Che sarà, che sarà, che sarà.
Che sarà dei nerassuri chi lo sa.
I ricchi della cordata di Thohir e i poveri della cordata Moratti hanno messo nero su bianco. Ahi! Bianconero è il destino dell'Inter pure nel momento doloroso del distacco! Inchiostro nero su cartone azzurro mal si prestava al rogito notarile e perfino il cavillo ci si mise per nulla risparmiare al dolente firmatario.
La creatura è stata così fagocitata per tripletico amore prima e per sopravvivenza poi dal suo padre nobile, nobile come lo fu Ugolino, ma a differenza di questi il Paradiso sarà comunque la sua nuova dimora, perchè è il bene della virginea creatura all'origine dell'atto supremo di amore.
Penne dantesche lo rappresentano con dovizie di accenti, gravidi di pathos e di melos, nulla concedendo all'arido linguaggio dei contabili che incombevano come Parche sulla predestinata.
Che saras, che saras, che saras.
Che saras del presidente chi lo sas.
Forse uscirà di scena, o forse siederà alla destra di Thohir; forse più su, perchè il Coro canterà che c'è solo un presidente. Forse resterà come vigile residente, armato di spada, affinchè i nuovi condottieri non deviino dal solco tracciato dall'antico aratro. Comunque vada, la leggenda continuerà per anni e anni e anni ...