Bilancio Chievo 2012/13: utile di 1,5 milioni con plusvalenze record
Il bilancio 2012/13 della società “Associazione Calcio Chievo-Verona S.r.l.” si è chiuso con un utile netto di € 1.530.557 (€ 616 mila nel 2011/2012) e con un fatturato netto sostanzialmente stabile. Risulta determinante l’attività di “Player Trading”, che si giova di un importo rilevante di plusvalenze, pari a € 24,6 milioni. Importante risulta essere l’importo dei debiti tributari e di quelli rateizzati.
La Proprietà.
L’Associazione Calcio Chievo-Verona S.r.l. è una società soggetta alla direzione e coordinamento della società Paluani S.p.a.. Inoltre possiede partecipazioni nelle seguenti imprese controllate: “Chievo Verona Servizi S.r.l.” e “Chievo Verona Football S.r.l. – con socio unico”. Le partecipazioni possedute in imprese collegate sono rappresentate dalla partecipazione nella società “Plusmedia Trading S.r.l.”. Per quanto riguarda i rapporti con la società controllante, si riferiscono principalmente a contratti di sponsorizzazione e sono stati evidenziati ricavi per € 400 mila (€ 400 mila nel 2011/12) e costi per € 30.968 (€ 32.351 nel 2011/12).
Per quanto riguarda la società Chievo Servizi Srl, i rapporti si riferiscono a contratti di servizi finalizzati alla gestione dell’organizzazione di tutti gli eventi sportivi (soprattutto partite ed eventi collegati) e delle relative pubblicità e sponsorizzazioni, ad attività finalizzate alla gestione dell’ufficio stampa e relazioni pubbliche con i media ed ad attività di valorizzazione del marchio.
Sono stati evidenziati ricavi per € 172.468 (€ 179.422 nel 2011/12) e costi per € 3.734.123 (€ 3.437.782 nel 2011/12).
Per quanto riguarda la società Chievo Verona Football Srl, i rapporti si riferiscono a un finanziamento infruttifero fatto a favore della controllata, che ha investito nell’acquisto del campo sportivo denominato “Bottagisio”, sede storica degli allenamenti della squadra ora dedicata al settore giovanile. Per tale società, sono stati evidenziati costi per € 36.378 (€ 21.000 nel 2011/12).
La Struttura degli impieghi.
Il totale dell’attivo è aumentato del 32% e registrano la cifra di 110,8 milioni (€ 83,7 milioni nel 2011/12). Le immobilizzazioni rappresentano il 51,2% dell’attivo, ma quelle materiali solo lo 0,3%.
La capitalizzazione dei costi del vivaio, esposta tra le immobilizzazioni immateriali, è pari a € 5,6 milioni (€ 5,5 milioni nel 2011/12).
Le immobilizzazioni finanziarie rappresentano il 24,4% delle immobilizzazioni e ammontano a € 13,8 milioni. La maggior parte delle immobilizzazioni finanziarie riguarda partecipazioni in imprese controllate per un valore di € 10,1 milioni.
I crediti dell’attivo circolante, sono aumentati del 42,5% e rappresentano il 48,2% dell’attivo.
Il Valore della Rosa.
I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, pari a circa € 33 milioni, risultano aumentati del 34,7%. Essi rappresentano il 58,1% delle immobilizzazioni ed il 29,8% delle attività.
La variazione è dipesa da investimenti per € 28,6 milioni, cessioni per un valore residuo di € 10,4 milioni e ammortamenti per € 9,8 milioni.
Nelle immobilizzazioni finanziarie sono esposti anche i crediti per compartecipazioni ex art. 102 bis NOIF. Tali crediti sono pari a € 3.580.000. L’importo maggiore riguarda De Falco Andrea, in compartecipazione con il Bari, per € 1,4 milioni, seguito da Manfrin Gianni, a metà col Modena per 1 milioni di Euro.
I debiti da compartecipazione risultano pari a € 10.830.000. Gli importi maggiori riguardano Paloschi col Milan per € 3,5 milioni e Lazarevic col Genoa per € 3,5 milioni.
