crollo cupolaCom'è possibile che una telefonata in cui gli allora designatori dimostrano di non parteggiare affatto per la Juve nella corsa scudetto sia stata scartata dagli investigatori di Farsopoli? Quella telefonata è stata ritrovata ora e ve la proponiamo. Ascoltatela, o leggetene la trascrizione, e, se non siete ancora saturi, indignatevi.
Il 6 marzo 2005 alle 17:09 Bergamo chiama Pairetto, i due commentano la 27sima giornata di serie A appena conclusa, ma parlano soprattutto dell'anticipo di sabato 5 marzo tra la Roma e la Juventus, conclusosi sull'1-2 e arbitrato da Racalbuto. Partita per cui i designatori subiscono il fuoco incrociato della stampa per gli errori della terna arbitrale, della stessa Roma che si dichiara danneggiata e del presidente Carraro che alle 14:29 aveva chiamato Bergamo e lo aveva pesantemente redarguito.
Un fuoco incrociato che lascia trasparire come i designatori fossero ormai il bersaglio preferito di molti nel mondo del calcio. Ed in questa telefonata Bergamo e Pairetto commentano Roma-Juventus ed il rigore dello scandalo, poi Bergamo riferisce a Pairetto della telefonata ricevuta da Carraro e del comportamento alquanto duro de “La Stampa” di Torino, di proprietà degli Agnelli, che stava attaccando pesantemente i due designatori. Ma lo scambio di battute tra Bergamo e Pairetto (che riportiamo sotto) è come una pietra tombale su Calciopoli, una dichiarazione di neutralità e di equidistanza dei due designatori che tutto sembrano tranne che sodali di Moggi e della Juventus. Perché o si dimostra che i due stavano recitando un copione, ed allora ci troviamo di fronte a due menti criminali sopraffine, o altrimenti si deve dare conto del perché questa telefonata sia stata scartata. E se questa telefonata fosse emersa in precedenza, prima del processo sportivo ad esempio, qualche dubbio avrebbe dovuto farlo sorgere, anche nella granitica convinzione dei giudici della FIGC. Perché di una cosa siamo ormai certi: vista l'assenza di tutte le telefonate ritrovate si può affermare senza ombra di dubbio che quello sportivo è stato un processo farsa.
Questo lo stralcio della conversazione che consigliamo ad Abete, a Palazzi ed ai molti colpevolisti di leggere (ed ascoltare) con la massima attenzione di cui sono capaci:

Bergamo: E quindi… Ma io ti dico la verità, io sento molta acredine nei confronti della Juventus, questo è… ma totale eh…
Pairetto: Sì sì sì, può darsi…
Bergamo: Chissà cosa c’è in… Boh. Sinceramente…boh… A noi, sai, poi ce ne può fregà di meno…
Pairetto: Appunto. A noi che cazzo ce ne frega?
Bergamo: Noi s'è fatto il nostro dovere… vinca l’uno o vinca l’altro...

Classificarla come irrilevante o ininfluente ci pare fuori da ogni logica processuale.
E anche questa telefonata non è riportata nelle informative, quasi che i due parlassero delle previsioni meteo o dei loro problemi di sciatalgia. E su questa partita (Roma-Juventus) le telefonate dimenticate cominciano ad essere troppe al punto che è ormai molto difficile non pensare ad una operazione voluta. In un nostro articolo dell'11 luglio 2010 avevamo proposto le intercettazioni dimenticate che scagionavano Racalbuto: ben 5 telefonate considerate non interessanti da Auricchio prima e dai PM poi. Di queste tre intercorrono tra Bergamo e Racalbuto:
Bergamo-Racalbuto, 5 marzo 2005 ore 10.56
Racalbuto-Bergamo, 5 marzo 2005 ore 23.56
Racalbuto-Bergamo, 5 marzo 2005 ore 24.00
E due tra Racalbuto e De Santis, la prima addirittura nell'intervallo (ma i due non dovevano avere schede svizzere con cui parlare in modo sicuro?):
Racalbuto-De Santis, 5 marzo 2005 ore 21.27
Racalbuto-De Santis, 5 marzo 2005 ore 23.40
Queste telefonate, di un'evidenza solare, discolpano appieno Racalbuto, e chiariscono che gli eventuali errori commessi in campo non sono il frutto del dolo e della malafede.
