Risale a quattro mesi fa la più recente occasione nella quale ci eravamo occupati dell'indagine denominata "Last bet".
Ora, Repubblica ci fa sapere che, dopo oltre 4 anni di inchieste su 250 indagati, i Pm di Cremona avrebbero finalmente chiuso (o starebbero per chiudere) l'indagine sul calcioscommesse. Niente di ufficiale, naturalmente, come d'abitudine. Ma sappiamo che alcuni inviati hanno sempre avuto una certa vicinanza con le Procure. Così, può capitare che magari gli indagati stessi vengano a sapere che "forse" verrà chiesto il rinvio a giudizio (o l'archiviazione) dai giornali e non dalla Procura stessa. Strano, ma sembra funzioni così.
In attesa degli atti ufficiali e poi dell'udienza del Gup che deciderà sulle richieste formulate dalla Procura, qualche piccola considerazione (prendendo per buono quanto affermato da Repubblica) la si può comunque già fare. Almeno per i casi più clamorosi, quelli per i quali qualche anno fa si sprecarono i titoloni, sbattendo in prima pagina alcuni degli indagati... e sbattendone altri anche in galera.
Garantismo. La prima considerazione è che, al momento, non ci sono né colpevoli né imputati. Ci sono semplicemente alcuni indagati per i quali viene richiesto il rinvio a giudizio. Sarà il Gup a decidere se accogliere le richieste, e quindi archiviare o rinviare a giudizio. Saranno poi i processi penali, nel caso, dopo i tre gradi di giudizio, a stabilire se quelle persone verranno o meno giudicate colpevoli. Vale per tutti, e deve (o dovrebbe?) valere per tutti, amici e/o avversari. Sempre che i media lo permettano...
Vicinanza. Rileviamo ancora una volta come, anche nell'indagine della Procura di Cremona, la stampa (o almeno, parte di essa) abbia letto gli atti prima degli indagati stessi. Sembra grave, anche perché è ormai un'abitudine consolidata. Pur comprendendo che il veicolo mediatico possa essere utile a tenere alto l'interesse sulle inchieste, non ci piace la spettacolarizzazione della giustizia. E chi sbatte (o contribuisce a far sbattere) il mostro in prima pagina ci piace assai meno del mostro stesso, che spesso poi mostro non è.
Mauri. Il capitano della Lazio, a suo tempo addirittura arrestato (come altri 20-30 giocatori ed ex) viene probabilmente accusato di associazione per delinquere. Ma, dopo aver a suo tempo scontato la squalifica comminatagli dalla giustizia sportiva, continua a giocare. Alla luce di quanto detto sopra (e considerando i tempi e le modalità di funzionamento della giustizia italiana), non possiamo che esserne lieti. Pur in presenza di accuse gravi, il contrario sarebbe una follia. A tutt'oggi è ancora un indagato e basta.
Criscito. Sembra che per lui venga richiesta l'archiviazione: non ci sarebbe nulla a suo carico. In conseguenza del "blitz di Coverciano" (con irruzione nel ritiro in pompa magna all'alba e annessa perquisizione degli armadietti contenenti gli effetti personali), subì un linciaggio mediatico importante. Il tutto, culminato poi nella sua esclusione dalla convocazione in Nazionale per gli Europei, con gravi (e forse irreparabili) danni professionali e d'immagine. E non solo per lui: Criscito era un giocatore della squadra che rappresenta la Figc.
Bonucci. Ce n'eravamo dimenticati. Assolto dalla giustizia sportiva, presumibilmente archiviato da quella ordinaria. Non c'era nulla, ed è giusto che finisca così.
Conte. Ci fanno sapere che l'accusa a suo carico sarebbe quella di frode sportiva: un'accusa leggera, probabilmente già prescritta. Formulata sulla base delle ondivaghe dichiarazioni del "pentito" Carobbio. Senza entrare nel merito (l'abbiamo fatto ad abundantiam all'epoca del processo sportivo e della successiva squalifica), rileviamo che la montagna (soprattutto mediatica, a cominciare dalla conferenza stampa in diretta tv dei Pm titolari dell'inchiesta) avrebbe ancora una volta partorito un topolino. Oggi Conte è il Ct della Nazionale, all'epoca del procedimento sportivo era l'allenatore della Juventus. Sappiamo bene in che modo sia stato trattato dai media allora (e l'abbiamo evidenziato, analizzato e combattuto), siamo curiosi di sapere come verrà trattato ora. Non essendoci più di mezzo la Juve, diventeranno tutti garantisti? Lo scopriremo. Per noi, in funzione del materiale processuale della giustizia sportiva, Conte era innocente prima e lo è anche dopo: non si può essere garantisti o meno a seconda dei colori, delle persone, o del momento storico.
Questa, grazie al forum VecchiaSignora.com, è l'immagine dell'articolo di Repubblica, firmato da Francesco Ceniti: http://i62.tinypic.com/2uyioo7.jpg
Prima i media, poi le Procure
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- By Nino Ori