Sono intervenuti in tanti, forse in troppi, sulla mancata revoca dello scudetto del 2006. Abbiamo letto pareri di chi aveva titolo per esprimersi sull'argomento e anche di chi con l'ordinamento sportivo non c'entra per niente (tipo qualche presidente di società di calcio oppure ex-calciatori e allenatori in pensione), mentre sull'argomento non si è pronunciato il Coni: nessun parere, salvo il rituale richiamo al rispetto dell'autonomia della giustizia sportiva da parte di Petrucci.
Non è solo una notazione di cronaca, ci sono una considerazione d'ordine generale e due motivazioni più specifiche che dovrebbero portare a chiedersi se il Coni non abbia niente da dire sulle polemiche di questi giorni, se lo scudetto sia stato assegnato dalla Figc, commissariata, oppure no, se l'assegnazione potesse essere annullata o meno dal Consiglio Federale.
Fatto è che il Coni si dovrebbe far da garante del corretto agire di ogni Federazione, quindi anche della Figc e della giustizia sportiva. E questa è la considerazione d'ordine generale. Di solito si legge di interventi del Coni quando ci sono casi di commissariamento di qualche Federazione o di casini difficilmente districabili all'interno di una di esse: ci chiediamo come mai le polemiche sull'incompetenza del Consiglio Federale, con minacce di richieste danni e ricorso alla giustizia ordinaria, non abbiano fatto scattare nessun allarme e sollecitato qualche autorevole intervento ancora prima della riunione del Consiglio Federale del 18 luglio.
Quanto alle motivazioni più specifiche va ricordato intanto che l'esposto della Juve aveva tre destinatari e cioè la Figc, la Procura Federale e, appunto, il Coni. Federazione e Procura hanno giocato di sponda: Palazzi dice che la sua indagine sulle nuove intercettazioni è cominciata prima, ma poi ha finito per assorbire anche l'esposto. Un mezzo pasticcio (vedi l'acquisizione del parere dei consulenti dell'Inter sul rischio della revoca e la proclamata prescrizione) e anche rumoroso per le polemiche che ne sono derivate; ma ancor più rumoroso sembrerebbe proprio il silenzio del Coni e di Petrucci. Col dubbio conseguente: forse il Coni non ha dato risposta perché riteneva di essere chiamato in causa dalla Figc e adesso ritiene di dover intervenire perché sarà coinvolto dalla Juventus?
Presso il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, inoltre, è istituita l'Alta Corte di Giustizia Sportiva che costituisce l'ultimo grado di giudizio per molte controversie, in particolare quando le stesse sono di "notevole rilevanza", come recitano i primi articoli del relativo Codice. Che siamo davanti ad una controversia di notevole rilevanza sembrerebbe pacifico, forse resterebbero dei dubbi sugli aspetti "tecnici" circa il diritto della Juve di farvi ricorso, ma Calciopoli ci ha abituato a soluzioni tecnicamente imprevedibili. E' per questo che riteniamo che l'esposto della Juve dal Coni finirà comunque per passarci.
Uno dei componenti l'Alta Corte, infine, è il prof. Roberto Pardolesi che, per singolare coincidenza, era uno dei tre "saggi" interpellati nel 2006 dal Commissario Guido Rossi sul dubbio se assegnare o meno lo scudetto. Sarebbe stato interessante in questi giorni, piuttosto che sentire il parere di Cellino o Bolchi o Ulivieri, sollecitare una risposta proprio dal prof. Pardolesi. Che poteva intanto autorevolmente sciogliere il dubbio su chi avesse effettivamente assegnato all'Inter lo scudetto 2006: se i tre Saggi, come titolava il Corsera nei giorni che precedevano le conclusioni dell'indagine di Palazzi, o il Commissario Straordinario arrivato da Milano, come invece argomentava negli stessi giorni Alvaro Moretti su Tuttosport.
E magari poteva anche, altrettanto autorevolmente, spiegare se le nuove intercettazioni e le accuse formulate da Palazzi nei confronti dell'Inter rientravano nelle ipotesi di "poca limpidezza" in presenza della quale saggiamente e con lungimiranza, ma non solo, cinque anni fa si suggeriva a Guido Rossi la non assegnazione dello scudetto.
Ecco perché eravamo e siamo convinti che il Coni poteva intervenire da subito sulla revoca dello scudetto, sia in risposta all'esposto della Juve che per indicare alla Figc la linea operativa cui attenersi. Non è successo e adesso la situazione si è incasinata di brutto: a questo punto magari sono in tanti ad augurarsi che a pronunciarsi definitivamente sia proprio l'Alta Corte di Giustizia del Coni.
Revoca dello scudetto di cartone: il Coni gelato
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