All'indomani della sentenza emessa dalla Corte d'Appello in relazione al rito abbreviato del Processo Calciopoli, chiesto da Giraudo ed altri imputati, abbiamo sentito telefonicamente l'avvocato Paolo Gallinelli (difensore di Massimo De Santis e dell'ex guardalinee Duccio Baglioni) per chiedere il suo punto di vista su quanto è accaduto, cioè assoluzione per tutti e condanna solo per Giraudo.
Avv. Gallinelli, siamo arrivati al secondo atto del rito abbreviato, l’appello. Si aspettava questo tipo di epilogo?
Sono convinto che ancora non ci sia stato un completo e definitivo epilogo, anche perché cercherò di aggiungere altri importanti capitoli all'opera processual-narrativa del Dott. Narducci, nel corso del processo di Appello del rito cosiddetto "ordinario" (prima udienza 24 maggio 2013 n.d.r.) dove tra gli altri è presente il mio cliente De Santis.
Atteso che bisognerà leggere attentamente il dispositivo e le motivazioni, Lei crede che in Cassazione ci siano spiragli per respingere definitivamente l’impianto accusatorio?
Ovviamente mi auguro che l'esperta lente giuridica della Suprema Corte di Cassazione possa completare il grande sforzo processuale profuso dai Giudici di Appello di Napoli, evidenziando le numerose "distonie logico-giuridiche" del "residuale frammento accusatorio" faticosamente sopravvissuto ai giudizi di merito.
La Corte di Cassazione, qualora accogliesse le ragioni di Giraudo può assolvere definitivamente o imporrebbe il rifacimento del Processo d’Appello?
A questa domanda potranno rispondere molto meglio di me i difensori del Dott. Giraudo.
La sentenza di mercoledì potrà avere effetti sull’appello di Moggi? E se sì, quali?
Ovviamente la sentenza del Rito Abbreviato emessa dalla Corte di Appello di Napoli potrebbe costituire un ottimo "propulsore difensivo" nel predetto Giudizio di Appello del Rito Ordinario, anche laddove la stessa ha rigettato l'Appello proposto dalla Pubblica Accusa nei confronti del Dott. Giraudo. In tal senso, al di là delle illuminanti argomentazioni logico-giuridiche ottimamente svolte dagli avvocati Krogh e Galasso, sembra, quantomeno, difficile immaginare l'esistenza di un'associazione per delinquere, "capeggiata" da Luciano Moggi e "partecipata" da Antonio Giraudo. Credo, quindi, che gli effetti siano quelli già diffusamente evidenziati dai Pubblici Ministeri di Torino, secondo i quali non era neppure ipotizzabile l'esistenza di un'associazione per delinquere composta da soli generali, i quali, come hanno successivamente dimostrato le numerose intercettazioni telefoniche abilmente "scovate" da Nicola Penta, non andavano neanche tanto d'accordo tra loro. Sotto tale profilo, l'assoluzione della quasi totalità degli arbitri ed assistenti di linea originariamente imputati non può non aver ampiamente scolorito il "disegno accusatorio" della Procura di Napoli, rendendolo sempre più somigliante al "disegno archiviativo" della Procura di Torino.
Ci sono imputati assolti, come ad esempio Tiziano Pieri, che hanno avuto una vita professionale distrutta. Secondo Lei ci sono i margini per chiedere il risarcimento dei danni? E a chi?
Sono tante le vite personali e professionali finite sotto le "macerie" di questo processo, la maggior parte irrimediabilmente. Basti pensare al fatto che Pieri era uno degli arbitri più promettenti della Can A e B. Ritengo, comunque, che il primo e più importante risarcimento sia stato il recupero della sua dignità e del suo decoro professionale, di fronte a tutti coloro, nessuno escluso, che l'avevano ingiustamente accusato. Al resto ci penseranno i suoi ottimi avvocati.
Quali sono gli effetti che la sentenza di mercoledì potrà avere sulle iniziative giudiziarie pendenti che ha promosso la Juventus?
Ovviamente non compete a me valutarli, però mi auguro che potranno sommarsi a quelli del prossimo processo di Appello.
Gallinelli: "Numerose distonie logico-giuridiche"
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