E, affiancate alle testimonianze in aula di Ivaldi e Pisacreta, i due assistenti di quella partita, sgombrano il campo da ogni possibile interpretazione accusatoria.
E nonostante tutte queste prove a discarico i due PM nella loro requisitoria hanno ribadito che i designatori sono tra i promotori dell'associazione e che Roma-Juventus senza alcun dubbio era truccata. Che qualcuno avvisi Capuano e Narducci che siamo nell'anno del signore 2011 mese di giugno, a pochi giorni dal solstizio d'estate.

 

Bergamo chiama Pairetto, sono le 17:09 del 6 marzo 2005:

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Pairetto: Pronto?
Bergamo: Gigi…
Pairetto: Ehilà ciao!
Bergamo: E allora?
Pairetto: Com’è?
Bergamo: Mah insomma, grandi cose non mi pare di averne viste. Paolo (Dondarini in Sampdoria-Chievo, ndr) ha fatto ripetere il rigore a Genova.
Pairetto: L’ho visto, Dio bono, poteva proprio farne a meno, eh, minchia.
Bergamo: Poi dopo lo ribattono uguale, entrano gli attaccanti e non lo fa ripetere… no, scusa… entrano i difensori e.. Senti, ho avuto una lunga telefonata con Carraro.
Pairetto: Ah sì…
Bergamo: Lui naturalmente sai… è molto così…. incazzato sull’arbitraggio… le cose.. io gli ho detto: ‘Guardi… l’arbitraggio… l’arbitraggio ha fatto quello che poteva fare, ha sbagliato l’assistente e quindi non abbiamo… più di tanto da recriminare, con l’arbitro che del resto è arrivato a fare una partita già delegittimato dal giorno avanti’. Lui naturalmente badava a dire che comunque al di là dei fuorigioco il rigore era fuori. Ho detto: ‘Ma il rigore è fuori alla televisione, perché guarda i piedi, ma se Lei guarda dove il fallo inizia e finisce, non è dove inizia il fallo, è un fallo di corpo, non è fallo con i piedi che sono in terra, il fallo lo fanno con le gambe, quindi il corpo è proteso verso l’area di rigore, è senz’altro in area di rigore, per cui, se ci lascia poi convincere dalle televisioni, vabbè’.
Pairetto: Allora questo vuol dire che quello che dicono tutti i giornali e tutte le televisioni è sbagliato.
Bergamo: Infatti, quello è sbagliato, perché noi le nostre impressioni sono quelle che… le impressioni delle televisioni e dei giornali sono le interpretazioni dei giornali e delle televisioni e non certamente le nostre. Ha detto: ‘Allora, se è così…’. Ah, gli ho detto anche che noi siamo molto in un momento difficile non per noi ma per quello che succede anche in Federazione, sai poi io, ti dico la verità, naturalmente… educatamente… perché non volevo assolutamente passare dalla parte del torto. ‘Allora, se è così, la prossima settimana voglio una relazione su tutte le squadre, tutti gli errori fatti per ognuna, tutti gli assistenti avuti, e me la porta a Roma. E naturalmente non è che me la porta Lei, ma la porta a Roma Lei, me la porta a Roma Lei e Pairetto’.’Beh, ma scusi, non è che abbiamo nessun tipo di problema né difficoltà di portarLe una… un resoconto di quello che è dall’inizio del campionato, che secondo noi c’è tutto un campionato positivo, quindi vogliamo anche ribadire quello di cui noi siamo pienamente convinti. Poi certo che se noi dobbiamo stare a ribattere le televisioni che ancora non ci danno tregua nemmeno sulle designazioni di Collina, che non poteva arbitrare, perché noi sapevamo da 20 giorni che era impegnato in Coppa dei Campioni… Noi non possiamo fare le battaglie contro i mulini a vento, noi dobbiamo pensare a noi stessi e tenere il gruppo unito e finire il campionato in maniera decorosa’. ‘E allora non voglio sentire altri discorsi.… In settimana mi dovete portare una relazione’. E vabbè, ci metteremo lì, si fa una relazione, domenica per domenica, sui torti subiti…. Ah, società per società la vuole…dimmi che cosa gli si può portare. Sì, questo è pazzo veramente. Credo che ci sia qualcuno che lo… che lo condiziona un po’, ma sai, il condizionamento è un condizionamento che.. a me mi… mi… mi suona anche strano questo atteggiamento de ‘La Stampa’ di Torino. Gigi, eh, ti dico la verità.
