Questa telefonata, ancora inedita per il pubblico fino a ieri sera, è avvenuta l'11 maggio 2005, il giorno prima dell'andata della semifinale di un'edizione di Coppa Italia poi vinta dall'Inter.
Ferma restando la nostra posizione garantista, non può non fare impressione ascoltare alcuni imbarazzanti passaggi di questo colloquio avvenuto fra l'allora designatore arbitrale Bergamo, condannato dalla giustizia sportiva per una sua presunta, molto presunta affiliazione alla cupola moggiana, e il defunto presidente dell'Inter.
Due sono i temi scottanti: la designazione di Bertini per la partita col Cagliari e le griglie per la partita di campionato della domenica successiva.
Sarà curioso vedere come i colpevolisti del 2006 valuteranno le considerazioni di Bergamo e Facchetti su Bertini. Facchetti che sottopone a Bergamo lo score dell'arbitro con l'Inter, il designatore che auspica che aumenti la cifra delle vittorie dell'Inter, Facchetti che invita Bergamo a farlo presente all'arbitro. Più volte, anche alla fine della telefonata. E Bergamo che assicura che lo farà.
Qui potete leggere la cronaca di quella partita, nella quale si registrarono proteste dei Cagliaritani per la direzione di Bertini. Citiamo: Alla fine il presidente Cellino dirà: «Si vede che devono far vincere qualcosa all'Inter. A questo punto non so se serva andare a San Siro la prossima settimana».
Il secondo tema riguarda le designazioni per il turno entrante di campionato, e ancora una volta, come in altre telefonate già ascoltate, assistiamo a una discussione sulle griglie da sorteggiare, con Bergamo che chiede al presidente dell'Inter se gradisce una determinata tipologia di arbitro.
Clicca per ascoltare la telefonata tra Bergamo e Facchetti.
Facchetti: Guarda, ho guardato lo score di Bertini che con noi ha 4 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte...
Bergamo: Porca miseria, allora facciamo 5, 4, 4. Ma vittorie però
Facchetti: Eh, diglielo che è determinante, domani
Bergamo: Eh no, lo devo sentire, mi ha chiamato stamani ma non potevo rispondere e lo devo...
Facchetti: E' determinante! Ha fatto 12 partite, 4-4-4
Bergamo: Beh, dici te, una la smuove, ma deve smuovere quella che comincia per V, eh
Facchetti: Quella giusta, quella giusta, quella giusta
Bergamo: Sì, no, no, ma viene ben disposto perché è un ragazzo intelligente, ha capito ora come si cammina. C'è voluto un po' a capire, ma, insomma, meglio tardi che mai, dai
Facchetti: Eh, appunto
Bergamo: Senti Giacinto volevo dirti, per domenica, siccome è una partita, noi la consideriamo abbastanza tranquilla, ci mettiamo anche un esordiente (in griglia, ndr). Per voi non è un problema vero?
Facchetti: No, anzi, anzi
Bergamo: Non so se toccherà, perché le partite in una griglia mescolata A e B, quindi...
Facchetti: No, no, guarda, se vuoi anche .. va bene, va bene
Bergamo: Però volelo dirtelo, non pensare mai, ecco, che magari ci sia una disattenzione da parte mia, eh
Facchetti: No, no, no ma mi va bene domenica un esordiente, mi va anche bene
Bergamo: Beh, no, se verrà sorteggiato. Però ci sono anche altri giovani... un esordiente, c’è Mazzoleni che andrà su una gara di A
Facchetti: Eh beh, poi è bergamasco, Mazzoleni è bergamasco no?
Bergamo: Eh ma è un bravo giovane questo, ha trent'anni e ha bei numeri, meglio del fratello. Il più giovane è il più bravo. Quindi, volevo dirtelo
Facchetti: Non c’è problema
Bergamo: Se mi passi la tua Volpi... me li passi per domenica quattro biglietti per un cliente qui di Livorno, in ordine normale? Posso lasciarti il nome a te?
Facchetti: Sì, dallo a me, però se tu mi chiami, perché adesso non ho qui da scrivere...
Bergamo: Dimmi quando ti posso chiamare
Facchetti: Ma, guarda, basta che tu mi chiami venerdì o sabato, uguale, basta sabato, mi dici... chiama me che... va bene?
Bergamo: D'accordo. In bocca al lupo per domani
Facchetti: Grazie. Mi raccomando, diglielo!
Bergamo: Stai tranquillo, sarà fatto. Ti abbraccio.