Dobbiamo ammettere che stiamo facendo una certa fatica nello stabilire se ci appassioni meno la rigida applicazione di una legislazione che assimila problemi sociali reali e importanti come il razzismo e l'omofobia al campanilismo, per quanto becero, oppure la grande campagna di sensibilizzazione a favore del libero insulto, lanciata da alcuni tifosi. Difficile liquidare la "discriminazione territoriale" in un senso o nell'altro: da un lato non sembra configurarsi come un abuso verso una minoranza, bensì come uno scontro alla pari a base di inciviltà assortite e luoghi comuni frusti e vieti.
Non si individua insomma un diverso da perseguitare, ma i diversi sono tutti gli altri, in funzione di un campanilismo antistorico, non certo esclusivo della penisola. I civili londinesi accolgono sempre le squadre del nord con cori che narrano episodi di sodomia familiare e sporcizia cittadina, Glasgow è incline alla guerra di religione durante l'Old Firm, persino la tollerante Olanda dà il peggio di sé sull'asse Amsterdam-Rotterdam, con cori irripetibili.
D'altra parte, è doveroso notare, e sarebbe ipocrita non farlo, come i meridionali, e i napoletani in particolare, siano più sovente vittime, anche al netto del vittimismo, di questo genere di insulti discriminatori, sia dentro che fuori dagli stadi. Se la discriminazione territoriale è una legge che vale per tutti, però, toccherebbe sentire se ancora si canta che i genovesi puzzano di pesce, se "ci avete solo la nebbia" sia effettivamente un insulto, giù giù fino ai derby tra Cecina e Piombino. E per risolvere quale stringente problema sociale poi, esattamente?
Insomma, uno degli attributi più importanti di una legge è la chiarezza, e speriamo non si perda tempo per chiarire definitivamente i confini delle regole utilizzate, con l'auspicio che si sappia distinguere tra ciò che è politicamente scorretto e ciò che invece è semplicemente incivile. Nel frattempo, noi vi proponiamo un piccolo repertorio europeo di cori da salvare, seppure ai limiti della discriminazione territoriale e del politicamente corretto, e suggeriamo un criterio: l'ironia, meglio ancora se autoriferita. Ecco allora, dieci esempi di discriminazione da analizzare con attenzione:
10) IL PREGIUDIZIO LINGUISTICO
He's quick, he's game, we can't pronounce his name! Russian lad! Russian lad!
(E' veloce, è coraggioso, non sappiamo pronunciare il suo nome! Ragazzo russo! Ragazzo russo!)
I tifosi dell'Everton, indecisi sul come celebrare le gesta dell'idolo locale Byaledtinov, attaccante russo dal cognome evidentemente "difficile", superano le difficoltà di metrica e una rima impossibile con un vero e proprio colpo di genio. Oltraggio alla lingua di Puškin o sublime pièce autoironica?
9) IL PREGIUDIZIO LINGUISTICO /2
"Cassano la-la-la, la smetti di coprirti con la mano la-la-la, intanto tu non parli l'italiano la-la-la, tranquillo tanto noi non ti capiamo la-la-la"
I tifosi del Genoa bersagliano l'attaccante barese, allora alla Sampdoria, e le sue difficoltà di espressione. L'accento barese è innegabilmente uno dei più ostici all'orecchio oppure si tratta di una discriminazione da condannare? Noi ci limitiamo a notare che il coro è divertente assai più dei luoghi comuni omofobi usati da Fantantonio in conferenza stampa mentre rappresentava la Nazionale. In barba al codice (pat)etico di Prandelli.
8) IL PREGIUDIZIO CULINARIO
He shoots, he scores, he will eat your labrador! Ji Sung Park!
(Tira, segna, si mangerà il tuo labrador! Ji Sung Park!)
Il coro celebra il faticatore coreano ("lavora come un cane e poi se ne mangia uno" scrisse il magazine satirico Who Ate All The Pies) in forza per diversi anni al Manchester United. In realtà è solo uno dei tanti sullo stesso genere riservati ai giocatori asiatici in Gran Bretagna, senza troppo rigore nel distinguere le diverse abitudini culinarie nazionali. Il giapponese Nakamura, idolo del Celtic Park, veniva onorato con un discutibile "He eats chow mein (piatto cinese, ndr) and votes Sinn Fein".
Non male anche il pregiudizio autoriferito rivendicato con orgoglio dai tifosi scozzesi in trasferta a Milano per seguire la Nazionale. "We're gonna deep-fry your pizzas!", in ossequio all'ossessione tutta scozzese per la frittura indiscriminata, dalla bistecca all'uovo sodo.
7) IL PREGIUDIZIO ANATOMICO
Sulle note di "We Will Rock You":
Daniel, Daniel Sturridge!
Daniel, Daniel Sturridge!
Buddy, you left City, Chelsea
Now you playing here,
Gonna win golden boot one day!
Got a powerful shot!
Big black c**k!
(Amico, hai lasciato il City, il Chelsea
Ora giochi qui,
Vincerai la Scarpa d'Oro un giorno!
Hai un tiro potente!
Un grande c***o nero!)
Non sappiamo quanti tifosi del Liverpool abbiano effettivamente avuto il piacere di una doccia con il loro idolo Daniel Sturridge, giovane centravanti di colore dei Reds. Certo è che non paiono aver dubbi sulle dimensioni della dotazione di piacere del campioncino britannico. Pregiudizio positivo e perciò perdonabile?
