio codice d’onore personale e per me conta solo e sempre il verdetto del campo. Per questo ho sempre rispettato le decisioni arbitrali. Durante la partita tutto è lecito pur di vincere.
Durante la tua carriera c’è un giocatore contro cui ti sei accanito di più? Qui a Roma ad esempio ne hai collezionate di espulsioni. E a Totti poi ne hai date di “botte”.
No, ma scherzi? Io ho sempre rispettato gli avversari. Quando magari sentivo di più la gara ero più arrabbiato in campo. Ma mai sono entrato in campo con la volontà di fare male a chicchessia.
Sarà che quando non si vince i tempi migliori si rimpiangono di più. Ma ai tifosi juventini che rimpiangono Paolo Montero e quella Juve che hanno amato alla follia cosa dici?
Beh è normale per i tifosi rimpiangere tempi così belli. Li rimpiango pure io. Per dirti: ieri mattina ero al telefono con Moggi e ieri sera a cena con Padovano. Come si può dimenticare un periodo così bello della propria vita? Ai tifosi juventini dico solo una cosa: sono uno di voi. Sono diventato Juventino il primo giorno che sono arrivato a Torino, quando mi sono reso conto di quanto la Juventus fosse odiata dal resto delle tifoserie d’Italia. Il loro odio io l’ho trasformato in amore per la Juventus. Contro tutto e tutti. Ecco perché in campo non mi risparmiavo mai. Sai che ti dico? Non so se la Juve sarebbe così forte se non fosse tanto odiata. Altro che simpatia.
Ma Moggi l’ha chiuso o no a chiave Paparesta?
Quando l’altro giorno ho letto certi commenti alle dichiarazioni di Paparesta non ci voleve credere. Ma qualcuno davvero in questi 3 anni ha creduto che Moggi avesse sequestrato l’arbitro?Scusami ma mi viene da ridere.
Nel campo giornalistico pensi che aiuti a far carriera esser anti-juventino?
Questo non lo so, ma di una cosa ne sono certo: gli episodi arbitrali pro-Juve vengono amplificati tantissimo rispetto a quelli degli altri. Alla moviola si grida allo scandalo solo se l’episodio favorisce la Juve. Hanno capito che così si fa share.
Paolo concludo questa bella chiacchierata con una rivelazione: il mio blog personale porta il tuo cognome (insieme al mio anno di nascita) perché come te sono stato un bambino innamorato del calcio, come te per vincere ho sempre usato un mio personale codice d’onore, come te sono un casinaro, duro e leale capace di grande capacità di aggregazione.
Stefano, grazie davvero ma non vorrai mica far emozionare il “duro” Montero? Non ci provare, eh. Io ho interpretato il calcio sempre così, sin da piccolo e sapere che ci sono persone che si rivedono in Paolo Montero mi rende davvero orgoglioso. Mi dispiace solo che il computer non mi piace per niente altrimenti seguirei con piacere il tuo blog.
A presto Paolo.
Ciao Stefano. E’ stato un piacere.
Paolo seconda sconfitta consecutiva per la Juventus. Dopo la brutta battuta d’arresto di Udine, il tonfo casalingo contro il Cagliari. Pensi che a questo punto le ambizioni di scudetto bianconere siano definitivamente ridimensionate?
Per fortuna anche l’Inter domenica ha avuto un mezzo passo falso in casa lasciando il campionato ancora aperto. Certo il margine di errore però si assottiglia terribilmente. La Juve non può più sbagliare.
Ma questa Inter è in testa perché nettamente la più forte?
Per il rispetto che nutro verso i tifosi bianconeri e la Juventus, di cui continuo ad esser un tifoso, non dirò mai che l’Inter le è nettamente superiore. Certo però l’esito finale di questo campionato dipende soprattutto dalla formazione nerazzurra.
Ancora una volta l’imputato numero uno della crisi bianconera sembra esser l’allenatore Claudio Ranieri, che il pubblico bianconero stenta ad amare. In passato come possibili successori del tecnico romano si sono fatti i nomi di Antonio Conte e Claudio Prandelli, personaggi che tu conosci bene. Dei due, tu chi ti senti più di “raccomandare”?
Prandelli è una persona squisita. Per lui nutro un affetto grandissimo e poi il Mister ha già dimostrato il suo valore assoluto però con Antonio ho passato 9 anni fantastici, che non potrò mai dimenticare.
Quindi? Pensi che Antonio Conte sia già pronto per fare il grande salto per allenare la Juventus, visto anche quanto di grande sta facendo a Bari?
Guarda proprio l’altro ieri ho mandato un sms al Professore (Ventrone) e gli ho scritto: “Sono sempre più convinto che Antonio ce la farà a raggiungere il suo sogno. La panchina della Juventus presto sarà la sua”
Vedo che sei ancora legato al professore Ventrone e allora non posso che chiederti:ma quanto ti hanno dato fastidio le accuse di Doping contro la Juventus?
Tantissimo. Soprattutto all’inizio. Perché la gente che parla non si rende conto di quanto sudore e fatica ci sono voluti per conquistare quei successi. Quello che prendevamo era nella lista Fifa, tutto lecito. Mille controlli, valori fuori norma: ZERO. Ma quando sei al Top cercano di darti fastidio in tutti i modi possibili.
