Ascolta l'audio dell'intercettazione:
{mp3}collina e meani si accordano per un incontro segreto con galliani{/mp3}
Anche con Pierluigi Collina il Milan intrattiene ambigui rapporti caratterizzati, secondo i Carabinieri, da «una chiara e netta confidenza». Incredibile soprattutto la telefonata 5610 tra il solito Meani e il fischietto viareggino: il dirigente rossonero comincia parlando male della Juve (senza suscitare alcuno sdegno in Collina), quindi: «cambia l’oggetto della conversazione sollecitando l’arbitro Collina ad incontrare Galliani per parlare del suo futuro. La conversazione poi prosegue sullo studio del luogo ove l’arbitro dovrà incontrare Galliani in modo tale da non essere visti, individuandolo nel ristorante del Meani nei giorni di chiusura». Collina risponde che: «uno dei miei obiettivi era quello di fare quattro chiacchiere con lui, anche se Siena non è l’ideale. Il problema è che io e lui siamo ben riconoscibili, per cui non vorrei che qualcuno vede e così… forse l’ideale potrebbe essere la chiusura del tuo locale… una volta che io entro nel parcheggio del ristorante non mi vede nessuno». Meani propone l’abitazione di Galliani ma poi si corregge: «rischi sempre che trovi un fotografo». A quel punto l’arbitro conclude: «lì a Lodi uno fa il giro della tangenziale e ce l’hai lì dietro… arrivi pum dentro… e faccio in un attimo, insomma. Nessuno ti vede. Se tu sei chiuso si può fare a qualsiasi ora».
Oggetto del colloquio è verosimilmente la prossima nomina di Collina a designatore, con ogni probabilità promessagli da Galliani. Diretta conseguenza del contatto precedente è la conversazione che il giorno seguente intercorre tra Meani e Galliani. L’addetto agli arbitri chiama il suo superiore e chiede: «ha parlato con Collina per caso ieri?», Galliani: «No», Meani: «è che la cercava…», Galliani: «Adesso lo cerco io». La domanda nasce spontanea: dov’è finita la telefonata tra Collina e l’amministratore delegato rossonero?
La confidenza tra Collina e Meani è manifesta anche nella telefonata 5630 ove si parla delle designazioni di Milan-Chievo. Collina gli fa ironicamente i complimenti per la sua influenza su Mazzei e Meani replica invitandolo a telefonare a Puglisi (amichevolmente definito «Brontolo») per prendere in giro anche lui.
Oggetto del colloquio è verosimilmente la prossima nomina di Collina a designatore, con ogni probabilità promessagli da Galliani. Diretta conseguenza del contatto precedente è la conversazione che il giorno seguente intercorre tra Meani e Galliani. L’addetto agli arbitri chiama il suo superiore e chiede: «ha parlato con Collina per caso ieri?», Galliani: «No», Meani: «è che la cercava…», Galliani: «Adesso lo cerco io». La domanda nasce spontanea: dov’è finita la telefonata tra Collina e l’amministratore delegato rossonero?
La confidenza tra Collina e Meani è manifesta anche nella telefonata 5630 ove si parla delle designazioni di Milan-Chievo. Collina gli fa ironicamente i complimenti per la sua influenza su Mazzei e Meani replica invitandolo a telefonare a Puglisi (amichevolmente definito «Brontolo») per prendere in giro anche lui.