Pairetto: Come?
Bergamo: Ho detto. Mi suona anche strano questo continuo attacco de’La Stampa’ a noi.
Pairetto: Sì sì sì.
Bergamo: Perché ‘La Stampa’ che attacca noi in un momento che la Juventus vince…
Pairetto: Sì, sì, ma infatti, no…
Bergamo: E ‘La Stampa’… e ‘La Stampa’… e ‘La Stampa è degli Agnelli eh… Boh…boh… la cosa non è… non è… non è chiara… perché perché nel momento in cui … Mai un giornale attacca nel momento che magari ci può essere un presunto errore che t’ha favorito… e allora te attacchi… dopo che m’ha detto stamane… Comunque, a parte ‘sto discorso de ‘La Stampa’, che è così… marginale.. a me mi rimbombava in testa dopo che m’ha detto stamane… però siccome lui dice che siccome tutti i giornali dicono… e tutte le televisioni dicono, allora Racalbuto ha fatto una partitaccia e ha dato il rigore alla Juventus perché lo voleva dare, questo insomma il succo del suo discorso, tanto per essere chiari; e allora io gli ho detto naturalmente che assolutamente per noi questa non è la lettura della partita, era una partita estremamente difficile, 72 falli, semmai, se c’è stato qualcosa, ha perdonato qualcosa a quelli della Roma che erano ingovernabili… ingovernabili, e niente, niente di più. E quindi bisogna preparare in settimana questo benedetto dossier e lo schema degli assistenti, come sono stati utilizzati; gli ho detto: ‘Ma guardi.. gli assistenti: ma Pisacreta e Ivaldi sono il numero uno e il numero due che abbiamo in Italia’.
Pairetto: Hanno fatto gli Europei… Cazzo dobbiamo fare?
Bergamo: E quindi… Ma io ti dico la verità, io sento molta acredine nei confronti della Juventus, questo è… ma totale eh…
Pairetto: Sì sì sì, può darsi…
Bergamo: Chissà cosa c’è in… Boh. Sinceramente…boh… A noi, sai, poi ce ne può fregà di meno…
Pairetto: Appunto. A noi che cazzo ce ne frega?
Bergamo: Noi abbiamo fatto il nostro dovere… vinca l’uno o vinca l’altro…
Pairetto: Poi io guarda… Oggi mi ha chiamato lì… quello lì dell’Ansa. Gli ho solo detto: ‘Sai, è incredibile le idiozie che sento dire in giro sulla designazione di…di… Tutti… vuole Collina… bisogna mettere Collina, ecc. ma possibile che non sono nemmeno capaci a leggere quello che c’è scritto, quello che si dice?’ Io è questo che mi stupisco, allora è malafede perché non è possibile leggerlo in questo modo. Gli ho detto: ‘Collina non poteva, i tre che non potevano di Roma, Rosetti di Torino, Dondarini e coso che non potevano assolutamente essere messi in prima, compreso Messina che non aveva fatto (inc) la settimana prima a Roma, e allora alla dine chi rimaneva?’.
