Come molti lettori avranno letto nelle nostre news ( QUI ) e su molte altre testate, è di questi giorni l'approvazione da parte del Comune di Torino del progetto "Continassa" presentato dal club bianconero di cui spesso abbiamo scritto in passato. Il progetto è cambiato molto nel tempo, perché evidentemente la dirigenza del club ha fatto le sue valutazioni in base ai diversi prospetti e suggerimenti arrivati probabilmente un po' da tutte le parti. A metà agosto circa avevamo pubblicato un articolo a tema dove vi erano i nuovi dettagli, che però sono cambiati ancora proprio nei due mesi successivi. Da parte nostra, noi speriamo nelle prossime settimane di poter pubblicare un nuovo reportage aggiornato, con notizie di prima mano, foto inedite, chicche e altro ancora, in modo che si possa fare un punto della situazione molto approfondito.
Per ora, ci limitiamo a dire che il nuovo progetto complessivamente prevede:
- Un grande parcheggio da 800 posti auto circa, a supporto degli eventi dello Juventus Stadium (già realizzato, è attivo fin dal giorno dell'inaugurazione)
- Ristrutturazione totale della Cascina del '600 denominata "Continassa", futura sede della Società (prevista già con gli accordi precedenti, lavori non ancora iniziati, sgombero immigrati ancora da effettuare)
- Il nuovo Juventus Training Center (centro per gli allenamenti simile a quello di Vinovo, con campi, media center - Juve Channel -, palestra e ristobar, ma destinato solo alla prima squadra, e previsto solo negli ultimi due/tre mesi)
- Un albergo da 120/130 camere (previsto nei progetti più recenti, destinato anche al ritiro della prima squadra)
- Un centro Wellness (previsto negli accordi più recenti)
- Un Parco Pubblico (previsto già con gli accordi precedenti, ma realizzato solo per la parte del quadrilatero che si affaccia sul Corso Grande Torino)
- Quattro nuove palazzine (previste nei progetti più recenti)
- Un cinema multisala con 11 schermi (previsto nei progetti più recenti)
Spariti dal progetto, dunque, il Centro Diagnostico per la Medicina dello Sport da farsi sulla superficie ora occupata dall'Arena Rock e il Circolo Sportivo/Scuola Calcio che si sarebbe affacciato su via Traves.
L'accordo è stato raggiunto per 10,5 milioni di euro, ma ci sarà una rivalutazione in futuro, e il club investirà 41,5 milioni di euro per la Sede Sociale e il nuovo centro per gli allenamenti.
Sarebbe utile, a questo punto, rimandare tutte le altre valutazioni al futuro Reportage, e concentrarci sulle solite polemiche anti-Juve che questa notizia ha generato, sia nella giunta dello stesso Comune di Torino, sia sui giornali, sia in radio e tv, sia in molti ambienti granata.
Molte voci di dissenso si sono levate su questa cessione dell'area a favore della Juventus, e la maggior parte degli accusatori che hanno aperto bocca lamentandosi di questa operazione hanno focalizzato l'attenzione su aspetti ben precisi: il prezzo, altri possibili investitori, cementificazione.
Tre aspetti interessanti su cui riflettere, ma che devono essere calati nella realtà del quartiere in questione e nel progetto della Juventus.
Partiamo da un piccolo elenco di presupposti riguardanti l'area.
- La Juventus ha costruito un nuovo Stadio che porta prestigio alla città e ha immediatamente fatto dimenticare lo Stadio precedente, con pista da atletica mai utilizzata.
- Il PalaTorino e l'Arena Rock (costata molti soldi dei contribuenti) sono inutilizzati e hanno chiuso i battenti da un pezzo; e qualche decisione andava presa. Purtroppo ne è stata presa solo una, nonostante ci fosse già in piedi una trattativa con la Juventus, ossia quella di lanciare una gara per dare la concessione a qualcuno: nell'Arena Rock infatti un'azienda ha realizzato un Kartodromo, e così è stato messo a rischio qualunque altro investimento da parte di altri investitori, Juventus in primis, perché quello è un pezzo del puzzle importante per il progetto.
Il guadagno per il Comune di Torino è solo di 30.000 euro all'anno per questa concessione.
- In tutti questi anni, mai una voce delle suddette si è levata per lamentarsi dello stato vergognoso in cui si trova quell'area: prostituzione, clandestini, zingari, ratti grossi come gatti, erbacce, immondizia, alcuni piccoli edifici diroccati, prestigiosa Cascina andata a ramengo.
