I media anticipano i risultati (parziali? finali?) di un'inchiesta che dure da oltre 3 anni e annunciano una conferenza stampa dei Pm. Conferenza stampa che si svolgerà (in diretta tv anche stavolta?) tra 25 giorni.
Un'inchiesta che ha già visto, tra gli altri, il linciaggio mediatico di un allenatore, tuttora indagato (sbattuto in prima pagina per mesi quasi si trattasse del novello mostro di Firenze), la cui abitazione è stata oggetto di una perquisizione notturna in sua assenza, grazie alle accuse infondate di uno tra i "pentiti" meno credibili della storia. Risultato per Conte: 4 mesi di squalifica dalla giustizia sportiva per un'omessa denuncia, peraltro mai dimostrata.
Un'inchiesta che ha già visto, tra gli altri, il linciaggio mediatico di un calciatore della Nazionale, con tanto di irruzione (in pompa magna) all'alba a Coverciano e annessa perquisizione degli armadietti contenenti gli effetti personali. E successiva conferenza stampa in diretta tv dei Pm titolari dell'inchiesta. Risultato per Criscito: nulla a suo carico, ma esclusione dalla convocazione per gli Europei, con gravi danni professionali e d'immagine.
Un'inchiesta che ha già visto, tra gli altri, il linciaggio mediatico del capitano di una squadra di serie A, con tanto di carcerazione (accompagnata dalle telecamere), con accuse di vario genere, anche molto gravi. Risultato per Mauri: breve squalifica della giustizia sportiva, e nulla ancora di provato, ad oggi, in merito ai reati ipotizzati.
Verrebbe voglia di fare considerazioni sulla reale valenza e forse anche sui reali obiettivi di quest'indagine. Verrebbe voglia di fare considerazioni sulle continue fughe di notizie che vedono i media pericolosamente vicini alle procure (o viceversa?). Verrebbe voglia di fare considerazioni sulla mediaticità di magistrati che dovrebbero esprimersi più nei processi che davanti alle telecamere.
Verrebbe voglia di farle, certe considerazioni. E forse sarebbe anche giusto farle.
Ma poi, capita di leggere cose come queste:
"Stefano Mauri, capitano della Lazio, non ha fornito il pin del suo telefonino e senza quel numero i periti, per ora, non hanno potuto esplorare l'apparecchio.".
"Stessa cosa è accaduta con Ivan Tisci, ex del Pescara, e Mauro Bressan, ex della Fiorentina, considerato il braccio destro di Amir Gegic, uno dei capi degli zingari e uomo chiave dell'inchiesta.".
"La copia forense relativa alle analisi sul pc di Antonio Conte, ora allenatore della Nazionale, è risultata illeggibile.".
"Inoltre i periti non sono riusciti a decifrare, perché scritti in una lingua sconosciuta persino al traduttore di Google, le conversazioni trovate sugli apparecchi (...)".
Ecco, nel 2014 (!), dopo aver letto queste quattro frasi, riferite ad una indagine che dura da oltre tre anni, quale senso logico potrebbe avere fare altre considerazioni?
Meglio spegnere il lume a petrolio, accendere il mangiadischi e ascoltare 'sto 45 giri: "Love me do". Secondo me, questi Beatles nei prossimi anni faranno successo...
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- By Nino Ori