Bergamo: Sì, sì, anche a me mi ha chiamato Varriale, addirittura voleva che io parlassi. Ho detto: ‘ No, guardi, io non parlo (inc.)’. ‘Ma come, allora l’Uefa può decidere…’. ‘Ma guardi, questa è una cosa tra Federazioniu, l’Uefa ha la prima scelta e decide le designazioni’. ‘Ma voi potevate dire che c’era ‘sta partita’. ‘Ah’, ho detto’, ‘secondo Lei noi dicevamo che c’era ‘sta partita con l’arbitro che andava in sorteggio e poi magari veniva sorteggiato (inc). Ma non è proprio pensabile questo ragionamento’.
Pairetto: Sì, sì.
Bergamo: E d’altra parte il… Aspetta… C’è Casarin… cosa dice? Aspetta, eh…
Pairetto: Sì, non voglio manco guardà… Non riesco nemmeno a sentire…
Bergamo: No, no, c’era il commento ai rigori ripetuti.
Pairetto: Ah…
Bergamo: Stava parlando Novellino con coso, con Casarin, diceva che il secondo rigore era da ripetere anche quello… allora… Vabbè, comunque, bisogna fare ‘sta relazione… boh. Come si fa, non so perché…
Pairetto: Nemmeno io guarda non so… Tanto venerdì siamo giù. Ci faremo dare un appuntamento. Al limite si va giù giovedì pomeriggio e la facciamo giovedì pomeriggio, che ne so…
Bergamo: Ah…
Pairetto: Non so…
Bergamo: Ma qualcosa si può preparare a memoria…
Pairetto: Sì, ci facciamo tirar fuori da Manfredi tutti i casi…
Bergamo: Ah, io non mi muovo prima di giovedì, perché devo andare anche alla Fifa, quindi…. Ma figurati. Giovedì, giovedì ci vediamo a Roma e venerdì si ci porteranno.
Pairetto: Aspetta un attimo, Paolo. Scusami, mi son solo tolto la maglia perché avevo un caldo…
Bergamo: Come?
Pairetto: Mi son solo sfilato un attimo la maglia perché avevo…
Bergamo: Ah… No, ti dicevo, ci troveremo giovedì a Roma, giovedì sera… Si prepara qualcosa, tanto abbiamo occasione di sentirci per telefono… Preparerò uno schema…. Lo schema lo facciamo preparare da Manfredi per quanto riguarda gli assistenti.
Pairetto: Vabbè, per gli assistenti gli diamo lo schema quello che abbiamo noi.
Bergamo: Sì.. No, magari credo che sia un pochino più invisibile come fare… Ma questo non è un problema.
Pairetto: Ma io glielo darei così e vaffanculo. Vaffanculo (inc) e tutti insieme.
Bergamo: Ma tanto, sai, a lui gli interessa quelle cinque lì, eh…
Pairetto: Ma sì, comunque glielo facciamo tutto.
Bergamo: A lui gli interessa gli assistenti come sono stati divisi.
Pairetto: E noi gli facciamo quella scheda che c’abbiamo noi gliela facciamo.
Bergamo: Gliela facciamo pari pari.
Pairetto: Se la faccia spiegare da Tosatti.
Bergamo: Eh bravo…
Pairetto: (inc) anche lui….
Bergamo: Ma guarda, è stata una telefonata non da poco, credimi. Comunque, va bò, io continuo a guardare un po’ di televisione,va’. Ho visto il rigorino di Pasquale, insomma, boh. Hai visto?
Pairetto: No, no, non ho ancora visto quello di Pasquale.
Bergamo: No, no, non è rigore.
Pairetto: All’Inter… No?
Bergamo: No. Almeno, così, sai… è difficile, al primo colpo sembra che il difensore prenda la palla, sull’uomo va dopo; lui probabilmente ha visto l’intervento sull’uomo, quindi non è….
Pairetto: Sì, sì, clamoroso…
Bergamo: No, poi, sì, insomma, vaffanculo… Va bò, ci sentiamo più tardi.
Pairetto: D’accordo, Paolo.
Bergamo: Ciao.