("Cascina" per modo di dire, perché in realtà è una struttura complessa ed enorme, su più piani, con più edifici, con un parco privato cintato)
- Siamo nel pieno del quartiere Vallette, che sicuramente non è più quello brutto brutto brutto di una volta (anni 70/80/90 in particolare), ma ancora non è proprio la Costa Smeralda....
- Ad est dell' Area Continassa c'è lo stadio, a sud ci sono case popolari, alcune alte dieci piani, a nord capannoni e stabilimenti, ad ovest un ex-mattatoio/macello fuoriuso (che non sarà toccato dal progetto, e nei cui parcheggi esterni fatiscenti, spesso sostano zingari, prostitute, ratti, ecc), insomma, l'Area non è proprio Piazza San Carlo...
- Per il progetto complessivo, solo per le aree Stadio più Continassa, la Juve sborserà come minimo oltre 35 milioni di euro (70 miliardi delle vecchie lire). Solo per un "Sì", poi dovrà spenderne altri per realizzare il tutto. La spesa dello Stadio già costruito è di gran lunga superiore ai 100 milioni di euro, e per l'altra area si parla di 41,5 milioni. Poi vanno aggiunti altri soldi già spesi per piste ciclabili, svincolo della tangenziale nord, viabilità, piccola parte di parco già realizzato, parcheggio (durante gli eventi è a pagamento, ma gli altri giorni è libero e disponibile per la collettività), più la rivalutazione delle cifre della concessione per i prossimi anni.
Potrei continuare la lista, ma per brevità mi fermo e passo oltre.
Il prezzo.
Il prezzo attualmente ottenuto, a dispetto di quello che dicono i giornali e alcuni commentatori pasticcioni, è sì, di 0.58 centesimi al metro quadro per l'area Continassa, ma si tratta di una cifra che andrebbe moltiplicata, oltre che per il numero di metri quadri, anche per il numero di anni previsti dalla concessione, ossia 99.
Il prezzo, ossia la stima, non l'ha fatta la Juventus ma dei tecnici.
Il prezzo verrà rivalutato nei prossimi anni, quindi non è definitivo.
Il prezzo, al di là della cubatura edificabile, secondo molti non tiene conto del valore reale, perché altre zone simili in aree non distanti valgono molto di più. Vero, può essere. Però qui c'è da considerare la situazione di degrado già descritta, e che forse non sarà totalmente migliorata fino a quando non verrà risolto anche il problema dell'ex-macello/mattatoio. Zingari e prostitute proprio davanti al futuro albergo non è il massimo. Poi c'è un luogo, la Cascina, che dovrà essere completamente ristrutturato e che, essendo sotto la tutela dei beni storici e culturali, non può essere abbattuto. Lo stato è in molti punti pietoso e forse persino compromesso, dunque il restauro (imposto) costerà uno sproposito, e sarà anche burocraticamente complesso per via dei controlli e del rapporti che Juventus dovrà intrattenere con la Soprintendenza ed enti analoghi.
Juventus dovrà anche pagare la realizzazione del parco pubblico. Prima di parlare di regalo alla Juventus, dunque, sarebbe bene che molti commentatori valutassero la situazione complessiva e non dimentichino di pigiare prima il pulsante di accensione del cervello. La Juventus non stampa i soldi con la stampante...
Altri possibili investitori
Certo, infatti in questi anni decine di possibili investitori si sono fatti avanti lanciando proposte. E alcuni hanno anche fatto a botte tra loro. Inoltre, se anche fosse spuntato qualcuno, avrebbe dato qualche soldo in più della Juventus solo a patto di poter abbattere quello che c'è sopra attualmente, e di non avere nessun vincolo all'edificabilità. Altro che parchi e megacascine da ristrutturare controvoglia...
Senza contare che la realizzazione di un progetto complessivo più ampio, per il quartiere ha tutto un altro appeal, non a caso alle Vallette i cittadini sono tutti contentissimi (la Circoscrizione 5 ha dato ufficialmente parere superfavorevole, se fosse arrivato un costruttore con l'idea di realizzare alcuni grattacieli, tanto per fare un esempio, o una bella fabbrica con un paio di ciminiere, dubito che sarebbero stati della stessa opinione).
Cementificazione
Concordo su questo punto, ma solo in linea teorica, perché poi bisogna calarsi nella realtà.
Capisco perfettamente l'idea della non cementificazione in generale, dunque, ma non è che in quel punto della città, situato in mezzo a caseggiati enormi da una parte, capannoni dall'altra, autostrade a nord e ovest, si possa coltivare il granturco...