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto è positivo per € 3 milioni (€ 1,3 milioni nel 2011/12). I mezzi propri finanziano solo il 3% delle attività.
Essendo non negativo, il patrimonio netto è conforme a quanto stabilito dal Fair Play Finanziario. La variazione è dipesa dall’utile dell’esercizio e da un versamento in conto coperturtura perdite di € 180 mila.
I Debiti.
Il Chievo non assoggetta a tassazione IRAP le plusvalenze sui diritti alle prestazioni dei calciatori, ma accantona in un apposito fondo gli importi relativi, compresi interessi e sanzioni minime. I fondi per rischi e oneri sono pari a € 5.208.150 e sono in crescita dell’11,4%.
Il totale dei debiti ammonta a € 102.140.605 e risulta in aumento del 41,7%.
Notevole è l’importo dei debiti tributari, pari a € 14,6 milioni (€ 13,3 milioni nel 2011/12).
Tale importo riguarda i debiti verso l’erario per l’IVA per Euro 6.208.087, i debiti verso l’erario per l’IVA rateizzata entro l’esercizio successivo per Euro 1.875.640 e per Euro 4.410.293 oltre l’esercizio successivo, le ritenute IRPEF effettuate sui lavoratori dipendenti pari a Euro 1.723.157, le altre ritenute d’acconto per Euro 55.329, il saldo IRAP pari ad Euro 18.775, il debito rateizzato per tributi vari per Euro 332.426 entro l’esercizio successivo. Nella nota integrativa si legge che la rateizzazione dei debiti verso l’erario per IVA è avvenuta grazie a transazioni, istanze di rateizzazioni e piani di rateizzazione concordati con l’Agenzia delle Entrate.
Il Fair Play Finanziario richiede che non vi siano debiti fiscali scaduti. In questo caso, una parte del debito, pur riferendosi ad annualità pregresse, è frutto di una rateizzazione concordata con l’Agenzia delle Entrate e pertanto non rileva ai fini del Fair Play Finanziario. Il debito fiscale finanzia il 13,2% delle attività.
La voce altri debiti, pari a € 2.853.323, è composta principalmente da debiti verso dipendenti per le competenze maturate per Euro 2.178.279. Il rapporto tra debiti verso il personale e costo del personale è pari al 9,6% circa, indicatore di puntualità nei pagamenti degli stipendi.
La posizione finanziaria netta.
La posizione finanziaria netta è negativa per € 26 milioni e peggiora la situazione dell’esercizio precedente di 8 milioni. Nel determinare tale saldo negativo gli amministratori hanno considerato come debito finanziario anche i debiti per factoring, pari a € 14.555.740. Ai fini del Fair Play Finanziario bisogna aggiungere anche il saldo tra debiti e crediti da calciomercato ed il risultato deve essere al di sotto del volume dei ricavi. Nel caso del Chievo i debiti e i crediti da calciomercato espongono un saldo positivo di circa € 9 milioni e la posizione finanziaria netta è ampiamente al di sotto del volume dei ricavi.
I debiti verso le banche ammontano a € 9.430.639 (€ 8,5 milioni nel 2011/12) e sono esigibili entro l’esercizio successivo. Il finanziamento soci postergato è pari a € 2.254.397.
Le disponibilità liquide sono trascurabili essendo pari a € 211 mila.
La Gestione Economica.
Mentre il Valore della produzione aumenta del 19,5% da € 53,6 milioni a € 64,1 milioni, i costi della produzione aumentano del 5,9% da € 50,1 milioni a € 53 milioni.
I ricavi da gare sono pari a € 1,95 milioni.
I diritti TV ammontano a 25 milioni di euro.
Le sponsorizzazioni sono state pari a € 4.059.000 e riguardano per € 1.590.000 gli Sponsor Ufficiali e per € 1.200.000 lo Sponsor Tecnico. I proventi da altre sponsorizzazioni, pari ad € 1.269.000, si riferiscono ai corrispettivi dei contratti con Sponsor istituzionali per € 400.000, fornitori ufficiali e tecnici per € 586.000, partners commerciali per € 218.000 e altre sponsorizzazioni per € 65.000.