Sei spaventato dalla diffusione della SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) nel mondo del calcio?
Guarda, ad esser sincero in Uruguay di questa storia non è arrivato niente.Solo tornando qui in Italia sono venuto a conoscenza di questa tristissima vicenda. Spero che il mondo del calcio non c’entri niente con questa malattia e sia solo una spiacevole coincidenza.Mi dispiace tantissimo per quei ragazzi che ne sono stati colpiti.
Prima hai detto “quando sei al Top cercano di fermarti in tutti i modi”. Allora ti chiedo: che idea ti sei fatto di Calciopoli?
Quando vinci troppo agli altri non resta dire che rubi. E’ successo negli anni in cui dominava il Milan di Sacchi e Capello, poi è successo a noi ed adesso sta succedendo all’Inter. Di certo io dal campo non mi sono mai reso conto di niente di strano. Per me la Juve ha sempre vinto sul campo per meriti sportivi. D’altronde se le prime persone che chiamo quando torno a Torino sono Moggi e Giraudo ci sarà un motivo?
Quanto sei legato alla Triade?
Alla Triade e anche a Marcello Lippi devo tutto. Se mi sono affermato nel mondo del calcio è stato soprattutto merito loro.Non mi stancherò mai di ringraziarli.
Marcello Lippi in una precedente intervista che mi ha rilasciato due anni fa, parlando di te, mi disse testuali parole:“Guardi nella mia carriera calcistica ho conosciuto tantissime persone.Ma uomini con la capacità di aggregazione come Paolo Montero, ha avuto e avrà sicuramente anche in futuro in qualsiasi altra attività farà, non ne ho mai conosciuti.Una persona capace di avvicinare, di unire, di aggregare il proprio gruppo in maniera fantastica. Un leader assoluto. Oltre che un grandissimo difensore.”
Queste parole del Mister mi rendono davvero orgoglioso. E ti ringrazio per avermele riferite e generate.
Ma è vero che hai tagliato completamente i ponti con il rettangolo da gioco?
Si, quello che dovevo dare l’ho dato. In campo non ho mai lesinato sforzi in tutta la mia carriera.Poi una volta smesso, Stop.Adesso mi sono lanciato completamente in questa nuova avventura.
Ti piace il tuo nuovo ruolo da “mediatore”?
Si, tantissimo. L’idea di poter aiutare dei ragazzi a sfondare in un mondo difficile come quello del calcio mi piace assai.
Potresti mai rientrare alla Juventus con un ruolo dirigenziale?
No, perché nonostante il bene che voglio ai tifosi della Juventus e all’ambiente tutto, amo troppo la mia patria e voglio continuare a vivere in Uruguay vicino alla mia splendida famiglia.
A proposito di dirigenza. Riesci ad immaginare la Juventus con un proprietario diverso dalla famiglia Agnelli?
Claro che no. L’avvocato era una persona unica, educato e gentilissimo con tutti. Spero che i suoi eredi siano all’altezza dell’eredità che gli è stata lasciata.
Che idea ti sei fatto della nuova dirigenza bianconera?
Della nuova Juve conosco solamente Alessio Secco, di cui ho grande stima. Non me la sento di dar un giudizio sulle altre persone che non conosco.
Quando la Juventus nel 1996 vinse la Champions all’ombra del Colosseo tu non facevi parte di quella squadra (giocavi ancora nell’Atalanta) ma quest’anno come allora la finale si ridisputerà a Roma. Pensi che la squadra bianconera possa ripetere quell’impresa?
In tutta sincerità mi sembra davvero difficile. Quella era una grandissima Juve, questa una buona squadra. Comunque auguro con il cuore alla Juventus e ai suoi tifosi di riuscirci.
Se lo meriterebbero davvero per quanto sofferto durante e dopo Calciopoli, ma sarà difficile anche superare il Chelsea.
Ma cosa manca all’attuale Juventus per tornare ad esser “la migliore”? E cosa aveva di speciale quella squadra?
Ci vuole tempo e….campioni. Tanti. Ma forse quella Juve è inarrivabile lo stesso. Era un gruppo fantastico, unico.
Ma cosa vuol dire giocare nella Juventus?
E’ il massimo. Ti senti uno di famiglia da subito. E poi quella maglia è una corazza.
Hai qualche giocatore da consigliare alla Juventus?
Claro. Ho già suggerito personalmente il nome di Aguirregaray, un terzino di spinta già Nazionale Under 20. E’ un talento esplosivo dal grande futuro. Vedrai, la fascia bianconera sarà la sua.
C’è un giocatore in cui Paolo Montero si rivede attualmente?
Assolutamente no e poi non amo i paragoni. Ogni giocatore fa storia a se.
Ti sei mai fatto un’idea sulle tante finali di Champions perse con la maglia della Juve?