Ora in molti punti dell'area c'è erba, ma c'è anche immondizia e tutto il resto. E questo perché è un posto dove non c'è sufficiente movimento di persone, non c'è nessun tipo di attività, e se anche si facesse un grande parco pubblico, tanto per dirne una, lo stato delle cose non cambierebbe di una virgola.
Semmai, se proprio vogliamo, possiamo dare un consiglio alla Juventus, visto che ci siamo.
Dai rendering diffusi dai media, si nota che davanti alla cascina, futura sede, ci sarà un ampio spazio pavimentato. Ora, tenendo conto che il marciapiede c'è già, bello ampio, forse si potrebbe fare qualche piccola variazione al progetto e realizzare davanti alla sede un po' di verde ulteriore, soprattutto tenendo conto che i posti auto non mancherebbero all'interno della struttura, e nemmeno fuori.
Un piccolo spazio pavimentato potrebbe essere utile, soprattutto a noi tifosi o simpatizzanti, quando verremo sotto la sede quotidianamente a manifestare e lamentarci dei famosi scudetti rubati che ancora non sono stati restituiti e della cancellazione della serie B dagli albi.
Ma basterebbe uno spazio pavimentato molto ridotto, per il resto sarebbe meglio il verde.
Commento
Da quanto si è letto in questi giorni, praticamente nessuno tiene conto di di quanto è già stato fatto e di quanto verrà fatto anche a favore della collettività.
Il Comune avrebbe potuto tenersi questa area, e magari spendere i tanti soldini che servono per ristrutturare la cascina, e farci altro. Perché per diversi decenni, nessuno di coloro che hanno pontificato in questi giorni su questa operazione ha mai aperto bocca, e tutti se ne son fregati bellamente degli abitanti del quartiere Vallette? Il progetto darà anche posti di lavoro, perché il centro di Vinovo verrà tenuto aperto...
Tralasciando il fatto che il mercato immobiliare è fermo (ci sono case nuove in vendita anche sul lato nord, via Druento, da un bel pezzo), il Comune dovrebbe cedere le aree non solo in funzione dei soldi che valgono, ma con uno sguardo più lungimirante, in teoria.
Un conto è acquisire un'area e farci sopra dei palazzi, un conto è farci un polo di attrazione a livello italiano ed europeo (se la Juve nei prossimi anni resterà sempre ad alti livelli senza farsi sbattere fuori al primo turno, avremo nella città di Torino ogni settimana centinaia di potenziali turisti provenienti da tutta l'Europa, oltre che da tutta l'Italia). Prestigio per la città, posti di lavoro, iniziative, ecc ecc.
E non si tratta di una tantum, ma di qualcosa che costantemente anno dopo anno porterà vantaggi alla città.
Un Comune che ha nella città una risorsa come la Juventus (varrebbe anche per altri soggetti economici di livello internazionale, s'intende, così come per altre squadre di calcio che muovono grandi interessi) dovrebbe solo leccarsi i baffi. Solo nella nostra Italietta si sentono certi discorsi da bar. Il tifo, quando si parla di cose serie, andrebbe messo da parte.
Facciamo un esempio. Se io diventassi ricco e comprassi il Torino Calcio, metterei i tanti soldi che servono (siamo in città piena e non in periferia in quel caso, i soldi dovrebbero essere "tanti") per ottenere la concessione del Comune per poter ricostruire il Filadelfia per gli allenamenti della prima squadra, la 'Primavera', e qualche amichevole. E credo che anche se qualcuno offrisse di più per poterci fare sopra palazzi, sarebbe più giusto che la concessione andasse a me, perché il mio progetto ha un valore simbolicamente più pesante per tutta la città e la sua storia (al di là della parrocchietta del tifo).
Probabilmente, se fossi ricco, e comprassi il Torino Calcio, poi comprerei anche un'emittente televisiva, metterei in piedi un ToroStore che non sia in mano a poveri tifosi privati, può darsi che mi venga lo sghiribizzo di realizzare un grattacielo, di realizzare un parco giochi...
Servono solo i soldi, non mi interesserebbe rosicare su quello che fa la Juventus, e nemmeno mi servirebbe.
Carissimi amici cervelloni granata, se io fossi ricco, coi soldi miei, sicuramente comprerei pure un alpeggio privato per far pascolare le vacche...
Link utili:
- Un Crazeology alla Continassa!
- Reportage "Continassa"
- Il progetto "Continassa" cresce in silenzio
Le stralunate polemiche sul progetto "Continassa"
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