Brkic perdona, Tosel no.
Se i bambini alla prossima proprio non riusciranno a trattenersi sui rinvii del portiere del Sassuolo, allora cambino esclamazione, per esempio dicano "ploff", oppure eliminino dalla parolaccia sanzionata le consonanti m,r,d e gridino solo le vocali è,a. Poi stiamo a vedere cosa succede.
Nell'attesa la Juve, profittando del calendario favorevole, passa fortunosamente sul campo del Bologna, tra sviste arbitrali ed errori dei rossoblu, allungando sulla concorrenza. In primis sul Milan, che guadagna un punto d'oro sul campo del Livorno, pure se serve a poco per la classifica generale degli anni non bisestili e per quella degli anni precedenti il Mondiale; un Balotelli super con doppietta è l'autore dell'impresa rossonera. Cede anche il Napoli, costretto a fermarsi in casa sul pari contro i forti bianconeri di Udine.
I punti di distacco dei vesuviani dalla vetta ora sono otto, non molti con quasi due terzi di partite da giocare da qui alla fine del campionato e con lo scontro diretto che si giocherà al San Paolo.
All'Olimpico le regine del bel gioco si misurano la domenica all'ora di pranzo: la Fiorenzina, nel giorno del trionfo del suo sindaco alle primarie, balbetta timorosa e rilancia il ruolo di favorita per lo scudetto della Roma. Del resto senza gli errori arbitrali a suo sfavore la Magica sarebbe prima a punteggio pieno e la Juve starebbe a braccetto del Napoli ad inseguire. Non stiamo esagerando, lo dice anche il Corriere dello Sport.
La giornata si chiude in allegria con il pareggio casalingo dell'Inter con il Parma: finisce 3 a 3, ma poteva essere anche un 6 a 6 o un 8 a 8. Niente di nuovo neppure qui, si sapeva già che l'Inter ha il miglior attacco del campionato e che il divertimento, coi colori nerazzurri in campo, è sempre assicurato.