I Proventi pubblicitari, pari ad € 800.643, si riferiscono principalmente ai ricavi relativi alla cartellonistica pubblicitaria all’interno dello stadio per le partite casalinghe della prima squadra. I Proventi televisivi ammontano a € 25.164.042, sostanzialmente in linea con il 2011/12. I Proventi vari pari ad € 129.185 derivano dalla cessione dei diritti radiofonici pari ad € 20.000 e per altre concessioni per € 109.185.
Il Player Trading.
La gestione economica dei calciatori del Chievo negli ultimi tre esercizi è stata in grado di produrre risultati positivi in grado di coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori.
Le plusvalenze sono state pari a € 24,6 milioni (€ 14,5 milioni nel 2011/12). La cessione di Cofie Isaac al Genoa per 10 milioni di Euro ha permesso di realizzare una plusvalenza di € 6.985.000, quella di Acerbi, ceduto sempre al Genoa per € 7.500.000, ha permesso di realizzare una plusvalenza di € 4.486.500. La cessione di Bradley alla Roma per € 3.750.000 ha permesso di realizzare una plusvalenza di € 2.997.582, quella di De Falco, ceduto al Bari per € 2,8 milioni, ha permesso di realizzare una plusvalenza di € 2.799.926.
Da notare che Acerbi, nello stesso esercizio ha determinato, sempre nel rapporto col Genoa, anche costi per acquisizione temporanea per € 300 mila e oneri da compartecipazioni per € 1.750.000, mentre Cofie ha determinato, sempre col Genoa, un onere da compartecipazione di 3,5 milioni di Euro.
I Ricavi da cessione temporanea prestazioni calciatori ammontano ad € 2.225.000 e risentono positivamente del prestito di Sorrentino al Palermo per € 2 milioni.
La minusvalenza più elevata ha riguardato Granoche per € 507.804.
I Costi.
Il costo per il personale ammonta a € 22,7 milioni ed incide sul fatturato per il 66%.
Gli ammortamenti sono pari a € 13,4 milioni.
La voce “Costi per godimento beni di terzi” ammonta a € 1,4 milioni e comprende: i costi sostenuti per l’affitto dello Stadio e dei campi sportivi vivaio per € 560.215, i costi relativi alla concessione utilizzo marchio per € 500.000.
La voce “Costi per servizi”, che ammonta a € 9,8 milioni, comprende le spese sostenute per corrispettivi ad Agenti per un ammontare complessivo di Euro 299.390. Altri corrispettivi riconosciuti ad Agenti per l’attività di intermediazione giocatori pari ad Euro 1.181.539 sono stati capitalizzati tra i costi pluriennali diritti calciatori. Pertanto, il totale dei corrispettivi riconosciuti dal Chievo agli agenti dei calciatori risulta pari ad Euro 1.480.929.
La gestione finanziaria.
La gestione finanziaria è negativa per € 1,5 milioni. La voce “Interessi e altri oneri finanziari” comprende gli interessi passivi bancari per Euro 1.230.104,
Il pareggio di bilancio.
Il risultato prima delle imposte è positivo per € 1.679.727, mentre nel 2011/12 era ugualmente positivo per € 646.260.
Conclusioni.
Sostanzialmente si è in presenza di una gestione economica equilibrata, anche grazie alla gestione economica dei calciatori. Resta da evidenziare l'importante importo dei debiti tributari e in particolare dell'IVA rateizzata.
Per il Chievo l’obiettivo primario è la permanenza nel Campionato di Serie A, che è, comunque, un obiettivo molto impegnativo. Gli Amministratori si prefiggono di raggiungerlo sempre nell’ottica della valorizzazione dei giovani.
Per l’esercizio 2013/2014, gli Amministratori prevedono un livello dei ricavi ed un andamento dei costi operativi in linea con l’andamento dell’esercizio precedente.