Sempre rispetto a questo genere di immaginario, va citato l'orgoglioso coro vintage dei tifosi dell'Arsenal per uno degli idoli locali, il centrocampista francese Emmanuel Petit.
He's blond, he's slick, his name's a porno flick! Emmanuel Petit, Emmanuel Petit...
(E' biondo, è esperto, il suo nome è da film porno! Emmanuel Petit, Emmanuel Petit...)
Erano i tempi in cui il progressista Blatter consigliava ai giocatori con acconciature troppo femminili di tagliarsi i capelli per non essere vittima di epiteti omofobi. A proposito di ipocrisia.
6) L'APOTEOSI DELLA DISCRIMINAZIONE TERRITORIALE E IL PREGIUDIZIO CLASSISTA
You're just a small team in Fulham!
(Siete solo una piccola squadra di Fulham!)
E' pieno di ironia e di aristocratico sussiego, il coro che i tifosi del Fulham indirizzano ai più blasonati vicini del Chelsea. Qui la discriminazione territoriale raggiunge il massimo del settarismo, perché si esercita addirittura tra vicini di quartiere. In più, i blues sono ospiti nel quartiere dei meno famosi nemici, in quanto Stamford Bridge è parte di Fulham.
I tifosi del Chelsea si riconoscono invece per l'utilizzo di alcuni pregiudizi prettamente classisti. All'indirizzo dell'operaia Liverpool, di cui scimmiottano la celebre "You'll never walk alone" con un meno incoraggiante "You'll never get a job", e finanche del proprio allenatore Benitez chiamato "grasso cameriere spagnolo". Decisamente meno divertenti.
5) L'APOLOGIA DI FASCISMO E IL PREGIUDIZIO CENTRALISTA
Franco resucita!
El Madrid te necesita!
E' un augurio sarcastico quello che i tifosi del Barça riservano al caudillo. Soltanto grazie all'impegno del generalìsimo, infatti, il Real Madrid è potuto diventare quello che è, secondo i catalani. Ora che i blaugrana dominano la Liga, l'unica possibilità per i blancos di tornare a vincere sarebbe il ritorno del dittatore galiziano.
Di contro, i tifosi del Real disprezzano le velleità autonomiste dei catalani e non perdono occasione per ribadire la loro visione centralista dello stato, prendendo di mira ad esempio l'ex difensore del Barca Oleguer, famoso per le sue posizioni di sinistra e vicine all'indipendentismo catalano.
Oleguer, moron!
Espana es tu nacion!
(Oleguer, coglione!
La Spagna è la tua nazione!)
E' anche questo un intollerabile abuso o siamo nel campo delle opinioni politiche? Ai giudici sportivi l'ardua sentenza, se qualcuno dovesse mai prendere di mira i lumbard, i sardi o i sudtirolesi, per le loro visioni autonomiste.
4) L'ABUSO DI CRONACA NERA
Sulle note di "Comme facette mammetta":
Batistuta in camporella
E Pacciani l'accoltella!
Il coro ha paternità incerta: chi lo attribuisce ai tifosi juventini, chi ai bolognesi. Certo è che veniva cantato in parecchie curve, anni orsono. E sì, è francamente un po' esagerato. Del resto, caviamocela così, il caso è ancora aperto.
Ci affascina, però, la sua capacità di raccontare una storia con tutti i suoi crismi in meno di 80 caratteri. Antesignani di Twitter.
3) L'ABUSO ANTIRAZZISTA
He cheats, he dives, he hates the Jackson Five! Luis Suarez, Luis Suarez...
(Imbroglia, si tuffa, odia i Jackson Five! Luis Suarez, Luis Suarez...)
I tifosi dello Stoke City accolgono così al Britannia il fuoriclasse uruguaiano del Liverpool, squalificato per insulti razzisti verso il terzino del Manchester United Patrice Evra. Suarez tenne a spiegare che il negrito con cui aveva appellato Evra dalle sue parti è niente più che un vezzeggiativo, versione confermata da molti connazionali. E' giusto allora accanirsi o è anche questo un abuso, seppur politicamente corretto? Anche qui, ci si può ridere sopra.
2) LADRI!
You've got Di Canio, we've got your stereos!
(Voi avete Di Canio, noi abbiamo i vostri stereo!)
Vero: ladri è un mantra dell'antijuventinismo militante. Qualche tifoso juventino un po' per provocazione un po' per posa ne fa un vanto, ma non raggiunge i livelli toccati dai tifosi del Liverpool, che qui coniugano in rima l'orgoglio per il proprio tasso di criminalità da primato in risposta a quelli del West Ham, orgogliosi di vantare tra le proprie fila il trequartista laziale.
Altrettanto impagabile l'orgoglio "assistenzialista" sbandierato dai tifosi della Reggina in trasferta sui campi del nord: "Pagaci, pagaci, pagaci le tasse! O Lombardo, pagaci le tasse!"
1) IL LAPSUS FREUDIANO
Two Andy Gorams! There's only two Andy Gorams!
(Due Andy Goram! Ci son solo due Andy Goram!)
La canzoncina rivisita il celebre motivo "C'è solo un capitano" cantato in tutti gli stadi del mondo.
Al portiere dei Rangers, Andy Goram, era stata appena diagnosticata una leggera forma di schizofrenia. I giornali locali ne fecero menzione.
Groucho Marx, purtroppo per lui, era un tifoso del Celtic.