La Maggica Tottide continua nel suo volo inarrestabile, vincendo sia che giochi bene o meno, in dodici, in undici o in dieci, come a Udine questa giornata. Romoletto ha già annunciato che tornerà a seguirla dalla prossima in casa.
Dietro le inseguitrici vincono tutte o quasi, se si considera tra le inseguitrici anche la decadente, anch'essa, rossonera, e non tra le inseguite come il decadente proprietario.
Senza strepiti di alcuno il Napoli batte il Toro due a zero con due rigori farlocchi, uno premeditato dal cascatore di turno e l'altro regalato dal fischietto di turno.
l'Inter con tre carambole regola e sorpassa in classifica il Verona, suscitando, come di consueto, grande apprezzamento dalla critica tutta.
La Juve si limita a sprecare molto senza regalare niente e strapazza il Genoa, pur con uno striminzito due a zero. Si discuterà molto in settimana se alluce e tallone del difensore rossoblu fossero oltre la linea, a cavallo di essa o fuori area in occasione del rigore concesso ai bianconeri.
La sorpresa della giornata è la vittoria della Fiorenzina sul campo del Chievo. Si pensava che, dopo l'exploit del 4-2 in rimonta miracolosa sulla Juve la scorsa settimana, ci sarebbe stato il crollo neurologico ed invece evidentemente ancora era rimasta un po' di adrenalina in corpo.
Tra uno sbadiglio e l'altro il campionato procede a senso unico giallorosso, senza che nessuno auspichi battute d'arresto della Roma per rianimare l'interesse degli appassionati verso lo sport più amato in Italia. In passato accadeva, ma il ragionamento ora si fa non giornata per giornata, ma, come per le classifiche galliane, nell'arco di più campionati: l'interesse cala se vince lo scudetto sempre la stessa squadra e sarebbe bene che quest'anno vincesse una squadra diversa. Roma, Napoli, Inter, Fiorentina, Verona, Parma, Atalanta, Milan, Lazio, Udinese, Torino, Cagliari, Sampdoria, Livorno, Genoa, Catania, Bologna, Sassuolo o Chievo non fa differenza.