E che ti devo dire? Sarà stato il destino. Anche perché soprattutto in quella contro il Borussia Dortmund dominammo quasi per tutta la gara. Guarda però anche la sconfitta con il Real avvenne solo per una serie di eventi sfortunati. Di certo nessuno ci ha mai messo sotto davvero. La finale contro il Milan invece merita un capitolo a parte. Come diciamo noi in Uruguay, la lotteria dei calci di rigori è una Roulette Russa.
A proposito della finale di Manchester, ti faccio una bella “gamba tesa”. Hai sempre detto che odiavi giocare terzino sinistro e quando eri all’Atalanta litigasti proprio per questo con Lippi: perché quella sera invece non hai rifiutato di giocare in quel ruolo?
Mi chiedi pure il perché? Non mi sarei mai potuto tirare indietro in una gara di simile importanza. Giocare terzino sinistro non mi è mai piaciuto e quella sera finchè non si fece male Tudor giocai un vero schifo sulla sinistra ma dovevo dare tutto per provare a vincere quella coppa. Non me lo sarei mai perdonato altrimenti. Pensa, per farti capire meglio, da bambino preferivo giocare in porta piuttosto che terzino sinistro.
E il rigore di Manchester? A quel rigore calciato così malamente contro Dida ci pensi mai?
Certo che ci penso. In gare ufficiali non ne avevo mai tirati prima in vita mia. Ma a fine gara Mister Lippi viene da me e mi dice ”Paolo te la senti?” Cosa avrei potuto rispondergli? Avrei fatto di tutto pur di vincere quella sera. Di tutto.
Che ricordo hai del 5 Maggio 2002? Sai che Moratti spesso ritorna su quel successo bianconero (è evidente che ancora gli fa male) attribuendolo solo ad una “banda di ladroni”?
Per fortuna di queste cattiverie in Uruguay arriva ben poco. Quel pomeriggio fu fantastico. Da impazzire. Una gioia immensa. Non ci credevamo quasi più. Ma l’Inter di cosa si lamenta poi? Se era davvero la più forte andava a Roma e rifilava 4 pigne alla Lazio. Altro che scuse. E allora noi di Perugia cosa avremmo dovuto dire? 74 minuti dentro lo spogliatoio ad aspettare di rientrare in campo. 74….Li ho cronometrati Una roba pazzesca.
Però io ho il mio codice d’onore personale e per me conta solo e sempre il verdetto del campo. Per questo ho sempre rispettato le decisioni arbitrali. Durante la partita tutto è lecito pur di vincere.
Durante la tua carriera c’è un giocatore contro cui ti sei accanito di più? Qui a Roma ad esempio ne hai collezionate di espulsioni. E a Totti poi ne hai date di “botte”.
No, ma scherzi? Io ho sempre rispettato gli avversari. Quando magari sentivo di più la gara ero più arrabbiato in campo. Ma mai sono entrato in campo con la volontà di fare male a chicchessia.
Sarà che quando non si vince i tempi migliori si rimpiangono di più. Ma ai tifosi juventini che rimpiangono Paolo Montero e quella Juve che hanno amato alla follia cosa dici?
Beh è normale per i tifosi rimpiangere tempi così belli. Li rimpiango pure io. Per dirti: ieri mattina ero al telefono con Moggi e ieri sera a cena con Padovano. Come si può dimenticare un periodo così bello della propria vita? Ai tifosi juventini dico solo una cosa: sono uno di voi. Sono diventato Juventino il primo giorno che sono arrivato a Torino, quando mi sono reso conto di quanto la Juventus fosse odiata dal resto delle tifoserie d’Italia. Il loro odio io l’ho trasformato in amore per la Juventus. Contro tutto e tutti. Ecco perché in campo non mi risparmiavo mai. Sai che ti dico? Non so se la Juve sarebbe così forte se non fosse tanto odiata. Altro che simpatia.
Ma Moggi l’ha chiuso o no a chiave Paparesta?
Quando l’altro giorno ho letto certi commenti alle dichiarazioni di Paparesta non ci voleve credere. Ma qualcuno davvero in questi 3 anni ha creduto che Moggi avesse sequestrato l’arbitro?Scusami ma mi viene da ridere.
Nel campo giornalistico pensi che aiuti a far carriera esser anti-juventino?
Questo non lo so, ma di una cosa ne sono certo: gli episodi arbitrali pro-Juve vengono amplificati tantissimo rispetto a quelli degli altri. Alla moviola si grida allo scandalo solo se l’episodio favorisce la Juve. Hanno capito che così si fa share.
Paolo concludo questa bella chiacchierata con una rivelazione: il mio blog personale porta il tuo cognome (insieme al mio anno di nascita) perché come te sono stato un bambino innamorato del calcio, come te per vincere ho sempre usato un mio personale codice d’onore, come te sono un casinaro, duro e leale capace di grande capacità di aggregazione.
Stefano, grazie davvero ma non vorrai mica far emozionare il “duro” Montero? Non ci provare, eh. Io ho interpretato il calcio sempre così, sin da piccolo e sapere che ci sono persone che si rivedono in Paolo Montero mi rende davvero orgoglioso. Mi dispiace solo che il computer non mi piace per niente altrimenti seguirei con piacere il tuo blog.
A presto Paolo.
Ciao Stefano. E’ stato un piacere.